Apprendo in questo momento che si è concluso l'interrogatorio del
magistrato Felice Casson di Venezia a carico del nostro amico Daca.
Daca è stato riaccompagnato a casa a Milano dalla Digos, e gli è
stato sequestrato il computer, per trovare tracce della
corrispondenza intercorsa due anni fa tra lui e Andrea Nardo, circa
la bomba al Tribunale di Venezia. Detta corrispondenza, che era una
semplice richiesta di notizie sull'accaduto, ha fatto sorgere il
dubbio che Daca sia implicato in qualche modo nel'attentato. Lascio a
voi commentare un'idea del genere.
Per ora, data la vaghezza della cosa, Daca non è formalmente indagato
ma solo considerato testimone.
Daca e la fidanzata, stremati da questa esperienza, ed appesantiti da
altri gravi problemi familiari, hanno bisogno di tranquillità e di
stare lontani da ogni complicazione. Per questo motivo, pregano tutti
di non farsi vivi telefonicamente, e per un periodo indeterminato
staranno lontani dal nostro ambiente. Ugualmente, è opportuno che non
vi facciate vivi con lui in altri modi, che potrebbero compromettere
lui e voi; ho già provveduto a fargli presente la solidarietà di
tutto l'ambiente.
Voglio pregarvi di dare la massima diffusione a questo messaggio,
affichè ognuno possa farsi un bell'esame di coscienza e soprattutto
di hard disk, considerando che ora l'hard disk di Daca è sotto il
microscopio della Digos.