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  1. #21
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    Marten de Vos, S. Luca dipinge la Vergine, 1602, Koninklijk Museum voor Schone Kunsten, Antwerp

    Benozzo Gozzoli, I quattro evangelisti, 1464-65, Cappella absidale, Chiesa di S. Agostino, S. Gimignano

    Jacopo Chimenti, detto Jacopo da Empoli, La Vergine appare ai SS. Luca ed Ivo de Tréguier, 1579, Musée du Louvre, Parigi

    Domenico Crespi detto Il Passignano, S. Luca dipinge la Vergine col Bambino, 1598 circa, Galleria degli Uffizi, Firenze

  2. #22
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    DIE 18 OCTOBRIS

    SANCTI LUCÆ EVANGELISTÆ


    Duplex II classis

    Introitus

    Ps. 138, 17

    M
    IHI autem nimis honoráti sunt amíci tui, Deus: nimis confortátus est principátus eórum. Ps. ibid., 1-2. Dómine, probásti me, et cognovísti me: tu cognovísti sessiónem meam, et resurrectiónem meam. V/. Glória Patri. Mihi autem.

    Oratio

    I
    NTERVÉNIAT pro nobis, quaésumus, Dómine, sanctus tuus Lucas Evangelísta: qui crucis mortificatiónem júgiter in suo córpore, pro tui nóminis honóre, portávit. Per Dóminum.

    Léctio Epístolae beáti Pauli Apóstoli ad Corínthios

    II Cor. 8, 16-24

    F
    RATRES: Grátias ago Deo, qui dedit eámdem sollicitúdinem pro vobis in corde Titi, quóniam exhortatiónem quidem suscépit: sed cum sollicítior esset, sua voluntáte proféctus est ad vos. Mísimus étiam cum illo fratrem, cujus laus est in Evangélio per omnes ecclésias: non solum autem, sed et ordinátus est ab ecclésiis comes peregrinatiónis nostrae in hanc grátiam, quae ministrátur a nobis ad Dómini glóriam, et destinátam voluntátem nostram: devitántes hoc, ne quis nos vitúperet in hac plenitúdine, quae ministrátur a nobis. Providémus enim bona non solum coram Deo, sed étiam coram homínibus. Mísimus autem cum illis et fratrem nostrum, quem probávimus in multis saepe sollícitum esse: nunc autem multo sollicitiórem, confidéntia multa in vos, sive pro Tito, qui est sócius meus, et in vos adjútor, sive fratres nostri, Apóstoli ecclesiárum, glória Christi. Ostensiónem ergo, quae est caritátis vestrae et nostrae glóriae pro vobis, in illos osténdite in fáciem ecclesiárum.

    Graduale. Ps. 18, 5 et 2. In omnem terram exívit sonus eórum: et in fines orbis terrae verba eórum. V/. Caeli enárrant glóriam Dei: et ópera mánuum ejus annúntiat firmaméntum.

    Allelúja, allelúja. V/. Joann. 15, 16. Ego vos elégi de mundo, ut eátis et fructum afferátis: et fructus vester máneat. Allelúja.

    Sequéntia sancti Evangélii secúndum Lucam

    Luc. 10, 1-9

    I
    N ILLO témpore: Designávit Dóminus et álios septuagínta duos: et misit illos binos ante fáciem suam in omnem civitátem et locum, quo erat ipse ventúrus. Et dicébat illis: Messis quidem multa, operárii autem pauci. Rogáte ergo Dóminum messis, ut mittat operários in messem suam. Ite: ecce, ego mitto vos sicut agnos inter lupos. Nolíte portáre sácculum, neque peram, neque calceaménta, et néminem per viam salutavéritis. In quamcúmque domum intravéritis, primum dícite: Pax huic dómui: et si ibi fúerit fílius pacis, requiéscet super illum pax vestra: sin autem, ad vos revertétur. In eádem autem domo manéte, edéntes et bibéntes quae apud illos sunt: dignus est enim operárius mercéde sua. Nolíte transíre de domo in domum. Et in quamcúmque civitátem intravéritis, et suscéperint vos, manducáte quae apponúntur vobis: et curáte infírmos, qui in illa sunt, et dícite illis: Appropinquávit in vos regnum Dei.

    Credo.

    Offertorium. Ps. 138, 17. Mihi autem nimis honoráti sunt amíci tui, Deus: nimis confortátus est principátus eórum.

    Secreta

    D
    ONIS caeléstibus da nobis, quaésumus, Dómine, líbera tibi mente servíre: ut múnera quae deférimus, interveniénte beáto Evangelísta tuo Luca, et medélam nobis operéntur, et glóriam. Per Dóminum.

    Præfatio de Apostolis.

    Communio. Matth. 19, 28.
    Vos, qui secúti estis me, sedébitis super sedes, judicántes duódecim tribus Israël.

    Postcommunio

    P
    RAESTA, quaésumus, omnípotens Deus: ut, quod de sancto altári tuo accépimus, précibus beáti Evangelístae tui Lucae sanctíficet ánimas nostras, per quod tuti esse possímus. Per Dóminum.

    In Missis votivis post Septuagesimam omnia dicuntur ut supra, sed post Graduale, omissis Allelúja, et Versu sequenti, dicitur

    Tractus. Ps. 20, 3-4
    . Desidérium ánimæ eius tribuísti ei: et voluntáte labiórum ejus non fraudásti eum. V/. Quóniam prævenísti eum in benedictiónibus dulcédinis. V/. Posuísti in cápite ejus corónam de lápide pretióso.

    Tempore autem Paschali Missa Protexísti, de Communi Martyrum 1° loco infra, cum Orationibus, Epistola et Evangelio ut supra.


    FONTE

  3. #23
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    Lightbulb Re: 18 ottobre - S. Luca, evangelista

    18 ottobre 2016: San Luca Evangelista…





    San Luca Evangelista - Sodalitium
    "18 ottobre, San Luca Evangelista.
    Glorioso San Luca che, per estendere a tutto il mondo sino alla fine dei secoli, la scienza divina della salute, registraste in apposito libro non solo gli insegnamenti e le gesta del nostro Signore Gesù Cristo, ma ancora i fatti più meravigliosi dei suoi Apostoli per la fondazione della Chiesa; ottenete a noi tutti la grazia di conformare sempre la nostra vita a quei santissimi documenti che per impulso particolare dello Spirito Santo, e sotto la sua assistenza, avete dato a tutti i popoli nei vostri libri divini. Così sia."










    18/10: San Luca Evangelista
    http://www.agerecontra.it/public/press40/?p=25617
    18/10: San Luca Evangelista « www.agerecontra.it







    Radio Spada

    "Radio Spada è un sito di controinformazione cattolico http://www.radiospada.org/ e una casa editrice http://www.edizioniradiospada.com/"

    “18 ottobre 2016: SAN LUCA, EVANGELISTA.”






    “Il 18 ottobre 707 muore Papa Giovanni VII, Sommo Pontefice”

    “Muore ad Ancona il 18 ottobre 1417 Gregorio XII Correr, già Sommo Pontefice sino al 4 luglio 1415”
    “Muore il 18 ottobre 1503 Papa Pio III Piccolomini, Sommo Pontefice”
    “Giovanni di Brienne, Imperatore di Costantinopoli e Re di Gerusalemme, morto quasi ottantenne, ricco di gloria e privo di ricchezze.”







    Carlo Di Pietro - Giornalista e Scrittore

    Preghiera al Santo del giorno.
    In nómine Patris
    et Fílii
    et Spíritus Sancti.

    Amen.
    Eterno Padre, intendo onorare San Luca, e Vi rendo grazie per tutte le grazie che Voi gli avete elargito.
    Vi prego di accrescere la grazia nella mia anima per i meriti di questo Santo, ed a lui affido la fine della mia vita tramite questa speciale preghiera, così che per virtù della Vostra bontà e promessa, San Luca possa essere mio avvocato e provvedere tutto ciò che è necessario in quell'ora. Così sia.
    #sdgcdpr











    Dom Prosper Guéranger, L'Anno Liturgico - 18 ottobre. San Luca, evangelista

    http://www.unavoce-ve.it/pg-18ott.htm
    “18 OTTOBRE SAN LUCA, EVANGELISTA.

    La benignità del Salvatore.
    San Paolo, nell'epistola a Tito, ricorda per due volte che è "apparsa sulla terra la benignità e l'umanità di Dio Salvatore". Si direbbe che abbia ripetute spesso quelle parole al discepolo prediletto, san Luca, nelle conversazioni, nei viaggi, nella loro lunga intimità.
    Se è cosa difficile stabilire differenze e anche soltanto fare confronti tra i Santi e più ancora fra gli Evangelisti, si può tuttavia notare che il Vangelo di san Luca ci presenta prima di tutto un Salvatore buono e misericordioso. San Luca era uomo di talento, conosceva in modo mirabile il greco, descriveva e dipingeva con garbo scene e paesaggi e aveva un'anima squisita per bontà e dolcezza che dava al talento un'attrattiva straordinaria.
    Il medico.
    San Luca aveva fatto studi di medicina e san Paolo lo chiama "medico carissimo". Nelle narrazioni di guarigioni operate da Gesù rivela la sua qualità di medico sa dissimulare a perfezione quando qualcosa non giova alla buona fama dei medici, come nel caso dell'emorroissa, mentre gli altri evangelisti indugiano sulla incapacità della scienza umana quasi con compiacenza.
    Il ritrattista.
    L'abilità di narratore e di pittore gli ha fatto attribuire il ritratto della Vergine Maria, ma il ritratto più bello della Madre del Salvatore egli ce lo dà nel Vangelo e negli Atti e si pensa con ragione che egli abbia conosciuti i dettagli sull'infanzia del Signore da Maria stessa o dai suoi confidenti immediati.
    Si può dire ancora che egli fu un pittore eccellente del salvatore Gesù. Nel suo racconto, non solo evitò qualsiasi anche apparente severità per le persone, ma notò pure appena di passaggio le crudeltà delle quali il Salvatore fu vittima durante la Passione. Si fermò invece con compiacenza a descrivere a lungo i primi tempi della vita di Gesù, presentandolo sempre con la Madre e parlando spesso della sua preghiera, della sua misericordia per i peccatori, della sua pazienza verso i nemici. Egli ci ha dato i racconti della donna peccatrice, del buon Samaritano, del figlio prodigo, del buon ladrone, dei discepoli di Emmaus e in tutta la narrazione appare preoccupato ispirarci confidenza nella "benignità e umanità del nostra Salvatore" venuto per salvare "tutti gli uomini". Egli vuole persuaderci che tutte le miserie umane, fisiche e morali, possono essere guarite dal Salvatore del quale l'Apostolo, i primi discepoli e la Vergine stessa gli hanno parlato; vuole che intendiamo come rivolte a noi le parole di tenerezza di Gesù: "Dico a voi, che siete miei amici... Non temete, piccolo gregge... " e, leggendo si comprende che lo sguardo di Gesù durante la Passione non si ferma solo su Pietro, ma sopra ciascuno di noi.
    La mortificazione della croce.
    Tuttavia san Luca non pecca di omissione. Ci attira al Maestro, ma non esita a dirci che per seguirlo ed essere degni di Lui, bisogna prendere la croce, rinunciare totalmente a se stessi, abbandonare le proprie cose. Siccome questo non si fa senza sacrificio, egli ce lo dice con dolcezza, imitando la melodia gregoriana del Communio del Comune dei martiri, che si fa carezzevole, seducente, per portarci a prendere con Gesù la croce ogni giorno.
    Egli pure prese la sua croce e la Chiesa nell'Orazione della Messa lo loda "per aver portato sempre nel suo corpo la mortificazione della croce, per la gloria di Dio". Se la Chiesa usa il colore rosso dei martiri, per onorare colui che fra gli Apostoli e gli Evangelisti solo non versò il sangue per Cristo, bisogna che la sua mortificazione sia stata ben meritoria. Fu essa il suo martirio, martirio non di qualche giorno o di qualche ora, ma di tutta la vita, forse ignoto ai contemporanei, ma noto alla Chiesa che, guidata dallo Spirito Santo lo glorifica oggi nella Liturgia.
    L'insegnamento.
    Per noi c'è qui un insegnamento. Come san Luca, possiamo e dobbiamo essere martiri. Col battesimo ci siamo impegnati a preferire la morte al peccato mortale e avviene che noi dobbiamo scegliere tra la morte e il peccato. Bisogna allora scegliere senza esitazione, certi della ricompensa che seguirà alla scelta.
    Ma d'ordinario non possiamo scegliere tra morte e peccato, e la coscienza ci impone soltanto di rinunciare al nostro egoismo e ce lo impone tutti i giorni e, siccome tutti i giorni lo sforzo si rinnova, noi qualche volta cediamo, rinunciando all'amicizia o per lo meno all'intimità divina, conservando nel cuore un poco di amor proprio. Se vi rinunciassimo, ci assicureremmo la gloria che riceve san Luca nella sua eternità beata. La sua intercessione e il suo esempio possano aiutarci a camminare sulle sue orme e su quelle del salvatore e della Madre sua dei quali il Vangelo ci presenta una così seducente figura.
    VITA. - Luca nacque ad Antiochia da famiglia pagana e si convertì senza dubbio verso l'anno 40. Incontrandolo a Troade, san Paolo lo prese per compagno nel secondo viaggio a Filippi, nel 49. Più tardi Luca si unisce definitivamente all'Apostolo. Dopo la morte di san Paolo, Luca lascia Roma e da allora noi perdiamo le sue tracce e più nulla sappiamo di lui.
    Luca è tutto bontà e dolcezza e sfrutta il suo talento letterario, scrivendo il suo Vangelo verso il 60 con lo scopo di attirare i gentili verso la bellezza e la misericordia del Signore. Più tardi scrive gli Atti degli Apostoli. Muore, senza versare il sangue per Cristo, ma la Chiesa l'onora come martire, per la mortificazione e le sofferenze sopportate in vita per la causa del Vangelo.
    La mortificazione della croce.
    Sii benedetto, o Evangelista dei gentili, per aver posto fine alla lunga notte, che ci teneva prigionieri e soffocava i nostri cuori.. Confidente nella Madre di Dio, l'anima tua risente del profumo verginale di queste relazioni e lo riverbera negli scritti e in tutta la vita. Nell'opera grandiosa in cui l'Apostolo delle genti, troppo spesso abbandonato e tradito, ti trovò ugualmente fedele nel momento del naufragio (Atti 27) e della prigionia (II Tim. 4, 11) come nei giorni migliori furono tua parte la tenerezza discreta e la silenziosa devozione. Perciò a buon diritto la Chiesa applica a te le parole che Paolo diceva di se stesso: sempre siamo tribolati, esitanti, perseguitati, abbattuti, portando nel nostro corpo la morte di Gesù, questa morte che manifesta senza fine la vita del Signore nella nostra carne mortale (II Cor. 4, 8-11). Il figlio dell'uomo, che la tua penna ispirata ci fece amare nel suo Vangelo, tu lo riproduci nella sua santità in te stesso.
    Il pittore.
    Custodisci in noi il frutto dei tuoi molteplici insegnamenti. Se i pittori cristiani ti onorano, se è bene che imparino da te che l'ideale di ogni bellezza risiede nel Figlio e nella Madre sua, vi è tuttavia un'arte, che sorpassa quella delle linee e dei colori: quella che produce in noi la rassomiglianza divina. In questa noi vogliamo eccellere alla tua scuola, perché sappiamo di san Paolo, il tuo maestro, che la conformità di immagine con il Figlio di Dio è l'unico titolo alla predestinazione degli eletti (Rom. 8, 29).
    Il medico.
    Proteggi i medici fedeli, che si onorano di camminare suoi tuoi passi e si appoggiano, nel loro ministero di sacrificio e di carità, alla fiducia di cui tu godi presso l'autore della vita. Aiutali nelle cure rivolte a guarire e a sollevare le sofferenze e ispira il loro zelo quando il momento di una temibile morte si approssima.
    Purtroppo il mondo, nella sua senile debolezza, richiede la dedizione di chiunque sia in grado, con la preghiera e con l'azione di scongiurare la sua crisi. Quando il figlio dell'uomo ritornerà credete che troverà ancora la fede sulla terra? (Lc. 18, 8) così parla il Signore nel tuo Vangelo, ma aggiunge che bisogna pregare senza interruzione (ibidem), per la Chiesa dei tempi nostri e di tutti i tempi secondo la parabola della vedova importuna, che finisce per aver ragione del giudice iniquo, che ha in mano la sua causa. Dio non renderà giustizia ai suoi eletti, se continuamente lo supplicheranno? tollererà che siano oppressi senza fine? Io vi dico: li vendicherà con prontezza (ivi, 2-8).
    da: P. GUÉRANGER, L'anno liturgico. - II. Tempo Pasquale e dopo la Pentecoste, trad. it. L. ROBERTI, P. GRAZIANI e P. SUFFIA, Alba, Edizioni Paoline, 1959, pp. 1196-1199.”








    18 Ottobre - San Luca Evangelista

    “18 OTTOBRE SAN LUCA EVANGELISTA
    Medico, evangelista, collaboratore di san Paolo nell'impegno missionario. È l'unico dei quattro evangelisti a non essersi limitato a raccontare la vita di Gesù (il Vangelo), ma ha descritto anche le vicende della Chiesa primitiva in un altro libro del Nuovo Testamento: gli Atti degli Apostoli". Egli ci ha lasciato il Vangelo più lungo e raffinato da un punto di vista linguistico. In esso è molto sviluppata la parte dell'infanzia di Cristo, dove troviamo episodi, riportati solo da lui, che danno particolare rilievo alla figura di Maria. Luca pone in luce l'universalità della salvezza e la predilezione di Cristo verso i poveri e i peccatori; fa annotazioni che ne riflettono la sensibilità verso i malati e i sofferenti. È stato definito da Dante "lo scriba della mansuetudine di Cristo", perché nelle pagine del suo Vangelo predominano Ia dolcezza, la gioia, l'amore.
    PREGHIERA A SAN LUCA EVANGELISTA
    Glorioso S. Luca che, per estendere a tutto il mondo sino alla fine dei secoli, a scienza divina della salute, registraste in apposito libro non solo gli insegnamenti e le gesta del nostro Signore Gesù Cristo, ma ancora i fatti più meravigliosi dei suoi Apostoli per la fondazione della Chiesa; ottenete a noi tutti la grazia di conformar sempre la nostra vita a quei santissimi documenti che per impulso particolare dello Spirito Santo, e sotto la sua dettatura, avete dato a tutti ì popoli nei vostri libri divini.
    Glorioso S. Luca, che per la verginità di cui faceste costantemente professione, meritaste d’avere una speciale famigliarità colla regina delle vergini, Maria Santissima, che vi erudì personalmente, non solo in ciò che riguarda la sua divina elezione in Vera Madre di Dio, ma ancora in tutti i misteri dell’incarnazione del Verbo, de’ suoi primi passi nel mondo, e della privata sua vita; ottenete a noi tutti la grazia di amar anche noi costantemente la bella virtù della purità, per meritarci noi pure quei favori che agli imitatori fedeli delle sue virtù dispensa sempre generosissima la comune avvocata e madre nostra Maria.
    Gloria.”





    "18 Ottobre : San Luca Evangelista - Preghiera - La strada per la felicità

    http://lucedidio.over-blog.it/articl...120644485.html
    18 Ottobre : San Luca Evangelista - Preghiera
    Preghiera a San Luca Evangelista
    Glorioso S. Luca che, per estendere a tutto il mondo sino alla fine dei secoli, a scienza divina della salute, registraste in apposito libro non solo gli insegnamenti e le gesta del nostro Signore Gesù Cristo, ma ancora i fatti più meravigliosi dei suoi Apostoli per la fondazione della Chiesa; ottenete a noi tutti la grazia di conformar sempre la nostra vita a quei santissimi documenti che per impulso particolare dello Spirito Santo, e sotto la sua dettatura, avete dato a tutti ì popoli nei vostri libri divini.
    Glorioso S. Luca, che per la verginità di cui faceste costantemente professione, meritaste d’avere una speciale famigliarità colla regina delle vergini, Maria Santissima, che vi erudì personalmente, non solo in ciò che riguarda la sua divina elezione in Vera Madre di Dio, ma ancora in tutti i misteri dell’incarnazione del Verbo, de’ suoi primi passi nel mondo, e della privata sua vita; ottenete a noi tutti la grazia di amar anche noi costantemente la bella virtù della purità, per meritarci noi pure quei favori che agli imitatori fedeli delle sue virtù dispensa sempre generosissima la comune avvocata e madre nostra Maria.
    Gloria al Padre
    Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo, come era nel principio, ora e sempre nei secoli, nei secoli. Amen.”

    “Figlio di pagani, Luca appartiene alla seconda generazione cristiana. Compagno e collaboratore di san Paolo, che lo chiama «il caro medico», è soprattutto l’autore del terzo Vangelo e degli Atti degli Apostoli. Al suo Vangelo premette due capitoli nei quali racconta la nascita e l’infanzia di Gesù. In essi risalta la figura di Maria, la «serva del Signore, benedetta fra tutte le donne». Il cuore dell’opera, invece, è costituito da una serie di capitoli che riportano la predicazione da Gesù tenuta nel viaggio ideale che lo porta dalla Galilea a Gerusalemme. Anche gli Atti degli Apostoli descrivono un viaggio: la progressione gloriosa del Vangelo da Gerusalemme all’Asia Minore, alla Grecia fino a Roma.
    Protagonisti di questa impresa esaltante sono Pietro e Paolo. A un livello superiore il vero protagonista è lo Spirito Santo, che a Pentecoste scende sugli Apostoli e li guida nell’annuncio del Vangelo agli Ebrei e ai pagani. Da osservatore attento, Luca conosce le debolezze della comunità cristiana così come ha preso atto che la venuta del Signore non è imminente. Dischiude dunque l’orizzonte storico della comunità cristiana, destinata a crescere e a moltiplicarsi per la diffusione del Vangelo. Secondo la tradizione, Luca morì martire a Patrasso in Grecia.”






    18 ottobre - S. Luca, evangelista





    P. S. Auguri di buon onomastico a tutti coloro che, come me, si chiamano Luca come l'Evangelista!

    Luca, Sursum Corda!




    ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
    «Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen.»

    SURSUM CORDA - HABEMUS AD DOMINUM!!! A.M.D.G.!!!

  4. #24
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    Lightbulb Re: 18 ottobre - S. Luca, evangelista

    18 ottobre 2017: SAN LUCA, EVANGELISTA...




    San Luca - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/san-luca/
    "18 ottobre, San Luca Evangelista.

    “In Bitinia il natale del beato Luca Evangelista, il quale, dopo aver molto sofferto per il nome di Cristo, morì pieno di Spirito Santo. Le sue ossa furono in seguito portate a Costantinopoli, e di là trasferite a Pàdova”.
    Glorioso San Luca che, per estendere a tutto il mondo sino alla fine dei secoli, la scienza divina della salute, registraste in apposito libro non solo gli insegnamenti e le gesta del nostro Signore Gesù Cristo, ma ancora i fatti più meravigliosi dei suoi Apostoli per la fondazione della Chiesa; ottenete a noi tutti la grazia di conformare sempre la nostra vita a quei santissimi documenti che per impulso particolare dello Spirito Santo, e sotto la sua asistenza, avete dato a tutti i popoli nei vostri libri divini. Così sia."








    https://www.SaintAmedee.ch
    https://www.facebook.com/SaintAmedee/
    "18 Octobre : Saint Luc, Évangéliste (Ier siècle)."











    "18/10: San Luca Evangelista
    http://www.agerecontra.it/public/press40/?p=25617
    18/10: San Luca Evangelista « www.agerecontra.it

    18/10: San Luca Evangelista « www.agerecontra.it"








    "Radio Spada è un sito di controinformazione cattolico Radio Spada | Radio Spada ? Tagliente ma puntuale e una casa editrice http://www.edizioniradiospada.com/"

    “18 ottobre 2016: SAN LUCA, EVANGELISTA.”





    “Il 18 ottobre 707 muore Papa Giovanni VII, Sommo Pontefice”
    “Muore ad Ancona il 18 ottobre 1417 Gregorio XII Correr, già Sommo Pontefice sino al 4 luglio 1415”
    “Muore il 18 ottobre 1503 Papa Pio III Piccolomini, Sommo Pontefice”
    “Giovanni di Brienne, Imperatore di Costantinopoli e Re di Gerusalemme, morto quasi ottantenne, ricco di gloria e privo di ricchezze.”








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    “Carlo Di Pietro - Giornalista e Scrittore
    Preghiera al Santo del giorno.
    In nómine Patris
    et Fílii
    et Spíritus Sancti.
    Amen.

    Eterno Padre, intendo onorare San Luca, e Vi rendo grazie per tutte le grazie che Voi gli avete elargito.
    Vi prego di accrescere la grazia nella mia anima per i meriti di questo Santo, ed a lui affido la fine della mia vita tramite questa speciale preghiera, così che per virtù della Vostra bontà e promessa, San Luca possa essere mio avvocato e provvedere tutto ciò che è necessario in quell'ora. Così sia.
    #sdgcdpr”

    "Carlo Di Pietro - Sursum Corda
    18 ottobre, San Luca Evangelista
    + Glorioso San Luca che, per estendere a tutto il mondo sino alla fine dei secoli, la scienza divina della salute, registraste in apposito libro non solo gli insegnamenti e le gesta del nostro Signore Gesù Cristo, ma ancora i fatti più meravigliosi dei suoi Apostoli per la fondazione della Chiesa; ottenete a noi tutti la grazia di conformare sempre la nostra vita a quei santissimi documenti che per impulso particolare dello Spirito Santo, e sotto la sua asistenza, avete dato a tutti i popoli nei vostri libri divini. Così sia. +"











    Dom Prosper Guéranger, L'Anno Liturgico - 18 ottobre. San Luca, evangelista
    http://www.unavoce-ve.it/pg-18ott.htm
    Dom Prosper Guéranger, L'Anno Liturgico - 18 ottobre. San Luca, evangelista
    “18 OTTOBRE SAN LUCA, EVANGELISTA.

    La benignità del Salvatore.
    San Paolo, nell'epistola a Tito, ricorda per due volte che è "apparsa sulla terra la benignità e l'umanità di Dio Salvatore". Si direbbe che abbia ripetute spesso quelle parole al discepolo prediletto, san Luca, nelle conversazioni, nei viaggi, nella loro lunga intimità.
    Se è cosa difficile stabilire differenze e anche soltanto fare confronti tra i Santi e più ancora fra gli Evangelisti, si può tuttavia notare che il Vangelo di san Luca ci presenta prima di tutto un Salvatore buono e misericordioso. San Luca era uomo di talento, conosceva in modo mirabile il greco, descriveva e dipingeva con garbo scene e paesaggi e aveva un'anima squisita per bontà e dolcezza che dava al talento un'attrattiva straordinaria.
    Il medico.
    San Luca aveva fatto studi di medicina e san Paolo lo chiama "medico carissimo". Nelle narrazioni di guarigioni operate da Gesù rivela la sua qualità di medico sa dissimulare a perfezione quando qualcosa non giova alla buona fama dei medici, come nel caso dell'emorroissa, mentre gli altri evangelisti indugiano sulla incapacità della scienza umana quasi con compiacenza.
    Il ritrattista.
    L'abilità di narratore e di pittore gli ha fatto attribuire il ritratto della Vergine Maria, ma il ritratto più bello della Madre del Salvatore egli ce lo dà nel Vangelo e negli Atti e si pensa con ragione che egli abbia conosciuti i dettagli sull'infanzia del Signore da Maria stessa o dai suoi confidenti immediati.
    Si può dire ancora che egli fu un pittore eccellente del salvatore Gesù. Nel suo racconto, non solo evitò qualsiasi anche apparente severità per le persone, ma notò pure appena di passaggio le crudeltà delle quali il Salvatore fu vittima durante la Passione. Si fermò invece con compiacenza a descrivere a lungo i primi tempi della vita di Gesù, presentandolo sempre con la Madre e parlando spesso della sua preghiera, della sua misericordia per i peccatori, della sua pazienza verso i nemici. Egli ci ha dato i racconti della donna peccatrice, del buon Samaritano, del figlio prodigo, del buon ladrone, dei discepoli di Emmaus e in tutta la narrazione appare preoccupato ispirarci confidenza nella "benignità e umanità del nostra Salvatore" venuto per salvare "tutti gli uomini". Egli vuole persuaderci che tutte le miserie umane, fisiche e morali, possono essere guarite dal Salvatore del quale l'Apostolo, i primi discepoli e la Vergine stessa gli hanno parlato; vuole che intendiamo come rivolte a noi le parole di tenerezza di Gesù: "Dico a voi, che siete miei amici... Non temete, piccolo gregge... " e, leggendo si comprende che lo sguardo di Gesù durante la Passione non si ferma solo su Pietro, ma sopra ciascuno di noi.
    La mortificazione della croce.
    Tuttavia san Luca non pecca di omissione. Ci attira al Maestro, ma non esita a dirci che per seguirlo ed essere degni di Lui, bisogna prendere la croce, rinunciare totalmente a se stessi, abbandonare le proprie cose. Siccome questo non si fa senza sacrificio, egli ce lo dice con dolcezza, imitando la melodia gregoriana del Communio del Comune dei martiri, che si fa carezzevole, seducente, per portarci a prendere con Gesù la croce ogni giorno.
    Egli pure prese la sua croce e la Chiesa nell'Orazione della Messa lo loda "per aver portato sempre nel suo corpo la mortificazione della croce, per la gloria di Dio". Se la Chiesa usa il colore rosso dei martiri, per onorare colui che fra gli Apostoli e gli Evangelisti solo non versò il sangue per Cristo, bisogna che la sua mortificazione sia stata ben meritoria. Fu essa il suo martirio, martirio non di qualche giorno o di qualche ora, ma di tutta la vita, forse ignoto ai contemporanei, ma noto alla Chiesa che, guidata dallo Spirito Santo lo glorifica oggi nella Liturgia.
    L'insegnamento.
    Per noi c'è qui un insegnamento. Come san Luca, possiamo e dobbiamo essere martiri. Col battesimo ci siamo impegnati a preferire la morte al peccato mortale e avviene che noi dobbiamo scegliere tra la morte e il peccato. Bisogna allora scegliere senza esitazione, certi della ricompensa che seguirà alla scelta.
    Ma d'ordinario non possiamo scegliere tra morte e peccato, e la coscienza ci impone soltanto di rinunciare al nostro egoismo e ce lo impone tutti i giorni e, siccome tutti i giorni lo sforzo si rinnova, noi qualche volta cediamo, rinunciando all'amicizia o per lo meno all'intimità divina, conservando nel cuore un poco di amor proprio. Se vi rinunciassimo, ci assicureremmo la gloria che riceve san Luca nella sua eternità beata. La sua intercessione e il suo esempio possano aiutarci a camminare sulle sue orme e su quelle del salvatore e della Madre sua dei quali il Vangelo ci presenta una così seducente figura.
    VITA. - Luca nacque ad Antiochia da famiglia pagana e si convertì senza dubbio verso l'anno 40. Incontrandolo a Troade, san Paolo lo prese per compagno nel secondo viaggio a Filippi, nel 49. Più tardi Luca si unisce definitivamente all'Apostolo. Dopo la morte di san Paolo, Luca lascia Roma e da allora noi perdiamo le sue tracce e più nulla sappiamo di lui.
    Luca è tutto bontà e dolcezza e sfrutta il suo talento letterario, scrivendo il suo Vangelo verso il 60 con lo scopo di attirare i gentili verso la bellezza e la misericordia del Signore. Più tardi scrive gli Atti degli Apostoli. Muore, senza versare il sangue per Cristo, ma la Chiesa l'onora come martire, per la mortificazione e le sofferenze sopportate in vita per la causa del Vangelo.

    La mortificazione della croce.
    Sii benedetto, o Evangelista dei gentili, per aver posto fine alla lunga notte, che ci teneva prigionieri e soffocava i nostri cuori.. Confidente nella Madre di Dio, l'anima tua risente del profumo verginale di queste relazioni e lo riverbera negli scritti e in tutta la vita. Nell'opera grandiosa in cui l'Apostolo delle genti, troppo spesso abbandonato e tradito, ti trovò ugualmente fedele nel momento del naufragio (Atti 27) e della prigionia (II Tim. 4, 11) come nei giorni migliori furono tua parte la tenerezza discreta e la silenziosa devozione. Perciò a buon diritto la Chiesa applica a te le parole che Paolo diceva di se stesso: sempre siamo tribolati, esitanti, perseguitati, abbattuti, portando nel nostro corpo la morte di Gesù, questa morte che manifesta senza fine la vita del Signore nella nostra carne mortale (II Cor. 4, 8-11). Il figlio dell'uomo, che la tua penna ispirata ci fece amare nel suo Vangelo, tu lo riproduci nella sua santità in te stesso.
    Il pittore.
    Custodisci in noi il frutto dei tuoi molteplici insegnamenti. Se i pittori cristiani ti onorano, se è bene che imparino da te che l'ideale di ogni bellezza risiede nel Figlio e nella Madre sua, vi è tuttavia un'arte, che sorpassa quella delle linee e dei colori: quella che produce in noi la rassomiglianza divina. In questa noi vogliamo eccellere alla tua scuola, perché sappiamo di san Paolo, il tuo maestro, che la conformità di immagine con il Figlio di Dio è l'unico titolo alla predestinazione degli eletti (Rom. 8, 29).
    Il medico.
    Proteggi i medici fedeli, che si onorano di camminare suoi tuoi passi e si appoggiano, nel loro ministero di sacrificio e di carità, alla fiducia di cui tu godi presso l'autore della vita. Aiutali nelle cure rivolte a guarire e a sollevare le sofferenze e ispira il loro zelo quando il momento di una temibile morte si approssima.
    Purtroppo il mondo, nella sua senile debolezza, richiede la dedizione di chiunque sia in grado, con la preghiera e con l'azione di scongiurare la sua crisi. Quando il figlio dell'uomo ritornerà credete che troverà ancora la fede sulla terra? (Lc. 18, 8) così parla il Signore nel tuo Vangelo, ma aggiunge che bisogna pregare senza interruzione (ibidem), per la Chiesa dei tempi nostri e di tutti i tempi secondo la parabola della vedova importuna, che finisce per aver ragione del giudice iniquo, che ha in mano la sua causa. Dio non renderà giustizia ai suoi eletti, se continuamente lo supplicheranno? tollererà che siano oppressi senza fine? Io vi dico: li vendicherà con prontezza (ivi, 2-8).
    da: P. GUÉRANGER, L'anno liturgico. - II. Tempo Pasquale e dopo la Pentecoste, trad. it. L. ROBERTI, P. GRAZIANI e P. SUFFIA, Alba, Edizioni Paoline, 1959, pp. 1196-1199.”







    http://www.preghiereperlafamiglia.it...vangelista.htm
    “18 OTTOBRE SAN LUCA EVANGELISTA

    Medico, evangelista, collaboratore di san Paolo nell'impegno missionario. È l'unico dei quattro evangelisti a non essersi limitato a raccontare la vita di Gesù (il Vangelo), ma ha descritto anche le vicende della Chiesa primitiva in un altro libro del Nuovo Testamento: gli Atti degli Apostoli". Egli ci ha lasciato il Vangelo più lungo e raffinato da un punto di vista linguistico. In esso è molto sviluppata la parte dell'infanzia di Cristo, dove troviamo episodi, riportati solo da lui, che danno particolare rilievo alla figura di Maria. Luca pone in luce l'universalità della salvezza e la predilezione di Cristo verso i poveri e i peccatori; fa annotazioni che ne riflettono la sensibilità verso i malati e i sofferenti. È stato definito da Dante "lo scriba della mansuetudine di Cristo", perché nelle pagine del suo Vangelo predominano Ia dolcezza, la gioia, l'amore.
    PREGHIERA A SAN LUCA EVANGELISTA
    Glorioso S. Luca che, per estendere a tutto il mondo sino alla fine dei secoli, a scienza divina della salute, registraste in apposito libro non solo gli insegnamenti e le gesta del nostro Signore Gesù Cristo, ma ancora i fatti più meravigliosi dei suoi Apostoli per la fondazione della Chiesa; ottenete a noi tutti la grazia di conformar sempre la nostra vita a quei santissimi documenti che per impulso particolare dello Spirito Santo, e sotto la sua dettatura, avete dato a tutti ì popoli nei vostri libri divini.
    Glorioso S. Luca, che per la verginità di cui faceste costantemente professione, meritaste d’avere una speciale famigliarità colla regina delle vergini, Maria Santissima, che vi erudì personalmente, non solo in ciò che riguarda la sua divina elezione in Vera Madre di Dio, ma ancora in tutti i misteri dell’incarnazione del Verbo, de’ suoi primi passi nel mondo, e della privata sua vita; ottenete a noi tutti la grazia di amar anche noi costantemente la bella virtù della purità, per meritarci noi pure quei favori che agli imitatori fedeli delle sue virtù dispensa sempre generosissima la comune avvocata e madre nostra Maria.
    Gloria.”





    "18 Ottobre : San Luca Evangelista - Preghiera - La strada per la felicità
    http://lagioiadellapreghiera.it/arti...120644485.html
    18 Ottobre : San Luca Evangelista - Preghiera
    Preghiera a San Luca Evangelista

    Glorioso S. Luca che, per estendere a tutto il mondo sino alla fine dei secoli, a scienza divina della salute, registraste in apposito libro non solo gli insegnamenti e le gesta del nostro Signore Gesù Cristo, ma ancora i fatti più meravigliosi dei suoi Apostoli per la fondazione della Chiesa; ottenete a noi tutti la grazia di conformar sempre la nostra vita a quei santissimi documenti che per impulso particolare dello Spirito Santo, e sotto la sua dettatura, avete dato a tutti ì popoli nei vostri libri divini.
    Glorioso S. Luca, che per la verginità di cui faceste costantemente professione, meritaste d’avere una speciale famigliarità colla regina delle vergini, Maria Santissima, che vi erudì personalmente, non solo in ciò che riguarda la sua divina elezione in Vera Madre di Dio, ma ancora in tutti i misteri dell’incarnazione del Verbo, de’ suoi primi passi nel mondo, e della privata sua vita; ottenete a noi tutti la grazia di amar anche noi costantemente la bella virtù della purità, per meritarci noi pure quei favori che agli imitatori fedeli delle sue virtù dispensa sempre generosissima la comune avvocata e madre nostra Maria.
    Gloria al Padre
    Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo, come era nel principio, ora e sempre nei secoli, nei secoli. Amen.”

    “Figlio di pagani, Luca appartiene alla seconda generazione cristiana. Compagno e collaboratore di san Paolo, che lo chiama «il caro medico», è soprattutto l’autore del terzo Vangelo e degli Atti degli Apostoli. Al suo Vangelo premette due capitoli nei quali racconta la nascita e l’infanzia di Gesù. In essi risalta la figura di Maria, la «serva del Signore, benedetta fra tutte le donne». Il cuore dell’opera, invece, è costituito da una serie di capitoli che riportano la predicazione da Gesù tenuta nel viaggio ideale che lo porta dalla Galilea a Gerusalemme. Anche gli Atti degli Apostoli descrivono un viaggio: la progressione gloriosa del Vangelo da Gerusalemme all’Asia Minore, alla Grecia fino a Roma.
    Protagonisti di questa impresa esaltante sono Pietro e Paolo. A un livello superiore il vero protagonista è lo Spirito Santo, che a Pentecoste scende sugli Apostoli e li guida nell’annuncio del Vangelo agli Ebrei e ai pagani. Da osservatore attento, Luca conosce le debolezze della comunità cristiana così come ha preso atto che la venuta del Signore non è imminente. Dischiude dunque l’orizzonte storico della comunità cristiana, destinata a crescere e a moltiplicarsi per la diffusione del Vangelo. Secondo la tradizione, Luca morì martire a Patrasso in Grecia.”








    P. S. Auguri di buon onomastico a tutti coloro che, come me, si chiamano Luca come l'Evangelista!

    Luca, Sursum Corda!
    ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
    «Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen.»

    SURSUM CORDA - HABEMUS AD DOMINUM!!! A.M.D.G.!!!

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    Lightbulb Re: 18 ottobre - S. Luca, evangelista

    18 OTTOBRE 2018: SAN LUCA, EVANGELISTA…



    «18 OTTOBRE SAN LUCA, EVANGELISTA.»
    Dom Prosper Guéranger, L'Anno Liturgico - 18 ottobre. San Luca, evangelista
    http://www.unavoce-ve.it/pg-18ott.htm



    https://www.sursumcorda.cloud/preghi...angelista.html
    «Preghiera a San Luca Evangelista (18.10) - Sursum Corda Associazione».

    https://www.sursumcorda.cloud/comuni...-san-luca.html
    «Il Vangelo secondo San Luca».



    https://www.agerecontra.it/2016/10/1...a-evangelista/
    "18/10: San Luca Evangelista."



    San Luca - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/san-luca/
    «18 ottobre, San Luca Evangelista.

    “In Bitinia il natale del beato Luca Evangelista, il quale, dopo aver molto sofferto per il nome di Cristo, morì pieno di Spirito Santo. Le sue ossa furono in seguito portate a Costantinopoli, e di là trasferite a Pàdova”.
    Glorioso San Luca che, per estendere a tutto il mondo sino alla fine dei secoli, la scienza divina della salute, registraste in apposito libro non solo gli insegnamenti e le gesta del nostro Signore Gesù Cristo, ma ancora i fatti più meravigliosi dei suoi Apostoli per la fondazione della Chiesa; ottenete a noi tutti la grazia di conformare sempre la nostra vita a quei santissimi documenti che per impulso particolare dello Spirito Santo, e sotto la sua asistenza, avete dato a tutti i popoli nei vostri libri divini. Così sia.»
    http://www.sodalitium.biz/wp-content..._Saint_Luc.png





    http://www.sodalitium.biz/wp-content...18-300x247.jpg





    http://www.sodalitium.biz/wp-content...-4-206x300.jpg





    "Sante Messe - Sodalitium"
    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/

    "S. Messa in provincia di Verona - Sodalitium"
    http://www.sodalitium.biz/s-messa-provincia-verona/

    “Sodalitium - IMBC.”
    https://www.youtube.com/user/sodalitium

    “Omelie dell'I•M•B•C a Ferrara.”
    https://www.facebook.com/OmelieIMBCFerrara/

    http://www.oratoriosantambrogiombc.it/
    “Oratorio Sant'Ambrogio, Milano - Offertur Oblatio Munda (Malachia 1, 11)”




    «Don Floriano Abrahamowicz - Domus Marcel Lefebvre.
    XXI domenica d. Pentecoste (Santa Messa)
    https://www.youtube.com/watch?v=H84WydDuFFs
    XXI domenica d. Pentecoste (Omelia)
    https://www.youtube.com/watch?v=1NiTVwx9HdM
    https://www.youtube.com/user/florianoabrahamowicz/
    http://www.domusmarcellefebvre.it/
    Ogni giovedì alle ore 20.30 ha luogo la lettura in diretta di una o due questioni del Catechismo di San Pio X.
    http://www.domusmarcellefebvre.it/santa-messa-1.php
    La Santa Messa tutte le domeniche alle ore 10.30 a Paese, Treviso.»







    https://tradidiaccepi.blogspot.com/


    https://www.facebook.com/catholictradition2016/
    «Sancti et Sanctae Dei, orate pro nobis.»
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...1d&oe=5C4E0641





    “SAN LUCA
    Evangelista.
    Doppio di II classe.
    Paramenti rossi.
    Dom Prosper Guéranger, L'Anno Liturgico - 18 ottobre. San Luca, evangelista
    http://www.unavoce-ve.it/pg-18ott.htm
    San Gerolamo, facendosi eco della tradizione, ci dice che Luca era «medico, appartenente alla nazione sira, antiocheno di nascita». Antiochia era una città di fondazione e civiltà greca. Luca era quindi di razza greca e parlava correntemente la lingua greca come l'aramaica. Appunto perché antiocheno, potè entrare molto presto in relazione con san Paolo ed accompagnarlo in una parte dei suoi viaggi. A lui dobbiamo precisamente il libro intitolato Atti apostolici, in cui sono ricordati gli esordi della Chiesa e specialmente i viaggi apostolici di san Paolo. Questo libro fu preceduto da un altro: il Vangelo secondo san Luca, nel quale sono narrati tanti particolari riguardanti la misericordia di Gesù verso i peccatori. Come per la Messa della festa di san Marco, così per quella di oggi il brano di Vangelo è quello in cui son riferite - e solamente da san Luca - le prescrizioni di Gesù ai settantadue discepoli in occasione della loro temporanea missione attraverso la Palestina. Esse sono le regole d'ogni discepolo e d'ogni evangelizzatore.

    Passò al Signore verso il 90 a Tebe in Beozia. Le sue reliquie si conservano nella basilica di santa Giustina a Padova, a parte il cranio, che l'imperatore Carlo IV di Lussemburgo, portò a Praga.
    • Dal libro di san Girolamo Prete sugli Scrittori ecclesiastici.
    Cap. 7.
    Luca, medico d'Antiochia, versato, come lo indicano i suoi scritti, nella lingua Greca, fu discepolo dell'Apostolo san Paolo, e compagno di tutti i suoi viaggi apostolici. Scrisse uno dei Vangeli, e di lui lo stesso Paolo dice: «Abbiamo anche mandato con lui quel fratello, ch'è lodato in tutte le chiese per il Vangelo» (2 Cor 8, 13). E ai Colossesi «Vi saluta Luca, il medico carissimo» (Coloss. 4,4). E a Timoteo: «II solo Luca è con me» (Tim. 4, 21). Egli compose un altro libro eccellente intitolato: gli Atti degli Apostoli, contenente la storia di quel tempo fino al secondo anno del soggiorno di Paolo a Roma, cioè fino al quarto anno di Nerone. Da ciò inferiamo, che il libro fu composto in questa medesima città.
    Quindi riputiamo come libri apocrifi i viaggi di Paolo, di Tecla e tutta la favola del Leone battezzato. Perché com'è possibile che un individuo, compagno dell'Apostolo, fra tante altre cose abbia dimenticato solo questo? Di più anche Tertulliano, vicino a quei tempi, racconta che in Asia un certo prete, affezionato all'Apostolo Paolo, essendo stato convinto da san Giovanni d'essere l'autore del libro, e avendo confessato di averlo fatto per amore a san Paolo, fu deposto proprio per questo. Alcuni pensano che ogni volta che san Paolo dice nelle sue lettere «Secondo il mio Vangelo», intenda parlare del Vangelo di Luca.
    Luca poi apprese il Vangelo non solo dall'Apostolo Paolo, che non era stato col Signore durante la sua vita mortale, ma anche dagli altri Apostoli; ciò che dichiara lui stesso nel principio del suo libro, dicendo: «Come ci riferirono quelli che fin da principio furono testimoni oculari e ministri della parola» (Luc. 1,2). Quindi egli ha redatto il Vangelo sul rapporto d'altri; gli Atti degli Apostoli invece li ha composti secondo che aveva visto lui stesso. Visse ottantaquattro anni, e non ebbe mai moglie. Fu sepolto a Costantinopoli, nella quale città vennero trasportate le sue ossa dall'Acaia insieme con le reliquie dell'Apostolo sant'Andrea, l'anno ventesimo di Costantino.
    SANTA MESSA
    - All'Epistola.
    San Paolo aveva indetto presso i fedeli da lui convertiti una grande colletta a pro dei cristiani poveri di Gerusalemme; a questa opera aveva preposto Tito ed alcuni altri delegati. Nel brano di lettera che segue, l'Apostolo raccomanda ed accredita ai fedeli di Corinto Tito ed altri due anonimi suoi incaricati. In uno di costoro, «il cui elogio risuona in tutte le chiese per cagion del Vangelo», si è voluto sovente, da Padri ed esegeti, vedere un'allusione a San Luca. Cosa incertissima, ma che spiega perché oggi leggasi detto brano.
    - Al Vangelo.
    • Omelia di san Gregorio papa.
    Omelia 17 sui Vangeli.
    Il Signore e Salvatore nostro, fratelli carissimi, ci avvisa ora con parole ed ora con opere. Infatti le sue opere sono precetti; e, quando fa qualche cosa, anche senza dir nulla, ci mostra quello che dobbiamo fare noi. Ecco, dunque, egli manda i discepoli a predicare a due a due, perché sono due i precetti della carità, cioè l'amor di Dio e l'amor del prossimo, e bisogna essere almeno in due per poter praticare la carità. Infatti propriamente parlando, non si esercita la carità verso se stessi; ma l'amore, perché possa essere carità, deve avere per oggetto un altro.
    Ecco dunque che il Signore manda i discepoli a predicare a due a due, insinuandoci così tacitamente come, chi non ha carità verso gli altri, in nessun modo deve assumersi l'ufficio della predicazione. E con ragione si dice che li mandò davanti a sé in ogni città e luogo dove egli stava per andare. Infatti il Signore segue i suoi predicatori; la predicazione infatti precede, e allora il Signore viene ad abitare nell'anima nostra, quando è preceduto dalle parole di coloro che ci esortano; ed è così che la verità è ricevuta dallo spirito.
    Ed ecco perché Isaia dice agli stessi predicatori: «Preparate la via del Signore, raddrizzate i sentieri del Dio nostro». Ed il Salmista dice ai figli di Dio: «Preparate la via a colui che ascende da occidente». Infatti il Signore ascese da occidente; perché quanto più il Signore si è abbassato nella sua passione, tanto più ha manifestato la sua gloria nella risurrezione. Ascese veramente da occidente, perché, risorgendo, calpestò la morte che aveva subita. Noi dunque prepariamo la strada a colui che salì da occidente, quando predichiamo alle vostre anime la sua gloria, affinché egli stesso poi venendo, le illumini con la sua presenza e con il suo amore.
    Ascoltiamo quello che dice nell'inviare i predicatori: «La messe è molta, ma gli operai sono pochi. Pregate dunque il padrone della messe, perché mandi operai per la sua messe» (Mt 9,37-38). Per una grande messe gli operai sono pochi. Di questa scarsità non possiamo parlare senza profonda tristezza, poiché vi sono persone che ascolterebbero la buona parola, ma mancano i predicatori. Ecco, il mondo è pieno di sacerdoti, e tuttavia si trova assai di rado chi lavora nella messe del Signore. Ci siamo assunti l'ufficio sacerdotale, ma non compiamo le opere che l'ufficio comporta.
    Perciò riflettete attentamente, fratelli carissimi, sulla parola del Signore: «Pregate il padrone della messe, perché mandi operai per la sua messe». Pregate voi per noi, perché siamo in grado di operare per voi come si conviene; perché la lingua non resti inattiva dall'esortare, e il nostro silenzio non condanni, presso il giusto giudice, noi, che abbiamo assunto l'ufficio di predicatori.”
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    «Preghiera a San Luca Evangelista (18.10) - Sursum Corda Associazione».
    https://www.sursumcorda.cloud/comuni...-san-luca.html
    «Carlo Di Pietro - Sursum Corda
    Preghiera al Santo del giorno.

    In nómine Patris
    et Fílii
    et Spíritus Sancti.
    Amen.

    Eterno Padre, intendo onorare San Luca, e Vi rendo grazie per tutte le grazie che Voi gli avete elargito.
    Vi prego di accrescere la grazia nella mia anima per i meriti di questo Santo, ed a lui affido la fine della mia vita tramite questa speciale preghiera, così che per virtù della Vostra bontà e promessa, San Luca possa essere mio avvocato e provvedere tutto ciò che è necessario in quell'ora. Così sia.


    18 ottobre, San Luca Evangelista.
    + Glorioso San Luca che, per estendere a tutto il mondo sino alla fine dei secoli, la scienza divina della salute, registraste in apposito libro non solo gli insegnamenti e le gesta del nostro Signore Gesù Cristo, ma ancora i fatti più meravigliosi dei suoi Apostoli per la fondazione della Chiesa; ottenete a noi tutti la grazia di conformare sempre la nostra vita a quei santissimi documenti che per impulso particolare dello Spirito Santo, e sotto la sua asistenza, avete dato a tutti i popoli nei vostri libri divini. Così sia. +.»


    “Cuore Eucaristico di Gesù, fornace della divina carità, date al mondo la pace. (Indulgenza di 300 giorni ogni volta, alle solite condizioni).”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...f2&oe=5C4D061B










    http://www.centrostudifederici.org/
    http://www.centrostudifederici.org/6...le-narcisista/
    «Centro studi Giuseppe Federici – Per una nuova insorgenza
    Comunicato n. 78/18 del 18 ottobre 2018, San Luca

    Il ’68: giovanilista, parricida, puerile, narcisista
    In attesa dell’imminente seminario di studi “Non serviam: il ’68 contro il principio dell’autorità”, che si svolgerà nel corso della “giornata per la regalità sociale di Cristo”, in programma sabato 20/10/2018 a Modena, segnaliamo alcune riflessioni di Marcello Veneziani sul ’68. (...)»

    http://www.centrostudifederici.org/n...-dellautorita/
    «“Non serviam: il ’68 contro il principio dell’autorità”
    Sabato 20 ottobre 2018, presso il salone delle conferenze del “Ristorante Vinicio” a Modena, in Via Emilia Est n. 1526, fraz. Fossalta, la rivista “Sodalitum” e il Centro Studi “Giuseppe Federici” presentano la XIII GIORNATA PER LA REGALITÀ SOCIALE DI CRISTO
    , col seminario di studi:
    “NON SERVIAM: IL ’68 CONTRO IL PRINCIPIO DELL’AUTORITÀ”
    Vi sarà un’esposizione di libri e oggettistica a cura di case editrici e associazioni culturali.
    Programma della giornata:
    – ore 10,30 caffè di benvenuto.
    – ore 11,00 recita del “Veni Sancte Spiritus”, presentazione della giornata e apertura dell’esposizione.
    – ore 11,15 prima lezione: “LE BASI DEL NUOVO DIRITTO DI FAMIGLIA: CONTRO L’AUTORITÀ DEL PADRE”.
    – ore 12,15 pausa per il pranzo.
    – ore 15,00 seconda lezione: “’HUMANAE VITAE E CONTRACCEZIONE: LA DESISTENZA DELL’AUTORITÀ”.
    – ore 16,00 pausa.
    – ore 16,30 terza lezione: “IL VATICANO II ANTICIPAZIONE DEL ’68: LA QUESTIONE DELL’AUTORITÀ NELLA CHIESA”.
    – ore 17,30 conclusione della giornata con il canto del “Christus Vincit”.
    Le lezioni saranno tenute da don Francesco Ricossa, direttore della rivista “Sodalitium”.(...)»







    http://www.radiospada.org/
    http://www.edizioniradiospada.com/
    https://www.facebook.com/radiospadasocial/?fref=nf

    “18 ottobre 2018: SAN LUCA, EVANGELISTA.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...11&oe=5C57CB0D





    “Il 18 ottobre 707 muore Papa Giovanni VII, Sommo Pontefice”

    “Muore ad Ancona il 18 ottobre 1417 Gregorio XII Correr, già Sommo Pontefice sino al 4 luglio 1415”

    “Muore il 18 ottobre 1503 Papa Pio III Piccolomini, Sommo Pontefice”

    “Giovanni di Brienne, Imperatore di Costantinopoli e Re di Gerusalemme, morto quasi ottantenne, ricco di gloria e privo di ricchezze.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...e2&oe=5C55E639





    “18 ottobre 1867: le truppe pontificie, guidate dal comandate de Charette, conquistano Nerola occupata dai garibaldini. Viva il Papa-Re!”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...32&oe=5C479B20










    https://moimunanblog.files.wordpress...f5bb671ea.jpeg







    https://militesvirginismariae.wordpress.com/


    http://www.catholique-sedevacantiste.fr/


    https://fidecatholica.wordpress.com/




    Ligue Saint Amédée
    http://liguesaintamedee.ch
    https://www.facebook.com/SaintAmedee/

    «Intransigeants sur la doctrine ; charitables dans l'évangélisation [Non Una Cum].»
    18 octobre : Saint Luc, Évangéliste (Ier siècle) :: Ligue Saint Amédée
    “18 octobre : Saint Luc, Évangéliste (Ier siècle).”
    http://liguesaintamedee.ch/applicati..._saint_luc.jpg








    P. S. Auguri di buon onomastico anche quest'anno a tutti coloro che, come me, si chiamano Luca come l'Evangelista!!! SAN LUCA EVANGELISTA PREGA PER NOI!!!

    Cor Jesu Sacratissimum, miserere nobis!!!
    Regina Sacratissimi Rosarii Ora Pro Nobis!!!

    Luca, Sursum Corda – Habemus Ad Dominum!!!
    ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
    «Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen.»

    SURSUM CORDA - HABEMUS AD DOMINUM!!! A.M.D.G.!!!

 

 
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