Originariamente Scritto da
Lucky Luke
Ti ringrazio innanzitutto per il chiarimento sul 'sistema unidimensionale'. Ho capito perfettamente.
Per quanto riguarda Hezbollah: non sai chi lo finanzia? chi lo sostiene? il governo di un tizio che ha affermato di voler "cancellare Israele dalla carta geografica", un tizio che organizza conferenze di presunti studiosi allo scopo di accreditare un'aberrazione assoluta come il
negazionismo della Shoah. Che è possibile si doterà dell'atomica (anche se non è sicuro, ovviamente). Vogliamo difendere Mahmud Ahmadinejad? Che cosa penseresti di una completa 'iranizzazione' del Libano, con tutto quel che ne conseguirebbe a scapito del pluralismo, della democrazia (o, se vuoi, del parzialmente attivo
quasi-simulacro di democrazia libanese), della laicità dello stato, della libertà d'espressione e d'opinione, del rispetto dei diritti umani... sarebbe un tracollo. Una gravissima inversione di tendenza nel lento ma imprescindibile processo di democratizzazione dei Paesi dell’area Mashrek. E ti garantisco che questa non è affatto un'idea ‘ingerentista’, 'imperialista', ma, al contrario, procede nel senso di un'autodeterminazione libanese che non cada nella trappola della dittatura di una sola fazione. Bisogna garantire il pluralismo. O no? Solo così si può sconfiggere l'imperialismo yankee, che opera (oltre che direttamente,
sul campo) anche per
interposto Stato, per
interposta fazione, creando artatamente entità eterodirette, che poi si preoccupa di gestire, pascendosi nei conflitti
pro domo sua. La violenza paramilitare tra opposte fazioni libanesi è essenzialmente creata ad arte, a fini giustificazionistici dell'interventismo atlantico (benché sotto le mentite spoglie onusiane). Tutto nel nome del 'peacekeeping'. Io direi del subdolo 'warkeeping'. ‘War managing’. Stiamo assistendo a un graduale -forse inesorabile- processo di 'subalternizzazione' (che cacofonia!) delle Nazioni Unite nei confronti della NATO. E comunque il meccanismo di voto delle risoluzioni in Consiglio di Sicurezza è palesemente antidemocratico e manovrato dagli stessi Paesi che hanno più voce in capitolo, ormai, anche in ambito NATO. Il vizio è
ab ovo. Il diritto di veto, in quel contesto, dovrebbe essere abolito.
Per quel che concerne il presunto 'terrorismo' di Hezbollah, io intendevo semplicemente far rilevare la componente potenzialmente terroristica, che risiede nella sua minorità militare, oltre che nel fanatismo integralista che lo contraddistingue. Io non ho mai affermato che Hezbollah sia
senz’altro un’organizzazione terroristica. No. Ma è incontrovertibilmente subalterna a un’ideologia integralista, minoritaria nel Paese, foraggiata da Stati non certo raccomandabili. Siria. Iran. Inoltre Hezbollah non ha i mezzi per affrontare né Eretz Yisrael né le milizie libanesi ‘ordinarie’, né le milizie falangiste. Quindi quale sarebbe la soluzione? La ‘guerriglia’? Siamo sicuri che non ci siano metodi più pacifici (non necessariamente ‘pacifisti’)? Bisogna per forza spargere altro sangue, da tutte le parti? Perché alimentare la spirale di violenza? È mai nato qualcosa di buono dalla violenza? Sangue chiama sangue... Mi auguro di non vedere
shahid cinturati anche dalle parti di Hezbollah...
E, comunque, quando si lanciano razzi contro i centri abitati, uccidendo civili...ci si comporta esattamente come Eretz Yisrael, ripagandolo con la stessa moneta...non so se sia terrorismo. Non spetta a me dirlo. Né saprei farlo. Ma vuol dire ammazzare poveri innocenti, esattamente come i sionisti liebermaniani sharoniani olmertiani...
Leggi un po’:
http://hrw.org/english/docs/2006/07/18/lebano13760.htm
Ricordi? Penso di sì.
Le etichette lasciano il tempo che trovano. I morti, invece, restano riversi sul selciato. Abbandonando per sempre questo mondo. E non potranno mai vedere alcun eventuale ‘miglioramento’ della loro società.
Migliorare il mondo, per me, è un imperativo categorico di tipo kantiano. Ma lo è ancora di più il ‘considerare l’uomo sempre come fine e mai come mezzo’. Si può ammazzare ancora? Si può ammazzare sempre? Quando -dico io- quando finiremo di scannarci? Quando capiremo che tutto ciò non serve a un bel niente, se non a continuare ad ammazzare e far ammazzare, mietendo sempre più vittime per le varie “cause”? Ed è la critica che rivolgo a tutti coloro che uccidono. Soprattutto a quelli che uccidono civili inermi, che andrebbero protetti. A tutti cotali assassini rivolgo la stessa irremovibile critica.
Hezbollah si è macchiata degli stessi crimini di Eretz Yisrael. Gli stessi. In quantità decisamente inferiore, certo. Ma sono esattamente gli stessi crimini. Ammazzare civili inermi. Altro che Convenzioni di Ginevra (che poi, però, invochiamo giustamente in tutti gli alti casi, da Guantanamo ad Abu Ghraib, dall’Afghanistan all’Iraq e altrove). Altro che ‘guerra giusta’ o ‘guerriglia giusta’. Sono gli stessi ingiustificabili assassinii.
Finché gli uomini di Nasrallah sciopereranno (pacificamente, beninteso) avranno tutto il mio sostegno. A oltranza. Fa parte della democrazia pluralista. Sia ben chiaro. Il pluralismo e la democrazia prima di tutto.
E proprio per favorire codesto pluralismo democratico, se fossi libanese, mi batterei per una formula analoga a quella che Ilan Pappe e altri convinti antisionisti (e Martin Buber prima di loro) trovò per risolvere la Questione Palestinese: più Popoli, un solo Stato. Coesistenza pacifica. Democratica. Pluralista. Ti segnalo il seguente articolo, un illuminante intervento di Danilo Zolo:
http://www.informationguerrilla.org/...i-danilo-zolo/
Che cosa ne pensi?
Conoscere questo filone di pensiero è stato per me rivelatore della distorsione che noi applichiamo nella lettura delle questioni di quelle lande ‘mediorientali’. Larga parte dell’opinione pubblica, degli intellettuali, dell’intellighenzia e dell’opinionismo militante e ‘non sistemico’, in realtà, non vuole altro che coesistenza pacifica, pluralista e democratica. Coesistenza. Hai presente Oz Grossman Yehoshua? Anche loro si avvicinano (con i dovuti distinguo, certo) alle posizioni di quegli ebrei antisionisti di cui ti dicevo. Hai letto “Contro il fanatismo” di Amos Oz? E soprattutto, dello stesso autore, “Una storia di amore e di tenebra”? Se non li hai letti, te li consiglio caldamente: ti renderai conto del sincero travaglio intellettuale e dell’indefesso impegno pacifista e conciliatore di questo scrittore. Impegno che rispecchia un amplissimo spettro di posizioni antisioniste nella comunità ebraico-israeliana.
Ma sto scantonando. Ero partito dal parallelismo tra le posizioni di Pappe e l’avallo, da parte mia (per quel che può valere!), di analoghe proposte (si badi bene: mere proposte) in ambito libanese.
Sandinista, hai ragione quando dici che bisogna essere realisti: proprio per questo è impossibile, ormai, smantellare lo Stato d’Israele. Ne sei convinto?
Che cosa pensi dell’articolo di Zolo?
Grazie ancora.