Bassolino è stato un pessimo amministratore, andrebbe solo pensionato e via. Non c'è bisogno di dargli un "premio" per toglierselo dai coglioni. Questo intendo.
Se si fanno troppi compromessi gia all'interno dello stesso partito, il PD nasce già vecchio, quindi già morto.
Non sono mica tanto d'accordo. Il PD sardo, per interessi dei Ras locali, ha provocato le dimissioni di SORU. Il PD nazionale (non romano, ma nazionale) oltre a fare un attestato di stima a Soru deve pure mettere in riga i piccoli "boss" locali. Non si devono accettare ricatti.
Io fossi in Soru comunque, se il PD non vuole, mi ricandiderei da indipendente. Perso per perso almeno distrugge definitivamente il PD sardo.
La tua è una posizione legittima, che non condivido. Il PD romano (chiamiamolo pure nazionale se ti piace ma per me romano significa centralista ed è quello che mi da fastidio) deve smetterla di inserirsi nei problemi locali. Dobbiamo capire che se il pd perde l'abruzzo o la lombardia è qualcosa che dovrebbe interessare i democratici abruzzesi o lombardi, non i democratici in sè.
A titolo personale, ad esempio, ciò che mi interessa è chi governa a vicenza, in regione a venezia e a livello nazionale a roma, mica chi e come governa nel resto del paese.
Il pd deve pensare così, a lanciare capaci amministratori a livello locale e l'unico modo x farlo è lasciare che i livelli locali tracollino nel caso in cui facciano porcate.
Preferisco che perdiamo firenze x la corruzione ma che possiamo candidare paralmentare una brava sindaco come la Puppato di Montebelluna e non ci sorbiamo la ex-fiamma amorosa di Cacciari come parlamentare.
Gli unici che sanno premiare le persone competenti a livello territoriale sono gli iscritti. Il Pd nazionale deve vigilare sul tesseramento, sulle condizioni, sulla corncie di agibilità politica ma non interessarsi a chi sono i dirigenti locali!
La tua mi sembra una visione un po troppo romantica. Se una federazione locale del PD è governata male non penso si possa ricorrere ai soli iscritti locali perche questo vorrebbe dire rallentare il processo di cambiamento nel caso di corruzione o litigiosità interna. Altrimenti meglio avere 20 partiti diversi che si riuniscono solo una volta ogni tanto per eleggere un segretario nazionale. Un po come accade in america dove il PD è solo una lobby fatta da tanti governatori locali o senatori o deputati guidati ognuno da interessi regionali o di gruppi economico-finanziari. C'è voluto Obama per mandare a quel paese il "sistema" della politica americana.
E poi non penso si possa mettere da parte l'interesse nazionale rispetto ai piccoli problemi locali. Per guadagnare consensi nel Nord e nel Sud certamente si devono "coltivare" ottimi dirigenti locali ma questo non vuol dire che ognuno possa fare "un po come cazzo gli pare" citando Guzzanti. Una linea comune serve, se serve per indicare i valori serve anche nel caso di corruzione o scontri politici. Serve un giusto bilanciamento dei poteri tra locale e nazionale.
Almeno è questo quel che penso.
negli anni, si è passati dalla speranza all'intimazione, e l'esortativo è diventato imperativo, ma la risposta non cambia comunque (e non cambierà tra altri dieci anni): no, non mi dimetto.
La penso diversametne. CIò che auspico è un sistema come quello da te sopra indicato! 20 partiti autonomi e reciprocamente menefreghisti, i quali determinano un segretario nazionale che decide solo su questioni nazionali.
IL locale deve venrie prima del nazionale e dopo il globale. GLobale-locale-nazionale. COn il sogn odi eliminare l'ultimo.
NAPOLI: BASSOLINO, IMPORTANTE RIDEFINIRE PROGRAMMA E OBIETTIVI
(ASCA) - Roma, 19 dic - ''A Napoli e in Campania e' importante una ridefinizione programmatica e forte della selezione degli obiettivi''. Lo ha detto il Governatore della regione Campania, Antonio Bassolino intervenendo alla direzione del Partito Democratico.
Questo per ''rendere piu' chiaro, capire se e' giusto restare ma anche e soprattutto per che cosa e su che cosa spingere in avanti le istituzioni''. Tutto cio' ''nel pieno rispetto della magistratura perche' bisogna spingere per una forte iniziativa del partito in questo senso''.
Quanto alle alleanze Bassolino ha sottolineato che ''bisogna considerare che la vecchia Unione a livello nazionale non c'e' piu' ma le alleanze a livello locale ci sono ancora''. Allora, per il governatore della Campania ''e' doverosa e giusta l'autonomia del partito rispetto alle identita' e alle alleanze da portare avanti su scelte programmatiche. La nostra identita' la costruiamo in rapporto ai grandi temi del Paese e in rapporto alle nuove alleanze da fare, senza nostalgie ma sapendo che quella con l'Italia dei Valori non ha un futuro vero non essendo questa una forza che ha l'ambizione di governare''.
L'identita' del Partito democratico per Bassolino deve essere ''nutrita dunque da alleanze che riusciamo a costruire programmaticamente nelle esperienze di governo, con la sinistra di governo e guardando con grande attenzione al centro''. Tutti temi questi ''di linea che - ha concluso il governatore della Campania - possiamo affrontare nella conferenza programmtica e poi nel congresso''.
http://www.asca.it/news-NAPOLI__BASS...8328-ORA-.html
siamo a posto