Popolazione: 62.711.000; superficie: 551.500 Kmq; capitale: Parigi; lingua ufficiale: francese. Quarta maggiore potenza economica e terza militare del mondo, anche la Francia sta affrontando gravi problemi di stagnazione economica, intergrazione socio-culturale e disoccupazione.
Politica: il presidente Chirac è al suo ultimo anno di mandato, la Francia ha visto calare il suo prestigio internazionale in questo quinquennio di presidenza e la lotta all'eliseo e quantomai aperta, con Gaullisti all'inseguimento dei Socialisti, senza dimenticare l'incognita del Front nationel. In politica estera la forza della Francia si è affiovolità negli ultimi anni ed è forse questa una delle concause della bocciatura della costituzione europea da parte dei francesi.
Economia: la Francia ha mantenuto un tasso di crescita più elevato rispetto agli altri paesi europei, per la solidità delle suo sistema economico(industria di base), ma anche grazie ad aziende che sono cresciute molto in questi anni(Renault, Thomson, Airbus). Il paese continua ad essere il primo produttore agricolo d'Europa ed il settore terziario è occupa il 70,9% della popolazione attiva, trainata da turisomo(la Francia è il paese che riceve più turisti al mondo) ed il settore bancario-assicurativo(AXA è la maggiore compagnia assicurativa mondiale).
Società: la disoccupazione resta alta(8,5%), mentre sempre più pressente si fa il problema dell'immigrazione, con 7 milioni stranieri la Francia è il terzo paese al mondo ad ospitare immigrati. I tagli allo stato sociale sono stati lievissimi e secondo l'OMS la Francia possiede il miglior sistema sanitario del mondo, anche l'istruzione e la ricerca scientifica sono di elevatissimo livello(con il 51% dei diplomati che si iscrivono all'Università e un sistema di ricerca scientifica e tecnologica considerato secondo solo agli USA).
Forze armate: il bilancio della difesa nel 2005 ha ottenuto il 3,1% del PIL; la marina francese appare come una delle più potenti e funzionali al mondo; l'aeronautica conta il doppio dei velivoli a disposizione di quella britannica, quasi il triplo di quella italiana e più della metà di quella russa. La quasi totalità dei mezzi impiegati sono prodotti dall'industria nazionale.
Miles Insulae