9 dicembre 1825, Venezia

[dedelind]

[standing bull]

È stato allora che l'imperatore Francesco I diede ordine di progettare un sistema di paratie mobili per proteggere la laguna. "Lo kiameremen Mose kome in Bibbien!" Disse.
Dopo qualche tempo il Provveditore Veneto fuggì a Montecarlo con una ballerina ungherese e del Mose non si parlò più per oltre un secolo.

[Noumeno]

i cambiammendi climmaddici..

[grandpa]

Skostrejk for klimatet.

[Menelik]

Da bambino ho abitato per alcuni anni a Verona.
Ci ho fatto metà elementari e le medie, dunque erano i primi anni 70.
Mi ricordo che in centro in tanti muri si vedevano delle formelle in marmo incise con una riga orizzontale e una data.
Erano per ricordare le alluvioni dell'Adige.
Non parlo del medioevo, ma degli ultimi secoli, alcune del Novecento.
Alte anche due metri dal piano stradale, io a quell'età non le toccavo alzando il braccio.
Che il clima stia cambiando è fuori dubbio, caso mai è molto dubbio che le cause antropiche siano preponderanti.
Nonostante ciò, disastri ambientali ne succedevano parecchi ogni secolo, con esondazioni, siccità, ondate di carestia, invasioni anomale di parassiti, ecc... E nessuno vi vedeva la fine del mondo, solo delle disgrazie venute su come una guerra o una pestilenza, che fanno il loro corso e se ne vanno col loro carico di morti, e poi la vita riprendeva come prima.

[the fool]

L'espressione <tutto va bene, Madama la Marchesa> si usa in genere in senso ironico, per indicare una situazione molto negativa, in cui non va bene

nulla, ma che si cerca invano di minimizzare. la frase deriva dal titolo della versione italiana (interpretata tra gli altri da Nunzio Filogamo, nella foto)

di una canzone francese del 1934: Tout va très bien, Madame la Marquise. Il testo racconta di una nobile che si informa al telefono sulla situazione al

suo castello, ricevendo paradossali rassicurazioni dal maggiordomo che intanto descrive una situazione catastrofica con incendi e suicidi in atto.

[Menelik]

L'espressione <tutto va bene, Madama la Marchesa> si usa in genere in senso ironico, per indicare una situazione molto negativa, in cui non va bene

nulla, ma che si cerca invano di minimizzare. la frase deriva dal titolo della versione italiana (interpretata tra gli altri da Nunzio Filogamo, nella foto)

di una canzone francese del 1934: Tout va très bien, Madame la Marquise. Il testo racconta di una nobile che si informa al telefono sulla situazione al

suo castello, ricevendo paradossali rassicurazioni dal maggiordomo che intanto descrive una situazione catastrofica con incendi e suicidi in atto.

Qui di situazione catastrofica c'è:
1) solo la imminente e, pare, difficilmente reversibile chiusura dell'ILVA con perdita di 1 punto e mezzo di PIL, 10-15.000 famiglie di operai a spasso e difficoltà maggiorate di risanamento dell'impianto quando è chiuso anche a causa dei costi non compensati dalla produzione
2) la perdita del gas adriatico in favore dei Greci e Croati
e tanto tanto altro ancora.
Basta e avanza.
Vi dedico una canzone, a tutti voi catastrofisti:
https://www.youtube.com/watch?v=xEndqTWoTsk

(lo riconoscete il finale? L'hanno girato a Saturnia, alle cascate del mulino)

[Robert]

Un interessante dipinto (non una fotografia) ma ovviamente con scarsissimo valore scientifico, penso ne conveniamo tutti...
per capire il fenomeno, quanto diffuso e ciclio sia, quanto intenso sia , bisogna avere i dati registrati
patetico Libero che pensa di smontare in questo modo bambinesco il riscaldamento dell'atmosfera

[scomunista]

Un interessante dipinto (non una fotografia) ma ovviamente con scarsissimo valore scientifico, penso ne conveniamo tutti...
per capire il fenomeno, quanto diffuso e ciclio sia, quanto intenso sia , bisogna avere i dati registrati
patetico Libero che pensa di smontare in questo modo bambinesco il riscaldamento dell'atmosfera

Somaro ci sono le fonti storiche che citano l'evento che cazzo dici??, l'unica cosa che si riscalda e il tuo cervello a furia di scrivere cazzate, ma da uno che vota i grulli che ti puoi aspettare..

[Menelik]

Un interessante dipinto (non una fotografia) ma ovviamente con scarsissimo valore scientifico, penso ne conveniamo tutti...
per capire il fenomeno, quanto diffuso e ciclio sia, quanto intenso sia , bisogna avere i dati registrati
patetico Libero che pensa di smontare in questo modo bambinesco il riscaldamento dell'atmosfera

Lo sai che al tempo dei dogi i Veneziani (che a quell'epoca si identificavano già coi Veneti tutti) hanno deviato il corso del Piave e della Brenta per prevenire le alluvioni ?
Ed eravamo nel 700, XVIII secolo.
La foce di quei fiumi non è quella naturale che conoscevano i Veneti mediovali e rinascimentali.
Nel Taglio di Piave, oggi scarica il Sile, che è un fiume di risorgiva e non raccoglie le acque di montagna dunque ha un corso più regolare e meno soggetto ad aumenti di portata.
Nel litorale veneto le alluvioni ci sono sempre state.
Gli uomini non c'entrano un cazzo.
E il cambiamento climatico pure.
Anzi, la portata dei fiumi veneti 10.000 anni fa era molto superiore a quella odierna.