Eurss

[Jefferson]

ma allora cosa c'entra l'Eurrs?? cosa c'entra contestare l'Europa se parti dalla constatazione che sia sbagliato il governo nazionale questo cosa ha a che fare con l'Europa ed il processo di integrazione europea?? Nulla.............

io sarò anche ignorante, ma perlomeno non ti frego quattrini per decidere al tuo posto, e scusa se è poca la differenza.
Nell'unione europea vedo il tentativo di dar vita ad un superstato, che permetta alla classe politica di superare il momento di difficoltà che stanno attraversando i vecchi stati europei...allontanare i centri decisionali dalla gente, per poterla controllare e soggiogare ancor meglio.

[Lupus in Fabula]

In quale paese al mondo si eleggono i burocrati? Piantiamola di dipingere di nero i burocrati europei, che sono meno dei dipendenti del Comune di Milano, servono comunque e in media sono molto più competenti dei loro omologhi nazionali.

Che siano pochi non ci piove, che siano incompetenti è un altro fatto.
Figurati cha a un incontro tra funzionari europei e studenti universitari noi li abbiamo ampiamente smerdati: molti non conoscono nemmeno le basi giuridiche del lavoro che fanno.
E poi non puoi mettere dei funzionari a svolgere ruolo di indirizzo politico: la commissione non è un governo perchè non è espressione di uina maggioranza e tutti i commissari sono membri tecnici ben visti dal consiglio dell'Ue (quello dei capi di stato) che NOMINA LA COMMISSIONE

La mia vera critica però è rivolta all'ue in quanto sistema intergovernatio (potere in mano ai governi nazionali) e non federale (potere in mano a degli elettori)

[Lupus in Fabula]

A scanso di equivoci, ribadisco che sono europeista fino al midollo.
LE critiche che muovo alle istituzioni comunitarie sono tali in quanto queste istituzioni non mi soddisfano a sufficienza. Sono anni che le spacciano per un grande successo (cosa che in parte è comunque vero, vedi euro) ma sono lacunose dove dovrebbero essere forti: esteri difesa politiche infrastrutturali ecc...
Se al tempo della guerra in Jugoslavia ci fosse stato un governo europeo col ca**o che la situazione degenerava in quel modo, tanto per fare un esempio.
Spinelli chiamava i trattati di Roma la "beffa del mercato comune": il trucchetto dei governi per tenere buoni gli europeisti, senza cedere effettivamente poteri sostanziali.

[Lupus in Fabula]

A tuo modesto avviso è un conto alla luce dei trattati è un altro conto e forse anche più importante........
Ma scusa Barroso da quando è un burocrate ?? Barros per quanto mi riguarda è una persona che è stata eletta indirettamente..ed ha il placet del parlamento europeo che ha il potere di censura sulla commissione cioe la sfiducia ...........più o meno come il presidente del consiglio dei ministri qua in Italia........
Se poi i governi nazionali si impuntano a non volersi integrare di più e diffidano dal dare più rappresentatività alla commissione e quindi più poteri allo stesso modo in cui i vampiri diffidano dal sole la colpa di chi è ?? Di Barroso della commissione?? o dei governi nazionali??

Prima parte del post: non posso darti ragione
Seconda parte: concordo pienamente!

Risposta nel dettaglio:
Barroso NON è stato eletto, ne direttamente nè indirettamente. E' stato SCELTO, cosa ben diversa, dal consiglio dei capi di Stato e Governo,
Il trattato non fa menzione sulle modalità della scelta, ma secondo il regolamento del consiglio queste materie (commissione) sono decise all'unanimità.
Il fatto che la commissione sia cambiata al termine di ogni legislatura del parlamento è una coincidenza (voluta).
Al parlamento viene presentata la nuova commissione (attualmente 27 commissari) e il palramento puo solo respingere in blocco la commissione, cosa che per mantenere la stabilità delle istituzioni non è mai avvenuta!
La commissione non è responsabile davanti all'ellettorato, ma davanti all'unanimità dei governi, il che è male!

[Enrico1987]

Che le attuali strutture istituzionali dell'Ue abbiano un deficit di democrazia è innegabile, ma con il sistema sovietico da te paventato c'è una profonda differenza:

Nel primo, non vi ra democrazia anche perchè tutte le decisioni erano prese da un organo centrale, il segretariato del PCUs (partito comunista unione sovietica) in una struttura statale fortemente verticistica e accentrata, dove ogni organo istituzionale anche "democraticamente" eletto (i soviet erano eletti, ma c'era una lista unica) era in realtà gestito dal partito.

In Ue c'è un forte deficit di democrazia perchè tutte le istituzioni non sono responsabili davanti a una qualche forma di elettorato europeo (quello che elegge anche il parlamento) ma sono responsabili e traggono i loro poteri da un sistema intergovernativo in cui il potere è nelle mani dei soli governi nazionali... il cittadino non puo' intervenire.
Ne è una prova l'attuale situazione alla conferenza intergovernativa, dove a trattare per la revisione dei trattati sono i governi, e non ad esempio un'organo che rappresenti in toto i cittadini come potrebbe essere il parlamento europeo.

Confondere il sistema UE e quello URSS è un errore madornale.

E' un errore non in buonafede, mosso da chi fa di tutto x tenere i poteri ancorati ai superati stati nazionali e non vuole lo sviluppo di un sistema in cui i poteri siano allo stesso tempo globali e locali (le cose VANNO, nei fatti, di pari passo, ed è la grande avventura progressista).
E' in secondo luogo un modo per continuare a tenere la cappa USA sull'europa. Se gli europei potessero autodeterminarsi al meglio superando gli stati nazionali gli USA avrebbero dall'altra parte dell'oceaono non 50 stati con cui trattare ma un colosso con il doppio della loro popolazione e un sistema sociale, culturale e politico piu' avanzato. Chiaro che non lo vogliono (almeno non lo vuole l'attuale dirigenza neocon repubblicana)

[ART]

Jefferson... vediamo di spiegarci bene e sinteticamente perchè mi sa che ancora non hai capito qual'è il punto centrale delle nostre critiche.

Tu puoi essere antieuropeo quanto vuoi, ma questo non cambia che il libro dica stronzate. Lo sappiamo anche noi che l'UE non funziona bene, è male organizzata ed è poco democratica... in questo forum non facciamo altro che parlarne e lamentarci, ma le ampie critiche e le lamentele da fare non consistono specificamente in quelle cazzate sull' "EURSS". In sostanza sto dicendo semplicemente che non c'è bisogno di deliriare per criticare l'UE, basta e avanza la situazione reale.

[Jefferson]

ma tu, hai letto il libro?

[ART]

ma tu, hai letto il libro?

Non ne ho bisogno perchè in questa sezione ho parlato molte volte con chi fa parallelismi fra UE e URSS e conosco benissimo la base di quelle teorie.

[ART]

"splendido" cosa? Non pretenderai mica che mi metta a leggere un intero libro pieno dei soliti trip mentali eurofobi dopo anni interi che parlo di queste cose sui forum di politica??
Gli autori di questi dotti saggi si sono mai sforzati di leggere qualche libro dei padri del processo d'integrazione europea? Sicuramente no, o non avrebbero il coraggio di sostenere simili teorie, quindi che non rompano troppo i coglioni.

[-Duca-]

L'agenda di lisbona assomiglia motlo ai piani quinquiennali dell'URSS.
Riassumo i punti salienti:
- Tasso d'occupazione: complessivo, 67% (2005), 70 per cento 2010; donne 57% 2005, 60% 2010.
- Aumento dell'età media efettiva di uscita dal mondo del lavoro: + 5anni
- Riduzione del tasso di abbandono scolastico: 10 % medio a livello dell'unione europea e almeno la metà rispetto a quello del 2000 nei singoli stati membri.
- Incremento della media degli adulti (25-64 ani) che raggiungono almeno un livello di studi secondari superiori: 80%
-Percentuale di disoccuipati inseriti in programmi di formazione: +20%
-Aumento del numero degli asili nio: 33%
Aumento del numero di asili: 90%

Fonte: Alesina e Perotti in "goodbay europa" alesina e giavazzi, rizzoli.

Il fatto che vengano posti obbiettivi numerici da raggiungere a distanza di cinque o 10 anni e le procedure per conseguirli se non sono definibili come piani quinquiennali, sono sicuramente un residuo delle politche industriali degli anni 70. (quelle del debito pubblico)
Secondo i dati su citati l'europa entro il 2010 tra i vari obbiettivi dovrebbe raggiungere un determinato livello di partecipazione al mondo del lavoro, un determinato tasso di disoccupazione e una percentuale di bimbi iscritti agli asili, tutto specificato nei minimi dettagli.
Inoltre questi obbiettivi numerici dovrebbero essere identici per ogni stato membro, le diversità e le preferenze non hanno importanza.. se consideriamo ad esempio la partecipazione delle donne alla forza lavoro e la cura dei figli, sono questioni dove le caratteristiche culturali hanno un ipmatto fortissimo.
Diverse ricerche inoltre hanno dimostrato seri dubbi sul rapporto tra costi ed efficacia dei piani di formazione, ma la pasisone europea per la programmazione se ne frega di questi studi.

In una raccomandazione del consiglio Europea del 22 luglio 2003 si legge: "l'Italia dovrebbe ove opportuno, realizzare, di concerto con le parti sociali, misure intese ad aumentare la flessibilità del mercato del lavoro e a modernizzarne l'organizzazione, promuovendo la sinergia tra flessibilità e sicurezza e operando per prevenire l'emerginazione delle fasce svantaggiate".
Insomma l'europa dice che serve un mercato del lavoro più flessibile ma nessuno deve essere licenziato. (altrimenti le statistiche del cazzo dell'agenda di lisbona vanno a farsi fottere).
Perchè non nominare il rag. Fantozzi reggente d'Europa?