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Discussione: Messaggi subliminali

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    Der Wehrwolf

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  3. #3
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    Der Wehrwolf

  4. #4
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  5. #5
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    Il Rock esoterico

    Nella dichiarazione conclusiva della Conferenza degli Studiosi e degli operatori della Chiesa Ortodossa Siberiana “Le Sette totalitarie in Siberia”, al comma 23 sI legge:

    “Un oggetto di speciale attenzione da parte delle sette è la gioventù e specialmente gli studenti. Intanto, un giovane al quale non è stata ancora data una conoscenza elementare della storia delle religioni e del Cristianesimo può facilmente diventare schiavo di una setta giovanile. In alcuni di questi gruppi i diritti basilari individuali sono soppressi, come la libertà di pensiero e discussione, la libertà di scambio di informazioni, e la libertà di scegliere la moglie o il marito. Un’estrema manifestazione di "religioni giovanili" è il fenomeno estremo e criminale delle sette sataniche, il cui sviluppo è stato favorito dall’ampia distribuzione di "musica rock metallica" con la collegata letteratura simbolica e occulto-satanica e la generale atmosfera di permissivismo e vita dissoluta che viene proposta dalla maggioranza dei mezzi di comunicazione di massa nazionali”.

    La musica moderna si può considerare un grande «spot pubblicitario», capace di raggiungere il cuore di milioni di persone. I suoi messaggi sono in grado di influenzare le mode, i pensieri e i comportamenti della gente.

    Oggi i cantanti rock sono considerati veri e propri «idoli», circondati da una venerazione quasi «religiosa». Tanti ragazzi sono soliti scrivere sui propri diari i testi delle loro canzoni, assimilandone i contenuti.

    Attraverso un certo tipo di musica, dunque, i giovani hanno la possibilità di avvicinarsi ad argomenti nuovi. Ed è quello che sta accadendo con il satanismo.

    Negli ultimi anni, purtroppo, si è sviluppato sempre di più il fenomeno del «rock satanico», che si ispira ai non-valori del «Fai ciò che vuoi». Si moltiplicano i gruppi che invitano apertamente alla violenza, al suicidio, al nichilismo (svalutazione della realtà) e al culto del diavolo.

    1. Piccoli tocchi esoterici
    Quando è nato, esattamente, il fenomeno del «rock satanico»?

    Il primo, timido riferimento al mondo del satanismo compare sulla copertina di uno dei dischi più famosi della storia del rock: Sergeant Pepper's Lonely Hearts Club Band dei Beatles (1967), sulla quale compaiono i volti di tanti personaggi noti. Fra questi, in alto a sinistra, spicca l'immagine di un uomo calvo. E’ l'occultista inglese Aleister Crowley, padre del satanismo moderno e ispiratore della maggior parte dei gruppi esoterici contemporanei.

    Il batterista dei Beatles, Ringo Starr, dichiarò all’epoca: «Abbiamo pensato di raggruppare i volti delle persone che amiamo e ammiriamo». I Beatles, dunque, erano dei satanisti «praticanti»? Sicuramente no! Tuttavia, negli ambienti rock degli anni Sessanta, Aleister Crowley era considerato un personaggio «di moda». I Beatles, probabilmente, lo apprezzavano per la sua natura trasgressiva. Non a caso, furono proprio loro ad inserire nelle canzoni i primi riferimenti alle droghe.

    Un disco dei "Torr" rappresenta Gesù sulla croce in putrefazione, in un altro dei "Celtic Frost" Gesù appare con le braccia allargate, usato come fionda per lanciare un proiettile, infine una copertina dei "Deliverance" riporta la foto di una bambina con scritto sulla fronte "devil’s meat" (carne per il diavolo). Questi sono solo pochi esempi che riguardano le copertine dei dischi, va notato inoltre che spesso vari cantanti appaiono in scena con simboli satanici e anticristiani che si ritrovano poi non raramente riportati sui biglietti d’invito delle discoteche o dei grandi raduni chiamati "rave" (delirio).

    Negli anni Settanta il rock cominciò ad assumere toni più accesi. Nacque l’hard rock (rock duro), caratterizzato da suoni metallici, chitarre elettriche distorte e voci potenti.

    Fra i più famosi esponenti di questo genere musicale ci sono gli inglesi Led Zeppelin, il cui chitarrista, Jimmy Page, è un accanito sostenitore delle dottrine di Aleister Crowley.

    Il suo interesse nei confronti dell'occultista inglese è talmente forte da spingerlo a collezionare tutti i suoi oggetti personali: libri, manoscritto, cappelli, canne da passeggio, quadri e perfino le tuniche utilizzate durante i rituali. Jimmy Page ha anche acquistato la casa in cui Crowley abitava, in Inghilterra, nei pressi del Loch Ness.

    I Led Zeppelin sono fra i primi gruppi rock a fare uso di simboli satanici sulla copertina di un disco. Nel quarto album del complesso troviamo, infatti, un carattere magico che viene comunemente utilizzato per fare i patti con il diavolo.

    Un altro richiamo al satanismo è contenuto nel terzo album dei Led Zeppelin. Vicino all'etichetta del disco, Jimmy Page fece incidere il motto di Aleister Crowley: «Fai ciò che vuoi». Ad un giornalista che gli chiese spiegazioni su quella frase, il chitarrista rispose: «L’idea è stata mia. La storia che c'è dietro è troppo lunga da raccontare. Ma l'intenzione era quella di dare un piccolo tocco esoterico. Speravo che nessuno la vedesse».

    Nel 1988, Il pastore canadese Jean Paul Regimbal, sosteneva che Alice Cooper era uno dei principali ambasciatori del Demonio nel mondo del rock. Lo show di Alice Cooper consiste in una scena di paesaggio infernale. Sulla «montagna» di sinistra c’è la band, disposta su vari livelli. In basso, delle bocche di lupo con corpi prigionieri senza vita dietro le sbarre e macchie di sangue qua e là. Al centro una sinistra ghigliottina «decorata» con teschi e scheletri. E c’è anche una porticina, che ogni tanto mostra inquietanti bagliori provenienti del regno di Lucifero. Tra le varie canzoni troviamo: «Teenage Frankenstein» a «Go to Hell» (Vai all’inferno,) «Prince of Darkness» (Principe delle tenebre), «Devil’s food» (Cibo del diavolo), «Blach widow (Vedova nera), «Dead babies» (Bimbi morti), «Killer» (e cosi via, con l’aiuto di mostri meccanici, attori e attrici…). Gli inservienti di scena sono camuffati da streghe e diavoli.

    2. L’esplosione dell’heavy metal
    Negli anni Ottanta e Novanta la corrente dell'hard rock ha dato vita al filone dell’heavy metal (metallo pesante), con suoni sempre più duri e ritmi travolgenti. Sarà proprio in seguito all'esplosione di questo genere musicale che il satanismo diventerà sempre più presente nel mondo del rock. Da quel momento in poi si moltiplicheranno i dischi con tematiche esoteriche nelle canzoni e nelle immagini delle copertine.

    Fra i gruppi più rappresentativi dell’heavy metal «satanico» ci sono i danesi Mercyful Fate. Una loro canzone, The oath (il giuramento), parla di un vero e proprio patto con il diavolo:

    «Io bacerò il caprone e giuro di dedicarmi mente, corpo e anima, senza riserve, per promuovere i piani del nostro signore Satana».

    Dello stesso genere sono i Deicide, il cui leader, Glen Benton, ha dichiarato di essersi fatto bruciare una croce rovesciata sulla fronte, per evidenziare la sua adesione al culto del diavolo. La croce raffigurata al contrario è un tipico simbolo dei satanisti, che compare su molte copertine di dischi rock.

    Fra i gruppi satanici italiani spiccano i Death SS, guidati dal cantante Steve Sylvester. In un loro disco, Black Mass, viene descritto un rituale satanico celebrato alle undici di sera in una chiesa sconsacrata. Le parole della canzone dicono:

    «La gola del bambino sarà tagliata, sopra il corpo di una strega. Mischia il suo sangue con il suo seme e unisciti all'Esercito Nero».

    Particolarmente sgradevoli sono le copertine di dischi che propongono immagini blasfeme e anticristiane. Il più colpito è certamente Gesù, che viene raffigurato nei modi più orribili: squartato (dai complessi Mortuary e Deicide) o usato come fionda per lanciare un proiettile (dai Celtic Frost).

    Sulle copertine dei dischi si possono trovare anche i più classici simboli diabolici come la croce rovesciata, il pentacolo (una stella a cinque punte racchiusa in un cerchio) , il «sei sei sei» (numero biblico dell’Anticristo) o l'esagramma (una stella a sei punte dentro un cerchio).

    Neppure i bambini sono risparmiati. I Cannibal Corpse hanno dissacrato la maternità nell'album Butchered at birth (Macellato alla nascita). La copertina di questo album raffigura due morti viventi che estraggono un bimbo dal corpo squartato di una donna incinta.

    Tra gli eccessi di certi gruppi rock non c'è soltanto l'adorazione del diavolo. Argomenti ricorrenti, nei testi delle canzoni, sono anche l'esaltazione del suicidio e dell'eutanasia.

    Un esempio lampante di questa «musica contro la vita» lo troviamo nella canzone Suicide Solution (La soluzione del suicidio), di Ozzy Osbourne. All’interno del brano si può trovare una voce che invita l’ascoltatore a spararsi con una pistola:

    «Ah, nessuno. Tu solo sai realmente dove si trova. Tu ce l’hai. Perché? Prova! Prendi la pistola e provala. Spara! Spara! Spara!»

    All’eutanasia è dedicato il disco Youthanasia dei Megadeth, ispirato alla vicenda del «Dottor della Morte», Jack Kevorkian, medico tristemente noto per aver «aiutato» alcuni pazienti a farla finita. Secondo i Megadeth, l’eutanasia non sarebbe altro che una metafora della vita: «Se si può scegliere come vivere, perché non si può scegliere come morire?», hanno dichiarato in un’intervista.

    3. I messaggi nascosti
    Un’altra accusa che viene rivolta al rock è quella che si basa sulla questione dei messaggi nascosti nei dischi, che conterrebbero idee e frasi dal contenuto satanico. Esistono due tipi di messaggi nascosti: il primo tipo è rappresentato dai messaggi al contrario, che sono tecnicamente incisi al rovescio (secondo la tecnica del "backward masking", che deve essere distinta dall’inserimento di messaggi subliminali diretti).

    Ascoltando normalmente una canzone si percepiscono solo rumori, ma poi, facendo girare il disco al contrario mediante particolari apparecchiature, emergono frasi dotate di un senso logico talora - purtroppo - satanico. Un esempio notevole è la canzone dei "Queen" dal titolo "One vision", in cui si trova la frase: "Mio dolce Satana, io ho visto il sabba" (nella tradizione magica il "sabba" è l’assemblea notturna di streghe e stregoni presieduti dal diavolo). Il secondo tipo di messaggi nascosti nei dischi è rappresentato dai messaggi bifronti. In tal caso, facendo girare normalmente il disco si trovano frasi normalissime, ma al contrario queste assumono un significato satanico. Un esempio notevole è la frase dei "Led Zeppelin" in "Over the hill and far away", che al contrario recita così:

    "Noi non siamo veramente ricchi. Tutto è per Satana. Si, Satana è veramente il signore. Noi resteremo per sempre in lui".

    Certamente, quando le frasi sataniche sono brevi potremmo essere in presenza di forzature nell’interpretare il significato, ma quando le frasi sono lunghe e frequentemente ricorre la parola "Satana" non si può parlare solamente di casualità.

    I messaggi nascosti non sono necessariamente capaci di influenzare l’ascoltatore in quanto si depositano nel suo inconscio pur non essendo questi consapevole di recepirli, secondo la classica teoria dei messaggi subliminali.

    Molti studiosi in maniera superficiale affermano che i messaggi contenuti nei dischi sarebbero in grado di spingere l’ascoltatore al satanismo, alla droga, alla violenza e al suicidio. In effetti ci sono stati vari casi di suicidio collegati alla musica, ma risulta pressoché impossibile - come mostra l’esperienza giudiziaria americana - attribuire le cause della morte esclusivamente ad un disco, dato che in genere sussiste un insieme di fattori concomitanti. Vari studi e verifiche scientifiche affermano dunque l’esistenza effettiva di messaggi nascosti in molti dischi; gli specialisti però non ritengono generalmente il cervello umano in grado di percepire tali messaggi, anzi, pressoché nessuna persona umana è capace di recepire il significato di un messaggio verbale al contrario rimettendolo mentalmente al diritto.

    E’ differente il caso dei messaggi subliminali diretti (e cioè non registrati al contrario), in quanto questi possono influenzare numerose persone, tuttavia i messaggi celati nella musica rock sono in genere registrati al contrario. Chi ritiene che i messaggi al contrario e bifronti abbiano una notevole efficacia si rifà in genere agli studi di William H. Yarroll, Jr., il quale sostiene che se la parte sinistra del cervello non riesce a decifrare un messaggio, lo invia alla parte destra che è detta "creatrice", che lavorerà col messaggio come riflettendolo in uno specchio. Yarroll è presentato come scienziato e neurologo, in realtà le sue credenziali scientifiche sono pressoché inesistenti, ma - ciò che è peggio - la sua teoria dei rapporti fra la parte destra e quella sinistra del cervello si ispira alle idee di Marilyn Ferguson, una delle principali portavoce del New Age.

    Al di là delle reali possibilità che i messaggi al contrario o bifronti hanno di influenzare inconsapevolmente il cervello, è importante notare che - secondo una prospettiva strettamente teologica - è significativo il fatto che venga adottato, anche se solo come scongiuro o consacrazione del disco al demonio (posto che l’ascoltatore non è in grado di percepirlo), un linguaggio rovesciato. Questo è infatti tipico degli ambienti delle "messe nere", dove le preghiere cristiane sono recitate al contrario. Il male è visto come l’assoluto contrario del bene, quindi il messaggio al contrario è un modo di rivolgersi al demonio per glorificarlo. E’ quindi probabile che alcuni musicisti abbiano voluto realizzare dei piccoli rituali attraverso i loro dischi. Questi purtroppo diventano un mezzo per avvicinare i giovani al satanismo.

    Concludendo
    “Iddio gli disse: "Esci fuori e fermati sul monte, dinanzi all'Eterno". Ed ecco passava l'Eterno. Un vento forte, impetuoso, schiantava i monti e spezzava le rocce dinanzi all'Eterno, ma l'Eterno non era nel vento. E, dopo il vento, un terremoto; ma l'Eterno non era nel terremoto. E, dopo il terremoto, un fuoco; ma l'Eterno non era nel fuoco. E, dopo il fuoco, un suono dolce e sommesso. Come Elia l'ebbe udito, si coperse il volto col mantello, uscì fuori, e si fermò all'ingresso della spelonca; ed ecco che una voce giunse fino a lui, e disse: "Che fai tu qui, Elia?". - 1 Re: 19: 11- 13

    "La musica è una delle arti più sublimi. La buona musica ci procura piacere e nello stesso tempo eleva lo spirito e sviluppa le migliori qualità. Spesso Dio si è servito di canti spirituali per toccare il cuore dei peccatori e condurli al ravvedimento. Al contrario, invece, la musica di cattivo gusto distrugge l’armonia dell’animo e abbassa il livello della moralità”.

    «La musica fu ideata per essere utilizzata per uno scopo santo: elevare i pensieri verso cose nobili e pure e risvegliare nell’animo sentimenti di devozione e di riconoscenza per il Signore» (Patriarchs and Prophets, p. 594). Gesù «mediante il canto si teneva in comunione col cielo» (The Desire of Ages, p. 73).

    «Del rimanente, fratelli, tutte le cose vere, tutte le cose onorevoli, tutte le cose giuste, tutte le cose pure, tutte le cose amabili, tutte le cose di buona fama, quelle in cui è qualche virtù e qualche lode, siano oggetto dei vostri pensieri» (Filippesi 4:8).
    "Sarà qualcun'altro a ballare, ma sono io che ho scritto la musica. Io avrò influenzato la storia del XXI secolo più di qualunque altro europeo".

    Der Wehrwolf

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    Il rock satanico


    Negli ultimi anni i mezzi di comunicazione hanno dato spesso notizia dei rapporti tra satanismo, esoterismo e musica moderna. Si é parlato di dischi che spingono alla violenza, al suicidio, alla droga, all'adorazione del diavolo. Ma qual é la reale dimensione di questo fenomeno? Esiste davvero il "rock satanico", o si tratta di una leggenda?
    La questione dev'essere affrontata con grande equilibrio. Di fronte al tema del "rock satanico" esistono diversi atteggiamenti, che si possono riassumere in due schieramenti opposti: gli "scettici" e i "catastrofisti".
    I "catastrofisti" sono quelli che vedono il diavolo dappertutto. Considerano il rock intrinsecamente satanico e vorrebbero cancellare ogni forma di musica moderna.
    Gli "scettici", invece, amano così tanto i loro idoli musicali da rifiutare di metterli in discussione. Non accettano critiche e tendono a giustificare ogni eccesso del rock con la scusa della "libertà d'espressione".
    Entrambi gli schieramenti, pur trovandosi su fronti opposti, hanno qualcosa in comune: la mancanza di approfondimento e di obiettività. Per questa ragione, sono caduti spesso in bugiarde esagerazioni o in faziosi riduzionismi.
    Al contrario, il fenomeno del rock satanico non dev'essere né gonfiato, né sottovalutato. Dev'essere semplicemente analizzato alla luce dei fatti, evitando di scadere in valutazioni superficiali ed estremiste.

    Il primo segnale

    Il primo, timido riferimento al mondo del satanismo compare sulla copertina di uno dei dischi più famosi della storia del rock: "Sergeant Pepper's Lonely Hearts Club Band" dei Beatles (1967). Sulla copertina dell'album compaiono tanti personaggi noti: Karl Marx, Stanlio e Ollio, Marlon Brando, Bob Dylan ed altri.
    Il batterista Ringo Starr, all'epoca, dichiarò: "Abbiamo pensato di raggruppare i volti delle persone che amiamo ed ammiriamo". (1) E tra questi, in alto a sinistra, spicca l'immagine di un uomo calvo. E' l'occultista inglese Aleister Crowley (1875 - 1947), padre del satanismo moderno ed ispiratore della maggior parte dei gruppi esoterici contemporanei.
    Il motto di Crowley era "Fai ciò che vuoi". Un invito a godersi la vita senza limiti o regole morali, nella continua ricerca della soddisfazione personale e del piacere egoistico. L'uomo, secondo, l'occultista inglese, ha il diritto di mettersi al posto di Dio e di scegliere le leggi della sua vita.
    Negli ambienti rock degli anni sessanta, in cui fioriva l'interesse per l'esoterismo, Aleister Crowley era considerato un personaggio "di moda". Era apprezzato per la sua natura trasgressiva e per l'invito a rifiutare ogni regola imposta dall'alto. Per questa ragione, probabilmente, i Beatles lo inserirono sulla copertina del loro disco più famoso.

    Un tocco esoterico

    Negli anni settanta, il rock comincia ad assumere toni più accesi. Nasce l'hard rock (rock duro), caratterizzato da suoni metallici, chitarre elettriche distorte e voci potenti. Tra i pionieri del genere ci sono gli inglesi Led Zeppelin, gruppo fondamentale nella storia dei rapporti tra musica e satanismo.
    Leader dei Led Zeppelin é il chitarrista Jimmy Page, accanito sostenitore delle dottrine di Aleister Crowley. Il suo interesse nei confronti dell'occultista inglese é tale da spingerlo a collezionare tutti i suoi oggetti personali: libri, manoscritti, cappelli, canne da passeggio, quadri e perfino le tuniche utilizzate durante i rituali. Page vive, addirittura, nella casa in cui Crowley abitava. Un antico cottage nei pressi del Loch Ness.
    I Led Zeppelin sono il primo gruppo rock a fare uso di simboli satanici sulla copertina di un disco. Nell'album "IV" del complesso troviamo, infatti, un carattere magico che viene comunemente utilizzato per fare i patti con il diavolo. (2)
    Un altro richiamo al satanismo é contenuto nell'album "III" del Led Zeppelin. Vicino all'etichetta del disco, Jimmy Page fece incidere il motto di Aleister Crowley: "Fai ciò che vuoi". Ad un giornalista che gli chiedeva spiegazioni su quella frase, la rock-star rispose in modo evasivo: "L'idea é stata mia. La storia che c'é dietro é troppo lunga da raccontare. Ma l'intenzione era quella di dare un piccolo tocco esoterico. Speravo che nessuno la vedesse". (3)

    Il satanismo esplicito

    Negli anni ottanta e novanta la corrente dell'hard rock si farà sempre più dura, dando vita al filone dell'heavy metal (metallo pesante). Ed é proprio in questo genere musicale che il satanismo diventa esplicito, con una forte tendenza all'uso di tematiche esoteriche nei testi delle canzoni e nelle immagini delle copertine.
    Tra i gruppi più rappresentativi ci sono i danesi Mercyful Fate. Una loro canzone, "Don't break the oath", riproduce la formula di un vero e proprio giuramento al diavolo: "Io bacerò il caprone e giuro di dedicarmi mente, corpo ed anima, senza riserve, per promuovere i piani del nostro signore Satana".
    Dello stesso genere sono i Deicide, il cui leader, Glen Benton, é arrivato al punto di farsi bruciare una croce rovesciata sulla fronte, mantenendo perennemente l'ustione prodotta. La croce raffigurata al contrario, che rappresenta l'Anticristo, é un tipico simbolo dei satanisti, che compare su molte copertine di dischi rock.
    Tra i gruppi italiani spiccano i Death SS, guidati dal cantante Steve Sylvester. In un loro disco, "Black Mass", viene descritto nei minimi particolari un rituale satanico celebrato alle undici di sera in una chiesa sconsacrata. La canzone che dà il titolo all'album dice: "La gola del bambino sarà tagliata, sopra il corpo di una strega. Mischia il suo sangue con il suo seme ed unisciti all'Esercito Nero".

    Gli oltraggi blasfemi

    Particolarmente sgradevoli sono le copertine di dischi che propongono immagini blasfeme ed anticristiane. Il più colpito é certamente Gesù Cristo, che viene raffigurato in tutti i modi: squartato (dai Mortuary e dai Deicide), bucherellato (dai Messiah) o usato come fionda per lanciare un proiettile (dai Celtic Frost).
    L'immagine più agghiacciante é quella di una copertina dei Torr, in cui Gesù viene ritratto come un cadavere in decomposizione sulla croce. La scelta non é casuale. Il disegno, infatti, sta a significare che Cristo non sarebbe risorto.
    Anche gli stessi nomi dei complessi, a volte, hanno contenuto blasfemo. Ci sono, ad esempio, i finlandesi Impaled Nazarene, che significa "il Nazareno Impalato". Ma anche i polacchi Christ Agony (Agonia di Cristo), i torinesi Burn The Crucifix (Brucia il crocifisso) e i newyorkesi Fallen Christ (Cristo decaduto).
    Il fatto incredibile é che questi gruppi, invece di essere censurati, godono dell'appoggio di molti critici musicali. Il caso più clamoroso é quello del giornalista Stefano Marzorati, curatore dell'Almanacco della paura del fumetto Dylan Dog. Secondo Marzorati, al gruppo Impaled Nazarene "andrebbe una nota di merito per aver scelto un nome così blasfemamente suggestivo". (4)

    Musica contro la vita

    Tra gli eccessi di certi gruppi rock non c'é soltanto l'adorazione del diavolo. Argomenti ricorrenti, nei testi delle canzoni, sono anche l'esaltazione del suicidio e dell'eutanasia.
    Alcuni cantanti invitano apertamente l'ascoltatore ad uccidersi, dicendogli che la vita é triste, che il mondo fa schifo e che non vale la pena di restare su questa Terra.
    Un esempio lampante di questa "musica contro la vita" lo troviamo nella canzone "Suicide solution" (La soluzione del suicidio), di Ozzy Osbourne. All'interno del brano si può trovare un messaggio seminascosto che invita l'ascoltatore a spararsi con una pistola: "Ah, nessuno. Tu solo sai realmente dove si trova. Tu ce l'hai. Perché? Prova! Prendi la pistola e provala. Spara! Spara! Spara!".
    Sulla copertina interna di un disco dei Christian Death troviamo la scritta in francesce "L'invitation au suicide" (L'invito al suicidio). Mentre il disco "Stained class" dei Judas Priest raffigura l'immagine di una testa attraversata da un colpo di pistola.
    All'eutanasia é dedicato il disco "Youthanasia" dei Megadeth, ispirato alla vicenda del "Dottor Morte" Jack Kevorkian, medico tristemente noto per aver "aiutato" alcuni pazienti a farla finita. Secondo i Megadeth, l'eutanasia non sarebbe altro che una metafora della vita. "Se si può scegliere come vivere, perché non si può scegliere come morire?", hanno dichiarato in un'intervista. (5)

    Un ponte verso il satanismo

    Negli ultimi anni il rock satanico é diventato una vera e propria moda, che si esprime attraverso le correnti musicali più estreme, i cui nomi parlano chiaro: "death" (morte), "black" (nero), "grind" (frantumare, stritolare), "doom" (rovina, tragico destino).
    Alcuni complessi "recitano" la parte dei satanisti come trovata pubblicitaria per vendere dischi. Ma c'é anche chi fa sul serio, operando a stretto contatto con le sette. Negli Stati Uniti, ad esempio, numerosi artisti rock collaborano con la Chiesa di Satana. Fra questi ci sono King Diamond e gli Acheron, che tendono a dipingere il satanismo come una sorta di "religione alternativa", rassicurante e non pericolosa.
    Dal semplice ascolto di un disco é possibile entrare in contatto con ambienti esoterici. Come nel caso del complesso Psychic Tv, che ha fondato il "Tempio della Gioventù Psichica". Per aderire a questa setta, i fans del gruppo devono prendere parte ad un disgustoso rituale di tipo magico-sessuale.
    Anche le riviste rock rappresentano un punto di contatto con gli ambienti del satanismo. Uno dei più noti mensili musicali italiani, "Flash", ha pubblicato l'indirizzo della Chiesa di Satana americana, descrivendola come "l'associazione più seria ed affidabile a cui si possano rivolgere gli amanti e i cultori delle teorie occulte". L'articolo in questione termina con un chiaro invito ai lettori: "Se pensate che vi possa aiutare la conoscenza del satanismo, e se volete far parte di quella grande palestra del pensiero che é la filosofia satanica, la Chiesa di Satana vi aspetta". (6)

    Dal rock alle profanazioni

    L'idea di una musica che può spingere alla pratica del satanismo, fino a qualche tempo fa, era considerata una semplice ipotesi. Ma alcuni fatti di cronaca, accaduti proprio in Italia, hanno dimostrato che i messaggi lanciati da alcuni cantanti possono avere effetti devastanti. Soprattutto quando vengono ricevuti da ragazzi psicologicamente fragili ed influenzabili.
    Il caso più noto é quello di un giovane satanista di La Spezia, protagonista di "visite notturne" nei cimiteri, con profanazioni di tombe e furti di teschi ed ossa. Il ragazzo, oggi completamente pentito, ha dichiarato: "Mi dispiace per quello che ho fatto. Mi sono lasciato trascinare dalla musica black metal, che seguo da più di dieci anni. In particolare i testi di alcuni gruppi norvegesi e svedesi, tra cui i Mayhem, i Darkthrone e i Marduk. Mi hanno condizionato a tal punto che ripetevo come un automa quello che loro raccontavano nelle canzoni. (...) Quella musica, che ascoltavo anche dieci ore al giorno, mi prendeva a tal punto che non mi rendevo conto della gravità dei miei gesti". (7)
    La procura di La Spezia, dopo la confessione del giovane, ha condotto una vasta indagine denominata "Operazione Diablo", in seguito alla quale si ritrovano indagati nove giovani dai diciotto ai ventisette anni. Le accuse vanno dal danneggiamento e violazione di sepolcro al furto aggravato di arredi sacri. Daniele Murgia, ispettore della questura di La Spezia che ha seguito l'operazione, ha dichiarato: "Il filo conduttore che legava queste persone nel loro culto del male era la musica black metal. I loro contatti avvenivano sia a livello epistolare, sia ai concerti di rock satanico". (8)

    Violenza e razzismo

    In Italia il rock satanico ha causato "soltanto" profanazioni di tombe e furti nelle chiese. In Norvegia, purtroppo, il fenomeno ha avuto conseguenze ben peggiori. I componenti di alcuni gruppi rock, riuniti nella corrente di pensiero della "Black Metal Mafia", hanno organizzato attentati terroristici a chiese cattoliche, trasformando il loro odio musicale in veri e propri atti di vandalismo.
    In questo clima rovente non sono mancati gli omicidi. Count Grishnackh, cantante dei Burzum, é stato condannato a ventun anni di prigione per aver ucciso un altro musicista, Oysten Aarseth, capo storico del complesso Mayhem e suo (ex) grande amico. Stessa sorte é toccata a Bard G. Eithun, batterista degli Emperor: quattordici anni di carcere per omicidio.
    Per comprendere lo spirito che caratterizzava la "Black Metal Mafia" é sufficiente ascoltare alcune dichiarazioni di Count Grishnack: "Io sono orgoglioso di essere un uomo bianco di razza ariana, con una figlia bianca ariana che ha anche una madre della sua stessa razza. Sono fiero dei miei occhi blu, dei miei capelli biondo scuro e della mia pelle bianca". (8)
    Dal satanismo al razzismo, dunque, il passo é breve. Non a caso, molti gruppi di rock satanico sono anche antisemiti ed attaccano le persone di colore. Trey Azagtoth, chitarrista dei Morbid Angel, afferma senza mezzi termini di "abbracciare lo spirito di Hitler". (9) Mentre gli italiani Deviate Ladies si dichiarano "cultori della razza bianca unica e dominatrice". (10)

    I messaggi nascosti

    Un altro fenomeno che ha destato molta curiosità, oltre al satanismo esplicito, é quello dei "messaggi nascosti" nei dischi di famose rock-star.
    I messaggi nascosti vengono registrati al contrario, in sala di incisione. E si possono decifrare facendo girare il disco al rovescio. Ad esempio, ascoltando al contrario la canzone dei Led Zeppelin "Stairway to heaven" si otterrà una voce che dice: "Ecco il mio dolce Satana, la cui piccola via non mi renderà triste, e della quale il potere é Satana. Egli darà il progresso, dandoti il sei, sei, sei" (numero biblico dell'Anticristo).
    Questo tipo di tecnica si può ricondurre all'antica tradizione dei satanisti di recitare preghiere cattoliche al contrario, durante le "messe nere", per dissacrarle e rivolgerle al diavolo.
    In linea con questo tipo di rituali é un disco del complesso Christian Death, "Prayer", in cui é stato registrato il Padre Nostro al contrario. Ovviamente, trattandosi di una preghiera al demonio, sono state eliminate le ultime due frasi: "Non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male". Satana, di sicuro, non le avrebbe gradite.
    I messaggi rovesciati rappresentano il tentativo di realizzare dei piccoli rituali esoterici attraverso la musica. Non mancano, comunque, i gruppi rock che li hanno utilizzati semplicemente come forma di scherzo o di provocazione. Tra questi ci sono i Pink Floyd, che nell'album "The Wall"' hanno inserito la frase: "Congratulazioni! Hai appena scoperto il messaggio segreto. Per favore, manda la tua risposta ai vecchi Pink, presso la buffa fattoria, Chalfont".

    Un fenomeno in espansione

    La questione dei messaggi nascosti, da sempre, suscita molta curiosità, ma non é l'aspetto più importante del problema. Ciò che desta maggiori preoccupazioni é la corrente del rock satanico esplicito, attualmente in grande espansione.
    Negli ultimi tempi, in Italia, sono sorti negozi specializzati in questo genere di musica. Oltre ai comuni dischi, vendono libri di satanismo e magia nera. E' il caso del negozio "Demos" di Napoli, che ha nel suo catalogo l'intera opera dell'occultista inglese Aleister Crowley.
    Anche la stampa musicale si sta adeguando. Un vero fenomeno editoriale é la rivista italiana "Grind Zone", specializzata in dischi satanici. Nata come semplice esperimento, si é trasformata in un periodico a tutti gli effetti, con tanto di edizioni in lingua spagnola e tedesca. Fioriscono, poi, le cosiddette "fanzine", riviste amatoriali che vengono distribuite al di fuori del normale circuito delle edicole. Alcune di esse hanno contenuti satanici, come "Mortualia'zine", "Grief'zine" e "Koito'zine". La peggiore é certamente "Cancrena 'zine", che non risparmia ai suoi lettori neppure le bestemmie.
    Un ulteriore mezzo di diffusione del rock satanico é Internet, che ospita numerosi siti dedicati ai seguaci del diavolo. Perfino i razzisti Burzum, o i blasfemi Marduk, hanno a disposizione una loro pagina sulla "rete delle reti".

    Un grande "spot" per il diavolo

    Tutti gli elementi elencati finora dimostrano in modo schiacciante come una parte della musica moderna sia diventata, senza ombra di dubbio, un efficace mezzo di diffusione del satanismo tra i giovani.
    Fortunatamente non tutto il rock propone messaggi negativi. Ma non si può negare che
    qualcuno abbia deciso di utilizzarlo per promuovere la non-cultura dell'occultismo, della morte e della disperazione.
    I "venditori di Satana" sanno bene che, attraverso un disco, é possibile raggiungere il cuore di milioni di giovani in tutto il mondo. Quale spot pubblicitario potrebbe mai garantire una simile diffusione del proprio "prodotto"?
    Un'ulteriore, clamorosa conferma di questa tesi é rappresentata dalla serie di trasmissioni che il satanista Efrem Del Gatto ha condotto sull'emittente televisiva laziale "Magic TV", specializzata in programmi musicali (24 ore su 24).
    Del Gatto, fondatore di una confraternita luciferiana, é una delle figure più note del satanismo italiano contemporaneo. Ed é significativo che, per parlare in tv, abbia scelto un'emittente musicale. Chissà quanti ragazzi, tra una canzone e l'altra, avranno abboccato al suo amo.

    Note:
    1) Regimbal Jean-Paul e collaboratori, "Il Rock'n'roll", Edizioni Uomini Nuovi, Marchirolo (Varese), 1983.
    2) Bouisson Maurice, "Storia della magia", SugarCo, Carnago (Varese), 1992.
    3) Aa.Vv. "Led Zeppelin", Arcana, Milano, 1983.
    4) Marzorati Stefano, Dizionario dell'Horror rock, SugarCo, Carnago (Varese), 1993.
    5) "I Megadeth e l'eutanasia", in "Tuttifrutti", luglio 1994.
    6) Vitali Francesco, "E al di là dell'oceano?", in "Flash", settembre 1994.
    7) Benedetti Massimo, "Il mio demonio era la musica black metal", in "La Nazione", 26 agosto 1996.
    8) Colombo Andrea, "Altri nove satanisti sotto inchiesta", in "Avvenire", 5 settembre 1996.
    9) Bianchini Maurizio, "E' il rumore dell'inferno", in "L'Europeo", 17 agosto 1994.
    10) "Deviate Ladies ideologia perversa", in "Metal Shock", 15 marzo 1995.
    "Sarà qualcun'altro a ballare, ma sono io che ho scritto la musica. Io avrò influenzato la storia del XXI secolo più di qualunque altro europeo".

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    Audiocassetta
    Rock satanico

    Minuti 75

    € 5,20.





    In questa audiocassetta sono raccolti decine di esempi di backmasking audio con relativo commento parlato e spiegazioni relative alla natura ed al funzionamento dei messaggi subliminali. Segue anche una spiegazione del carattere preternaturale degli stessi, e una descrizione del rapporto tra occultismo e musica rock.
    "Sarà qualcun'altro a ballare, ma sono io che ho scritto la musica. Io avrò influenzato la storia del XXI secolo più di qualunque altro europeo".

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