NICOLAS BURDISSO
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BUENOS AIRES, 16 settembre 2005 - Il difensore argentino dell'Inter Nicolas Burdisso, 24 anni, si aggregherà al gruppo dei compagni lunedì prossimo dopo un'assenza di sei mesi dovuta ad una grave malattia, una leucemia, che aveva colpito sua figlia Angelina, di due anni e mezzo, e che ora sembra sconfitta.
Burdisso ha rivelato solo oggi al quotidiano sportivo Olè di Buenos Aires la vera ragione che lo ha tenuto lontano dal calcio per tanto tempo.
L'ultima sua partita in nerazzurro era stata il 3-0 inflitto il 17 febbraio in Coppa Italia all'Atalanta. Il difensore, inserito da Mancini nella lista dei giocatori disponibili per la Champions League, ha tenuto subito a ringraziare l'Inter: “Non ho mai avuto paura - ha detto - che mi rescindessero il contratto. All'Inter c'è una grande sensibilità.
Al Milan ti apre la porta dello spogliatoio un usciere in giacca e cravatta, tutto è a livello imprenditoriale. Alla Pinetina invece c'è più calore, un'atmosfera familiare, con i suoi pro e i suoi contro.
Per me - ha continuato Burdisso - è stato bellissimo.
L'allenatore mi ha voluto bene e il presidente mi ha detto che potevo fare tranquillamente quello che mi sentivo di dover fare.
Moratti, per umiltà e sensibilità, è come se un magazziniere del Boca diventasse presidente del club.
Mi ha offerto tutto per fare il trattamento là e mi ha detto di prendermi tutto il tempo necessario''. ''Io - ha proseguito - ho contraccambiato con la promessa di tornare in campo appena possibile per dare sicurezza alla difesa nerazzurra.
L'Inter è un club così grande e potente che avrebbe potuto tranquillamente comprare altri difensori, invece è arrivato solo Samuel e Mancini mi ha anche inserito nella lista per la Champions. Adesso speriamo di vincerla''.
Adesso, con la stagione dell'Inter che si preannuncia intensa e un Mondiale alle porte, Burdisso ricomincia a vivere: ''Sento di avere ancora la fiducia del ct Pekerman, anche se non rispondo alle convocazioni in nazionale da marzo.
Comunque non mi sono mai sentito un ex giocatore. Quando ero fermo mi dicevo sempre: ho 24 anni, sono stato quattro volte campione del mondo e tre del Sudamerica e voglio ancora puntare in alto''. (ANSA)