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Risultati da 21 a 30 di 69

Discussione: essere o non essere

  1. #21
    .... .....
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    Citazione Originariamente Scritto da stuart mill Visualizza Messaggio
    poi c'è da ricordare quanto disse Gadapada: non c'è nulla che non è che venga in essere, non c'è nulla che è che cessi di essere.
    Se il non essere fosse il nulla, allora non potrebbe mai divenire essere. D'altronde se il massimo che la mente riesce a concepire è l'essere, allora deve esistere qualcosa che va oltre la mente e che si rende conto che la mente pensa. E' quello che alcuni chiamano il Testimone, e come oltre la nmente c'è lui, oltre l'essere c'è il non essere.
    Poi siccome il dualismo è un prodotto della mente, allora lo stato massimo e ultimo va oltre il duallismo, persino quella fra essere e non-essere.
    Se così non fosse, si rimarrebbe prigioniri del dilemma di amleto: essere o non essere: questo è il problema!
    e, aggiungo io, ecco la soluzione: essere? non essere? oltre!
    Solo che andare oltre l'Essere e in Non Essere..è il secondo gradino dell'Illuminazione..quando ormai possediamo l'Essere..il Testimone attivo..il Testimone vivente..mentre oltre l'Essere..cioè sacrificare la vita..essere precipitati nel buco nero.. per ora non mi attira..anzi..mi deprime..in quanto è giusto fare i passi secondo le nostre gambe..ed essere Testimoni..cioè vivere stabilmente nell'Essere 24 ore al giorno..mi sembra un obiettivo abbastanza ambizioso..D'accordo che l'Essere non è il Brahman..e che porta la Salvezza ma non la Liberazione..e che l'Essere è pur sempre una condizione limitante..ma per ora..mi sembra quella più desiderabile..riservandomi poi l'ingresso nel Brahman nirguna..a tempo debito..cioè mai..
    Le creature temono il perdere la vita..l'esistere..ciò che hanno di più caro..
    ma adesso cerchiamo di arrivarci..all'Essere..che non è facile..e la vita non dura all'infinito.. e non c'è niente di peggio..per l'eroe..che fallire l'impresa...riassorbito nella mediocrità della manifestazione..insomma cedere di fronte alla forza del molteplice..che poi sarebbero i molteplici vizi..
    Bisogna dare all'uomo non ciò che desidera..ma ciò di cui ha bisogno...
    (la via diretta non è la più breve)

  2. #22
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    Predefinito

    concordo: anche a me l'idea del brahman nirguna non piace moltissimo.
    Credo che, come dici tu, bisogni andare per gradi

  3. #23
    Amore vince la morte
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    Predefinito JHWH e Brahman due diverse concezioni dell¨Assoluto

    Il pensabile non ancora pensato...non esiste..

    Ecco, mentre lei prosegue con ulteriori domande, io mi sarei fermato qui, siamo diversi.

    ma è un nulla..o è un qualcosa?

    Se una "cosa" (in questo caso una cosa non materiale) NON esiste, non e¨ne nulla ne qualcosa, semplicemente NON Esiste, che dire ragioniamo in modo diverso.



    Perchè un nulla non è..in quanto il nulla non contiene nulla nè le cose ci possono finire dentro..allora un ente che non esiste più..che fine fa?

    Che cosa vuol dire, che per lei il pensabile non ancora pensato e¨un ente!?
    Ho capito male, non puo¨essere che lei arrivi a dire questa cosa.



    Va semplicemente nel Non Essere ..da dove era venuto..e in cui noi tutti ritorneremo col corpo e l'anima..ma non lo Spirito..che tornerà a Brahman..da cui mai si era staccato..se non in modo illusorio..

    Corpo Anima e Spirito, concordo in pieno, solo che per me lo spirito torna a Dio, mente il corpo e l¨anima si dissolve, non torna, non va in alcun Non Essere.



    Come vede..il Non Essere ha una realtà positiva..perchè ci finiscono le cose che non esistono più..che non esistono ancora..e che non esisteranno mai..

    Ripeto, personalmente credo nella bonta¨del pensiero che dice che Non Essere non e¨pensabile.



    Non Essere significa proprio che non ha esistenza....e dal momento che l'Essere è la prima qualificazione di Brahman..tutto ciò che non appartiene all'esistere sarà collocato nel Non Essere..

    Un altra fondamentale differenza, per lei l¨Essere e¨la prima qualificazione di Brahman, per me invece no.
    JHWH e¨il principio assoluto per eccellenza, e¨l¨Essere primo ("motore immobile", uso solo per comodita¨una definizione che non mi piace tanto).


    anche se è difficile parlare di collocamento in un luogo dove non esiste nè spazio nè tempo..perchè nel Non Essere..le cose non hanno vita..eppure al loro livello sono..anche se il termine è improprio ..e solo simbolico..

    Concordo, nel Non Essere le cose non hanno vita, per questo le ripeto che credo nella bonta¨del pensiero che dice, laddove non vi e¨vita (nessun spazio ne¨tempo), non vi e¨alcun Essere.
    Personalmente non credo nell¨esistenza di un luogo chiamato Non Essere in cui le cose non hanno vita, e nel quale non vi e¨ne spazio ne tempo, diciamo che non credo nei "bucchi neri".




    Voglio anche dire che non esistere non significa non avere esistenza materiale..come mi sembra di capire dai suoi post..

    Esistere e imprescindibilmente legato alla materia, lo e¨pure il pensiero.
    Nessun pensiero vi e¨possibile senza qualche corpo materiale.
    Non credo piu¨alle spiegazioni scientifiche degli amici gelugpa della tradizione tibetana che dicono che il "corpo sottile" cessato il funzionamento del corpo continua la sua esistenza prima di entrare nel Nirvana o di incarnarsi di nuovo, non ci credo piu¨, sono scelte.
    Preferisco la brutalita¨di un Epicuro alla sofisticherie tibetano-buddhiste.



    Da qui si comprende come chi è arrivato a possedere il grado dell'Essere..è ormai fuori dal tempo e dallo spazio..anche se il suo corpo sopravvive come residuo karmico..

    Non credo nemmeno nella possibilita¨da parte dell¨uomo di giungere mediante le pratiche meditative a "possedere il grado dell¨Essere", qui cristianamente affermo che la Vita e¨un Dono di Dio, e che noi siamo liberi quando accettiamo la nostra natura di creature, di "piccoli dei", non Super uomini o potenziali Avatar.
    Non credo che l¨illuminato di Siddhartha si considerava Avatar o Dio in terra, si considerava semplicemente "liberato".
    Certo, lui mediante tutte le tecniche che ha provato e che lo hanno condotto a quella consapevolezza, ma che egli ha chiamato "via di mezzo" mediante l¨ottuplice sentiero.
    Mi pare che la sua realizzazione sia avvenuta nel momento delle rinuncia all¨ascesi estrema, come per esempio stare due anni immobile, o mangiare solo semi di soia ogni 40 giorni.



    Voglio anche dire che questo Essere..non è dato per fede..ma è una percezione ben reale..percezione di realtà.. molto superiore a quelle ottenute sul piano sottile e grossolano..in quanto più principiale..rispetto agli oggetti d'esperienza interiori ed esteriori..

    Concordo in pieno.
    Ma io credo inoltre che la stessa percezione sia un dono da parte di questo Essere che io chiamo JHWH.

    Amichevolmente

    attendo una suo indirizzo mail

  4. #24
    Amore vince la morte
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    Predefinito Questo Gadapada e¨un genio!!!!

    poi c'è da ricordare quanto disse Gadapada:
    non c'è nulla che non è che venga in essere, non c'è nulla che è che cessi di essere.

    Stuart grazie!!!!!!!!!!!!!!
    Alla fine siamo arrivati al punto!!!!!!!
    meraviglioso, sono felice.


    Se il non essere fosse il nulla, allora non potrebbe mai divenire essere.

    Esatto!!!


    D'altronde se il massimo che la mente riesce a concepire è l'essere, allora deve esistere qualcosa che va oltre la mente e che si rende conto che la mente pensa.

    Meraviglioso meraviglioso!!!!!!!!
    Ma chi e¨sto gadapada, interviene pure lui nel forum?



    E' quello che alcuni chiamano il Testimone, e come oltre la mente c'è lui, oltre l'essere c'è il non essere.
    Poi siccome il dualismo è un prodotto della mente, allora lo stato massimo e ultimo va oltre il duallismo, persino quella fra essere e non-essere.

    Grazie!!!!!!!!!

    Come lo chiama lei Stuart questo "stato massimo"?
    E soprattutto come "avviene" per lei che e¨hinduista?



    Evviva Shekspearre!!!!

    ll problema rimane e rimarra¨!

    Meno male, non Dio, Zarathustra e¨morto!!!!!!!

  5. #25
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    [quote=pfjodor;4636381]

    Stuart grazie!!!!!!!!!!!!!!
    Alla fine siamo arrivati al punto!!!!!!!
    meraviglioso, sono felice.
    prego, non ho fatto nulla






    Meraviglioso meraviglioso!!!!!!!!
    Ma chi e¨sto gadapada, interviene pure lui nel forum?
    ?
    Gadapada era il paramguru (maestro del maestro) di Sri Sankaracarya, riformatore dell'hinduismo, nonchè ritenuto avatar divino, vissuto nell'VIII secolo.




    Grazie!!!!!!!!!

    Come lo chiama lei Stuart questo "stato massimo"?
    E soprattutto come "avviene" per lei che e¨hinduista?
    Brahmn Nirguna, ovvero, senza attributi



    Evviva Shekspearre!!!!
    diciamo che ha detto un paio di frasi interessanti

    ll problema rimane e rimarra¨!
    non credo

    Meno male, non Dio, Zarathustra e¨morto!!!!!!!
    Dio non può morire. Nietscze, per quel poco che lo conosco, credo intendesse che è stata l'idea di Dio, ad essere stata uccisa dai moderni.

  6. #26
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    Le verità metafisiche sono comprese per sintesi..non per analisi..l'analisi può solo dimostrare la falsità o verità..ma dire ..per esempio che l'Infinito non ha limiti..oppure che Dio Infinito..è puro Essere..implicano poi delle conseguenze ..che possono scivolare nell'illogicità vera e propria..della Teologia..che per definizione non è Metafisica..in quanto la Metafisica è scienza dell'Infinito..mentre la Teologia è scienza di Dio..e se si identificasse Dio con l'Infinito..avremo che la Teologia si trasformerebbe in Metafisica..ed in realtà è proprio quello che succede..perchè nessuno vuole adorare un Dio limitato..e dal momento che Dio è L'Essere..come da Roveto Ardente..il teologo deduce che il Non Essere ..non solo non esiste..ma si identifica con nulla..che in realtà considera sinonimi...

    Quote Pfjodor
    Ripeto, personalmente credo nella bonta¨del pensiero che dice che Non Essere non e¨pensabile
    Il Non Essere è pensabile..e diventa esistente quando tramite il pensiero acquista esistenza..che poi sarebbe il compito di Dio o Iswara sotto forma di Prajapati..Signore degli esseri prodotti..
    Se il Non Essere non è pensabile..cioè diventa equivalente a nulla..vorrei sapere tra quali possibilità facciamo una scelta invece di un'altra..se per esempio io decido di andare a destra..significa che ho reso esistente ..cioè pensabile..l'andare a sinistra..ma che ho deciso di rendere sul piano materiale e non mentale l'andare a destra..e tutte le altre indefinite possibilità che neanche ho pensato..allora sono un nulla? Ma se fossero un nulla..come potrei pensarvi..? Dovrei inventare dal nulla..le possibilità che ho scelto..ma..come faccio a sceglierle se prima non le scelgo..magari in modo inconscio..tra le altre indefinite possibilità che non mi interessano? In parole povere..io penso delle possibilità tra le altre indefinite che non penso ma che reputo non interessanti da pensarle..il chè significa che ne intuisco l'esistenza..anche se poi penso a quelle interessanti e poi scelgo quella degna di scendere nel mondo..
    Poi vorrei sapere..se il Non Essere non è pensabile..dove finisce il passato..se venisse distrutto..non potrei neanche pensarci..ma se non viene distrutto..è chiaro che continua ad esistere in un modo che gli è proprio oltre l'Essere..Sembra che tutti i miei pensieri li tiri fuori dal nulla..e ogni volta che sono pensati..diventano esistenti..mentre se non sono pensati..non solo non esistono..ma si identificano a nulla..perchè mi sembra di capire che tutto ciò che non esiste non ha nessuna dignità nè fisica nè metafisica..
    Allora delle due l'una..o ce ne freghiamo del pensiero..e come estreme conseguenze avremo la ragione ridotta a catalogare l'esistente..come succede nel mondo moderno..oppure ce ne freghiamo del pensiero perchè ci appoggiamo sulla fede..e quando sorge qualche problema è alla fede che bisogna rivolgersi..Bene..questi sono i due fondamentali atteggiamenti del mondo attuale..e lei rappresenta il secondo..mentre nel forum laici..per esempio ci sono rappresentanti del primo..ambedue naturalmente hanno qualcosa di vero ma molto di incompleto..
    Il primo atteggiamento si crede scientifico perchè si ferma prima della fede..mentre il secondo crede che la vera scienza sia sostenuta..dalla fede..
    l'atteggiamento Metafisico..il terzo..invece..crede al potere di riflettere la verità del pensiero..che si mette al servizio non della fede..ma di quella percezione o intuizione intellettuale..comune in tutti gli uomini..solo che la osservino..
    La meditazione senza oggetto..infatti..non è nè indù nè mussulmana nè cristiana..ma è un autoriflettere su se stessi..per trovare quel Centro..o Essere o Atman..che è la prima Verità indubitabile perchè osservata tramite l'esperienza interiore..senza questa Verità osservata e osservabile da tutti..e che costituisce la leva per comprendere poi l'Universo..cadremo o nella fede..o nella scienza del sensibile..senza capo ne coda..tanto per fare un esempio considerare perfettamete normali cose che sono eccezioni..come l'omosessualità..che .la fede dice che è una schifezza..la scienza profana dice che è una cosa leggima e normale..mentre la Metafisica dice che è una possibilià insieme ad altre possibilità..di cui alcune sono nella norma e altre nell'eccezione..anche norma ed eccezione sono modi d'essere a cui le cose non sfuggono come i guna ..o la vicinanza o lontananza dall'Essenza..delle cose o enti..
    Gli enti poi..non sono solo le cose esistenti..ma anche le possibilità non esistenti ..oltre il numero..e l'individualità..per esempio gli angeli sono in moltitudine innumerabile..oltre il numero..che appartiene allo stato individuale..ma lo stato individuale non è l'unico..ma è uno stato tra i tanti che concorre alla realizzazione della Possibilità Universale..
    Le emozioni per esempio non hanno numero come i corpi..ma sono un nostro partecipare a qualcosa oltre la numerabilità..per questo oltre l'Essere e l'Unità..ci stanno possibilità non numerabili..ma ricevono numero ogniqualvolta si calano tramite il pensiero formale..nel nostro grado di esistenza..
    Vabbè..mi fermo qui..per ora...
    Chi mi vuol scrivere puoi usare la mia casella yahoo..all'indirizzo testadiprazzo@yahoo.it dopo avermi avvertito tramite messaggio nella posta del forum..
    Bisogna dare all'uomo non ciò che desidera..ma ciò di cui ha bisogno...
    (la via diretta non è la più breve)

  7. #27
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    Predefinito Essere o N-Essere, che malessere

    Brahmn Nirguna, ovvero, senza attributi

    D'altronde se il massimo che la mente riesce a concepire è l'essere, allora deve esistere qualcosa che va oltre la mente e che si rende conto che la mente pensa.


    Benissimo, io questo "oltre la mente" la chiamo JHWH, ma questo lo si e¨capito ormai.
    Vorrei piuttosto chiedere a lei se crede che l¨uomo con le sue capacita¨umane possa raggiungere uno stato che lo stesso paramguru chiama "oltre"?
    Se si come? E come lo sa colui che e¨"arrivato oltre" di non ingannarsi?

    mah, evviva Parmenide






    non credo

    Si ha ragione, Essere o NEssere?

    ESSERE!!!



    Dio non può morire.

    Questo lo dice lei.

    Nietscze, per quel poco che lo conosco, credo intendesse che è stata l'idea di Dio, ad essere stata uccisa dai moderni.

    Consiglio la rilettura del suo libriccino "anticristo" per capire meglio la volonta¨del caro Federico Nietzche.

  8. #28
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    Predefinito

    semplice accorgersi del nulla in quanto fortificazione dell'assenza.

    heidegger lo ripeteva spesso individuando e contraendo il principio emozionale

    " che l'angoscia sveli il niente lo constatiamo noi stessi appena
    l'angoscia se ne è andata e ci ha abbandonato,e nella luminosità dello sguardo sorretto dal ricordo ancor frescodovremmo ammettere che ciò di cui (e per cui ) ci angosciavamo non era
    propriamente nulla- niente ed effettivamente il niente stesso
    in quanto "tale" era assolutamente presente.

    questo in quanto ,l'angoscia è indeterminata rispetto alla totalità dell'ente
    che sottraendosi in quel preciso momento lascia svelare ed apparire il nulla

    heidegger ovviamente era un "gentile"

    saluti.

  9. #29
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    Predefinito

    Le verità metafisiche sono comprese per sintesi..non per analisi..

    Faccio fatica a concepire le "verita¨metafisiche".

    l'analisi può solo dimostrare la falsità o verità..

    Verissimo


    ma dire ..per esempio che l'Infinito non ha limiti..
    oppure che Dio Infinito..è puro Essere..implicano poi delle conseguenze ..che possono scivolare nell'illogicità vera e propria..della Teologia..

    Mi piace a volte essere illogico, meno male


    che per definizione non è Metafisica..
    in quanto la Metafisica è scienza dell'Infinito..
    mentre la Teologia è scienza di Dio..

    Mi e¨piu¨simpatica la seconda

    e se si identificasse Dio con l'Infinito..avremo che la Teologia si trasformerebbe in Metafisica..

    Esatto, e¨tutto qui il mio discorso "parmenideo"



    ed in realtà è proprio quello che succede..perchè nessuno vuole adorare un Dio limitato..e dal momento che Dio è L'Essere..come da Roveto Ardente..il teologo deduce che il Non Essere ..non solo non esiste..ma si identifica con nulla..che in realtà considera sinonimi...

    Come lo sa, e¨un teologo lei? Che teologo ha in mente che dice che il Non Essere si identifica con Nulla?




    Il Non Essere è pensabile..e diventa esistente quando tramite il pensiero acquista esistenza..che poi sarebbe il compito di Dio o Iswara sotto forma di Prajapati..Signore degli esseri prodotti..
    Se il Non Essere non è pensabile..cioè diventa equivalente a nulla..

    Guardi che a differenza di N-Essere, Nulla e¨pensabile!
    Ma non si rende conto della differenza tra il N-Essere e Nulla?
    Il primo non e¨pensabile (secondo Parmenide, e a questo punto pure per me), il secondo si, vedasi la triste metafisica del Nulla di un Heidegger o di Nietzche prima di lui, ma cosa c¨entra Parmenide con questi?



    vorrei sapere tra quali possibilità facciamo una scelta invece di un'altra..se per esempio io decido di andare a destra..significa che ho reso esistente ..cioè pensabile..l'andare a sinistra..ma che ho deciso di rendere sul piano materiale e non mentale l'andare a destra..e tutte le altre indefinite possibilità che neanche ho pensato..allora sono un nulla?

    A lei piace complicarsi la vita vero, piu¨di Kierkagaard sembrerebbe.

    POSSIBILITA¨-SCELTA,
    bene decido di andare a destra = nego la possibilita¨di andare a sinistra (vero? mi sembra semplice). Niente di piu¨niente di meno.
    Ora, la possibilita¨di andare a sinistra rimane un prodotto mentale, vero?
    Ma secondo lei, io mi sognerei di valutare come Non Esistente questa possibilita¨ di andare a sinistra? Ma mi ha preso per un pazzo forse?
    Questa possibilita¨Esiste eccome, e non e¨affatto un Nulla.
    E¨POSSIBILITA¨, ovvero un pensiero pensato (non "non pensabile") che e¨sorto dinanzi al bivio concreto e MATERIALE.
    Non e¨affatto un Non Essere come dice lei, ne Nulla.


    Ma se fossero un nulla..come potrei pensarvi..? Dovrei inventare dal nulla..le possibilità che ho scelto..ma..come faccio a sceglierle se prima non le scelgo..magari in modo inconscio..tra le altre indefinite possibilità che non mi interessano? In parole povere..io penso delle possibilità tra le altre indefinite che non penso ma che reputo non interessanti da pensarle..il chè significa che ne intuisco l'esistenza..anche se poi penso a quelle interessanti e poi scelgo quella degna di scendere nel mondo..

    Ripeto, le piace complicarsi la vita, e chi lo fa ha sempre difficolta¨enormi nelle scelte, sia banali sia quelle meno banali.


    Poi vorrei sapere..se il Non Essere non è pensabile..dove finisce il passato..se venisse distrutto..non potrei neanche pensarci..ma se non viene distrutto..è chiaro che continua ad esistere in un modo che gli è proprio oltre l'Essere..

    Vorrebbe ora dire che il "passato" come lo chiama lei, una cosa Non pensabile.
    Lei e¨quel passato ORA. E lo sara¨fino al penultimo respiro.
    Il futuro invece, lo sa meglio di me, che e¨solo una parola di 6 lettere.


    Sembra che tutti i miei pensieri li tiri fuori dal nulla..e ogni volta che sono pensati..diventano esistenti..mentre se non sono pensati..non solo non esistono..ma si identificano a nulla..perchè mi sembra di capire che tutto ciò che non esiste non ha nessuna dignità nè fisica nè metafisica..

    Amico, a questo punto devo dirle che le voglio bene davvero e sono un poco preoccupato di sapere dove porta questa sua via spirituale se queste sono le premesse. Guardi che il principio di non contraddizione, piu¨che valere sul piano del ragionamento, come voleva Aristotele, e¨validissimo sul paino della Realta¨, dinanzi al Bivio, o va a destra o va a sinistra, o se si fa tutte ste paranoie, STA FERMO a guardare cosa fanno gli altri.


    Allora delle due l'una..o ce ne freghiamo del pensiero..

    Impossibile


    e come estreme conseguenze avremo la ragione ridotta a catalogare l'esistente..come succede nel mondo moderno..

    oppure ce ne freghiamo del pensiero perchè ci appoggiamo sulla fede..

    Impossibile altrettanto, Fede senza pensiero e¨una favola.

    e quando sorge qualche problema è alla fede che bisogna rivolgersi..

    Bene..questi sono i due fondamentali atteggiamenti del mondo attuale..e lei rappresenta il secondo..mentre nel forum laici..per esempio ci sono rappresentanti del primo..ambedue naturalmente hanno qualcosa di vero ma molto di incompleto..


    Il primo atteggiamento si crede scientifico perchè si ferma prima della fede..

    L¨amara scienza che produsse la bomba atomica.


    mentre il secondo crede che la vera scienza sia sostenuta..dalla fede..
    l'atteggiamento Metafisico..

    Si concorderei con questo secondo, ma precisando meglio il concetto di Scienza e di Fede.


    il terzo..invece..crede al potere di riflettere la verità del pensiero..che si mette al servizio non della fede..ma di quella percezione o intuizione intellettuale..comune in tutti gli uomini..solo che la osservino..



    La meditazione senza oggetto..infatti..non è nè indù nè mussulmana nè cristiana..ma è un autoriflettere su se stessi..per trovare quel Centro..o Essere o Atman..che è la prima Verità indubitabile perchè osservata tramite l'esperienza interiore..senza questa Verità osservata e osservabile da tutti..e che costituisce la leva per comprendere poi l'Universo..

    Ho fatto Zen, sono grato a questo metodo orientale, mi ha aiutato eccome, lo consiglieri a tanti tanti "cristiani" e soprattutto mussulmani.

    cadremo o nella fede..o nella scienza del sensibile..senza capo ne coda..tanto per fare un esempio considerare perfettamete normali cose che sono eccezioni..come l'omosessualità..che .la fede dice che è una schifezza..

    La fede Cattolico-romana forse, quanto essa c¨entri con il Vangelo e¨un problema millenario.

    la scienza profana dice che è una cosa leggima e normale..
    mentre la Metafisica dice che è una possibilià insieme ad altre possibilità..di cui alcune sono nella norma e altre nell'eccezione..anche norma ed eccezione sono modi d'essere a cui le cose non sfuggono come i guna ..o la vicinanza o lontananza dall'Essenza..delle cose o enti..

    Me ne guardo bene dalla scienza profana.


    Gli enti poi..non sono solo le cose esistenti..ma anche le possibilità non esistenti ..

    Questa e¨un opinione sua, leggittimissima, non mia pero¨.


    oltre il numero..e l'individualità..per esempio gli angeli sono in moltitudine innumerabile..oltre il numero..che appartiene allo stato individuale..ma lo stato individuale non è l'unico..ma è uno stato tra i tanti che concorre alla realizzazione della Possibilità Universale..


    Le emozioni per esempio non hanno numero come i corpi..


    meno male

    ma sono un nostro partecipare a qualcosa oltre la numerabilità..per questo oltre l'Essere e l'Unità..

    Non credo nell¨oltre Essere, lei si, sono scelte.
    Lei chiama questo "oltre" Essere con il nome di Brahman.
    Io dico che non vi e¨niente "oltre" Essere, ovvero questo "oltre" e¨la visione dell¨Essere stesso, la trasfigurazione di Cristo (nel mio di linguaggio).
    A questo punto e¨lei che facendo cosi, ovvero dicendo che vi e¨QUALCOSA "oltre" l¨Essere, (ovvero Brahman), facendo cosi "invita" i teologi occidentali poco accorti di urlare a squarcia gola "BASTA, sto Brahman e¨Nulla e¨Nulla",
    Ma anche costoro non capiscono una semplice verita¨, "oltre" Essere non vi e¨niente, o se preferisce, Brahman NON Esiste (nel mio di linguaggio).
    Dire che Brahman Non Esiste, e¨totalmente diverso dal dire Brahman e¨Nulla.
    Io opto per la prima, gli heideggeriani odierni per la seconda, sono scelte, e ognuno e¨responsabile per le proprie di scelte effetti che tali scelte producono. E ¨ il prezzo della Liberta¨.


    amichevolmente

    ps. caro Testa, puo¨togliermi una curiosita¨personale;
    lei mi definirebbe "peggio di stalin"?

  10. #30
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    Citazione Originariamente Scritto da Baltik Visualizza Messaggio
    semplice accorgersi del nulla in quanto fortificazione dell'assenza.

    heidegger lo ripeteva spesso individuando e contraendo il principio emozionale

    " che l'angoscia sveli il niente lo constatiamo noi stessi appena
    l'angoscia se ne è andata e ci ha abbandonato,e nella luminosità dello sguardo sorretto dal ricordo ancor frescodovremmo ammettere che ciò di cui (e per cui ) ci angosciavamo non era
    propriamente nulla- niente ed effettivamente il niente stesso
    in quanto "tale" era assolutamente presente.

    questo in quanto ,l'angoscia è indeterminata rispetto alla totalità dell'ente
    che sottraendosi in quel preciso momento lascia svelare ed apparire il nulla

    heidegger ovviamente era un "gentile"

    saluti.
    Si era proprio gentile.

    Gentile a non presentarsi al funerale del suo maestro, (purtroppo ebreo) e paralellamente scoparsi (per lui "sporca"), altrettanto un ebrea.

    Era proprio gentile pure nel discorso del 1933.

    Si era gentile, ha ragione lei Baltik.

 

 
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