Marsigliese fischiata, interviene Sarkozy
Dopo i fatti di Francia-Tunisia, il presidente convoca il patron della Federcalcio d'Oltralpe
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Dopo i fischi alla Marsigliese durante l’amichevole Francia-Tunisia, il primo ministro francese Fillon ha detto che in casi come questo sarebbe meglio interrompere le partite. Siete d’accordo?
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Tifosi tunisini (Afp)
Tifosi tunisini (Afp)
PARIGI - Non sono piaciuti a Nicolas Sarkozy i fischi alla Marsigliese che il pubblico di parte tunisina ha rivolto alla Marsigliese prima del calcio d'inizio dell'amichevole Francia-Tunisia, vinta 3-1 dai "galletti". Il presidente francese ha convocato il presidente della Federcalcio francese (Fff), Jean-Pierre Escalettes, mercoledì alle 13, apostrofando come «scandalosi», in una nota diffusa dall'Eliseo, gli avvenimenti di martedì sera allo Stade de France. All'incontro saranno presenti Roselyne Bachelot, ministro della Salute e dello Sport, e Bernard Laporte, segretario di stato incaricato di sport.
I PRECEDENTI - Non è la prima volta che la Marsigliese viene fischiata durante le amichevoli con i paesi del Maghreb. I fatti di martedì sera allo Stade de France si erano già registrati durante le partite Francia-Algeria (ottobre 2001) e Francia-Marocco (novembre 2007). Il primo ministro François Fillon ha giudicato «ingiuriosi» i fischi all'inno francese, ritenendo che in questi casi bisognerebbe «interrompere le partite». I fischi sono stati inoltre condannati dall’Ump e dal partito socialista.
«BASTA CON QUESTE GARE E CON L'IPOCRISIA» - Netta la posizione presa dal segretario di stato Laporte, il quale ha suggerito l’idea di non giocare più a Parigi incontri di calcio che opporranno la nazionale francese ad una dei Paesi del Maghreb. «Senza ipocrisia, credo semplicemente che partite del genere non debbano più essere organizzate» ha detto Laporte alla radio RMC. «Non mi sembra logico mettere nelle mani degli altri un bastone per farci bastonare. Non si devono più giocare allo Stade de France match contro Algeria, Marocco e Tunisia. Semplicemente priveremo questi tifosi della possibilità di fischiare per tutto il match i nostri giocatori e di fischiare il nostro inno».
15 ottobre 2008