..diciamola giusta

[miluna]

L’intrigante editoriale de Il Foglio del 7 dicembre scorso

“I voli misteriosi dei finiani della Farnesina (all’insaputa di Frattini)” ,

che ha per argomento il va e vieni di molti “finianos” tra Roma e Washington, costituisce un primo, timido tropismo verso il riconoscimento ufficiale del fatto che dietro le belle parole di Fini e dei suoi strilloni su “legalité, magistraté e istituzionalité”, vi sono ben più prosaici giochi nazionali ed internazionali anti Cav, di una forza e una potenza ragguardevoli.


Come al solito, si accenna, si sussurra, si vocifera di quei Poteri Forti che, come l’Araba Fenice, della quale, si sa, “che ci sia ciascun lo dice, dove sia nessun lo sa”, vengono da sempre citati ma dei quali ancora nessuno si arrischia a fare i nomi dei “Boss” e dei loro italici serventi politici.

Nessuno tranne il sottoscritto, che in un articolo del 10 ottobre scorso per Il Legno Storto, titolato
“La vera P3 nel Paese di Pulcinella”
(e di chi altro può essere un Paese che annovera tra i suoi più celebri garanti della legalità e delle regole del gioco uno come Di Pietro?)

riportava precise dichiarazioni di Mario Borghezio e Oscar Giannino su chi sono i referenti italiani di quei Poteri, ovvero quegli

“europeisti tecnocratici, il milieu di sempre di ipotesi terzaforziste elitarie sostenute da Paolo Mieli per 15 anni sino a ieri, da D'Alema oggi... il sogno di chi considera il suffragio universale un lusso di cui in Italia fare volentieri a meno, sostituendolo con il CSM”.

E non è un particolare trascurabile che, a conferma di ciò, il D’Alema, ad esempio, nel 2009, potesse anticipare con gran goduria che di lì a poco al Cav sarebbe stata somministrata una formidabile “scossa”, come si è visto poco dopo con l’inizio delle bordate gossippare di Repubblica: do you remember?

E non è neanche un caso che i nomi fatti, già dall’estate del 2009, da Giannino e Borghezio, vengano oggi proposti come sostitutivi del Cav per un “Governo (ah ah) Tecnico”.


Evidentemente, però, visto che la corazzata diretta da Ezio Mauro, pur in un paio d’anni di quotidiani cannoneggiamenti, non è riuscita ad affondare la nave ammiraglia del Cav, quei Poteri, tra loro molto ben concatenati a livello europeo e mondiale, stanno ora scommettendo sul Fini e sul suo antico, oramai conclamato “inverno dello scontento”, in qualità di Trojan Horse nel PdL.

Questa è la vera ragione per la quale, ad esempio, si vuole assolutamente evitare quella Riforma della Giustizia che sottrarrebbe al loro controllo la “testa” (ad anche molte e nutrite truppe) della Magistratura italiana.


(Magistratura che, come già denunciava Rino Formica in una sua clamorosa lettera del 22 giugno scorso a Il Foglio, la nostra celebratissima Costituzione, fin dall’inizio della Repubblica, destinava a vero e proprio potere di controllo sulla politica. Altro che indipendenza tra i Poteri dello Stato)

E per far ciò sono disposti a tutto.


Ed è per la stessa ragione che il Cav non demorde: sa perfettamente che tal Riforma è la chiave di volta, insieme a quella del salvifico Federalismo Amministrativo e Fiscale, per attuare tutte le altre Riforme Costituzionali, Presidenzialismo in primis, atte a portare finalmente il Belpaese nel novero delle vere Democrazie liberali, e quindi in grado, per maggior efficienza e celerità della macchina statale, di meglio affrontare il futuro su un Pianeta globalizzato.

La battaglia è epocale:
se dovessero vincere gli oppositori, ci troveremmo in un Paese destinato ad un non lontano declino, in cui la Secessione del Nord diverrebbe una necessità di sopravvivenza per la parte più avanzata, europea della Nazione.

Non a caso il geniale Geminello Alvi, in un articolo del 16 marzo scorso, proprio per Il Foglio, titolato
“Così la sinistra meridionale vince su quella centro-appenninica”, circa il futuro dell’Unità d’Italia, profetava:

“Il Settentrione già vive da anni in una sua percezione. A Nord del Po, ma persino direi nelle Romagne, nelle varie vicende si vede ormai solo un Meridione che litiga in Italia.
Il fatto che magistrati, mafiosi, poliziotti, ndranghetari, dirigenti statali, insomma lo stato ma pure il controstato, siano persone nate spesso in una sola parte d'Italia, nutre un'insofferenza di massa.
Il miracolo di Berlusconi era stato quella di comporla: persino riuscendo a civilizzare la Lega Lombarda.
Ma una sinistra di Vendola, e di Di Pietro, e di impiegatucci causidici romani pare fatta apposta per farla conflagrare.
Bisognerebbe cominciare a pensarci….”

Oggi questa disastrata sinistra è la più accesa sostenitrice di Fini, col quale ha (ri)formato, insieme a Udc e Idv, quell’Armata Brancaleone che Ferrara ha genialmente chiamato con l’acronimo TTB (Tutto Tranne Berlusconi).


Franco Bechis, su Libero, tempo addietro avvertiva che siamo all’emergenza democratica.

Non prenderei la cosa sottogamba.

Aldo Reggiani 8.12.10

Il Legno storto, quotidiano online - Politica, Attualità, Cultura - Diciamola giusta…

***

ottimo articolo .. ottime deduzioni ..

La magistratura come arma e ultima ratio per sovvertire , quando da qualcuno non gradito , il voto degli italiani.

Mi sento di far mia l'esortazione di Reggiani.. non prenderei la cosa sottogamba .

Anche coloro che sono sicurissimi del contrario .. si ricordino che , se dovesse succedere cio' che si teme ..le conseguenze cadrebbero ANCHE su di loro .
Quindi ..cautela ..e facciamo Lavorare il cervello :giagia:

[Defender]

Ecco i casi in cui la liberaldemocrazia di diritto mostra la corda.

[Edmond Dantès]

L’intrigante editoriale de Il Foglio del 7 dicembre scorso

“I voli misteriosi dei finiani della Farnesina (all’insaputa di Frattini)” ,

che ha per argomento il va e vieni di molti “finianos” tra Roma e Washington, costituisce un primo, timido tropismo verso il riconoscimento ufficiale del fatto che dietro le belle parole di Fini e dei suoi strilloni su “legalité, magistraté e istituzionalité”, vi sono ben più prosaici giochi nazionali ed internazionali anti Cav, di una forza e una potenza ragguardevoli.


Come al solito, si accenna, si sussurra, si vocifera di quei Poteri Forti che, come l’Araba Fenice, della quale, si sa, “che ci sia ciascun lo dice, dove sia nessun lo sa”, vengono da sempre citati ma dei quali ancora nessuno si arrischia a fare i nomi dei “Boss” e dei loro italici serventi politici.

Nessuno tranne il sottoscritto, che in un articolo del 10 ottobre scorso per Il Legno Storto, titolato
“La vera P3 nel Paese di Pulcinella”
(e di chi altro può essere un Paese che annovera tra i suoi più celebri garanti della legalità e delle regole del gioco uno come Di Pietro?)

riportava precise dichiarazioni di Mario Borghezio e Oscar Giannino su chi sono i referenti italiani di quei Poteri, ovvero quegli

“europeisti tecnocratici, il milieu di sempre di ipotesi terzaforziste elitarie sostenute da Paolo Mieli per 15 anni sino a ieri, da D'Alema oggi... il sogno di chi considera il suffragio universale un lusso di cui in Italia fare volentieri a meno, sostituendolo con il CSM”.

E non è un particolare trascurabile che, a conferma di ciò, il D’Alema, ad esempio, nel 2009, potesse anticipare con gran goduria che di lì a poco al Cav sarebbe stata somministrata una formidabile “scossa”, come si è visto poco dopo con l’inizio delle bordate gossippare di Repubblica: do you remember?

E non è neanche un caso che i nomi fatti, già dall’estate del 2009, da Giannino e Borghezio, vengano oggi proposti come sostitutivi del Cav per un “Governo (ah ah) Tecnico”.


Evidentemente, però, visto che la corazzata diretta da Ezio Mauro, pur in un paio d’anni di quotidiani cannoneggiamenti, non è riuscita ad affondare la nave ammiraglia del Cav, quei Poteri, tra loro molto ben concatenati a livello europeo e mondiale, stanno ora scommettendo sul Fini e sul suo antico, oramai conclamato “inverno dello scontento”, in qualità di Trojan Horse nel PdL.

Questa è la vera ragione per la quale, ad esempio, si vuole assolutamente evitare quella Riforma della Giustizia che sottrarrebbe al loro controllo la “testa” (ad anche molte e nutrite truppe) della Magistratura italiana.


(Magistratura che, come già denunciava Rino Formica in una sua clamorosa lettera del 22 giugno scorso a Il Foglio, la nostra celebratissima Costituzione, fin dall’inizio della Repubblica, destinava a vero e proprio potere di controllo sulla politica. Altro che indipendenza tra i Poteri dello Stato)

E per far ciò sono disposti a tutto.


Ed è per la stessa ragione che il Cav non demorde: sa perfettamente che tal Riforma è la chiave di volta, insieme a quella del salvifico Federalismo Amministrativo e Fiscale, per attuare tutte le altre Riforme Costituzionali, Presidenzialismo in primis, atte a portare finalmente il Belpaese nel novero delle vere Democrazie liberali, e quindi in grado, per maggior efficienza e celerità della macchina statale, di meglio affrontare il futuro su un Pianeta globalizzato.

La battaglia è epocale:
se dovessero vincere gli oppositori, ci troveremmo in un Paese destinato ad un non lontano declino, in cui la Secessione del Nord diverrebbe una necessità di sopravvivenza per la parte più avanzata, europea della Nazione.

Non a caso il geniale Geminello Alvi, in un articolo del 16 marzo scorso, proprio per Il Foglio, titolato
“Così la sinistra meridionale vince su quella centro-appenninica”, circa il futuro dell’Unità d’Italia, profetava:

“Il Settentrione già vive da anni in una sua percezione. A Nord del Po, ma persino direi nelle Romagne, nelle varie vicende si vede ormai solo un Meridione che litiga in Italia.
Il fatto che magistrati, mafiosi, poliziotti, ndranghetari, dirigenti statali, insomma lo stato ma pure il controstato, siano persone nate spesso in una sola parte d'Italia, nutre un'insofferenza di massa.
Il miracolo di Berlusconi era stato quella di comporla: persino riuscendo a civilizzare la Lega Lombarda.
Ma una sinistra di Vendola, e di Di Pietro, e di impiegatucci causidici romani pare fatta apposta per farla conflagrare.
Bisognerebbe cominciare a pensarci….”

Oggi questa disastrata sinistra è la più accesa sostenitrice di Fini, col quale ha (ri)formato, insieme a Udc e Idv, quell’Armata Brancaleone che Ferrara ha genialmente chiamato con l’acronimo TTB (Tutto Tranne Berlusconi).


Franco Bechis, su Libero, tempo addietro avvertiva che siamo all’emergenza democratica.

Non prenderei la cosa sottogamba.

Aldo Reggiani 8.12.10

Il Legno storto, quotidiano online - Politica, Attualità, Cultura - Diciamola giusta…

***

ottimo articolo .. ottime deduzioni ..

La magistratura come arma e ultima ratio per sovvertire , quando da qualcuno non gradito , il voto degli italiani.

Mi sento di far mia l'esortazione di Reggiani.. non prenderei la cosa sottogamba .

Anche coloro che sono sicurissimi del contrario .. si ricordino che , se dovesse succedere cio' che si teme ..le conseguenze cadrebbero ANCHE su di loro .
Quindi ..cautela ..e facciamo Lavorare il cervello :giagia:

Alllora è vero che esistono gli U.F.O. (Unidentified Finian Object)

Quella esortazione, carissima miluna, è anche la mia.
VA tenuto presente che i finani hanno avuto spago dagli Usa, sino al risultato elettorale di giugno perchè Fini era osservato dagli americani come un potenziale antagonista (sostituto) di Berlusconi.
Quindi da Febbraio 2010 a Giugno 2010 (come testimoniano le e-mails di certa "diplomazia") questo ragionamento poteva avere un qualche significato. Dopo il risultato elettorale di Giugno, che ha osservato un trionfo del Cavaliere, i finiani (capo in testa) hanno perduto quella "potenzialità" che prima potevano in qualche modo mostrare.

Oggi poi...

Comunque questo non giustificherebbe un abbassamento della guardia.

[miluna]

Edmond ,

Dimmi come mai , dopo l’evidentissimo e straordinario successo delle amministrative questi ‘intelligentoni’ hanno continuato imperterriti nell’espletamento del piano A ( logoramento maggioranza - caduta del governo - dimissioni del premier ) senza minimamente accorgersi che il compito loro assegnatoli , ora parrebbe addirittura da loro cercato ( vedi missive confidenziali pubblicate da Wikileaks ) era fortemente ostacolato dalla volonta’ popolare appena espressa ?

Secondo me si sono fregati con le loro stesse mani ..non accorgendosi neppure che ..la ‘mano’ aveva gia’ attivato l’arma , da qualcuno ritenuta invincibile , ovverossia la MAGISTRATURA .

Ed infatti , in questo articolo , ho voluto evidenziare anche, e forse soprattutto, l’anomalia ed il PERICOLO rappresentato da una Magistratura che sta sopra il potere politico e quindi SOPRA LA VOLONTA’ del POPOLO.

Quando capiranno che nel termine CITTADINI non vi e’ compreso il solo Berlusconi ma TUTTI noi , forse un passetto in avanti sulla fattibilita’ di quelle riforme INDISPENSABILI per allinearci agli stati piu’ democraticamente evoluti , riusciremo a farlo .

ciaooooooooooooo
iaociao:

[Ada De Santis]

Alllora è vero che esistono gli U.F.O. (Unidentified Finian Object)

Quella esortazione, carissima miluna, è anche la mia.
VA tenuto presente che i finani hanno avuto spago dagli Usa, sino al risultato elettorale di giugno perchè Fini era osservato dagli americani come un potenziale antagonista (sostituto) di Berlusconi.
Quindi da Febbraio 2010 a Giugno 2010 (come testimoniano le e-mails di certa "diplomazia") questo ragionamento poteva avere un qualche significato. Dopo il risultato elettorale di Giugno, che ha osservato un trionfo del Cavaliere, i finiani (capo in testa) hanno perduto quella "potenzialità" che prima potevano in qualche modo mostrare.

Oggi poi...

Comunque questo non giustificherebbe un abbassamento della guardia.

Grande Edmond, come sempre.iaociao:

[orpheus]

L’intrigante editoriale de Il Foglio del 7 dicembre scorso

“I voli misteriosi dei finiani della Farnesina (all’insaputa di Frattini)” ,

che ha per argomento il va e vieni di molti “finianos” tra Roma e Washington, costituisce un primo, timido tropismo verso il riconoscimento ufficiale del fatto che dietro le belle parole di Fini e dei suoi strilloni su “legalité, magistraté e istituzionalité”, vi sono ben più prosaici giochi nazionali ed internazionali anti Cav, di una forza e una potenza ragguardevoli.


Come al solito, si accenna, si sussurra, si vocifera di quei Poteri Forti che, come l’Araba Fenice, della quale, si sa, “che ci sia ciascun lo dice, dove sia nessun lo sa”, vengono da sempre citati ma dei quali ancora nessuno si arrischia a fare i nomi dei “Boss” e dei loro italici serventi politici.

Nessuno tranne il sottoscritto, che in un articolo del 10 ottobre scorso per Il Legno Storto, titolato
“La vera P3 nel Paese di Pulcinella”
(e di chi altro può essere un Paese che annovera tra i suoi più celebri garanti della legalità e delle regole del gioco uno come Di Pietro?)

riportava precise dichiarazioni di Mario Borghezio e Oscar Giannino su chi sono i referenti italiani di quei Poteri, ovvero quegli

“europeisti tecnocratici, il milieu di sempre di ipotesi terzaforziste elitarie sostenute da Paolo Mieli per 15 anni sino a ieri, da D'Alema oggi... il sogno di chi considera il suffragio universale un lusso di cui in Italia fare volentieri a meno, sostituendolo con il CSM”.

E non è un particolare trascurabile che, a conferma di ciò, il D’Alema, ad esempio, nel 2009, potesse anticipare con gran goduria che di lì a poco al Cav sarebbe stata somministrata una formidabile “scossa”, come si è visto poco dopo con l’inizio delle bordate gossippare di Repubblica: do you remember?

E non è neanche un caso che i nomi fatti, già dall’estate del 2009, da Giannino e Borghezio, vengano oggi proposti come sostitutivi del Cav per un “Governo (ah ah) Tecnico”.


Evidentemente, però, visto che la corazzata diretta da Ezio Mauro, pur in un paio d’anni di quotidiani cannoneggiamenti, non è riuscita ad affondare la nave ammiraglia del Cav, quei Poteri, tra loro molto ben concatenati a livello europeo e mondiale, stanno ora scommettendo sul Fini e sul suo antico, oramai conclamato “inverno dello scontento”, in qualità di Trojan Horse nel PdL.

Questa è la vera ragione per la quale, ad esempio, si vuole assolutamente evitare quella Riforma della Giustizia che sottrarrebbe al loro controllo la “testa” (ad anche molte e nutrite truppe) della Magistratura italiana.


(Magistratura che, come già denunciava Rino Formica in una sua clamorosa lettera del 22 giugno scorso a Il Foglio, la nostra celebratissima Costituzione, fin dall’inizio della Repubblica, destinava a vero e proprio potere di controllo sulla politica. Altro che indipendenza tra i Poteri dello Stato)

E per far ciò sono disposti a tutto.


Ed è per la stessa ragione che il Cav non demorde: sa perfettamente che tal Riforma è la chiave di volta, insieme a quella del salvifico Federalismo Amministrativo e Fiscale, per attuare tutte le altre Riforme Costituzionali, Presidenzialismo in primis, atte a portare finalmente il Belpaese nel novero delle vere Democrazie liberali, e quindi in grado, per maggior efficienza e celerità della macchina statale, di meglio affrontare il futuro su un Pianeta globalizzato.

La battaglia è epocale:
se dovessero vincere gli oppositori, ci troveremmo in un Paese destinato ad un non lontano declino, in cui la Secessione del Nord diverrebbe una necessità di sopravvivenza per la parte più avanzata, europea della Nazione.

Non a caso il geniale Geminello Alvi, in un articolo del 16 marzo scorso, proprio per Il Foglio, titolato
“Così la sinistra meridionale vince su quella centro-appenninica”, circa il futuro dell’Unità d’Italia, profetava:

“Il Settentrione già vive da anni in una sua percezione. A Nord del Po, ma persino direi nelle Romagne, nelle varie vicende si vede ormai solo un Meridione che litiga in Italia.
Il fatto che magistrati, mafiosi, poliziotti, ndranghetari, dirigenti statali, insomma lo stato ma pure il controstato, siano persone nate spesso in una sola parte d'Italia, nutre un'insofferenza di massa.
Il miracolo di Berlusconi era stato quella di comporla: persino riuscendo a civilizzare la Lega Lombarda.
Ma una sinistra di Vendola, e di Di Pietro, e di impiegatucci causidici romani pare fatta apposta per farla conflagrare.
Bisognerebbe cominciare a pensarci….”

Oggi questa disastrata sinistra è la più accesa sostenitrice di Fini, col quale ha (ri)formato, insieme a Udc e Idv, quell’Armata Brancaleone che Ferrara ha genialmente chiamato con l’acronimo TTB (Tutto Tranne Berlusconi).


Franco Bechis, su Libero, tempo addietro avvertiva che siamo all’emergenza democratica.

Non prenderei la cosa sottogamba.

Aldo Reggiani 8.12.10

Il Legno storto, quotidiano online - Politica, Attualità, Cultura - Diciamola giusta…

***

ottimo articolo .. ottime deduzioni ..

La magistratura come arma e ultima ratio per sovvertire , quando da qualcuno non gradito , il voto degli italiani.

Mi sento di far mia l'esortazione di Reggiani.. non prenderei la cosa sottogamba .

Anche coloro che sono sicurissimi del contrario .. si ricordino che , se dovesse succedere cio' che si teme ..le conseguenze cadrebbero ANCHE su di loro .
Quindi ..cautela ..e facciamo Lavorare il cervello :giagia:

Ecco i casi in cui la liberaldemocrazia di diritto mostra la corda.

Alllora è vero che esistono gli U.F.O. (Unidentified Finian Object)

Quella esortazione, carissima miluna, è anche la mia.
VA tenuto presente che i finani hanno avuto spago dagli Usa, sino al risultato elettorale di giugno perchè Fini era osservato dagli americani come un potenziale antagonista (sostituto) di Berlusconi.
Quindi da Febbraio 2010 a Giugno 2010 (come testimoniano le e-mails di certa "diplomazia") questo ragionamento poteva avere un qualche significato. Dopo il risultato elettorale di Giugno, che ha osservato un trionfo del Cavaliere, i finiani (capo in testa) hanno perduto quella "potenzialità" che prima potevano in qualche modo mostrare.

Oggi poi...

Comunque questo non giustificherebbe un abbassamento della guardia.

Sarà anche vera la cospirazione U.S.A. ma sarà anche vero che costoro non hanno considerato una cosa "essenziale" : " Hanno fatto erroneamente affidamento su un partito "fetecchia " con a capo un emerito imbecille e peracottari al seguito " ...

Sarà opera di Obama ? hefico: Fosse così penso allora che costui non supererà il prossimo "intoppo elettorale" .... troppe stronzate in così breve tempo . No, don't we can .... s'aggregherà al carro fetoso del Uolter cinematografaro repapelle:repapelle:


iaociao:

[Ada De Santis]

Sarà anche vera la cospirazione U.S.A. ma sarà anche vero che costoro non hanno considerato una cosa "essenziale" : " Hanno fatto erroneamente affidamento su un partito "fetecchia " con a capo un emerito imbecille e peracottari al seguito " ...

Sarà opera di Obama ? hefico: Fosse così penso allora che costui non supererà il prossimo "intoppo elettorale" .... troppe stronzate in così breve tempo . No, don't we can .... s'aggregherà al carro fetoso del Uolter cinematografaro repapelle:repapelle:


iaociao:

QUOTONE orpheusiaociao:

[Edmond Dantès]

Edmond ,

Dimmi come mai , dopo l’evidentissimo e straordinario successo delle amministrative questi ‘intelligentoni’ hanno continuato imperterriti nell’espletamento del piano A ( logoramento maggioranza - caduta del governo - dimissioni del premier ) senza minimamente accorgersi che il compito loro assegnatoli , ora parrebbe addirittura da loro cercato ( vedi missive confidenziali pubblicate da Wikileaks ) era fortemente ostacolato dalla volonta’ popolare appena espressa ?

Secondo me si sono fregati con le loro stesse mani ..non accorgendosi neppure che ..la ‘mano’ aveva gia’ attivato l’arma , da qualcuno ritenuta invincibile , ovverossia la MAGISTRATURA .

Ed infatti , in questo articolo , ho voluto evidenziare anche, e forse soprattutto, l’anomalia ed il PERICOLO rappresentato da una Magistratura che sta sopra il potere politico e quindi SOPRA LA VOLONTA’ del POPOLO.

Quando capiranno che nel termine CITTADINI non vi e’ compreso il solo Berlusconi ma TUTTI noi , forse un passetto in avanti sulla fattibilita’ di quelle riforme INDISPENSABILI per allinearci agli stati piu’ democraticamente evoluti , riusciremo a farlo .

ciaooooooooooooo
iaociao:

Cara miluna.
Esistono verità scomode.hefico:

Il kretino ed il suo, sempre più minuscolo, plotone di seminfermi, è entrato nel PDL al solo scopo di scardinarlo seguendo le istruzioni di CHI (una sovrastruttura internazionale - poteri forti -) è interamente svincolato dai governi nazionali. Una sorta di "ombra" che silenziosamente controlla le economie del pianeta.

Negli USA, questi missionari della devastazione finanziaria, hanno determinato le scelte di politica economica della classe dirigente.
Gli uomini alle loro dipendenze, sono stati collocati nei centri nevralgici del comando.
Questo mostro, il potere di cui parliamo, ha, tra i suoi antichi obbiettivi, quello di destabilizzare l'Italia (finanziariamente) dal cui indebolimento trarrebbe maggior vantaggio. L'ingresso di Berlusconi ha costituito e costituisce l'unico autentico punto di vulnerabilità per la realizzazione di quel funesto progetto.

Berlusconi quindi rappresenta l'ostacolo da abbattere e Fini è, come ebbi modo di dire un anno e mezzo fa (altrove), quel "grimaldello" che avrebbe potuto "risolvere" il problema.

Se controlli le date delle e-mails pubblicate dal sito oggi nell'occhio del cilone, troverai che i rapporti con i finiani sono cessati esattamente nel giugno 2010 a scrutinio avvenuto.

Il "pactum sceleris" tra gli ambienti di cui parliamo e Fini fu siglato prima della sua entrata nel PDL.

Ma questo patto, occulto come la consorteria che lo ha siglato, non ha tenuto nel debito conto la Volontà Popolare.

Fini però è ancora nelle loro mani.
E' ostaggio della magistratura ed essendo conosciuto il fatto che non ha alcun coraggio, rimane come inerte davanti al ricatto in essere.
Ricordiamo che a fronte di una richiesta di archiviazione in ordine alla "faccenda" Montecarlo/S. Lucia, il GIP non ha ancora pronunciato alcun provvedimento.
Sembra che il GIP (per il quale i termini sono "ordinatori") sia ingessato. Paralizzato.
Dunque Fini, massaggiato nelle parti a cui è maggiormente sensibile, tenta la conduzione della guerriglia parlamentare nonostante sappia che un ritorno alle Urne per lui equivarrebbe al decesso.
Un fatale scontatissimo esito che, sarebbe accompagnato da un solenne funerale con tanto di corazzieri al seguito del feretro.

[miluna]

Cara miluna.
Esistono verità scomode.hefico:

Il kretino ed il suo, sempre più minuscolo, plotone di seminfermi, è entrato nel PDL al solo scopo di scardinarlo seguendo le istruzioni di CHI (una sovrastruttura internazionale - poteri forti -) è interamente svincolato dai governi nazionali. Una sorta di "ombra" che silenziosamente controlla le economie del pianeta.

Negli USA, questi missionari della devastazione finanziaria, hanno determinato le scelte di politica economica della classe dirigente.
Gli uomini alle loro dipendenze, sono stati collocati nei centri nevralgici del comando.
Questo mostro, il potere di cui parliamo, ha, tra i suoi antichi obbiettivi, quello di destabilizzare l'Italia (finanziariamente) dal cui indebolimento trarrebbe maggior vantaggio. L'ingresso di Berlusconi ha costituito e costituisce l'unico autentico punto di vulnerabilità per la realizzazione di quel funesto progetto.

Berlusconi quindi rappresenta l'ostacolo da abbattere e Fini è, come ebbi modo di dire un anno e mezzo fa (altrove), quel "grimaldello" che avrebbe potuto "risolvere" il problema.

Se controlli le date delle e-mails pubblicate dal sito oggi nell'occhio del cilone, troverai che i rapporti con i finiani sono cessati esattamente nel giugno 2010 a scrutinio avvenuto.

Il "pactum sceleris" tra gli ambienti di cui parliamo e Fini fu siglato prima della sua entrata nel PDL.

Ma questo patto, occulto come la consorteria che lo ha siglato, non ha tenuto nel debito conto la Volontà Popolare.

Fini però è ancora nelle loro mani.
E' ostaggio della magistratura ed essendo conosciuto il fatto che non ha alcun coraggio, rimane come inerte davanti al ricatto in essere.
Ricordiamo che a fronte di una richiesta di archiviazione in ordine alla "faccenda" Montecarlo/S. Lucia, il GIP non ha ancora pronunciato alcun provvedimento.
Sembra che il GIP (per il quale i termini sono "ordinatori") sia ingessato. Paralizzato.
Dunque Fini, massaggiato nelle parti a cui è maggiormente sensibile, tenta la conduzione della guerriglia parlamentare nonostante sappia che un ritorno alle Urne per lui equivarrebbe al decesso.
Un fatale scontatissimo esito che, sarebbe accompagnato da un solenne funerale con tanto di corazzieri al seguito del feretro.

Impeccabile

[yure22]

Visto che non si può scoprire i segreti della repubblica un po come per i fatti degli attentati dei decenni scorsi e del caso ustica, non ci resta che cercare di mettere le cose a posto oppure immigrare in africa (sembra che veltroni ci stia bene).

Vediamo se il mio desiderio vi piace.

Elezioni a marzo (ad aprile molti onorevoli avrebbero la pensione).
UJn programma molto chiaro da parte del PDL circa il rifacimento di una nuova costituzione che, se non trovasse la sponda da tutti i partiti , si potrebbe eleggere un'assemblea costituente.

In detta nuova costituzione si dovrebbe creare una magistratura con giudici eletti ed a rotazione : ogni 5 anni a casa a fare gli avvocati.

Niente più magistati od ex tali fra i candidati del parlamento.

Responsabilità civile degli stessi (chi sbaglia paga in modo automatico?

A giudicare un magistrato non dovrebbe più essere altro magistrato (legittima suspicio) ma un collegio neutro veramente.

Una sola camera con massimo 400 parlamentari.

Presidente della repubblica eletto dal popolo.

E via di questo passo........


Che ne pensate?