Alemanno, Resistenza valore liberta'

[CIVIS_APULIAE]

Io resto dell'idea, come dice spesso anche Massimo Fini, che, se avesse vinto la guerra l'asse, oggi vivremmo in una società nella quale l'accettazione di alcune dottrine razziste sarebbe una cosa naturale e dove proveremmo ribrezzo e disgusto per le democrazie liberali e capitaliste "made in USA"...

Purtroppo coi se e coi ma non si fa la storia. Ma se penso alla seconda guerra mondiale io mi sento uno sconfitto e non un vincitore. Hitler o non Hitler, Stalin o non Stalin. Il mio paese ha combattuto con l'asse ed io avrei auspicato una sua vittoria, non una sconfitta con conseguente occupazione militare e colonizzazione culturale, come in realtà è stato.

Torse

La Germania oggi prova schifo per il suo passato.Nell'epoca nazista i tedeschi poco o nulla sapevano. Quello che affermi dipende molto dal grado di cultura e informazione, perchè alla cultura è legata la capacità di critica.Oggi malgrado il degrado materialista abbiamo fonti libere da cui attingere informazioni, tra le principali rimangono i libri ma aggiungerei come spunto di riflessione anche internet.
Come dici tu, accetteremmo tutti le dottrine razziste se come al tempo del Duce il popolo fosse ignorante del mondo circostante quindi acritico, un pò come avviene oggi per quelli di Forza Italia verso Berlusconi( scherzo ma è una indicazione).
Sinceramente ad una conoscenza minimale e indottrinata dal regime(fascista o comunista non importa) preferisco una conoscenza libera anche e soprattutto che mi permetta di avere gli occhi aperti e finanche di operare quel a noi caro revisionismo storico che durante l'indottrinamento antifascista è stato negato.

La libertà del sapere, del muoversi, dell'associarsi, del criticare viene molto prima di ogni altra cosa, per questo mi ritengo fortunato nell'aver vissuto sotto colonizzazione USA(anche se l'unica cosa che di loro apprezzo è la coca cola, null'altro!) anzicchè sotto quella sovietica o hitleriana.

Che l'Europa torni ad essere forte per terminare la sua dipendenza americana pur rimanendo amica.

Spero di aver chiarito il mio pensiero anche se a molti qui scomodo

[hEireann]

La Germania oggi prova schifo per il suo passato.Nell'epoca nazista i tedeschi poco o nulla sapevano. Quello che affermi dipende molto dal grado di cultura e informazione, perchè alla cultura è legata la capacità di critica.Oggi malgrado il degrado materialista abbiamo fonti libere da cui attingere informazioni, tra le principali rimangono i libri ma aggiungerei come spunto di riflessione anche internet.
Come dici tu, accetteremmo tutti le dottrine razziste se come al tempo del Duce il popolo fosse ignorante del mondo circostante quindi acritico, un pò come avviene oggi per quelli di Forza Italia verso Berlusconi( scherzo ma è una indicazione).
Sinceramente ad una conoscenza minimale e indottrinata dal regime(fascista o comunista non importa) preferisco una conoscenza libera anche e soprattutto che mi permetta di avere gli occhi aperti e finanche di operare quel a noi caro revisionismo storico che durante l'indottrinamento antifascista è stato negato.

La libertà del sapere, del muoversi, dell'associarsi, del criticare viene molto prima di ogni altra cosa, per questo mi ritengo fortunato nell'aver vissuto sotto colonizzazione USA(anche se l'unica cosa che di loro apprezzo è la coca cola, null'altro!) anzicchè sotto quella sovietica o hitleriana.

Che l'Europa torni ad essere forte per terminare la sua dipendenza americana pur rimanendo amica.

Spero di aver chiarito il mio pensiero anche se a molti qui scomodo

Anch'io preferisco aver vissuto sotto la colonizzazione USA e non sotto quella URSS, poichè in questo caso, mi sarà stata imposta la Coca Cola, ma almeno mi è stato consentito di formarmi una coscienza differente da quella unica della massa. Almeno questo...

Il discorso che facevo attorno all'ipotesi di una vittoria nazionalsocialista nella seconda guerra mondiale invece è molto più complesso di quanto può essere liquidato con una affermazione del tipo "il popolo era ignorante e pendeva dalle labbra di Hitler" che presuppone che oggi, con internet, università e canali di informazione varia o la gente avrebbe capito di essere oppressa e presa in giro (e quindi avrebbe reagito) oppure, per impedire una presa di coscienza popolare si sarebbe ricorsi a pesanti censure e limitazioni delle libertà di pensiero.

In verità non è così... Io non posso sapere cosa sarebbe successo se Hitler avesse vinto la guerra (ci sono tanti bravi scrittori di fantastoria che hanno provato ad immaginare il caso), ma di sicuro quando è stato rimosso e cancellato in nazionalsocialismo dalla storia, relegandolo nel ruolo di "supremo male figlio del demonio", con esso sono state gettate via decine e e decine di dottrine, teorie, letture spirituali della vita e della storia, che rendevano in nazionalsocialismo molto di più di una semplice ideologia politica.

Ecco perchè, se provo a pensare ad una eventuale vittoria di Hitler nella seconda guerra mondiale non penso automaticamente a roghi di libri, censure e stato di polizia militare.

A volte penso che forse il nazionalsocialismo sarebbe riuscito a modificare completamente il modo di pensare degli europei (riportandolo di fatto all'origine e non introducendo cose nuove...) introducendo una nuova chiave di lettura della storia, una nuova teoria evolutiva, un nuovo pensiero spirituale, una nuova religione, nuove teorie di convivenza tra individui, ecc...

Ecco perchè oggi credo che, se Hitler avesse vinto la guerra, per noi sarebbe assolutamente normale (e su internet si direbbe quello, a scuola si insegnerebbe quello, nei libri si parlerebbe di quello...) credere al succedersi di ronde e catene nella storia, avere una visione spirituale della vita di tipo evolutivo secondo quanto già scritto nelle cronache della Akasha, accettare le teorie astrofisiche di Horbiger...

E chissà che mondo sarebbe stato...

Torse

[CIVIS_APULIAE]

Va bene ma quello che come all'inizio sottolinei quello che più conta è che tu oggi puoi approfondire anche lo studio di quanto ci fosse dietro al nazionalsocialismo.

Francamente non credo che una evoluzione dell'Europa o del mondo sotto il nazionalsocialismo fosse positiva per l'uomo.

Il migliore sviluppo della convivenza umana a mio parere è quello legato al principio di libertà legato indissolubilmente a quello di solidarietà(quest'ultimo sempre più carente)

Tutto ciò che posso liberamente fare mi permette di crescere in quanto individuo, compreso lo studio e la passione per la storia del nazionalsocialismo.

Una vita passata sotto l'indottrinamento della razza superiore e sotto anche un clima familiare e individuale dove non esiste la possibilità di critica e contestazione al cosiddetto padre famiglia o a livello politico al capo del governo, tanto per fare un esempio, è una vita schiacciata nella coscienza e nel pensiero e di certo non permete lo sviluppo della persona umana in quanto tale

Per venire all'oggi, io simpatizzo per le idee di quella che fu AN ma contesto Fini più di Bertinotti per certi versi; questa secondo me è libertà di pensiero.
Io esisto in quanto individuo, basta pensare a questo per smontare il valore messianiche delle ideologie assolute o anche religioni assolute.

Io in quanto individuo sento il legame con la mia Patria, con la mia comunità, ciò è tanto più vero in quanto non mi è imposto

[marcocontifir]

Come dice un antico detto fiorentino: il se e il ma sono il patrimonio dei coglioni!"
Quindi prendiamo atto di ciò che è successo e andiamo avanti

[Legio Insubrica]

è talmente chiaro che Alemanno ha detto quelle parole perchè è prassi che il Sindaco di Roma le dica.
guardare ai fatti.

per fortuna c'è qualcuno che ragiona.