Originariamente Scritto da
Ronnie
L'intervento dell'amministrazione mi sembra di alto profilo. Anzitutto per il metodo. Al di là della nullità per incidente della votazione - è evidente che, pure nel caso in cui non si fosse verificato l'incidente, l'emendamento
sarebbe passato a maggioranza, quindi il proporre una mediazione che può consentire invece una approvazione unanime è di per se stesso un bel gesto.
I temi di contrarietà del centrodestra all'emendamento erano due: sul primo, con lo stralcio di quella prima parte di emendamento al centrodestra resta il diritto di sperare e di poter lavorare per una (difficile, data l'altissima maggioranza) modifica di certi principi della 1a parte della costituzione che sono oggetto di dibattito anche in Italia, e questa per noi è senz'altro una vittoria. - Inoltre, espungendo l'unica modifica costituzionale che non fosse stata pensata a seguito della sperimentazione condivisa tra tutti del meccanismo, viene ribadito il principio che
"si cambia ciò che si è sperimentato e non ciò che ancora non si è sperimentato". Che parimenti ci sta a cuore.
Il secondo obbiettivo che ci stava a cuore era lo spirito dell'auto-nomia del gioco e in esso l'indipendenza da condizionamenti del ramo di parlamento deputato alla decisione sulle regole. Ci premeva, in particolare, che i suoi membri non fossero scelti in un modo non condizionato da dei capi-partito. La decisione di sostituire a quella dei partiti la decisione dei gruppi parlamentari con voto ai 2/3 è molto più vicina a quel meccanismo che noi avevamo proposto. L'altro problema era la revoca: non volevamo un parlamento nel quale, magari per influenze esterne, si potessero sostituire gli uomini delle regole come Renzi ha fatto fuori Bersani dalla Commissione che discuteva l'Italicum. La soluzione non era facile ma il compromesso ai 3/4 ci soddisfa. Garantisce che nei gruppi con meno di 4 membri serva l'unanimità, il che quasi coincide con l'irrevocabilità che per noi era l'obbiettivo teorico, e lascia la revoca solo ai grandi grandi gruppi in cui la dimensione è di per sè garanzia di serietà e dibattito nelle scelte.
Infine, l'auto-nomia del gioco è dimostrata dal fatto che l'amministrazione, se incontra una resistenza, dimostra di chiedere e non ordinare, e di voler subordinare i propri desideri, chiedendo un altro voto, alla libera decisione del gioco. Questo non è solo un bel gesto, è un gesto sostanziale: è la differenza tra un ordinamento costituzionale "The King in Parliament" e un ordinamento assoluto.
Pertanto
Come proponente dichiaro parte integrante della proposta il testo dell'emendamento dell'amministrazione (comprese tutte quelle altre 10 parti sulle quali avevo minori contrarietà). Dichiaro il voto A FAVORE del gruppo del centrodestra di POL se non saranno proposte altre modifiche.