Che schifo...
Che schifo...
Ultima modifica di Nazionalistaeuropeo; 01-06-10 alle 23:23
Questa feccia razzista e sionista dovrebbe essere scaraventata in una vasca piena di scorpioni.
SOno indifendibili, difendono l'indifendibile senza logica.
Siamo alla pazzia e mi è difficile esprimere un commento razionale perché non c'è raziocinio in tutto questo!
Questo è il mio caposaldo. Da qui non mi schiodo.
Non vedo il motivo per cui ci si debba scandalizzare quando la posizione del Giornale in materia è sempre stata arci-nota e di parte.
Avessi visto tanto furore e sdegno nella faccenda della corvetta sudcoreana affondata con un attacco a sorpresa dai nordcoreani, allora avrei potuto dare un minimo di credito alle parole dei finti scandalizzati di oggi. Poiché invece si parla solo di "diritto internazionale" etc etc solo quando fa comodo non posso far altro che derubricare gli interventi contro Israele come spazzatura ideologica.
Un giornale che dice bravo a chi spara a gente disarmata,lo stesso che ha fatto scoppiare una grana diplomatica col Giappone per averli chiamati "musi gialli" in un articolo.
Dovrebbero chiuderlo quel giornale e lo dico da elettore del Pdl.
La differenza sostanziale è che nessuno dubita che la Corea del Nord sia un "cattivo" e per quanto si sforzi è difficile che la posizione nei confronti di quel regime possa diventare peggiore di quel che è.
Israele invece rappresenta un caso a parte, viene presentato come la parte sacrosanta, inviolabile, che ha sempre ragione e invece non è che uno stato canaglia. Ogni volta che gli israeliani fanno un crimine (un giorno sì e l'altro pure) i paesi occidentali lo coprono mentre i media iniziano subito il loro piagnisteo su come gli israeliani sono poverini costretti a fare certe cose e vanno compresi.
In questo episodio è accaduto qualcosa di diverso, che obbliga alla revisione del punto di vista su Israele anche da parte di chi l'ha sempre sostenuta, salvo, credo, pochissimi fanatici razzisti.
Ultima cosa, sulla questione ideologica. L'ideologia è un pensiero che nasce a monte e induce a distorcere il giudizio che diamo delle cose in base al pensiero stesso.
Da parte mia posso dire che i giudizi che do su Israele sono sempre successivi ai fatti e non precedenti (infatti in un 'epoca non lontana anch'io consideravo Israele un "amico" e i palestinesi delle bestie, poi non ho potuto ignorare la barbara concretezza della politica israeliana).
Diversamente, Willy, vedo che qui e in altri commenti hai assunto una cieca difesa di Israele tirando in ballo anche altre questioni ma senza affondare il coltello nella vicenda con fatti concreti e inerenti, per cui tu sì che parli per ideologia.
Questo è il mio caposaldo. Da qui non mi schiodo.
Israele è ben lungi dall'essere immune alle critiche, questa è un comodo assunto di chi vuol usare dei pretesti per attaccare questo stato.
La verità secondo me è che Israele vive nell'eterno allarme dettato dalle continue minacce alla sua esistenza, dal razzismo arabo nei confronti degli ebrei, dall'ostilità dell'opinione pubblica estera che per vari motivi (vuoi il bieco razzismo di certi, vuoi la solidarietà più o meno in buona fede verso i palestinesi, vuoi la semplice ostilità dei comunisti verso qualunque stato sia vicino agli USA).
Questo stato di cose finirà quando il mondo vorrà riconoscere senza pregiudiziali il diritto all'esistenza di Israele.
Prima di allora ogni azione diretta a proteggere la propria sicurezza sarà vista come lecita, con o senza l'approvazione internazionale.
Ultima modifica di WillyI; 02-06-10 alle 11:28
Willy, per attaccare Israele non servono pretesti di comodo è la stessa Israele che ogni settimana offre ragioni concrete. E negare che goda di buona stampa mi sembra difficile, le azioni violente israeliane sono criticate in malo modo per due motivi.
Primo perché analizzate solo negli effetti, tipo il numero di morti o la distruzione provocata, senza che se ne indaghino le cause (questo difetto appartiene anche ai presunti filo-palestinesi di sinistra). Se così si facesse ogni singolo atto militare di Israele risulterebbe ingiustificato.
Secondo perché la rarefatta violenza subita da Israele ha sempre e comunque un'eco maggiore di quanto patito dai palestinesi. In questo caso le alleanze internazionali giocano a favore di Israele dato che tutto il mondo ricco è dalla sua parte.
La minaccia all'esistenza di Israele è invece una menzogna propagandistica destinata al fronte interno. Chi minaccia Israele, una delle prime potenze belliche al mondo con tanto di ombrello americano? Hamas? I Fratelli Musulmani? Dai, dai...
Che il mondo arabo sia razzista verso Israele (ripeto, verso Israele, non verso gli ebrei) te lo concedo, ma sul piano strategico la cosa non ha rilevanza. Dimenticavo, sai che Teheran ospita una delle comunità ebraiche più numerose al mondo?
Concludo, ovvio che Israele abbia diritto all'esistenza, ogni speculazione storica sulla sua genesi può avere un interesse notevole ma ormai, allo stato attuale, sarebbe nulla più che una pippa intellettuale. Ad oggi la sua esistenza va accettata e riconosciuta, in primis proprio da arabi e palestinesi.
Ma attenzione: è la violenza israeliana che frena gli arabi dal riconoscimento, non il contrario...
Questo è il mio caposaldo. Da qui non mi schiodo.
La verità è che per Willy e quelli come lui Israele è un Dogma di Fede.
Secondo fonti giornalistiche che sfuggono alla Cupola dell'informazione controllata, il siluro che ha colpito la corvetta nord-coreana sarebbe di fabbricazione tedesca.
Dunque è ipotizzabile un'ennesima false-flag. iaociao: