Se c'è ancora qualcuno indeciso, che si aggira sul forum alla ricerca di un'ispirazione x poter votare, ecco:
DATI DATI DATI
Secondo il
cav. Berlusconi e i suoi dipendenti, quanto lasciato da Prodi viene
definito “disastro”, e il riaspirante dice di sentirsi tremare i polsi
per via della situazione che verrà a trovarsi. Vediamo quali sono i
“disastri” di Prodi, poi vedremo i “miracoli epocali” del cavaliere.
Finanziaria 2007: redistribuzione dei redditi, con molti che si sono
trovati in meno, e molti che si sono trovati in più. Particolare
importante: non c’è stato alcun aumento delle aliquote fiscali, anzi.
Misure di sgravio dei contributi assistenziali e previdenziali ai fini
Irap per i disabili, nonché aumento fondi a loro favore.
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Trasferimento mutui da banca a banca senza altri costi aggiuntivi,
oltre ad eliminazione spese su altri servizi. Un bel vantaggio per i
clienti, anche se le banche si sono dimostrate molto poco
collaborative.
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Eliminazione costi fissi e di ricarica da operatori
di telefonia. Idem come sopra da parte degli operatori.
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Istituito
Garante per sorveglianza prezzi (Mister Prezzi).
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Istituita Class
Action.
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Istituito fondo legalità in cui confluiranno i proventi di
beni mobili e somme di denaro sequestrati ai mafiosi.
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Norme più
severe nuovo Codice della strada.
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Agevolazioni per risparmio
energetico.
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Contributi per rottamazione auto euro 0, 1 e 2;
riqualificazione energetica di edifici esistenti; detrazioni per
pannelli fotovoltaici e solari.
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Sostegno alle famiglie con figli
attraverso incremento assegni familiari.
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Fondo per le non
autosufficienze; fondo per le politiche della famiglia; fondo per le
pari opportunità; fondo per le politiche giovanili; fondo di
solidarietà per mutui per acquisto prima casa; fondo per l’inclusione
sociale degli immigrati.
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Legge sulla vendita diretta.
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Legge
sulle liberalizzazioni. Qualcuno (Alemanno) ha detto testualmente:
“Dovevamo farle noi”, salvo poi correre dai tassisti e farsi acclamare
“Duce, duce”, e collaborare a mettere i bastoni tra le ruote.
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Legge
sul Welfare, comprendente l’aumento delle pensioni minime per tre
milioni di pensionati, e l’eliminazione dello scalone sostituito da
scalini più praticabili. Per chi pretendeva solo ed esclusivamente l’
eliminazione dello scalone dovrebbe pensare chi poi avrebbe pagato il
costo piuttosto salato.
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Diminuzione dell’ICI sulla prima casa per
la stragrande maggioranza delle famiglie.
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Riduzione di 5 punti del
cuneo fiscale per le imprese. Qualcuno aveva detto che era impossibile,
e invece…
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Riduzione di 5,5 punti dell’aliquota Ires per le imprese.
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Semplificazioni fiscali per contribuenti minimi e imprese
familiari.
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Agevolazioni per nuovi investimenti nelle Aree
svantaggiate.
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Comunicazione unica con la PA per la nascita dell’
impresa.
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Nuove tutele e garanzie a favore dei lavoratori precari.
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Misure per aumentare salute e sicurezza sul lavoro.
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Contrasto al
lavoro irregolare.
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Tasso di disoccupazione al 5,6%, il livello più
basso dal 1980, sensibilmente inferiore alla media Europea.
Recupero
dell’evasione fiscale per oltre 20 miliardi di euro. Prima c’erano
stati solo i condoni.
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Deficit/Pil all’ 1,9%, contro il 4,3% alla
fine del quinquennio.
Deficit pubblico sceso al 104,0%, dal 106,5%
del precedente quinquennio.
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Avanzo primario al 3%, era praticamente
allo zero alla fine del glorioso quinquennio.
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In meno di due anni
il governo ha corretto i conti dello Stato di 1,3 punti percentuali del
Pil, in anticipo sui tempi richiesti dall’Unione Europea.
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Superata
la Gran Bretagna nelle esportazioni, nonostante l’Euro forte. Grazie
alle Industrie, ma grazie anche al Governo, e a Prodi, che si è portato
dietro decine e decine di industriali quando è andato all’estero. Cosa
facevano le industrie nei cinque anni precedenti? Forse dormivano,
mentre qualcuno andava in giro a fare gaffe.
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Ripreso a contare in
politica estera. Prima c’era uno che faceva le corna.
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Moratoria su
pena di morte portata avanti con successo all’ONU dal Governo italiano.
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Questa una sintesi dei “disastri” di Prodi in meno di due anni,
nonostante il governo più rissoso che si ricordi. Alcuni avrebbero
voluto tutto e subito, ma probabilmente non si sono resi conto della
situazione. Prima era necessario risanare, dopo si poteva pensare di
dare. L’Unione Europea ha certificato il risanamento dei conti dell’
Italia. Pensate a quanti “disastri” se fosse durato 5 anni! Con questi
“disastri” qualcuno, al posto di Prodi, avrebbe proferito una sola
parola: “EPOCALE!”
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“MIRACOLI EPOCALI” DEL CAV. SILVIO
BERLUSCONI
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Secondo il cav. Berlusconi Prodi ha fatto solo
“disastri”, vediamo ora le “meravigliose” opere “epocali” che egli ha
lasciato in eredità agli italiani, e al Governo Prodi che gli è
succeduto al termine del suo quinquennio.
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Finanziarie virtuali ad
opera del mitico commercialista Tremonti, licenziato (uno dei 12
ministri caduti) con l’accusa da parte di Gianfranco Fini di aver
truccato i conti. Poi Fini è tornato a fare lo zerbino, e il mitico
Tremonti è tornato. I conti potevano continuare ad essere truccati.
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Leggi ad personam, salvo una: quella contro Giancarlo Caselli.,
ripudiata dalla Corte Costituzionale.
Nel corso dei 5 anni di governo
il cav. Berlusconi ha aumentato di 5 volte i suoi introiti. Farsi le
leggi da solo conviene.
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Politica fiscale del governo: mix di tagli
a livello nazionale e prelievi su base locale. E poi condoni, condoni,
condoni.
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Aumento delle pensioni al minimo? Certo, ma solo al 26%
degli aventi diritti. E il restante 74%? Il classico fumo negli occhi.
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Calo delle tasse. Chi lo ha visto? Qualcuno sì, però: quelli con i
redditi altri. Ma guarda un po’! La somma delle imposte dirette e
indirette passata, dal 2001 al 2005, dal 49,13% al 51%. Il mezzo punto
di diminuzione fiscale tra il 2001 e il 2004 dovuto solo all’incremento
dell’evasione, come documentato dal centro studi Nens.
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Prodotto
interno lordo. Nel 2001 era all’1,7%, al pari dell’Europa e al di sopra
la media del mondo. Nel 2005 a quota 0,2. Ovvero: crescita zero.
(Consensus Forecast, su dati di istituti come Jp Morgan e Goldman
Sachs, Confindustria e Prometeia, Eni e Morgan Stanley)
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Deficit
pubblico: era al 3,2% nel 2001. Arrivato al 4,3% nel 2005.
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Rapporto
deficit/Pil salito a quota 108,5. Due punti in più del 2004.
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L’
agenzia di rating Standard&Poor’s ha declassato il debito Italiano,
portandolo da “AA” a “AA-“, con minaccia di nuova revisione al ribasso
se i conti non verranno rimessi a posto. Minaccia ritirata dopo il
risanamento del Governo Prodi.
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L’avanzo primario era al 3.4, il
governo Berlusconi lo ha lascito praticamente a zero.
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Gli
investimenti della Pubblica amministrazione nel 2001 crescevano del
5,8%. Nel 2005 l’incremento è sceso all’1,6%. (fonte Ricerca&Sviluppo).
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Registrati nel 2001 182 interventi per la creazione di nuove
aziende high tech, con uno stanziamento di 266 milioni di euro. Nel
2005 le iniziative sono precipitate a 31, per un valore di 14 milioni
di euro. (Ricerca&Sviluppo)
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Scuola e Università, ovvero le “tre I”
(Internet, inglese, impresa): il Censis rileva gli italiani in grado di
sostenere una conversazione in una lingua diversa da quella di casa
passati dal 46% del 2001 al 36% del 2005. Il trionfo dell’ignoranza.
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Infrastrutture: al 2005 secondo i ricercatori del Cresme completate
soltanto lo 0,01% delle grandi opere strategiche contenute nella legge
obiettivo del 2002. Ma le “Grandi Opere” si fanno anche così: casetta,
carriola, vanga, un mucchietto di sabbia e, dulcis in fundo, un
cartello con scritto: “lavori in corso”. Gli stanziamenti nel Bilancio
dello Stato per nuove infrastrutture passate da 22.500 milioni del 2001
a 18.188 milioni del 2005.
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Nella classifica sulla competitività
dell’International Institute for Management Development, l’Italia
occupava nel 2001 il 32° posto su 49 Paesi. Nel 2005 finita al 53°
posto su 60, alle spalle di Brasile, Filippine, Turchia e Colombia. In
particolare due capitoli: la capacità del governo di creare
competitività vede l’Italia 58° posto; la sua politica fiscale al 60° e
ultimo posto.
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La graduatoria del World economic forum vede l’Italia
passare dal 24° posto, su 75, nel 2001, a 47^ su 117 nel 2005, dietro a
Corea, Qatar, Cile e Thailandia.
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La produzione industriale nel 2001
era diminuita dello 0,6%; nel 2005 meno 1,8%, record negativo dal 1983.
La quota dell’export sul mercato mondiale dell’Italia nel 2001 era al
4%, alla fine del governo Berlusconi è scesa al 2,9%. La bilancia
commerciale vantava, nel 2001, un attivo di 9.233 milioni; nel 2005
scesa a meno 10.368, il peggior risultato dagli anni ottanta.
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Situazione dell’ordine pubblico: Istituto di Statistica e lo stesso
Viminale dicono che dal 2001 al 2004 il totale dei delitti ha avuto una
impennata del 17,5%. Nel 2005 c’è stato il più alto numero di
clandestini sbarcati sulle coste italiane. Non è che prevedevano che
avrebbe vinto Prodi nel 2006?
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Creato un milione di posti di lavoro?
Oltre alla metà del risultato è dovuto alla regolarizzazione di
immigrati già presenti in Italia, e l’effettivo si riduce a poco, lo
dice l’Istat. D’altronde all’inizio della legislatura l’occupazione
cresceva del 2%; nel 2004 solo dello 0,9%. Il Censis rileva, invece,
cresciuto il lavoro irregolare: dal 26% nel 2001, al 27,9% nel 2005.
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Da una indagine sul risparmio di Bnl e Centro Einaudi, la quota di
italiani convinti di poter contare su un reddito “più che sufficiente”
è diminuita dal 15,8% del 2001 al 13,8% del 2005. La percentuale di
italiani che nel corso dell’anno non hanno risparmiato è salita dal 38%
del 2002 al 51,4% del 2005. Prestiti bancari alle famiglie passati da
251.964 di euro del 2001 a 384.867 del 2005. Questo significa che la
crisi delle famiglie non è iniziata con il Governo Prodi, ma con il
Governo Berlusconi.
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Uno studio di Euler Hermes, società del gruppo
Allianz, ha rilevato che nel 2001 i fallimenti delle aziende erano
diminuiti dell’8%. Nel 2005 sono aumentati del 6%. L’indice di fiducia
delle imprese diminuita da 89,3 a 87,5. Quello delle famiglie da 122,7
a 104,2, come volevasi dimostrare.
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L’indice di globalizzazione
elaborato dalla società di consulenza A.T. Kearney in collaborazione
con Foreign Policy, che misura l’integrazione economica, politica e
tecnologica in 62 paesi, ha visto l’Italia passare dal 13° posto del
2001 al 27° posto del 2005. Un paese chiuso alla globalizzazione
diventa terreno fertile alla corruzione, avevano ammonito. Infatti nei
cinque anni l’Italia ha peggiorato la classifica basata sul
Transparency international corruption perception index. Nel 2001
eravamo al 29° posto, nel 2005 al 47°, dopo la Malesia.
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Stravolgimento della Costituzione italiana, con il cambiamento di oltre
cinquanta articoli. Altro che la diminuzione dei parlamentari! Per
fortuna che ci hanno pensato gli italiani a riparare un tale obbrobrio.
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Libertà di stampa. La prima classifica mondiale della libertà di
stampa pubblicata da Reporter sens frontiere ha visto l’Italia relegata
al 40° posto, il peggiore dell’Europa unita. Ma è lo studio condotto
sulla libertà di stampa dall’organizzazione non governativa Freedom
House (che sarebbe, umoristicamente, la Casa della Libertà, quella
vera) che rende bene lo stato delle cose. Dopo le discese nei due anni
precedenti, la classifica del 2005 vede l’Italia al 79° posto, definita
“parzialmente libera”. La classifica 2006 ha visto l’Italia ridiventare
“Libera” dopo la sua risalita alla 61^ posizione, grazie all’avvento
del Governo Prodi.
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“Via Biagi, Santoro e Luttazzi”, perché fanno
una tv “criminosa”. No, cav. Silvio Berlusconi. Non erano criminosi, ma
critici, e la critica lei non la sopporta. Non abbiamo avuto notizia di
un suo semplicissimo democratico intervento quando in tv è arrivato un
certo Socci.
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L’inflazione è colpa del Governo Prodi? Caspita!
Sarebbe il colpevole per il prezzo del petrolio a oltre 100 dollari?
Sarebbe il colpevole dell’inflazione europea superiore anche all’
Italia? Cav. Silvio Berlusconi, pensi piuttosto al 1° gennaio 2002,
quando l’euro è entrato ufficialmente in circolo. Chi c’era quel giorno
al governo? Non ci pare che ci fosse Prodi, ma proprio il cav.
Berlusconi, che non ha fatto assolutamente niente per controllare gli
aumenti abusivi dei prezzi. Se ora ci lamentiamo degli aumenti, la
madre di tutti questi aumenti ha una sola data: il 1° gennaio 2002,
governo Berlusconi!
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Brogli elettorali? Chi si è inventato le bufale
della Telekom Serbia e dell’affare Mitrokhin? Che ci faceva quell’
elenco segreto dei “nemici” del cav. Silvio Berlusconi scoperto al
Sismi nell’ufficio dell’agente Pio Pompa?
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Cav. Berlusconi, la
smetta di mandare lettere agli elettori esteri, scrivendo che “L’Italia
aveva riconquistato un ruolo di preminenza in Europa e nel mondo”. E
inoltre che “Il governo della sinistra ha impoverito i contribuenti con
una valanga di tasse e, con la scandalosa vicenda dei rifiuti campani,
ha danneggiato l’immagine internazionale del nostro paese”. Chi ha
impoverito lo abbiamo visto, e sotto vedremo chi non mette mai le mani
in tasca agli italiani, ma sui rifiuti dove era il governo Berlusconi
dal 2001 al 2006? All’estero non sono così ignoranti come lei pensa che
siano tutti gli italiani. Le balle che ha scritto sono state
contraddette da diversi giornali, che già si erano chiesti se un tale
personaggio fosse adatto a governare l’Italia, quali The Indipendent,
The Guardian, The Times, The Finalcial Times, The Economist, la Bbc.
Non risulta proprio che questi giornali siano “comunisti”.
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Decreto
legge 31 gennaio 2005. Dal 1° febbraio 2005 aumento dei valori bollati
e altre cose, in particolare della tassa trimestrale di Stato sui conti
correnti, passata da 6,39 € a 8,55 €. E il numero dei cc è di ben oltre
trenta milioni. Il Governo Berlusconi non avrà messo le mani in tasca
agli italiani, tanto erano vuote, ma le ha messe certamente nei conti.
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Se siete arrivati a leggere fino in fondo, complimenti x la pazienza...
E ora: AL VOTO!
TUTTI i voti saranno utili, se non saranno dati a beerusconi!