fanno i lavori che gli italiani non vogliono piu fare cosi dicono sempre mahIn Origine Postato da Gallo Senone
Emilia, 17:29
RAPINARONO VILLA E STUPRARONO DONNA, TRE ARRESTI
La rapina con stupro per la quale sono gia' finiti un carcere tre albanesi - mentre per un quarto, identificato e fermato, si e' in attesa delle verifiche definitive - avvenne il 3 settembre scorso nella villa di un industriale, in provincia di Reggio Emilia. Il riserbo sull'identita' della famiglia presa di mira dalla banda degli albanesi e sul luogo in cui il fatto e' accaduto e' assoluto. Si e' appreso soltanto che marito e moglie erano in casa, con la loro figlioletta, quando i banditi entrarono nella villa. Due rimasero di guardia, gli altri tre entrarono in casa, colpirono con il calcio di una pistola l'imprenditore, gli legarono le braccia dietro la schiena e lo costrinsero ad aprire la cassaforte in cui c'erano gioielli e contanti per svariate decina di migliaia di euro. Uno dei banditi si attardo' poi in camera da letto e violento' la moglie dell'imprenditore, in presenza della bambina che si era svegliata per il trambusto e che la donna era riuscita a riaddormentare. Le lunghe e laboriose indagini, scattate quando la mattina dopo l'imprenditore denuncio' il fatto ai carabinieri, hanno ora portato alla identificazione dei banditi. Tre di loro - Gentiau Sinani di 23 anni, Emiliano Spahiu di 30 anni e Ilir Allushai di 32 anni - sono stati arrestati (il primo e' stato fermato a Bologna dopo una rapina a una prostituta). Le ricerche sul Dna eseguito dai carabinieri del Ris di Parma consentono di accusare dello stupro Ilir Allushai.
Ancora un episodio di violenza bestiale che ha visto come protagonisti degli immigrati, in questo caso albanesi.
Questi episodi confermano la necessità di realizzare politiche rigorose nel controllo di questi delinquenti, spesso clandestini e comunque nullafacenti. Il Governo Prodi dovrà realizzare politiche rigorose nel controllo di questa gentaglia, applicando a livello nazionale quanto sta già facendo Cofferati a Bologna. Accoglienza ed integrazione per chi lavora, galera e di quella dura, per chi delinque. Questa gentaglia deve capire che con Prodi finisce la pacchia, per loro.