Ricevo da un amico e pubblico più che volentieri per rendere omaggio a un uomo che ha dato la vita per la Palestina:
Roger Coudroy
Il 3 giugno del 1968, un commando di Fatah viene intercettato dalle forze militari dell' entita' sionista mentre tenta di penetrare nella Palestina occupata. E’ il primo atto di forza palestinese dopo la guerra dei Sei Giorni. Il commando viene distrutto. Uno dei membri del commando di Fatah era un europeo di 33 anni, Roger Coudroy, un belga che aveva vissuto, studiato e lavorato in Francia. Era un giovane nazionalista di Jeune Europe.
Nel Vicino Oriente era giunto per ragioni professionali, come ingegnere, e nei tre anni della sua permanenza si era spostato in tutta la regione tra il Libano e il Quwait. Aveva visto con i suoi occhi la tragedia del popolo palestinese. Ma sapeva bene che la guerra al sionismo oltrepassava le frontiere del mondo arabo.
Cosi' aveva presentato le sue dimissioni dalla Peugeot in Quwait ed aveva abbracciato la causa palestinese.
Roger Coudroy, come piu' tardi altri europei, altri italiani, era un soldato politico che quel 3 giugno del 1968 e' morto combattendo. Il suo impegno e' stato assoluto ed estremo. Non era certo un politicante, un carrierista, un elettoralista. Oggi, mentre certi "nazionalisti" e certi’ comunisti’ ci insultano per il nostro impegno per la Palestina, noi ricordiamo a loro, e a noi stessi, l'esempio di Coudroy e di quelli come lui.
Roger Coudroy: presente!