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Discussione: E adesso avanti

  1. #1
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    Predefinito E adesso avanti

    Giovedì 13 gennaio è stata una giornata centrale per il futuro dell'Italia: la Corte Costituzionale ha dato l'ennesimo colpo al progetto eversivo della destra berlusconiana, a giudicare sulla legittimità degli impedimenti sono i giudici e non, con una ridicola autoreferenzialità, il Presidente del Consiglio (ancora per quanto?) stesso, i lavoratori di Mirafiori hanno scelto, con preoccupazione e drammatiche divisioni interne di dire sì all'accordo.

    Subito dopo la sentenza della Consulta, aspettata dai magistrati con grande correttezza, il nostro premier (ancora per quanto?) è stato indagato per prostituzione minorile e concussione. Insieme a lui i nomi del regime che sta tristemente occupando l'Italia. Indipendentemente dalla fondatezza delle accuse penali, su cui -si spera- la magistratura farà luce, quello che emerge è un sistema di potere che rappresenta i mali endemici del nostro paese, ricordati apertamente ed adeguamente da eloquenti e vergognose frasi di Vittorio Emanuele Orlando e Indro Montanelli: "Or vi dico, signori, che se per mafia si intende il senso dell'onore portato fino all'esagerazione, l'insofferenza contro ogni prepotenza e sopraffazione, portata sino al parossismo, la generosità che fronteggia il forte ma indulge al debole, la fedeltà alle amicizie, più forte di tutto, anche della morte. Se per mafia si intendono questi sentimenti, e questi atteggiamenti, sia pure con i loro eccessi, allora in tal senso si tratta di contrassegni individuali dell'anima siciliana, e mafioso mi dichiaro io e sono fiero di esserlo!" e "In Italia un colpo di piccone alle case chiuse fa crollare l'intero edificio, basato su tre fondamentali puntelli, la Fede cattolica, la Patria e la Famiglia. Perché era nei cosiddetti postriboli che queste tre istituzioni trovavano la più sicura garanzia". I mali incompatibili con lo spirito dei partigiani e della nostra Costituzione, che i magistrati hanno il compito di difendere e di promuovere. In questo senso la magistratura effettivamente svolge un ruolo in un certo senso politico, come è normale nelle democrazie mature (il potere esecutivo e quello legislativo d'altronde lo svolgono, il potere giudiziario fa solo parzialmente eccezione) e Ilda Boccassini è una figura splendidamente politica, nell'accezione migliore del termine, di una politica che i rappresentanti eletti ci hanno purtroppo fatto dimenticare. La magistratura ha allora il compito di ripulire l'Italia, ripulirla dalla mafiosità e dunque primariamente dalla mentalità e dalla cultura mafiosa. L'Italia torbida, dicevamo, che non ha sogni, così lucidamente ritratta da Albanese e che magari paga tributi a quel cattolicesimo barocco, reazionario, ipocrita e avulso dallo spirito evangelico che vorremmo definitivamente dimenticato e che speriamo comunque marginale, superato da figure come il cardinal Martini e il cardinal Tettamanzi.
    Il compito dei progressisti è oggi più che mai il Progresso morale e spirituale della politica e del popolo italiano, il primo passo per questo è lottare per l'uguaglianza, contro i privilegi e per i diritti.


    A Mirafiori ha vinto il Sì. Mi ero augurato un tale esito perché necessario per salvaguardare l'occupazione e aumentare la produttività. Sarebbe stolto, innanzitutto per l'impresa, non considerare però il modo in cui è arrivato quest'esito. La percentuale dei Sì è indubitabilmente inferiore alle prospettive. Non considerarlo sarebbe un grave errore proprio perché l'obiettivo dichiarato della FIAT è quello di aumentare la produttività. Con uno stabilimento così diviso in due parti sostanzialmente uguali e con un clima così astioso tra le due parti la produttività è a rischio. Aumenta se i lavoratori sentono di partecipare allo stesso progetto dei dirigenti. Essere contro la lotta di classe significa fare in modo che essa non abbia ragione di ripresentarsi. E' necessario riaprire la trattativa. E un governo dovrebbe andare da Marchionne e soprattutto dalla proprietà e chiederlo ufficialmente. Se non lo fa questo decadente governo, lo si faccia almeno noi. Riaprire la trattativa e parlare di cogestione, di partecipazione dei lavoratori ai processi decisionali dell'impresa. Per delle leggi che regolino la rappresentanza sindacale. Per un nuovo patto sociale, universale e unitario per l'Italia.
    Perché l'unico tipo di rapporto che riusciva a concepire era di tipo feudale. Non aveva la minima idea di cosa fosse il cameratismo al quale anelava l'anima. (E. M. Forster)



  2. #2
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    Predefinito Rif: E adesso avanti

    1. Dimissioni
    Chiediamo a Silvio Berlusconi di dimettersi immediatamente.
    In nessun altro paese democratico un Primo ministro, indagato per così gravi capi di accusa, rimarrebbe in carica. Tutti i cittadini italiani, di qualsiasi credo politico, devono essere consapevoli che l’immagine del loro paese sarà profondamente danneggiata se Berlusconi rimarrà al suo posto.

    2. Presenza in aula
    Chiediamo a Silvio Berlusconi di non utilizzare la televisione per difendersi e screditare i magistrati grazie al suo considerevole potere mediatico, bensì di presentarsi ai giudici come farebbe ogni cittadino. In tribunale, Berlusconi potrà comunque giovarsi dall’avere ingaggiato gli avvocati più pagati del paese. Speriamo vivamente per lui e per l’Italia che sia in grado di dimostrare la propria innocenza. Visto che Berlusconi e i suoi sostenitori affermano che i giudici sono irrimediabilmente prevenuti nei suoi confronti, ricordiamo che in più di un’occasione gli è stato garantito il beneficio del dubbio. Nel caso Mondadori, ad esempio, la corte giudicò, nel novembre 2001, la posizione di capo del Governo una “circostanza attenuante” che, unicamente nel suo caso, fece cadere in prescrizione l’accusa.

    3. Il ruolo del Presidente della Repubblica
    In una situazione in cui due dei principali poteri dello Stato – la magistratura e l’esecutivo – si affrontano in uno scontro estremamente pericoloso per il futuro della Repubblica, chiediamo al Presidente Napolitano di valutare la situazione e di intervenire tempestivamente, entro i limiti previsti dalla Costituzione.

    4. I partiti di opposizione
    Chiediamo a tutti i partiti di opposizione di mettere da parte le loro divergenze e di abbandonare qualsiasi desiderio di primeggiare, chiedendo invece con una sola voce le dimissioni del Premier.

    5. Società civile
    Invitiamo le numerose associazioni e le centinaia di migliaia di cittadini che si riconoscono nella società civile a concentrare le loro forze e a unirsi in una linea d’azione comune. Chiediamo soprattutto al mondo cattolico di esortare il Vaticano a pronunciarsi su una questione di etica pubblica così rilevante.

    6. Gli amici dell’Italia nel mondo
    Abbiamo scritto questo appello sia in inglese che in italiano per mandare un messaggio a tutti coloro che all’estero amano la nostra democrazia e le sorti del nostro Paese. Non perdete la fiducia nell’Italia! Abbiamo bisogno della vostra solidarietà e del vostro aiuto.
    Gustavo Zagrebelsky, Paul Ginsborg e Sandra Bonsanti per tutta Libertà e Giustizia
    Perché l'unico tipo di rapporto che riusciva a concepire era di tipo feudale. Non aveva la minima idea di cosa fosse il cameratismo al quale anelava l'anima. (E. M. Forster)



  3. #3
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    Predefinito Rif: E adesso avanti

    mi sembra un appello tutto sommato condivisibile...
    Liberalismo e socialismo, considerati nella loro sostanza migliore, non sono ideali contrastanti né concetti disparati

 

 

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