Pagina 1 di 3 12 ... UltimaUltima
Risultati da 1 a 10 di 25

Discussione: Comunizzazione

  1. #1
    Canaglia
    Data Registrazione
    06 Oct 2011
    Messaggi
    36,988
     Likes dati
    1,098
     Like avuti
    6,608
    Mentioned
    364 Post(s)
    Tagged
    23 Thread(s)

    Predefinito Comunizzazione

    Les mauvais jours finiront: Comunizzazione in pillole...

    Comunizzazione
    : un progetto tanto antico quanto le lotte dei proletari ogni volta che hanno tentato di emanciparsi: quello di una rivoluzione che non si compie in un giorno, ma che inizia fin da subito a trasformare il capitalismo in comunismo, sopprimendo il lavoro salariato, l'impresa, l'onnipresenza dello scambio mercantile, e le istituzioni politiche su cui si regge il capitalismo.



    La comunizzazione non sarà opera di una massa di individui già emancipati dalle catene del lavoro. Coloro che, maneggiando i mezzi di produzione più moderni, hanno interesse a «sviluppare le forze produttive», ivi incluse le più distruttive, e spesso aderiscono alla difesa dell'industria, al culto del lavoro e alla mitologia del progresso, sono al contempo coloro che dispongono della capacità di sovvertire il mondo. Non vi sono altri terreni al di fuori di questa contraddizione.


    La comunizzazione è una rottura del continuum storico: essa non sarà possibile se non nel quadro di una società scossa da interruzioni di massa del lavoro, da manifestazioni, da occupazioni, da uno sciopero generale, da rivolte e tentativi insurrezionali, da una perdita di controllo da parte dello Stato su una parte della popolazione e del territorio... un movimento forte abbastanza affinché le trasformazioni sociali siano qualcosa di più che banali aggiustamenti.


    Se pure la comunizzazione non si identifica con una guerra civile, essa si realizza attraverso lo scontro di gruppi e individui. La distruzione dello Stato non sarà un processo pacifico. Violenza e creatività sociale sono inseparabili: il mantenimento da parte dei proletari del controllo sulla propria violenza, è possibile soltanto se essa è al contempo creatrice e distruttrice.


    La comunizzazione non sarà possibile senza che esista preliminarmente nell'immaginario collettivo la possibilità di altri modi di vivere, in cui «lavoro», «salario» ed «economia» non saranno più dati per scontati. Le idee non fanno la storia, ma la forza del movimento comunista dipende anche dalla volontà soggettiva dei proletari.


    È la vita quotidiana che si tratta di cambiare, ma a condizione di attribuire al termine «vita quotidiana» il suo pieno significato. La comunizzazione sperimenta nuovi modi di vivere, tuttavia non si limita a estendere i margini di autonomia che questa società accorda ai suoi membri.


    Comunizzare significherà sopprimere lo scarto esistente tra i luoghi dove regna la falsa ricchezza smerciata dal capitalismo, e quelli che subiscono la sua vera miseria.

    https://it.wikipedia.org/wiki/Comunizzazione

    La "Comunizzazione" è, per semplificare, il concetto dell’abolizione del capitale, delle classi e del proletariato ad opera del proletariato stesso, attraverso una rivoluzione comunista, senza transizione “socialista” né autogestione. La comunizzazione è concepita dunque, allo stesso tempo, come rottura e transizione, a partire da misure direttamente comunizzatrici, cioè capaci di aprire la strada al comunismo.

  2. #2
    email non funzionante
    Data Registrazione
    24 Apr 2012
    Messaggi
    1,002
     Likes dati
    107
     Like avuti
    215
    Mentioned
    27 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Re: Comunizzazione

    Il magma narrativo socialista appare caratterizzato dalla compresenza di forze centripete e spinte centrifughe, proprio come ogni grande impalcatura mitica degna di questo nome.
    Durante il secolare conflitto, condotto per lo più con le consuete armi pretesche (accuse di apostasia, abiure, promesse di apocatastasi, di palingenesi etc), hanno preso forma diverse micro-narrazioni difficilmente collocabili nell'ambito della tradizione, sebbene ad essa direttamente connesse.
    In una temperie culturale irripetibile- purtroppo e per fortuna- come quella degli anni sessanta e settanta, la vena dissacrante, eterodossa e innovatrice sembrava godere di una particolare vivacità, malgrado i tentativi, spesso tragicamente riusciti, di riportare tutto verso un rigorismo ideologico asfissiante (cambiano i tempi, ma non le situazioni).
    Benché basata su meccanismi dialettici di bieca derivazione hegeliana, una certa avversione per le sclerotizzazioni metafisiche, già presente in Marx, attraversa il novecento e vede il suo compiuto dispiegarsi durante il periodo sopra menzionato.
    Non si tratta, però, solo di una pedissequa ripetizione delle parole d'ordine di certi "cattivi maestri", bensì di un vero e proprio attacco ai feticci ideologici di antica memoria, non ultimo il materialismo storico nella sua monolitica intoccabilità.
    In Europa il situazionismo scagliò memorabili strali contro la tradizione, mentre il felice connubio tra Deleuze e Guattari preannunciava nuovi interessanti sviluppi della critica politica.
    Ad aprire le danze in Italia fu un protagonista timido: l'operaismo, una corrente critica non ancora completamente in grado di tagliare il cordone ombelicale con i padri padroni del socialismo (alcuni suoi animatori, non a caso, sceglieranno di rimanere nel sicuro ovile del leninismo).
    Proprio ad uno dei principali teorici dell'operaismo, Tronti, dobbiamo alcune acute considerazioni sul ruolo della classe operaia che contribuiranno in maniera determinante alla formazione dell'orizzonte culturale dell'autonomia ("Per lottare contro il capitale, la classe operaia deve lottare contro se stessa in quanto capitale" M. Tronti "Operai e capitale"; Tronti, rimasto comunque ancorato ad una certa ortodossia, finì poi nei DS e oggi recita a pappagallo la solita serie di banalità).
    Saltando gli arcinoti sconvolgimenti del biennio 1968-69, arriviamo direttamente all'inizio del decennio dei settanta, ossia al periodo dell'autonomia.
    Quali furono gli elementi di rottura con la tradizione più interessanti? Innanzitutto l'elaborazione del concetto di "operaio sociale", lontanamente debitore delle teorie trontiane, che dimostra a tutt'oggi, in uno scenario in cui la produzione fagocita qualunque soggetto, la sua validità; in secondo luogo- cosa a me più cara- il rifiuto del lavoro, identificato nella sua essenza di vera e propria piaga esistenziale oltre che sociale.
    Va, inoltre, ricordata la forte critica al processo di ipostatizzazione della classe operaia, trasformata da soggetto legato al contingente (ad esempio nello specifico momento storico in cui Marx scrive) ad assoluto metafisico.
    Ovviamente parlare in maniera esaustiva di un fenomeno complesso e poliedrico come l'autonomia è un'impresa impossibile da compiere in una manciata di righe, pertanto consiglio, qualora qualcuno fosse interessato, una minima bibliografia introduttiva:

    -"Gli autonomi- le storie, le lotte, le teorie" in tre volumi; Derive&Approdi
    - Marcello Tarì: "Il ghiaccio era sottile- per una storia dell'autonomia"; Derive&Approdi


    Rovistando tra i meandri delle vostre narrazioni potreste trovare spunti interessanti e di grande attualità, senza tentare di seguire altre tradizioni mitiche su un terreno ad esse decisamente più congeniale (esaltazione della patria,dell'esercito, dello stato etc).
    Non che mi faccia grandi illusioni, poiché, in ogni caso, la fascinazione per i simboli e gli eroi sarà sempre più forte ed ottunderà le menti di tutte le generazioni.
    "Una salus victis, nullam sperare salutem"

  3. #3
    Canaglia
    Data Registrazione
    06 Oct 2011
    Messaggi
    36,988
     Likes dati
    1,098
     Like avuti
    6,608
    Mentioned
    364 Post(s)
    Tagged
    23 Thread(s)

    Predefinito Re: Comunizzazione

    Le mie non sono narrazioni, sto semplicemente spiegando a certa gente cos'è il comunismo. Non è questione di dire se quello che scrivo ha senso o no, quanto dimostrare che alcuni utenti che si definiscono comunisti in realtà non lo sono.

  4. #4
    email non funzionante
    Data Registrazione
    24 Apr 2012
    Messaggi
    1,002
     Likes dati
    107
     Like avuti
    215
    Mentioned
    27 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Re: Comunizzazione

    L'intervento era rivolto a tutti.
    L'ho pubblicato qui perché sembrava una delle poche discussioni interamente dedicata a spunti teorici.
    "Una salus victis, nullam sperare salutem"

  5. #5
    Klassenkampf ist alles!
    Data Registrazione
    31 May 2009
    Messaggi
    64,978
     Likes dati
    212,262
     Like avuti
    26,576
    Mentioned
    1311 Post(s)
    Tagged
    32 Thread(s)

    Predefinito Re: Comunizzazione

    Citazione Originariamente Scritto da Egomet Visualizza Messaggio
    feticci ideologici di antica memoria, non ultimo il materialismo storico

    Proprio ad uno dei principali teorici dell'operaismo, Tront
    il senatore piddino e zio di Renato Zero finito a salmodiare lodi per papa Francesco? Si vede che solidità teorica avevano le sue idee...

  6. #6
    email non funzionante
    Data Registrazione
    24 Apr 2012
    Messaggi
    1,002
     Likes dati
    107
     Like avuti
    215
    Mentioned
    27 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Re: Comunizzazione

    Citazione Originariamente Scritto da amaryllide Visualizza Messaggio


    il senatore piddino e zio di Renato Zero finito a salmodiare lodi per papa Francesco? Si vede che solidità teorica avevano le sue idee...
    Infatti, come puoi ben notare, non ho risparmiato critiche né alla sua fase operaista né a quella successiva, fermo restando che le intuizioni teoriche possono essere valide a prescindere dai percorsi personali (a meno che non si ragioni come Tertulliano).
    Per quanto riguarda il grande viso ridanciano, ti faccio notare l'omissione della seconda parte della frase "nella sua monolitica intoccabilità" (non che per me sia fondamentale, giacché mi libererei volentieri di tutto, ma forse per voi lo è).
    Se non la prendessi come una provocazione, ti consiglierei di leggere meno tomi sulle divisioni corazzate della battaglia di Stalingrado e spendere qualche ora per dare un'occhiata ai testi consigliati.
    "Una salus victis, nullam sperare salutem"

  7. #7
    Klassenkampf ist alles!
    Data Registrazione
    31 May 2009
    Messaggi
    64,978
     Likes dati
    212,262
     Like avuti
    26,576
    Mentioned
    1311 Post(s)
    Tagged
    32 Thread(s)

    Predefinito Re: Comunizzazione

    Citazione Originariamente Scritto da Raymond la Science Visualizza Messaggio
    Le mie non sono narrazioni, sto semplicemente spiegando a certa gente cos'è il comunismo. Non è questione di dire se quello che scrivo ha senso o no, quanto dimostrare che alcuni utenti che si definiscono comunisti in realtà non lo sono.
    dovresti solo dimostrare che i signori che citi siano comunisti, visto che non solo sono assoluta minoranza tra chiunque si definisca tale, ma rivendicano apertamente di voler superare la lotta di classe, che del comunismo è il fondamento assoluto
    ci permette di parlare della fine del movimento operaio e dell'appartenenza di classe, che da “orgoglio proletario” è diventata semplicemente l'obbligo di guadagnarsi il pane col sudore della fronte (laddove è possibile); ci permette infine di valutare, in vitro, l'obsolescenza dei vecchi schemi del programma proletario rivoluzionario (per lo più marxista, ma non solo) e come andare oltre.
    ne ho sentiti migliaia in vita mia di questi che vogliono andare oltre Marx o la lotta di classe, e tutti, inesorabilmente, quando in malafede, fanno carriera abbracciando prima o poi l'ideologia di regime (basti pensare alla sequela infinita di ex sessantottini che sono diventati più reazionari di tutti), quando in buona fede, finiscono nel nulla, perchè non fanno analisi materialista, e quindi si riducono a ciarlare di marxismo o lotta di classe vetusti esattamente come faceva un noto rivoluzionario come Giolitti già 103 anni fa (6 anni dopo ci fu la Rivoluzione Russa). Solo che lui lo faceva da avversario dichiarato del comunismo, che concedeva minime riforme ai socialisti per renderli inoffensivi, non certo perchè filoproletario, e quindi diceva quello che la sua classe sociale voleva che dicesse un politico liberale. Questi qui lo dicono professandosi di sinistra, e quindi sono solo fessi.

  8. #8
    Klassenkampf ist alles!
    Data Registrazione
    31 May 2009
    Messaggi
    64,978
     Likes dati
    212,262
     Like avuti
    26,576
    Mentioned
    1311 Post(s)
    Tagged
    32 Thread(s)

    Predefinito Re: Comunizzazione

    Citazione Originariamente Scritto da Egomet Visualizza Messaggio
    Infatti, come puoi ben notare, non ho risparmiato critiche né alla sua fase operaista né a quella successiva, fermo restando che le intuizioni teoriche possono essere valide a prescindere dai percorsi personali
    non sono d'accordo. Se uno ha un'intuizione teorica buona, o c'è arrivato in base a un ragionamento coerente e fondato, e allora difficilmente cambierà idea (specie nel mondo in cui l'ha fatto Tronti), perchè le basi su cui è giunto all'intuizione rimangono le stesse, o c'è arrivato per caso, e allora è assolutamente irrilevante, perchè per far diventare un'intuizione una tesi, occorre saper condurre la dimostrazione di quanto intuito.
    ti consiglierei di leggere meno tomi sulle divisioni corazzate della battaglia di Stalingrado e spendere qualche ora per dare un'occhiata ai testi consigliati.
    i testi consigliati dicono forse che a Stalingrado, crocevia fondamentale per far sì che i padri degli autonomi, e gli autonomi stessi, abbiano potuto elaborare le loro teorie anzichè vivere al passo dell'oca come sarebbe successo sicuramente se Hitler avesse vinto, hanno vinto gli autonomi? Non penso proprio. E allora resto della mia opinione. I cambiamenti epocali non li fai senza le masse, e le masse non le muovono gli autonomi. Solo i movimenti organizzati di massa possono aver successo.

  9. #9
    email non funzionante
    Data Registrazione
    24 Apr 2012
    Messaggi
    1,002
     Likes dati
    107
     Like avuti
    215
    Mentioned
    27 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Re: Comunizzazione

    Citazione Originariamente Scritto da amaryllide Visualizza Messaggio
    non sono d'accordo. Se uno ha un'intuizione teorica buona, o c'è arrivato in base a un ragionamento coerente e fondato, e allora difficilmente cambierà idea (specie nel mondo in cui l'ha fatto Tronti), perchè le basi su cui è giunto all'intuizione rimangono le stesse, o c'è arrivato per caso, e allora è assolutamente irrilevante, perchè per far diventare un'intuizione una tesi, occorre saper condurre la dimostrazione di quanto intuito.

    i testi consigliati dicono forse che a Stalingrado, crocevia fondamentale per far sì che i padri degli autonomi, e gli autonomi stessi, abbiano potuto elaborare le loro teorie anzichè vivere al passo dell'oca come sarebbe successo sicuramente se Hitler avesse vinto, hanno vinto gli autonomi? Non penso proprio. E allora resto della mia opinione. I cambiamenti epocali non li fai senza le masse, e le masse non le muovono gli autonomi. Solo i movimenti organizzati di massa possono aver successo.
    Quindi, quando un pensatore, per sviluppare nuove prospettive teoriche, trae spunto da un particolare segmento della produzione di un filosofo, il quale dopo pochi anni ha mutato la sua visione delle cose o addirittura ha cambiato radicalmente approccio (fatto comune nella storia della filosofia, sin dai suoi albori), sbaglia, perché dovrebbe accettare in toto la sua produzione o rinunciare a qualsiasi analisi? Se così fosse, molte scuole filosofiche non sarebbero nate, giacché non tutti i pensatori hanno organizzato le proprie idee in maniera sistematica, sempre coerente e refrattaria ad ogni cambiamento.
    In ogni caso, l'operaismo fornì solo alcuni stimoli alla nascente autonomia, pertanto non si può parlare neanche lontanamente di paternità teorica.

    Al "passo dell'oca" saremmo vissuti anche sotto il controllo sovietico, inoltre il fatto che Stalin abbia contribuito, per questioni meramente geopolitiche, alla sconfitta del nazismo non cambia la prospettiva (a meno che tu non voglia trascorrere la vita profondendo ringraziamenti a tutte le figure di potere della storia, le quali, perseguendo i loro obiettivi e alimentando le brame di potere dei loro sottoposti, hanno contribuito a rendere il presente quello che è; in tal caso dovresti cominciare dall'antichità...).
    I cambiamenti epocali, infine, restano confinati nell'orizzonte del mito, mentre i tentativi di liberarsi in un "qui e ora" concreto messi in atto tra il '73 e il '79, seppure criticabili e ascrivibili comunque alla stessa matrice narrativa, portarono diverse persone a riconsiderare valida la possibilità di riappropriarsi dell'esistente.
    "Una salus victis, nullam sperare salutem"

  10. #10
    email non funzionante
    Data Registrazione
    24 Apr 2012
    Messaggi
    1,002
     Likes dati
    107
     Like avuti
    215
    Mentioned
    27 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Re: Comunizzazione

    Citazione Originariamente Scritto da amaryllide Visualizza Messaggio
    di marxismo o lotta di classe vetusti
    Proprio come il vetero-leninismo che non tiene conto di cinquant'anni di storia delle idee.
    "Una salus victis, nullam sperare salutem"

 

 
Pagina 1 di 3 12 ... UltimaUltima

Discussioni Simili

  1. Comunizzazione (Wikipedia)
    Di Faber74 nel forum Socialismo Libertario
    Risposte: 5
    Ultimo Messaggio: 13-01-14, 13:18
  2. Risposte: 0
    Ultimo Messaggio: 12-01-14, 18:02
  3. "SIC" - Incontro internazionale sulla comunizzazione a Montpellier
    Di Faber74 nel forum Socialismo Libertario
    Risposte: 0
    Ultimo Messaggio: 11-06-13, 13:33
  4. Comunizzazione
    Di Faber74 nel forum Socialismo Libertario
    Risposte: 4
    Ultimo Messaggio: 26-12-12, 12:57

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
[Rilevato AdBlock]

Per accedere ai contenuti di questo Forum con AdBlock attivato
devi registrarti gratuitamente ed eseguire il login al Forum.

Per registrarti, disattiva temporaneamente l'AdBlock e dopo aver
fatto il login potrai riattivarlo senza problemi.

Se non ti interessa registrarti, puoi sempre accedere ai contenuti disattivando AdBlock per questo sito