Riporto:

---

Impuniti e arroganti. Così si comportano. Da impuniti e da arroganti. Fanno carte false.
Giovedì notte hanno negato per 12 ore che esistessero dei documenti firmati in bianco, numerati dal responsabile del protocollo di Palazzo Marino e pronti per essere riempiti in modo fraudolento nella notte per impedire all'opposizione qualsiasi lavoro di controllo rigoroso sul bilancio 2003 della città di Milano. Hanno tentato di nasconderli in una cassaforte, di prelevarli per portarli via e distruggerli senza testimoni. Quando sono stati smascherati prima hanno risposto che si era trattato di una goliardata, di uno scherzo. Poi qualche avvocato esperto ha suggerito loro la versione ufficiale: era una provocazione.

Sempre per scherzare - o per provocare - il Sindaco ha pensato bene di chiedere l'intervento della polizia nell'aula consiliare di Palazzo Marino, temendo assalti al banco della presidenza dei temibili consiglieri di opposizione. Ma il Prefetto ha giustamente risposto picche alla guerra preventiva del Sindaco Albertini. Che in tutte queste ore non ha trovato la dignità e la decenza, il sussulto morale e l'intelligenza politica per prendere la parola pubblicamente, chiedere scusa per il comportamento ignobile dei capigruppo delle forze politiche che lo sostengono e della copertura offerta loro dal presidente del consiglio comunale e dal ciellino presidente della commissione bilancio, che nel suo intervento in aula giovedì aveva parlato della carità e dello spirito cristiano. Si sciacqui la bocca il consigliere Masseroli. E si vergogni.

Ci sono dentro tutti in questo tentativo di imbroglio: Forza Italia, AN, Lega, centristi. Una manica di imbroglioni e una schiera di azzeccagarbugli che adesso cercano di tirarli fuori dai guai.

E ieri sera, in Consiglio, come se nulla fosse accaduto, hanno forzato la mano, forti dei loro numeri, per non discutere, per fingere ancora una volta che nulla fosse accaduto. Con quel nevrotico di Albertini che prendeva nota sui suoi foglietti dei nomi dei consiglieri di opposizione che gridavano più forte la propria indignazione. Forte del sostegno ricevuto poche ore prima da Berlusconi, ad Arcore, non a Palazzo Chigi. In visita privata, nella residenza privata, dal privatissimo padrone di tutti gli affari che si materializzano a Milano (e non solo degli affari, basta pensare a Marcello Dell'Utri nominato direttore artistico del Teatro Lirico), Albertini ha già ottenuto la promessa di decreti ad hoc per mantenere il suo potere sulla città di Milano e un suggerimento diabolico. Berlusconi gli ha detto di studiare delle riforme statutarie per ridurre ulteriormente il potere di controllo e di contrasto dell'opposizione.

fine della prima puntata. oggi consiglio dalle 11.30 alle 20. si sospende perchè la maggioranza non è in grado di garantire il numero legale in aula in concomitanza con le partite di champions league...