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Discussione: Rottamare Prodi

  1. #11
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    Ma qui si apre una nuova Tesi sui Motivi per cui e' necessario rottamare Prodi e quello che Prodi rappresenta : la mancanza di un Programma di Riforme Strutturali e Costituzionali nell'Unione.Non vi è un piano generale,un Progetto da seguire come maldestramente ha provato a fare la CDL...qui si naviga a braccio e ci si vuole raccontare che i veri problemi italiani sono i Taxi,le Aspirine,Mediaset e ed il ritocco dell'Irpef per far risparmiare nientepopodimeno che 50 centesimi al giorno a tutte le famiglie...(anche se si viene smentiti da tutti,percui pagheremo 50 centesimi in piu' al giorno!).

  2. #12
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    Citazione Originariamente Scritto da zaffo Visualizza Messaggio
    L'importante è stare attenti agli ultimi colpi di coda velenosi di Prodi. Il ddl di riforma delle tv tenta di colpire Berlusconi,di dividere la CdL(e la solita UdC ci casca in pieno...grrrr)e di ricompattare la maggioranza sull'antiberlusconismo,l'unico collante possibile.
    Non è che l'Udc ci casca in pieno, il punto è che l'Udc ha deciso di sbarazzarsi di Berlusconi e in un modo o nell'altro vuole raggiungere il suo obiettivo.
    Visto che Berlusconi non intende farsi da parte,come sarebbe stato logico per un uomo 70enne sconfitto alle elezioni, allora colgono quest'occasione che gli offre Prodi.
    Se Berlusconi è furbo si ritiri dalla politica e vedrà che l'Udc difenderà Mediaset,a Casini importa la leadership del centrodestra,se potrà ottenerla con un accordo con Berlusconi,bene,altrimenti non esiterà a fare la sponda al governo per far fuori il cavaliere.

  3. #13
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    Citazione Originariamente Scritto da Mantide Visualizza Messaggio

    Interessante analisi specialmente nell'ultimo punto,giacche' sulla Legge Elettorale il problema in Italia è stato non il Proporzionale al posto del Maggioritario ma la precisa spaccatura 50-50 dell'Elettorato...e per questo "problema" non c'è Legge Elettorale che tenga!Anzi è l'occasione per smascherare l'ennesima bufala del centro-sinistra : inutile dare la colpa alla Legge Elettorale quando il vero problema per l'Unione è stato che 5 italiani su 10 hanno votato per Berlusconi,quando tutti speravano nel "collasso" della CDL.
    Questa cosa l'avrò detta decine di volte a certe teste vuote...se l'Italia si è spaccata esattamente in due,il fatto che almeno una Camera sia divisa pressocchè a metà è una conseguenza che si deve accettare.

  4. #14
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    Prodi è già rottamato . Non dalla CDL ma dai suoi alleati .

  5. #15
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    che spasso,
    prodi come wanna marchi a "l'antipatico"

  6. #16
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    Berlusconi è il vero grande alleato di Prodi. Insieme si tengono in piedi. Se cade Prodi e viene sostituito come leader alle prossime elezioni da un Veltroni come fa il nostro, per allora, 72enne a competere? Deve lasciare il campo ad un, sempre per allora, quasi sessantenne come Fini o poco più che cinquantenne come Casini. Gli unici che, ad oggi, possono competere con Veltroni.
    Ergo, il Cav. che fesso non è, ha tutto l'interesse di tenere in piedi questo governo. Per ora fa finta di piangere per Rete 4 sul satellite (insieme alla ben più forte RAI 3), più in là negozierà un qualche rinvio dell'entrata in vigore della legge in attesa dell'evolvere della tecnologia che farà superare le limitazioni dell'etere sui canali.
    Resta Prodi, tranquilli...

  7. #17
    Nun c'è problema.
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    Citazione Originariamente Scritto da picchio Visualizza Messaggio
    Berlusconi è il vero grande alleato di Prodi. Insieme si tengono in piedi. Se cade Prodi e viene sostituito come leader alle prossime elezioni da un Veltroni come fa il nostro, per allora, 72enne a competere? Deve lasciare il campo ad un, sempre per allora, quasi sessantenne come Fini o poco più che cinquantenne come Casini. Gli unici che, ad oggi, possono competere con Veltroni.
    Ergo, il Cav. che fesso non è, ha tutto l'interesse di tenere in piedi questo governo. Per ora fa finta di piangere per Rete 4 sul satellite (insieme alla ben più forte RAI 3), più in là negozierà un qualche rinvio dell'entrata in vigore della legge in attesa dell'evolvere della tecnologia che farà superare le limitazioni dell'etere sui canali.
    Resta Prodi, tranquilli...

    Tue illazioni, solo tue però la realtà è altrove.
    ........<>-Max-<>.......

  8. #18
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    Pero' anche picchio dice una cosa piu' o meno vera : Prodi e Berlusconi sono legati l'uno all'altro.

    L'Unica cosa su cui non sono daccordo è questa : Berlusconi ha un suo Partito,Prodi è un Prestanome dei Poteri Forti...non a caso questi ultimi 10 anni saranno ricordati come L'Epoca di Berlusconi non certo come l'epoca dell'Unione o di Prodi,nonostante questi ultimi abbiano governato,alla fine,lo stesso numero di anni del Centrodestra.

    Siamo al solito punto : Rottamare Prodi significa andare avanti per il Paese mentre sopportarlo significa rimanere fermi.

    In tutto cio' Berlusconi puo' "rosicare" perche' "non ha piu' l'eta'" per combattere (forse),ma puo' stare tranquillo perche' sara' ricordato,lui,come colui che ha gestito e condizionato la Politica italiana per una intera Epoca e non certo questo oscuro Professore raccomandato di Bologna,che nessuno ha mai sopportato o stimato sul serio.

    Per quanto riguarda l'UDC : è condivisibile la loro proposta di andare Oltre Berlusconi,ma è assolutamente risibile il Metodo che usano...assolutamente non-democristiano ma catto-comunista : Berlusconi è indecente perche lo diciamo noi,e va cambiato ed il FATTO che il 25% degli italiani votino per lui non è importante,e non ce ne frega niente,bisogna farlo fuori.
    Mai sentito nulla di simile nelle Sezioni della DC dove,coerentemente e moderatamente,si insegnava che I Voti si Contano,non si Giudicano.Erano i Comunisti che avendo meno Voti della DC si inventarono la Teoria della Superiorita' Morale per cui un Voto Comunista valeva di piu' perche' espresso da una persona piu' "degna",piu' colta,piu' informata e preparata (ovviamente tutte bufale)...Casini deve cercare una strada piu' Moderata per sostituire Berlusconi senza ascoltare i catto-comunisti che gli stanno consigliando di fare l'Estremista con la CDL ed il Moderato con l'Unione!

  9. #19
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    Il democratico partito degli affari

    di Lodovico Festa da Il Giornale

    L’iniziativa per il «partito democratico» è stata lanciata dai prodiani. Anche se si è potuta avviare solo perché Franco Marini e Massimo D’Alema hanno ritenuto necessario procedere. Alcuni osservatori sostengono che Romano Prodi punti sul nuovo partito come salvagente in caso di crollo dell’esecutivo. Non è vero: il premier è notoriamente presuntuoso, non pensa mai di potere essere sconfitto (ricordatevi del 1998), è poi scarsamente capace di strategie politiche ed è consigliato da un Arturo Parisi, uno dei migliori «tattici» in circolazione ma assai schematico nell’offrire visioni di respiro. Dunque dal professore bolognese non verranno mai grandi scenari bensì trovate più o meno retoriche che servono non a preparare prossime fasi ma a puntellare il presente. In particolare Prodi usa oggi il tema del «partito democratico» per incalzare gli «alleati», toglier loro spazi di manovra politica, cercando nel frattempo di aumentare le sue «relazioni economiche». Al contrario sono Marini e D'Alema che pensano che lo scudo del «partito democratico» potrebbe attenuare l'impatto della caduta del governo, data ormai per probabile a breve-medio termine.
    Semmai l'ansia prodiana per il partito democratico è alimentata da uno dei suoi punti di riferimento più importanti: Giovanni Bazoli, presidente di Banca Intesa. In molti hanno constatato un certo nervosismo nel grande banchiere bresciano. Le ragioni di questo stato d'animo sono evidenti: la fusione tra San Paolo Imi di Torino e Banca Intesa era stata pensata quando Prodi sembrava saldamente in sella. Erano andate bene le comunali e il referendum sulla Costituzione dopo il 9 aprile. La crisi libanese aveva offerto a Roma un certo ruolo. Bazoli poteva dunque ritenere che la sponda politica per il suo istituto fosse sufficientemente solida per lanciarsi in un'operazione, dove il côté bresciano non ha tante munizioni finanziarie rispetto agli altri partner che possono contare anche su amicizie su molti fronti: si pensi a Enrico Salza, Alfonso Iozzo, Franzo Grande Stevens e altri protagonisti «sanpaolini» di questo calibro. Né sono da escludere interventi nella dialettica interna della banca milanese, dove c'è un Corrado Passera da sempre scalpitante (anche per rivalità nei confronti di Alessandro Profumo) per avere più spazio. Ecco perché Bazoli ha bisogno urgente di una nuova rete politica di protezione più ampia del vacillante governo Prodi.
    Sarebbe volgare pensare che Gregorio Gitti, quarantenne, bresciano, avvocato e professore di qualità, organizzatore dei comitati della società civile per il partito democratico, sempre più il «vero volto» dei prodiani, si muova solo su input del suocero Bazoli. Sarebbe ingenuo pensare, però, che le preoccupazioni bancarie non c'entrino.
    D'altra parte questa caratteristica di intrecci familistici (figli, cognati, assistenti, partner di affari, amici della domenica) segna tutto il nucleo forte prodiano. Deriva da una certa concezione della «migliore politica» come quella prodotta dagli «eletti»: e si sa che nella cultura stessa dell'elitismo, della «superiorità morale», i legami personali (e alla fine famigliari) sono decisivi. Se si è convinti, poi, di rappresentare non una parte della società con le sue proposte, i suoi limiti, le sue parzialità, ma il «Bene», allora si finisce anche per giustificare scelte meno presentabili come quella appunto di un certo familismo. Per non parlare dell'altro filone «spiacevole» del prodismo, quello dell'affarismo, che in questi giorni tra Autostrade-Abertis, Iran, Alitalia, Telecom, appare sempre più centrale nell'azione del premier.

  10. #20
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    Un ulteriore problema per Prodi (come se non ne avesse abbastanza) è lo scontro dei Poteri Economici che fanno capo ai DS con quelli che si rivolgono a lui.Chiaramente visibile durante il Caso Unipol,è tornato alla ribalta con il caso Telecomgate.
    Inutile nascondersi che il Partito Democratico nascera' solo quando questi Poteri Forti dichiareranno una Tregua o si spartiranno qualche fetta del Paese...cosa non molto conveniente,visti i precedenti,per i Cittadini ed i Contribuenti italiani.

 

 
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