Dimissioni Mubarak , Hamas festeggia

[Ungeheuer]

l'avevano annuciato ieri:

asca.it/news-M_O___SU_FACEBOOK_GIOVANI_PALESTINESI_CHIEDONO__CA MBIAMENTO__COME_EGITTO-989025-ORA-.html

[Orco Bisorco]

Cambiare tutto per non cambiare niente?

Infatti. Il popolino idiota è contento e tutto prosegue come prima.

[Ungeheuer]

Il fatto che un bastione dell'Occidente nonchè complice dello strangolamento sionista su Gaza abbia levato le tende è un'ottima notizia.

Sui cambiamenti che ciò porterà (se ne porterà) bisognerà attendere nel lungo periodo.
Anche perchè l'esercito egiziano è Made in Usa e a parte grosse sorprese per adesso non farà strappi.

mi sa che cade solo un bastione degli interessi italiani

finanzaonline.com/forum/blogs/lonta/1774-italia-primo-partner-commerciale-egitto-ue-tremano-le-aziende.html

e sotto la spinta della casa bianca

[Ungeheuer]

frattini in siria e in giordania

[Canaglia]

mi sa che cade solo un bastione degli interessi italiani

finanzaonline.com/forum/blogs/lonta/1774-italia-primo-partner-commerciale-egitto-ue-tremano-le-aziende.html

e sotto la spinta della casa bianca

Io quella merdaccia di Mubarak non la rimpiango manco se ci cade il PIL del 30%

[Canaglia]

Il futuro del Vicino e Medio Oriente vedrà la progressiva scomparsa dei regimi polizieschi attualmente in carica.
Ma non per chissà quali complotti, semplicemente perchè sono ormai obsoleti anche per i loro stessi alleati (Usa in testa).

A questo punto con la democrazia si aprono però due scenari divergenti, opposti tra loro: da una parte il progetto statunitense del Grande Medio Oriente (o Nuovo Medio oriente), che prevede una serie di democrazie liberali che vivono in pace tra loro (e ovviamente in pace con Israele) in una zona di mercato aperto.
A questo si contrappone il progetto sponsorizzato dall'Iran, ossia di movimenti nazionalisti islamici (ma anche laici in qualche caso) che partecipano al gioco democratico e vincono: quello che è successo con Hamas in Palestina, anche se in misura diversa col blocco nazionalista di Hezbollah e alleati in Libano, e pure in un certo senso con il blocco sciita in Iraq.

Insomma, la partita è tutta da giocare. E durerà tanto.

[Ungeheuer]

Il futuro del Vicino e Medio Oriente vedrà la progressiva scomparsa dei regimi polizieschi attualmente in carica.
Ma non per chissà quali complotti, semplicemente perchè sono ormai obsoleti anche per i loro stessi alleati (Usa in testa).

A questo punto con la democrazia si aprono però due scenari divergenti, opposti tra loro: da una parte il progetto statunitense del Grande Medio Oriente (o Nuovo Medio oriente), che prevede una serie di democrazie liberali che vivono in pace tra loro (e ovviamente in pace con Israele) in una zona di mercato aperto.
A questo si contrappone il progetto sponsorizzato dall'Iran, ossia di movimenti islamici (ma anche nazionalisti) che partecipano al gioco democratico e vincono: quello che è successo con Hamas in Palestina, (anche se in misura diversa) col blocco nazionalista di Hezbollah e alleati in Libano, e pure in un certo senso anche con il blocco sciita in Iraq.

lewis e brezezinski non la vedono così, il grande medio oriente era un discorso da amministrazione bush, invece adesso prevedo da un lato lo stimolo di un risveglio democratico e progressista (come i progressisti iraniani) e dall'altro l'uso dei narcisismi identitari balcanizzanti di cui parlava thual (beluchistan, copti, ecc) per indebolire stati sovrani

[Canaglia]

lewis e brezezinski non la vedono così, il grande medio oriente era un discorso da amministrazione bush, invece adesso prevedo da un lato lo stimolo di un risveglio democratico e progressista (come i progressisti iraniani) e dall'altro l'uso dei narcisismi identitari balcanizzanti di cui parlava thual (beluchistan, copti, ecc) per indebolire stati sovrani

Il Grande Medio Oriente è lo sbocco perfetto di un presidente come Obama. Il discorso del Cairo puntava dritto dritto lì.
Anche l'amministrazione Bush lo faceva, ma si mosse in maniera grottesca per attuarlo: la guerra in Iraq che di fatto è stata un favore strategico all'Iran.

PS: Lewis e Brzezinski sono due vecchi, evitiamo di fare come carlomartello con Soros

[Giò]

Brzezinski sarà pure vecchio, ma sa il fatto suo.

[Canaglia]

Il futuro del Vicino e Medio Oriente vedrà la progressiva scomparsa dei regimi polizieschi attualmente in carica.
Ma non per chissà quali complotti, semplicemente perchè sono ormai obsoleti anche per i loro stessi alleati (Usa in testa).

A questo punto con la democrazia si aprono però due scenari divergenti, opposti tra loro: da una parte il progetto statunitense del Grande Medio Oriente (o Nuovo Medio oriente), che prevede una serie di democrazie liberali che vivono in pace tra loro (e ovviamente in pace con Israele) in una zona di mercato aperto.
A questo si contrappone il progetto sponsorizzato dall'Iran, ossia di movimenti nazionalisti islamici (ma anche laici in qualche caso) che partecipano al gioco democratico e vincono: quello che è successo con Hamas in Palestina, anche se in misura diversa col blocco nazionalista di Hezbollah e alleati in Libano, e pure in un certo senso con il blocco sciita in Iraq.

Insomma, la partita è tutta da giocare. E durerà tanto.

Cacchio se sono bravo. Miles, dì qualcosa :sofico: