THALER AUSSERHOFER (UDC-SVP-Aut). Onorevole Presidente, onorevole Presidente del Consiglio, onorevoli rappresentanti del Governo, colleghi, intervengo come rappresentante della Südtiroler Volkspartei, quindi come rappresentante della minoranza linguistica tedesca e ladina del Sudtirolo e come rappresentante di una provincia a statuto speciale.
Dalle elezioni politiche, che si sono appena concluse, il signor presidente Berlusconi è uscito vincitore; può contare su una consistente maggioranza parlamentare, che dovrebbe consentirgli di poter condurre un'azione politica chiara e lineare senza il rischio di cedimenti e, soprattutto, senza la necessità della costante ricerca di compromessi.
Ho molto gradito, nonostante la sua ampia maggioranza parlamentare, che lei, Presidente, abbia annunciato la sua disponibilità al dialogo con tutti i Gruppi parlamentari e, quindi, anche con quelli dell'opposizione. Il dialogo con tutte le forze politiche, il confronto costruttivo servono ora più che mai per fare le riforme necessarie e per dare finalmente risposte ai problemi più impellenti dei cittadini.
Il Paese sta attraversando un periodo molto difficile, l'economia non decolla, la pressione fiscale è altissima, gli obblighi burocratici sono insopportabili specialmente per le piccole e medie imprese ed è in pericolo la sicurezza dei cittadini. Faccio delle brevi considerazioni su alcuni di questi temi importanti.
Pressione fiscale e potere d'acquisto. La pressione fiscale insostenibile unita alla crescita dei prezzi al consumo stanno da una parte indebolendo il potere d'acquisto delle famiglie, dei lavoratori dipendenti e dei pensionati riducendo molti di loro alla soglia della povertà e, contestualmente, i minori consumi, gli obblighi burocratici, il carico fiscale e l'aumento dei costi stanno mettendo in crisi le piccole e medie imprese, alcune delle quali sono costrette a cessare o ad abbandonare la propria attività. Solo attraverso l'alleggerimento fiscale, che deve rispettare il principio fondamentale stabilito dalla Carta costituzionale secondo cui ognuno paga le tasse in ragione della capacità contributiva, il suo Governo potrà dare respiro ai cittadini e tamponare l'attuale situazione di emergenza.
Obblighi burocratici. Da anni si parla di semplificazioni, di snellimento delle procedure burocratiche. Solo parole, perché di fatto gli obblighi burocratici di anno in anno sono aumentati. La lotta all'evasione fiscale è importantissima, non si combatte però con l'aumento insopportabile degli obblighi burocratici o con controlli "a tappeto" che vengono percepiti dalla gente come una oppressione, ma servono interventi specifici e controlli mirati.
Riduzione dei costi dell'amministrazione finanziaria. È urgente procedere ad una decisa azione di revisione della macchina amministrativa pubblica, rendendola più snella, più efficiente e meno costosa. Il suo Governo deve iniziare subito con la realizzazione del suo programma di riduzione dei costi, iniziando con l'accorpamento degli enti che svolgono funzioni simili (ad esempio, gli enti previdenziali) ed eliminando gli enti inutili.
La famiglia. I temi della sicurezza e quelli della famiglia sono quelli centrali del suo intervento e sono d'accordo con lei sull'esigenza di interventi a favore delle famiglie, non solo per le difficoltà economiche di cui ho già detto ma anche per dare loro certezza e sicurezza per il futuro. Ben vengano, quindi, provvedimenti che aiutano le famiglie numerose, i genitori a gestire i primi importanti e fondamentali anni dei propri figli e quelli volti ad aiutare economicamente gli anziani. Ben vengano provvedimenti a favore della donna lavoratrice, per consentirle di conciliare al meglio i tempi della famiglia con quelli del lavoro.
Sicurezza. Il problema della sicurezza è molto complesso e ha bisogno di essere definito politicamente con chiarezza. È giusto assumere provvedimenti di maggiore controllo sugli immigrati per garantire maggiore sicurezza ai cittadini; tali provvedimenti devono contrastare efficacemente l'immigrazione clandestina, senza però penalizzare gli stranieri che giungono nel nostro Paese per lavorare onestamente.
Signor Presidente, noi della Südtiroler Volkspartei siamo una piccolissima componente di questo Parlamento ma rappresentiamo una Provincia importante nel contesto europeo che funge da collante tra la cultura mitteleuropea e quella mediterranea.
Come ho già annunciato siamo i rappresentanti della minoranza linguistica tedesca e ladina, che certamente rappresenta una ricchezza per il Paese e siamo i rappresentanti di una Regione a statuto speciale.
Ho notato con molto dispiacere che nel suo intervento, signor Presidente, non ha fatto alcun riferimento né alle minoranze linguistiche, né alle Regioni e alle Province a statuto speciale.
Signor Presidente, il nostro partito si è presentato a queste elezioni politiche senza stringere in campo nazionale patti o alleanze elettorali o politiche. Ci siamo presentati autonomi ed indipendenti, come era tradizione del nostro partito, per essere liberi di valutare l'operato del Governo appoggiando con il nostro voto i provvedimenti meritevoli, utili alla collettività e in linea con la nostra politica e per contrastare i provvedimenti che ci sembrano iniqui e le misure ad personam. Vogliamo contribuire, per quanto possibile, alla soluzione dei problemi del Paese e dei cittadini che rappresentiamo.
Per essere coerenti con la campagna elettorale che noi della Südtiroler Volkspartei abbiamo portato avanti in questi mesi oggi dovremmo astenerci dal votare la fiducia, per valutare senza pregiudizi l'operato del suo Governo e della sua maggioranza, e questa era la nostra intenzione. Ieri, purtroppo, nella seduta del direttivo del nostro partito dove erano presenti soltanto 16 membri su 35 è stato deciso a maggioranza di imporre ai propri parlamentari di votare contro la fiducia al suo Governo.
Francamente, io personalmente e il mio collega senatore Pinzger, che non eravamo presenti a quella seduta, siamo sconcertati e non condividiamo la scelta fatta perché contrasta con la linea decisa e sostenuta in campagna elettorale. Sono consapevole che le decisioni del partito, alquanto discutibili, devono essere rispettate e fino adesso ho sempre votato per disciplina di partito. Questa volta, però, per una questione di coscienza e di lealtà verso il mio elettorato non posso seguire l'indirizzo del direttivo e, dunque, non parteciperò al voto. (Applausi dei senatori Fosson, Di Giovan Paolo, Divina e Biondelli).


http://www.senato.it/japp/bgt/showdo...doc=hotresaula


Non mi ricordo chi e quanto tempo fa, ma c'era qualcuno su questo forum che aveva detto che secondo lui la Thaler avrebbe votato la fiduca a Berlusconi in un contesto di parità.... La parità non c'è, ma di sicuro c'è un comportamento della Thaler quasi assimilabile... Quindi chi aveva fatto il pronostico ci ha azzeccato..