E se...
Immaginate che mondo, se solo si sgonfiassero gli inganni…
Se invece che Se questo è un uomo la professoressa del liceo ti desse da leggere Bagatelle per un massacro…
E se invece che inculcarci il tabù delle diseguaglianze lasciassero giudicare i nostri istinti…
E se invece di imporci la mitezza come valore supremo si astenessero dal predicare di bene e di male…
E se invece di ansimare che il tempo è denaro ci accompagnassero a contemplare lo slancio di una colonna dorica…
E se invece di mortificarci con la solidarietà verso i disgraziati ci educassero a mangiare e a muoverci meglio…
E se invece di imporci l’accoglienza di chiunque sfondi le frontiere ci mostrassero i fasti imperiali dei nostri avi…
E se invece di stordirci con l’antifascismo ci lasciassero sgombro il cuore dai pregiudizi…
E se invece di costringerci a piangere sugli orrori delle guerre ci insegnassero che il forte prova vergogna a mostrare di soffrire, che il grande nasconde a tutti i costi le proprie piaghe e la sua sopportazione è senza guaiti…
E se invece di dirci tutti uniformemente buoni notassero che c’è chi è incline all’ammirazione e chi all’invidia…
E se si oscurassero i televisori, si eliminasse tanta pubblicistica effimera che ci intasa l’anima, e ci restituissero a Livio, a Virgilio, a Pindaro…
E se lasciassero beatamente in pace chi non vuole saperne dell’istruzione…
E se si scordasse Freud e il suo uomo-malattia…
E se psicologi e psicanalisti, psicoterapeuti e psicopedagogisti e assistenti sociali venissero riciclati nella raccolta dei pomodori al posto degli africani sfruttati…
E se tramontasse Marx con le sue congetture meschine…
Se gli si opponesse la libertà e la fierezza di Leonida, che lotta perché è di buon sangue e non perché si sente sfruttato…
E se il Dio di ebrei e cristiani venisse ricacciato in Galilea e si riscoprisse il sacro che presiede alla fioritura di un ciliegio…
E se sparissero i docenti e ci rendessero i sapienti…
E se rimanessero afoni Vespa, Santoro, la Pausini e Gigi D’Alessio, e tutti i loro innumerevoli cloni…
E se maitre Michel Océlot, invece che a storie di ibridazioni etniche, applicasse il suo genio di cineasta visionario alla saga di Siegfrido…
Se l’Inno sanfedista sovrastasse quello di Mameli…
Più colonie elioterapiche e meno tribune politiche…
Più romanzi di avventura e meno catechismi…
I lupi azzurri come testo di educazione civica…
De Gobineau al posto di Descartes…
Evola e Mircea Eliade al posto di Sartre e Marcuse…
Cristina Campo al posto di Pasolini e Moravia, Vittorini e Svevo…
I racconti ‘zoiosi’ di Fiammetta Oselladori al posto delle “problematiche del sesso”…
La Baghavad-Gita al posto dei Promessi sposi…
Nietzsche per tutta la filosofia occidentale…
Bacchelli per tutto il Novecento italiano in narrativa…
Invece di Joyce e del suo tossico Ulysses, Nicolàs Gòmez Dàvila…
Immaginate che mondo, se solo tramontasse l’aberrazione morale?…
28 marzo 2008
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