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Discussione: Sciopero Hezbollah

  1. #21
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    Citazione Originariamente Scritto da Lucky Luke Visualizza Messaggio
    L'autodeterminazione dei libanesi è sacrosanta. Ma di certo non può essere Hezbollah ad ergersi a sua difesa. E i maroniti? E i drusi? E i sunniti? E i 'moderati'? Tutti gli altri, insomma? La violenza non porta da nessuna parte. Siniora sarà fantoccio quanto volete, ma a che cosa servirebbe un'interminabile 'Intifada libanese'? La lotta di classe è sacrosanta, ma va perseguita con altri metodi: il Novecento non ci ha insegnato niente? Ancora sangue inutile? Ancora stillicidio di vittime? Perché?
    Vorrei ricordarti che senza Hezbollah il sud del Libano che fa parte delle mire di Yeretz Israel sarebbe oggi una landa sionista o se fosse andata bene una landa dimenticata dal governo libanese in mano ai cristiani maroniti (gli stessi che avevano legami con i neofascisti italiani, gli stessi che hanno aiutato gli israeliani nei massacri degli anni Ottanta).
    Non c'è solo Hezbollah nello sciopero ma tutta l'opposizione ad un governo corrotto e palesemente fantoccio nelle mani degli imperialisti occidentali e filosionisti.
    Quanto al pacifismo direi che è una ottima cosa ed una nobile arma di lotta ma va contestualizzato. Beirut non è Milano, a Beirut cadevano i razzi che partivano da Tel Aviv questa estate. Non si fermano i razzi con le bandierine della pace di Bertinotti o Diliberto.
    Oltretutto il popolo libanese è con Hezbollah ed Hezbollah è con il popolo libanese in un rapporto biunivoco nazionalitario.
    Noi stiamo col popolo libanese e contro un governo messo su dai soliti arroganti che cianciano di democrazia e poi lasciano che dei ragazzini mettano il proprio nome con la penna sui razzi che questa estate hanno dilaniato migliaia di libanesi sul loro territorio nazionale.

    Noi non siamo pacifisti perchè la pace che propone l'Occidente (compresi i revisionisti di PRC e PdCI) è una pax romana basata sull'imperialismo e la violenza coercitiva, noi siamo comunisti e nazionalitari e dunque il nostro pieno sostegno va ad Hezbollah, ai comunisti libanesi del PC e a tutte le forze che con questo sciopero intercomunitario vogliono mandare a casa un servo come Siniora e tutte le varie eminenze grigie emanazioni di quella famiglia mafiosa che è la famiglia Gemayel.

    P.S. Ah io non credo minimamente nella revisionista e fallimentare via pacifica al socialismo basata sul compromesso con le forze sistemiche unidimensionali.

    A luta continua

  2. #22
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    Citazione Originariamente Scritto da Sandinista
    Cita:
    Scritto in origine da Lucky Luke
    L'autodeterminazione dei libanesi è sacrosanta. Ma di certo non può essere Hezbollah ad ergersi a sua difesa. E i maroniti? E i drusi? E i sunniti? E i 'moderati'? Tutti gli altri, insomma? La violenza non porta da nessuna parte. Siniora sarà fantoccio quanto volete, ma a che cosa servirebbe un'interminabile 'Intifada libanese'? La lotta di classe è sacrosanta, ma va perseguita con altri metodi: il Novecento non ci ha insegnato niente? Ancora sangue inutile? Ancora stillicidio di vittime? Perché?



    Vorrei ricordarti che senza Hezbollah il sud del Libano che fa parte delle mire di Yeretz Israel sarebbe oggi una landa sionista o se fosse andata bene una landa dimenticata dal governo libanese in mano ai cristiani maroniti (gli stessi che avevano legami con i neofascisti italiani, gli stessi che hanno aiutato gli israeliani nei massacri degli anni Ottanta).
    Non c'è solo Hezbollah nello sciopero ma tutta l'opposizione ad un governo corrotto e palesemente fantoccio nelle mani degli imperialisti occidentali e filosionisti.
    Quanto al pacifismo direi che è una ottima cosa ed una nobile arma di lotta ma va contestualizzato. Beirut non è Milano, a Beirut cadevano i razzi che partivano da Tel Aviv questa estate. Non si fermano i razzi con le bandierine della pace di Bertinotti o Diliberto.
    Oltretutto il popolo libanese è con Hezbollah ed Hezbollah è con il popolo libanese in un rapporto biunivoco nazionalitario.
    Noi stiamo col popolo libanese e contro un governo messo su dai soliti arroganti che cianciano di democrazia e poi lasciano che dei ragazzini mettano il proprio nome con la penna sui razzi che questa estate hanno dilaniato migliaia di libanesi sul loro territorio nazionale.

    Noi non siamo pacifisti perchè la pace che propone l'Occidente (compresi i revisionisti di PRC e PdCI) è una pax romana basata sull'imperialismo e la violenza coercitiva, noi siamo comunisti e nazionalitari e dunque il nostro pieno sostegno va ad Hezbollah, ai comunisti libanesi del PC e a tutte le forze che con questo sciopero intercomunitario vogliono mandare a casa un servo come Siniora e tutte le varie eminenze grigie emanazioni di quella famiglia mafiosa che è la famiglia Gemayel.

    P.S. Ah io non credo minimamente nella revisionista e fallimentare via pacifica al socialismo basata sul compromesso con le forze sistemiche unidimensionali.

    A luta continua

    Sinceramente non riesco a capire la criminalizzazione di tutti i maroniti semplicemente perché qualcuno di loro avrebbe avuto 'legami' con i neofascisti o con gli eccidi come Sabra e Chatila: sarebbe come dire che tutti i tedeschi sono nazisti, tutti gli italiani fascisti e gli spagnoli franchisti. Non trovi?

    Per quanto riguarda lo sciopero, è ovvio che esso sia sacrosanto: è la giusta arma di lotta. Scioperare scioperare scioperare. E boicottare boicottare boicottare. Ricordi Gandhi? Si fece ammazzare ma raggiunse i suoi scopi...io mi spingerei anche più in là: giustificherei persino il sabotaggio sistematico delle postazioni 'nemiche'. Ma le sassaiole? I razzi? I kalashnikov? I morti ammazzati? Perché? Il mio non vuole essere un pacifismo da 'anime belle', un'aprioristica perorazione del gandhismo. No. So benissimo che esistono i fottuti Lieberman. Ci sono i falchi-sionisti-a-oltranza come lui, che sono i VERI antisemiti (perché ricordiamoci che la stirpe dei semiti comprende arabi, israeliani, copti...). So benissimo che i bastardi di Eretz Yisrael bombardano terroristicamente i quartieri a più alta densità abitativa col pretesto di scovare presunti terroristi...

    So tutto questo.

    Ma alla violenza di Eretz Yisrael non si può rispondere con altra violenza, innanzitutto perché sarebbe una lotta assolutamente ìmpari: solo col terrorismo si può 'bypassare' tale disparità. E il terrorismo non è affatto giustificabile: ti piacerebbe trovarti al posto sbagliato nel momento sbagliato? nel mirino di un terrorista? Alla fine costoro non si rendono conto di fare il gioco dei sionisti estremisti, dei fanatici imperialisti con l'atomica, gli Stealth e l'appoggio della CIA. Non lo capiscono. E inoltre non è affatto vero che il popolo libanese sta con Hezbollah. Possono esserci talvolta delle convergenze d'opinione, ma ti sfido a trovare un druso che si identifichi sempre nelle posizioni di Hezbollah o un maronita in quelle di un druso...il 'popolo libanese' è un'entità indefinibile in quanto eterogenea, estremamente composita, frutto di molti avvenimenti cruciali, uno dei quali è il conflitto arabo-israeliano del 1948, che provocò un'enorme ondata di profughi verso il Libano...eh sì la guerra del '48 è proprio l'origine di tutti i mali...ma tant'è.

    Sai una cosa? Per l'ideale più nobile del mondo io stesso non sarei capace di sparare un colpo. Ma ne farei di casino...e c'è poi una abusatissima massima pseudovoltairiana che mi piace tantissimo: hai già capito qual è. E la applicherei ovunque, se solo dipendesse da me.

    P.S. Scusa l'ignoranza, ma che cosa sono le 'forze sistemiche unidimensionali'?

  3. #23
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    Sinceramente non riesco a capire la criminalizzazione di tutti i maroniti semplicemente perché qualcuno di loro avrebbe avuto 'legami' con i neofascisti o con gli eccidi come Sabra e Chatila: sarebbe come dire che tutti i tedeschi sono nazisti, tutti gli italiani fascisti e gli spagnoli franchisti. Non trovi?

    Per quanto riguarda lo sciopero, è ovvio che esso sia sacrosanto: è la giusta arma di lotta. Scioperare scioperare scioperare. E boicottare boicottare boicottare. Ricordi Gandhi? Si fece ammazzare ma raggiunse i suoi scopi...io mi spingerei anche più in là: giustificherei persino il sabotaggio sistematico delle postazioni 'nemiche'. Ma le sassaiole? I razzi? I kalashnikov? I morti ammazzati? Perché? Il mio non vuole essere un pacifismo da 'anime belle', un'aprioristica perorazione del gandhismo. No. So benissimo che esistono i fottuti Lieberman. Ci sono i falchi-sionisti-a-oltranza come lui, che sono i VERI antisemiti (perché ricordiamoci che la stirpe dei semiti comprende arabi, israeliani, copti...). So benissimo che i bastardi di Eretz Yisrael bombardano terroristicamente i quartieri a più alta densità abitativa col pretesto di scovare presunti terroristi...

    So tutto questo.

    Ma alla violenza di Eretz Yisrael non si può rispondere con altra violenza, innanzitutto perché sarebbe una lotta assolutamente ìmpari: solo col terrorismo si può 'bypassare' tale disparità. E il terrorismo non è affatto giustificabile: ti piacerebbe trovarti al posto sbagliato nel momento sbagliato? nel mirino di un terrorista? Alla fine costoro non si rendono conto di fare il gioco dei sionisti estremisti, dei fanatici imperialisti con l'atomica, gli Stealth e l'appoggio della CIA. Non lo capiscono. E inoltre non è affatto vero che il popolo libanese sta con Hezbollah. Possono esserci talvolta delle convergenze d'opinione, ma ti sfido a trovare un druso che si identifichi sempre nelle posizioni di Hezbollah o un maronita in quelle di un druso...il 'popolo libanese' è un'entità indefinibile in quanto eterogenea, estremamente composita, frutto di molti avvenimenti cruciali, uno dei quali è il conflitto arabo-israeliano del 1948, che provocò un'enorme ondata di profughi verso il Libano...eh sì la guerra del '48 è proprio l'origine di tutti i mali...ma tant'è.

    Sai una cosa? Per l'ideale più nobile del mondo io stesso non sarei capace di sparare un colpo. Ma ne farei di casino...e c'è poi una abusatissima massima pseudovoltairiana che mi piace tantissimo: hai già capito qual è. E la applicherei ovunque, se solo dipendesse da me.

    P.S. Scusa l'ignoranza, ma che cosa sono le 'forze sistemiche unidimensionali'?
    Tu continui a parlare del Libano parlandone a livello delle differenze religiose. E' una componente senza dubbio molto presente ma ti farei notare che esistono anche delle differenze politiche con dei partiti politici e queste differenze sono intercomunitarie.
    Comunque ho notato che parli di Hezbollah partendo dal presupposto che sia una organizzazione terrorista. Hai accettato passivamente quanto ti è stato propagandato dai sistemi di "informazione". Ma ti chiedo io allora c'è un metodoo di giudizio universale per capire chi sia un terrorista e chi no?
    Ti faccio presente ad esempio per Hezbollah che mentre l'Unione Europea e gli Stati Uniti ed Israele (che sono un blocco unico) li ha inseriti nelle organizzazioni terroriste, l'ONU non lo ha inserito; ti faccio presente che Hezbollah ha sempre e solamente attaccato obbiettivi militari e mai civili (Israele non ha fatto altrettanto e si è servita delle milizie di Gemayel in Libano per compiere massacri su massacri).
    Questa per me è guerriglia e come tale la sostengo perchè a mio parere dobbiamo essere realisti. La soluzione delle controversie si ottiene in via pacifica quando c'è una volontà reale da parte di entrambe le parti. L'obiettivo di Israele è l'annessione del sud del Libano, lo è da prima ancora che nascesse Israele, lo è nei documenti dello stesso Herzel. Questo è l'unico scopo e la fine degli scontri si avrebbe definitivamente solo con il raggiungimento di questo scopo da parte di Israele. Di fronte ad una prospettiva come questa io preferisco appoggiare Hezbollah e la sua guerriglia.
    C'è una frase che ti cito da Pulp Fiction:"molte persone pensano che con l'età il proprio culo cambi come succede con il vino. Ora se vuoi dire che diventa aceto....è così. Se invece vuoi dire che migliora allora non è così. E' una verità di fronte alla quale il tuo culo deve essere realista".
    Ecco cerchiamo di essere realisti perchè fino ad ora gli ospedali, le strade, i palazzi, le scuole, i negozi, le strutture sociali nel Sud del Libano le ha costruite Hezbollah non i governi filoccidentali libanesi che del Sud se ne sono sempre fregati in complicità con Israele.

    P.S. Quando parlo di sistema unidimensionale faccio riferimento alla teoria marcusiana che rielaborata col mio pensiero (assieme alle teorie di Preve) significa che il sistema borghese nella realtà non ha una dialettica reale destra/sinistra ma è un tutto unico con delle contraddizioni che sono sempre interne al sistema stesso (o se preferisci alla borghesia). Per cui il sistema diventa ad una sola dimensione ovvero unidimensionale.
    Personalmente quindi da una parte metto quella che definisco comunismo extrasistemico (o extraparlamentare se preferisci ma io prediligo la prima definizione) e dall'altra il sistema borghese unidimensionale che nelle diverse declinazioni ed emanazioni copre un arco che va dalla socialdemocrazia revisionista di PRC e PdCI sino alla estrema destra nella sua interezza.
    E' chiaro che questo discorso per essre ben compreso e corretto andrebbe approfondito ma non è questa la sede per farlo.


    A luta continua

  4. #24
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    Ti ringrazio innanzitutto per il chiarimento sul 'sistema unidimensionale'. Ho capito perfettamente.

    Per quanto riguarda Hezbollah: non sai chi lo finanzia? chi lo sostiene? il governo di un tizio che ha affermato di voler "cancellare Israele dalla carta geografica", un tizio che organizza conferenze di presunti studiosi allo scopo di accreditare un'aberrazione assoluta come il negazionismo della Shoah. Che è possibile si doterà dell'atomica (anche se non è sicuro, ovviamente). Vogliamo difendere Mahmud Ahmadinejad? Che cosa penseresti di una completa 'iranizzazione' del Libano, con tutto quel che ne conseguirebbe a scapito del pluralismo, della democrazia (o, se vuoi, del parzialmente attivo quasi-simulacro di democrazia libanese), della laicità dello stato, della libertà d'espressione e d'opinione, del rispetto dei diritti umani... sarebbe un tracollo. Una gravissima inversione di tendenza nel lento ma imprescindibile processo di democratizzazione dei Paesi dell’area Mashrek. E ti garantisco che questa non è affatto un'idea ‘ingerentista’, 'imperialista', ma, al contrario, procede nel senso di un'autodeterminazione libanese che non cada nella trappola della dittatura di una sola fazione. Bisogna garantire il pluralismo. O no? Solo così si può sconfiggere l'imperialismo yankee, che opera (oltre che direttamente, sul campo) anche per interposto Stato, per interposta fazione, creando artatamente entità eterodirette, che poi si preoccupa di gestire, pascendosi nei conflitti pro domo sua. La violenza paramilitare tra opposte fazioni libanesi è essenzialmente creata ad arte, a fini giustificazionistici dell'interventismo atlantico (benché sotto le mentite spoglie onusiane). Tutto nel nome del 'peacekeeping'. Io direi del subdolo 'warkeeping'. ‘War managing’. Stiamo assistendo a un graduale -forse inesorabile- processo di 'subalternizzazione' (che cacofonia!) delle Nazioni Unite nei confronti della NATO. E comunque il meccanismo di voto delle risoluzioni in Consiglio di Sicurezza è palesemente antidemocratico e manovrato dagli stessi Paesi che hanno più voce in capitolo, ormai, anche in ambito NATO. Il vizio è ab ovo. Il diritto di veto, in quel contesto, dovrebbe essere abolito.

    Per quel che concerne il presunto 'terrorismo' di Hezbollah, io intendevo semplicemente far rilevare la componente potenzialmente terroristica, che risiede nella sua minorità militare, oltre che nel fanatismo integralista che lo contraddistingue. Io non ho mai affermato che Hezbollah sia senz’altro un’organizzazione terroristica. No. Ma è incontrovertibilmente subalterna a un’ideologia integralista, minoritaria nel Paese, foraggiata da Stati non certo raccomandabili. Siria. Iran. Inoltre Hezbollah non ha i mezzi per affrontare né Eretz Yisrael né le milizie libanesi ‘ordinarie’, né le milizie falangiste. Quindi quale sarebbe la soluzione? La ‘guerriglia’? Siamo sicuri che non ci siano metodi più pacifici (non necessariamente ‘pacifisti’)? Bisogna per forza spargere altro sangue, da tutte le parti? Perché alimentare la spirale di violenza? È mai nato qualcosa di buono dalla violenza? Sangue chiama sangue... Mi auguro di non vedere shahid cinturati anche dalle parti di Hezbollah...

    E, comunque, quando si lanciano razzi contro i centri abitati, uccidendo civili...ci si comporta esattamente come Eretz Yisrael, ripagandolo con la stessa moneta...non so se sia terrorismo. Non spetta a me dirlo. Né saprei farlo. Ma vuol dire ammazzare poveri innocenti, esattamente come i sionisti liebermaniani sharoniani olmertiani...

    Leggi un po’:

    http://hrw.org/english/docs/2006/07/18/lebano13760.htm

    Ricordi? Penso di sì.

    Le etichette lasciano il tempo che trovano. I morti, invece, restano riversi sul selciato. Abbandonando per sempre questo mondo. E non potranno mai vedere alcun eventuale ‘miglioramento’ della loro società.

    Migliorare il mondo, per me, è un imperativo categorico di tipo kantiano. Ma lo è ancora di più il ‘considerare l’uomo sempre come fine e mai come mezzo’. Si può ammazzare ancora? Si può ammazzare sempre? Quando -dico io- quando finiremo di scannarci? Quando capiremo che tutto ciò non serve a un bel niente, se non a continuare ad ammazzare e far ammazzare, mietendo sempre più vittime per le varie “cause”? Ed è la critica che rivolgo a tutti coloro che uccidono. Soprattutto a quelli che uccidono civili inermi, che andrebbero protetti. A tutti cotali assassini rivolgo la stessa irremovibile critica.

    Hezbollah si è macchiata degli stessi crimini di Eretz Yisrael. Gli stessi. In quantità decisamente inferiore, certo. Ma sono esattamente gli stessi crimini. Ammazzare civili inermi. Altro che Convenzioni di Ginevra (che poi, però, invochiamo giustamente in tutti gli alti casi, da Guantanamo ad Abu Ghraib, dall’Afghanistan all’Iraq e altrove). Altro che ‘guerra giusta’ o ‘guerriglia giusta’. Sono gli stessi ingiustificabili assassinii.

    Finché gli uomini di Nasrallah sciopereranno (pacificamente, beninteso) avranno tutto il mio sostegno. A oltranza. Fa parte della democrazia pluralista. Sia ben chiaro. Il pluralismo e la democrazia prima di tutto.

    E proprio per favorire codesto pluralismo democratico, se fossi libanese, mi batterei per una formula analoga a quella che Ilan Pappe e altri convinti antisionisti (e Martin Buber prima di loro) trovò per risolvere la Questione Palestinese: più Popoli, un solo Stato. Coesistenza pacifica. Democratica. Pluralista. Ti segnalo il seguente articolo, un illuminante intervento di Danilo Zolo:

    http://www.informationguerrilla.org/...i-danilo-zolo/

    Che cosa ne pensi?

    Conoscere questo filone di pensiero è stato per me rivelatore della distorsione che noi applichiamo nella lettura delle questioni di quelle lande ‘mediorientali’. Larga parte dell’opinione pubblica, degli intellettuali, dell’intellighenzia e dell’opinionismo militante e ‘non sistemico’, in realtà, non vuole altro che coesistenza pacifica, pluralista e democratica. Coesistenza. Hai presente Oz Grossman Yehoshua? Anche loro si avvicinano (con i dovuti distinguo, certo) alle posizioni di quegli ebrei antisionisti di cui ti dicevo. Hai letto “Contro il fanatismo” di Amos Oz? E soprattutto, dello stesso autore, “Una storia di amore e di tenebra”? Se non li hai letti, te li consiglio caldamente: ti renderai conto del sincero travaglio intellettuale e dell’indefesso impegno pacifista e conciliatore di questo scrittore. Impegno che rispecchia un amplissimo spettro di posizioni antisioniste nella comunità ebraico-israeliana.

    Ma sto scantonando. Ero partito dal parallelismo tra le posizioni di Pappe e l’avallo, da parte mia (per quel che può valere!), di analoghe proposte (si badi bene: mere proposte) in ambito libanese.


    Sandinista, hai ragione quando dici che bisogna essere realisti: proprio per questo è impossibile, ormai, smantellare lo Stato d’Israele. Ne sei convinto?

    Che cosa pensi dell’articolo di Zolo?

    Grazie ancora.

  5. #25
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    Citazione Originariamente Scritto da Lucky Luke Visualizza Messaggio
    Ti ringrazio innanzitutto per il chiarimento sul 'sistema unidimensionale'. Ho capito perfettamente.

    Per quanto riguarda Hezbollah: non sai chi lo finanzia? chi lo sostiene? il governo di un tizio che ha affermato di voler "cancellare Israele dalla carta geografica", un tizio che organizza conferenze di presunti studiosi allo scopo di accreditare un'aberrazione assoluta come il negazionismo della Shoah. Che è possibile si doterà dell'atomica (anche se non è sicuro, ovviamente). Vogliamo difendere Mahmud Ahmadinejad? Che cosa penseresti di una completa 'iranizzazione' del Libano, con tutto quel che ne conseguirebbe a scapito del pluralismo, della democrazia (o, se vuoi, del parzialmente attivo quasi-simulacro di democrazia libanese), della laicità dello stato, della libertà d'espressione e d'opinione, del rispetto dei diritti umani... sarebbe un tracollo. Una gravissima inversione di tendenza nel lento ma imprescindibile processo di democratizzazione dei Paesi dell’area Mashrek. E ti garantisco che questa non è affatto un'idea ‘ingerentista’, 'imperialista', ma, al contrario, procede nel senso di un'autodeterminazione libanese che non cada nella trappola della dittatura di una sola fazione. Bisogna garantire il pluralismo. O no? Solo così si può sconfiggere l'imperialismo yankee, che opera (oltre che direttamente, sul campo) anche per interposto Stato, per interposta fazione, creando artatamente entità eterodirette, che poi si preoccupa di gestire, pascendosi nei conflitti pro domo sua. La violenza paramilitare tra opposte fazioni libanesi è essenzialmente creata ad arte, a fini giustificazionistici dell'interventismo atlantico (benché sotto le mentite spoglie onusiane). Tutto nel nome del 'peacekeeping'. Io direi del subdolo 'warkeeping'. ‘War managing’. Stiamo assistendo a un graduale -forse inesorabile- processo di 'subalternizzazione' (che cacofonia!) delle Nazioni Unite nei confronti della NATO. E comunque il meccanismo di voto delle risoluzioni in Consiglio di Sicurezza è palesemente antidemocratico e manovrato dagli stessi Paesi che hanno più voce in capitolo, ormai, anche in ambito NATO. Il vizio è ab ovo. Il diritto di veto, in quel contesto, dovrebbe essere abolito.

    Per quel che concerne il presunto 'terrorismo' di Hezbollah, io intendevo semplicemente far rilevare la componente potenzialmente terroristica, che risiede nella sua minorità militare, oltre che nel fanatismo integralista che lo contraddistingue. Io non ho mai affermato che Hezbollah sia senz’altro un’organizzazione terroristica. No. Ma è incontrovertibilmente subalterna a un’ideologia integralista, minoritaria nel Paese, foraggiata da Stati non certo raccomandabili. Siria. Iran. Inoltre Hezbollah non ha i mezzi per affrontare né Eretz Yisrael né le milizie libanesi ‘ordinarie’, né le milizie falangiste. Quindi quale sarebbe la soluzione? La ‘guerriglia’? Siamo sicuri che non ci siano metodi più pacifici (non necessariamente ‘pacifisti’)? Bisogna per forza spargere altro sangue, da tutte le parti? Perché alimentare la spirale di violenza? È mai nato qualcosa di buono dalla violenza? Sangue chiama sangue... Mi auguro di non vedere shahid cinturati anche dalle parti di Hezbollah...

    E, comunque, quando si lanciano razzi contro i centri abitati, uccidendo civili...ci si comporta esattamente come Eretz Yisrael, ripagandolo con la stessa moneta...non so se sia terrorismo. Non spetta a me dirlo. Né saprei farlo. Ma vuol dire ammazzare poveri innocenti, esattamente come i sionisti liebermaniani sharoniani olmertiani...

    Leggi un po’:

    http://hrw.org/english/docs/2006/07/18/lebano13760.htm

    Ricordi? Penso di sì.

    Le etichette lasciano il tempo che trovano. I morti, invece, restano riversi sul selciato. Abbandonando per sempre questo mondo. E non potranno mai vedere alcun eventuale ‘miglioramento’ della loro società.

    Migliorare il mondo, per me, è un imperativo categorico di tipo kantiano. Ma lo è ancora di più il ‘considerare l’uomo sempre come fine e mai come mezzo’. Si può ammazzare ancora? Si può ammazzare sempre? Quando -dico io- quando finiremo di scannarci? Quando capiremo che tutto ciò non serve a un bel niente, se non a continuare ad ammazzare e far ammazzare, mietendo sempre più vittime per le varie “cause”? Ed è la critica che rivolgo a tutti coloro che uccidono. Soprattutto a quelli che uccidono civili inermi, che andrebbero protetti. A tutti cotali assassini rivolgo la stessa irremovibile critica.

    Hezbollah si è macchiata degli stessi crimini di Eretz Yisrael. Gli stessi. In quantità decisamente inferiore, certo. Ma sono esattamente gli stessi crimini. Ammazzare civili inermi. Altro che Convenzioni di Ginevra (che poi, però, invochiamo giustamente in tutti gli alti casi, da Guantanamo ad Abu Ghraib, dall’Afghanistan all’Iraq e altrove). Altro che ‘guerra giusta’ o ‘guerriglia giusta’. Sono gli stessi ingiustificabili assassinii.

    Finché gli uomini di Nasrallah sciopereranno (pacificamente, beninteso) avranno tutto il mio sostegno. A oltranza. Fa parte della democrazia pluralista. Sia ben chiaro. Il pluralismo e la democrazia prima di tutto.

    E proprio per favorire codesto pluralismo democratico, se fossi libanese, mi batterei per una formula analoga a quella che Ilan Pappe e altri convinti antisionisti (e Martin Buber prima di loro) trovò per risolvere la Questione Palestinese: più Popoli, un solo Stato. Coesistenza pacifica. Democratica. Pluralista. Ti segnalo il seguente articolo, un illuminante intervento di Danilo Zolo:

    http://www.informationguerrilla.org/...i-danilo-zolo/

    Che cosa ne pensi?

    Conoscere questo filone di pensiero è stato per me rivelatore della distorsione che noi applichiamo nella lettura delle questioni di quelle lande ‘mediorientali’. Larga parte dell’opinione pubblica, degli intellettuali, dell’intellighenzia e dell’opinionismo militante e ‘non sistemico’, in realtà, non vuole altro che coesistenza pacifica, pluralista e democratica. Coesistenza. Hai presente Oz Grossman Yehoshua? Anche loro si avvicinano (con i dovuti distinguo, certo) alle posizioni di quegli ebrei antisionisti di cui ti dicevo. Hai letto “Contro il fanatismo” di Amos Oz? E soprattutto, dello stesso autore, “Una storia di amore e di tenebra”? Se non li hai letti, te li consiglio caldamente: ti renderai conto del sincero travaglio intellettuale e dell’indefesso impegno pacifista e conciliatore di questo scrittore. Impegno che rispecchia un amplissimo spettro di posizioni antisioniste nella comunità ebraico-israeliana.

    Ma sto scantonando. Ero partito dal parallelismo tra le posizioni di Pappe e l’avallo, da parte mia (per quel che può valere!), di analoghe proposte (si badi bene: mere proposte) in ambito libanese.


    Sandinista, hai ragione quando dici che bisogna essere realisti: proprio per questo è impossibile, ormai, smantellare lo Stato d’Israele. Ne sei convinto?

    Che cosa pensi dell’articolo di Zolo?

    Grazie ancora.
    Ho poco tempo quindi mi riprometto di leggere l'articolo di Zolo e poi di parlarne in un prossimo post.
    Intanto ti rispondo su due questioni importanti a parere mio del tuo intervento.
    Tu dici che Hezbollah sarebbe finanziato dall'Iran. La prima cosa che ti chiederei di rimando sarebbe: e allora? Madre Teresa prendeva i soldi che gli mandava Pinochet. Ma la verità è che Hezbollah di soldi iraniani o siriani non ha assolutamente bisogno. Forse vent'anni fa quando nacque poteva averne bisogno ma ora? Ora possiede nel Sud del Libano e anche a Beirut banche, ospedali, strade, servizi, società di trasporti, negozi al dettaglio e all'ingrosso. Non hai idea della capillarità e del volume di affari che Hezbollah smuove. Tempo fa il compagno Outis mi raccontava che Hezbollah commercializzava persino i porta cellulare (sai quelli che si appendono al collo) con il simbolo del partito. Questo significa che Hezbollah è una guerriglia moderna, intelligente che sa sfruttare e usare i canali del capitalismo stesso per combattere per il proprio popolo.
    Nasrallah ha più volte detto di essere con il popolo palestinese e che sta a loro decidere per il proprio destino, ha più volte dichiarato di non voler instaurare alcun governo teocratico sciita sullo stile iraniano. Hezbollah e Nasrallah sono un partito ed una formazione guerrigliera realista e nazionalitaria senza dimenticare che al suo interno militano diversi comunisti libanesi.
    Quanto a smantellare lo Stato di Israele vorrei che qui fosse chiara una cosa fondamentale. Uno Stato è solamente una struttura repressiva borghese basata su leggi e sul monopolio della forza coercitiva. Qui nessuno (nemmeno il popolo palestinese) pensa di far sgomberare 6 milioni di persone dalle loro (che prima erano palestinesi) case (problema che i sionisti non si sono posti quando rasero al suolo 400 villaggi su 500 in Cisgiordania ma tant'è). Il popolo palestinese dal 1948 chiede una sola cosa: uno stato per due popoli, con pari dignità, diritti e possibilità economiche e sociali chiamato Palestina. Non mi pare che si voglia cacciare nessuno. Dall'altra parte invece si insiste (per modo di dire chiaramente) sulla creazione di uno stato polverizzato in enclavi prive di collegamento, priva di accesso al Giordano, priva di infrastrutture, con le città più importanti della Cisgiordania circondate dalle colonie israeliane. Sai questo cosa comporterebbe? Che uno stato come questo sarebbe solo uno stato fantoccio in cui l'indipendenza diventerebbe subitaneamente ed in maniera accentuata (grazie alla foglia di fico della sovranità nazionale) neocolonialismo.
    L'obiettivo è questo e lo mise in chiaro Golda Meir quando disse un giorno ad un giornalista che le chiedeva il suo parere sulla questione palestinese :"Non esiste alcuna questione palestinese".

    P.S. Ah ho dato alla fine un occhiata all'articolo di Zolo. Era stato postato qui dentro qualche tempo fa ed era iniziata una discussione a riguardo. Purtroppo davvero non ho tempo di cercartela tra le discussioni passate ma se hai tempo e voglia cercala (con pazienza ma dovrebbe avere proprio il titolo dell'articolo se non ricordo male) e di la tua se vuoi.

    A luta continua

  6. #26
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    Citazione Originariamente Scritto da Sandinista
    Il popolo palestinese dal 1948 chiede una sola cosa: uno stato per due popoli, con pari dignità, diritti e possibilità economiche e sociali chiamato Palestina.
    Questo, purtroppo, è vero solo in parte. Non è vero -ahimè!- per Hamas. Ad esempio.

    P.S. Non sono riuscito a trovare la discussione sull'articolo di Zolo. Come/dove la cerco? Eventualmente potresti linkarmela? Grazie.

  7. #27
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    Mi riservo di intervenire dopo il tour de force di questi giorni, che mi vede sempre fuori casa. L'argomento è molto interessante e mi trova particolarmente pronto a dibatterne. Viva Hezbollah! Lunga vita a Nasrallah!

  8. #28
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    LIBANO. "Un governo per l' unità nazionale"
    Parla Ibrahim Moussawi, esponente Hezbollah
    di Stefano Chiarini

    Scrittore, giornalista, esponente di Hezbollah, Ibrahim Moussawi non nasconde la sua soddisfazione per lo sciopero e per l'ampiezza del movimento di protesta contro il governo Siniora sostenuto dagli Usa, dalla Francia, dall'Arabia Saudita ma anche dai governi europei. «Lo sciopero generale ha paralizzato il paese - dice - e costituisce una grande vittoria del movimento di opposizione, della sua unità e, più in generale, di coloro che intendono difendere la sovranità e la stabilità del Libano minacciata da una destabilizzazione made in Usa. Un movimento sostanzialmente pacifico e di massa che dal primo dicembre si è accampato davanti alla sede del governo per chiedere civilmente un esecutivo di unità nazionale nel quale tutte le comunità e le principali forze politiche siano presenti su un piano di parità e non siano costrette a votare - come è successo - senza neppure discutere, su leggi e proposte arrivate direttamente da Washington».

    Quali i problemi all'origine del braccio di ferro di questi giorni?
    «I ministri dell'opposizione (sciiti e un cristiano ndr) sono usciti dal governo lo scorso novembre perché il premier non ha rispettato l'agenda concordata e ha continuato a prendere decisioni consultandosi con Washington e non con i nostri ministri. Questa tendenza ad escludere la resistenza e ad attuare l'agenda Usa per il medioriente si è andata accentuando sempre più dopo la guerra con Israele sino a diventare intollerabile. A questo punto i nostri ministri si sono dimessi. Il premier però ha continuato a prendere decisioni di grande importanza, come quelle sul tribunale internazionale sull'omicidio Hariri o sulle misure economiche contro la crisi, nonostante sia ormai incostituzionale e di minoranza.

    La vostra soluzione per la crisi?
    Un governo di unità nazionale con tutte le comunità e con il principale partito cristiano-maronita all'opposizione, quello del generale Aoun. Un governo che possa difendere la sovranità del Libano.

    Vi sono state in questi 40 giorni alcuni seri tentativi di mediazione?
    Certamente. Per quanto ci riguarda abbiamo appoggiato la mediazione delle Lega Araba ma Fouad Siniora, sostenuto dagli Usa e da quei governi che si illudono di poter stabilizzare il Libano senza l'apporto di tutte le sue componenti, non ha accettato alcuna mediazione.

    C'è chi parla di una possibile nuova guerra civile...
    Non direi. Per quanto ci riguarda la protesta continuerà ad essere pacifica. In ogni caso in Libano le principali forze politiche che potrebbero dar luogo ad una guerra civile non ne hanno alcuna intenzione e coloro i quali, sostenuti dall'estero, la vorrebbero per fortuna non sono in grado di farla. E poi l'aspetto più importante della protesta è proprio il suo carattere multiconfessionale nonostante gli Usa, qui come in tutto il Medioriente - basta vedere l'Iraq - stiano cercando di dividerne i popoli mettendo una comunità contro l'altra.
    da "Il Manifesto" del 24 gennaio

  9. #29
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    NASRALLAH, LIBANO SARA' "LA TOMBA DI OGNI INVASORE" DISCORSO IN OCCASIONE FESTIVITA' DELL'ASHURA
    Beirut, 30 gen. - (Adnkronos/Dpa) - Il Libano "sara' la tomba di ogni invasore", ha proclamato oggi Hassan Nasrallah, leader del partito Hezbollah, in un discorso davanti a decine di migliaia di seguaci in occasione dell'Ashura, la principale festivita' sciita. Il capo del "partito di Dio" ha poi accusato Israele e il presidente americano George Bush di cercare di distruggere "i movimenti di resistenza fomentando conflitti civili in Libano, Palestina e Iraq". "La resistenza libanese non verra' sconfitta -ha proseguito- non permetteremo un'invasione".



    A luta continua

 

 
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