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Discussione: Sudan

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    Predefinito Sudan

    Sudan: la chiave per la vittoria dell'Islâm in Africa.
    Comprendere gli attacchi che subisce e aiutare questa Nazione
    strategicamente importante, i cui effetti colpiscono i musulmani e l'Islâm negli Stati Uniti
    di Kaukab Siddiqui.


    Il 10 Maggio, rappresentative di democratici e repubblicani del Congresso degli Stati Uniti hanno danneggiato il regime islamico sudanese, accusando i musulmani di "genocidio", e di crimini contro l'umanità senza precedenti. Neanche l'Iraq è mai stato accusato in modo tanto grave.
    Il Sudan è stato soggetto per molti anni a severe sanzioni da parte degli Stati Uniti, supportate da tutti i suoi alleati. Al giorno d'oggi, è molto difficile trasferire un singolo dollaro dalle banche americane al Sudan, anche solo tramite transazioni personali.

    Come si è giunti a questa situazione?

    Preparare un terreno favorevole: Nel 1996, un quotidiano liberal controllato dagli ebrei di Baltimora, chiamato The Baltimore Sun, inviò due giornalisti nella regione meridionale del Sudan. Essi entrarono nel paese clandestinamente grazie all'aiuto di un gruppo missionario cristiano con sede fuori Ginevra, in Svizzera, e affermarono di aver visto bambini resi in schiavitù da "mercanti di schiavi arabi", e di aver dovuto pagare 50 dollari a persona, per poterli liberare. Le foto dei bambini "liberati" furono anche pubblicate sul giornale: erano bambini in ottima salute e non parevano proprio degli schiavi. Come osservò un critico, chiunque, in una nazione povera, dirà di essere uno "schiavo" se sei disposto a dare 50 dollari a suo padre.
    Non appena il Baltimore Sun pubblicò l'articolo sulla "schiavitù" in Sudan, questo fu molto pubblicizzato nei media americani dai sionisti. Nella stessa Baltimora, uno speciale programma radio sull'argomento venne trasmesso sulla WJHU (la radio della John Hopkins University) dal conduttore radiofonico ebreo Mark Steiner.

    Comprendere il movente: Il governo statunitense sapeva bene che ogni accusa contro la più grande nazione africana avrebbe causato il risentimento della comunità afro-americana, che al giorno d'oggi è molto bene organizzata e fa sentire la sua voce; i lettori ricorderanno, ad esempio, che questa comunità si è mossa con successo contro il regime dell'Apartheid in Sudafrica. Ma l'attacco contro il Sudan ebbe successo in quanto venne utilizzato un argomento molto sensibile per gli afro-americani: la questione dello schiavismo.
    Così gli afro-americani, invece di supportare la nazione africana del Sudan dagli attacchi dell'America, iniziarono a supportare questi attacchi!

    Come sappiamo che le accuse contro il Sudan sono false?: Alle affermazioni dei reportages distribuiti dal Sun e dalla WJHU si oppose la mia organizzazione, la Jama'at al-Muslimin International. Siamo stati in grado di confutarne la propaganda sionista in quanto:

    1. Il segretario generale della nostra associazione, la sorella Ashira Na'im (lei stessa una afro-americana), ha vissuto circa un anno in Sudan nello stesso periodo in cui iniziarono a circolare le storie sullo "schiavismo". Ella non ha visto alcun segnale di schiavitù nonostante si sia mossa in tutte le fasce economiche della società sudanese. Nei fatti, ha visto cristiani delle regioni meridionali cercare protezione dal conflitto nella città musulmana di Khartoum.

    2. Un'altra sorella afro-americana (un medico), la dottoressa Sapphire Ahmad, che ha vissuto in Sudan per quasi due anni, ha confutato dettagliatamente le affermazioni propagandistiche secondo cui in Sudan ci sarebbe la schiavitù.

    3. I sionisti affermano che una sezione della popolazione sudanese di etnia non-araba (i nubiani) sarebbe stata decimata dal regime islamico. Nel nostro giornale New Trend, abbiamo pubblicato un'intervista ad un attivista della comunità nubiana, il dottor Shahin, che ha smentito i racconti sionisti definendoli delle assolute bugie.

    4. Un gruppo britannico ha dato il via ad un'investigazione in merito ai reportages sulla schiavitù in Sudan, e ha poi pubblicato il McNair report, che dopo aver analizzato area per area la situazione del Sudan ha ridimensionato le storie di "schiavitù" (i punti salienti di questo studio sono consultabili nel nostro giornale New Trend, POB 356, Kingsville, MD 21087).

    5. Un gruppo cristiano chiamato "Noi abbiamo queste verità" ha anch'esso investigato sulle storie di schiavitù in Sudan, e ha scoperto che le storie di schiavitù e di genocidio non hanno alcuna base di verità. Il gruppo ha infatti notato che se la propaganda contro il Sudan dovesse venir esser presa sul serio, questo ci porterebbe a concludere che l'intera popolazione cristiana del Sudan sarebbe stata interamente uccisa DUE VOLTE (anche questa inchiesta è riportata sul nostro giornale).

    6. Il Pennsylvania Black Caucus ha visitato il Sudan due volte, e ha respinto le storie sulla schiavitù.

    Nonostante tutte queste prove, i sionisti vanno avanti con la loro campagna propagandistica. Essi si sono recati nel sud del Sudan e hanno incontrato bambini che i missionari hanno detto essere "schiavi", e hanno pagato i loro "padroni" per liberarli. Alcuni di questi bambini sono stati portati in giro negli Stati Uniti come prova della "Schiavitù in Sudan".

    Il New York Times (giornale controllato dagli ebrei), e il giornalista del Village Voice Nat Hentoff (anch'esso ebreo), si sono anche loro uniti a questa campagna diffamatoria. Essa si è persino creata un consenso all'interno della comunità afro-americana. Ha da prima ricevuto il supporto del BET (Black Entertainment Network), e in seguito da Kwezi Mfume, il leader del NAACP.
    Un'altra voce, quella del conduttore radiofonico della 1450 AM di Washington, Madison,si è levata nella campagna contro il Sudan. Il signor Madison è stato estremamente attivo, e si è unito al signor Jacobs (un'altro ebreo) dell' Anti-Slavery grouping. Molti membri del Congresso, incluso il signor Wolf della Virginia, hanno sollecitato il presidente Bush per prendere delle misure nei confronti del Sudan. in fine, il Jewish Holocaust Memorial di Washington ha fornito uno spazio per "esibire" le prove del "genocidio" del Sudan meridionale, incluse le storie sulla schiavitù.

    Perché questo interessa i musulmani in America?
    1. L'Islâm è la religione che più si stà espandendo negli Stati Uniti. Per fermare questa espansione, i nostri nemici stanno cercando di convincere gli afro-americani (che sono la comunità nella quale l'Islâm si espande maggiormente) che al presente l'Islâm permette e supporta la schiavitù, che è il più grande male che il mondo abbia mai conosciuto.

    2. L'Africa è il continente a cui l'America e l'Europa guardano in virtù delle sue risorse minerarie, e per la propagazione del Cristianesimo. Se la più grande nazione africana perdesse la sua indipendenza o venisse enormemente indebolita da delle sanzioni, tutta l'Africa non avrebbe la forza sufficiente per unirsi e darsi una direzione autonoma.

    3. I sionisti vogliono tracciare una divisione fra arabi e africani. Essi si sono molto preoccupati quando hanno visto un leader afro-americano, il pastore Farrakhan, visitare le nazioni arabe (incluso il Sudan) e venire accolto assai calorosamente. I sionisti stanno dipingendo i musulmani sudanesi come "arabi", e li stanno accusando di praticare la schiavitù sistematica nei confronti dei sudanesi "neri"! Questo punto è molto importante per la loro propaganda, e molte persone si sono lasciate ingannare da esso.

    I fatti a proposito del Sudan:
    1. Tutti i sudanesi sono NERI. La grande maggioranza di loro pratica la religione musulmana ed è arabofona. Il leader del movimento islamico, il dottor Hasan Turabi, e il presidente Bashir (ora avversari politici) sono neri come lo è qualsiasi altro africano. La storia degli arabi che uccidono i neri è assurda.

    2. I cristiani sono una minoranza persino nelle regioni più meridionali. La maggior parte delle popolazioni sudanesi meridionali sono animiste, non cristiane.

    3. La ribellione nelle regioni meridionali è stata iniziata da un ufficiale dell'esercito chiamato Garang. Egli appartiene all'etnia Dinka, che è cristiana. Ad ogni modo, egli non ha il supporto della maggioranza della popolazione cristiana.

    4. Per avere il "supporto" dei cristiani, Garang ha usato metodi terroristici contro il suo stesso popolo, e ha ucciso più cristiani e animisti che musulmani.

    5. Israele e gli Stati Uniti hanno coperto e finanziato Garang tramite il governo filo-americano dell'Uganda.

    6. Nelle azioni militari fra le tribù che supportano il governo islamico o i ribelli del SPLA di Garang, capita che entrambe le fazioni prendano dei prigionieri che cercano di utilizzare come merce di scambio. Dall'esterno, si potrebbe pensare che queste persone siano schiavi.

    7. In Sudan la schiavitù è proibita dalla Legge Islamica.

    8. Il Sudan non è uno stato islamico perfetto. Ha numerosi problemi, e ha difficoltà a risolverli a causa della guerra nel Sud.

    9. L'Islâm può essere una grande forza per l'unità africana, a causa della sua vitalità religiosa. Studenti da ogni parte dell'Africa e del Mondo vengono a studiare in Sudan, uomini e donne.

    10. Il Sudan non supporta la guerra contro l'Iraq, e i sudanesi visitano regolarmente questa nazione (così come gli iraqeni visitano regolarmente il Sudan). Tutto ciò è assai irritante per gli Stati Uniti e Israele.

    11. Il Sudan ha compiuto ogni passo possibile per fermare l'uso del suo territorio da parte di Usama bin Laden e i dissidenti egiziani, ma gli Stati Uniti continuano ad affermare che il Sudan supporta il "terrorismo".

    12. Sotto il regime islamico del dottor Hasan Turabi, le donne stanno riguadagnando molti dei loro diritti. Le donne sono elette come membri del parlamento, e anche come governatrici delle province. Le mutilazioni genitali femminili prevalentemente praticate nelle società tribali sono proibite in Sudan dalla Legge Islamica (sebbene continuino ad essere praticate clandestinamente dagli elementi tribali più refrattari).
    “Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero”

    Proverbio arabo

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