Meritocrazia?

[Vanvitelli]

Bellissimo...ora so' che la meritocrazia e' uno strumento anti-democratico o a-democratico di valutazione delle attitudini e qualita'.
Se il tuo intervento era per screditare le forme democratiche,allora ci sei riuscito benissimo,ma se e' per squalificare la meritocrazia allora non ci siamo.
Comunque ripeto il tuo intervento e' particolarmente particolareggiato.complimenti.

Non capisco il perché di questo tono irridente.
Il mio era uno spunto di riflessione sul fatto che ci sono situazioni nelle quali non è detto che il metodo democratico sia il migliore, e in ogni caso sul fatto che la democrazia non dovrebbe essere mitizzata o strumentalizzata, come fanno certi politici che si permettono qualunque licenza "perché gli elettori li hanno scelti".
Se devo far riparare la mia macchina vado da chi è in grado di dimostrarmi che sa fare il suo lavoro, e mi sento più tranquillo se costui è in grado di esibire opportune credenziali (certificazioni, patentini, strumenti in regola), non metto ai voti tra i miei familiari...
Se invece si tratta di scegliere chi deve guidare il Paese spesso vince la strategia di comunicazione più azzeccata, l'abbigliamento giusto, la resa televisiva etc... Non dico che non sia giusto, ma mi appare un po' paradossale, tutto qui.
Per il resto, non è mia intenzione screditare niente e nessuno.

[Io Robert]

Ce ne è molto poca , il fatto è che la meritocrazia aumenta a mano a mano che una nazione si sviluppa nei settori ad alta tecnologia dove conta sapere le cose e non chi sei , in Italia siamo indietro come innovazione , il nostro PIL si basa sempre di più sulla TV , sulla pubblicità , le discoteche e i Costantini vari , ovvio che in tali campi , dove son buoni/e tutti/e cioè dove basta dar viua il culo o la fregna , la meritocrazia non abbia valore.

[peter from milan]

Non capisco il perché di questo tono irridente.
Il mio era uno spunto di riflessione sul fatto che ci sono situazioni nelle quali non è detto che il metodo democratico sia il migliore, e in ogni caso sul fatto che la democrazia non dovrebbe essere mitizzata o strumentalizzata, come fanno certi politici che si permettono qualunque licenza "perché gli elettori li hanno scelti".
Se devo far riparare la mia macchina vado da chi è in grado di dimostrarmi che sa fare il suo lavoro, e mi sento più tranquillo se costui è in grado di esibire opportune credenziali (certificazioni, patentini, strumenti in regola), non metto ai voti tra i miei familiari...
Se invece si tratta di scegliere chi deve guidare il Paese spesso vince la strategia di comunicazione più azzeccata, l'abbigliamento giusto, la resa televisiva etc... Non dico che non sia giusto, ma mi appare un po' paradossale, tutto qui.
Per il resto, non è mia intenzione screditare niente e nessuno.

Assolutamente nessun tono irridente,anzi,chiedo venia se sono stato frainteso..ho pensato al contrario che il tuo intervento fosse tra i piu' lucidi e sensati.,e che sulla sottile critica alla democrazia vi e' la mia quasi totale approvazione.

[Vanvitelli]

Assolutamente nessun tono irridente,anzi,chiedo venia se sono stato frainteso..ho pensato al contrario che il tuo intervento fosse tra i piu' lucidi e sensati.,e che sulla sottile critica alla democrazia vi e' la mia quasi totale approvazione.

Ok, scusami tu per il malinteso...

[MightyMax]

Ovvio che no, basta guardare tutte le raccomandazioni che si sono e chi viene assunto (a scapito magari di chi è uscito dall'Università con 110 e lode)

[Vanvitelli]

Credo che la il concetto stesso di democrazia sia da ridefinire, perché spesso essa viene confusa con il populismo. Cerco di spiegarmi meglio.
Democrazia vuol dire governo di tutti; ma che vuol dire governare?
Vuol dire avere il controllo delle decisioni, che evidentemente comporta il possesso di tutti gli strumenti adeguati per fare le scelte appropriate.
In altri termini, non ci può essere democrazia senza un'informazione puntuale, completa ed oggettiva.
Ora questa cosa non c'è, ed è semplicistico attribuirne la responsabilità a Berlusconi...
Tutta la televisione, che è il mezzo d'informazione privilegiato dal popolo, ha l'obiettivo di raggiungere più persone possibile per guadagnare dagli spazi pubblicitari, ed è senz'altro più conveniente confidare nell'ignoranza della maggioranza, così da poter utilizzare i citati Costantini etc. invece di autentici professionisti, colori vivaci e donnine seminude invece che lunghe e faticose inchieste, che tra l'altro possono anche dare problemi coi politici. I quali, a loro volta, trovano decisamente comodo un pubblico ingenuo che preferisca le frasi a effetto e si concentri più sulla pettinatura che sulle ricette economiche.
Questi non sono i lati negativi della democrazia, questa è assenza di democrazia. I cittadini non sono chiamati a decidere, ma giocoforza ad affidarsi (e ad affidarsi al meno peggio, molte volte...), non disponendo in realtà di tutte le informazioni necessarie per una scelta ponderata.

[peter from milan]

Ovvio che no, basta guardare tutte le raccomandazioni che si sono e chi viene assunto (a scapito magari di chi è uscito dall'Università con 110 e lode)

10 anni di esperienze lavorative.e il tuo 110 e lode sai dove finirebbe?
Dov'é scritto che un laureato abbia piu' qualita' di uno che la laurea non c'é l'ha?...sicuramente avrebbe il diritto di entrare con un'inquadramento diverso,ma da qui a pretendere di essere agevolato vi e' l'essenza della meritocrazia negata!

ps.Non sto negando ai laureti nessun diritto,anzi ne auspico un inerimento veloce e non precario ma non raccomandato.
Dispiace altresi' che coloro che hanno studiato vi sia negata la possibilita' di esprimere quanto da loro studiato.

[W. Von Braun]

La meritocrazia è incompatibile con la società cattocomunista della repubblichetta in questione.

[peter from milan]

Nessuno se la sente di raccontare situazioni dove la Meritocrazia e' stata spedita in soffitta, o altrimenti dove si e' stati protagonisti di storie di successo grazie alle vostre capacita'/abnegazione/costanza.
Senza entrare troppo nel dettaglio...ma sarebbe interessante,parlare per conto di terze o quarte persone non rende giustizia alla discussione.