Mi sapete dire qualcosa di questo collettivo di scrittori?
Mi sapete dire qualcosa di questo collettivo di scrittori?
Gli Arya seggono ancora al picco dell'avvoltoio.
Che vorresti sapere?
Wu Ming ex Luther Blisset utilizzano il metodo della scrittura collettiva per i loro lavori che sono o romanzi o saggi sulla letteratura stessa o progetti nati dalla rete (il loro sito principalmente) con uno scambio tra Wu Ming stesso e gli utenti. Tutto il lavoro di cui sopra ruota attorno al concetto di nome collettivo per cui tutti possono essere WU Ming ed allo stesso tempo dentro Wu Ming ognuno è distinto (Wu Ming1, Wu Ming2 etc).
Tra i progetti più interessanti il periodo in cui hanno sperimentato come metodo di demolizione della propaganda informativa di massa quello non della contro-informazione ma quello della informazione-guerriglia ovvero progetti in cui per giorni, settimane e mesi si concentravano su una notizia costruita a tavolino, falsa e palesemente bizzarra fino a che (tramite anche e soprattutto l'aiuto della rete e degli internauti) questa non diventava notizia attendibile e degna di attenzione anche per i mezzi di informazione di massa ufficiali. Il più riuscito probabilmente fu quello di Darko Maver durante la guerra in ex-Jugoslavia. Riuscirono a creare dal nulla un artista serbo mai esistito che faceva opere con cadaveri veri e sparito durante la guerra. Fu costruita così bene che se ne occuparono diverse riviste specializzate d'arte e anche Chi l'ha visto.
Se vuoi informazioni sui loro romanzi e giudizi di merito possiamo parlarne.
In genere sono sempre romanzi in cui Wu Ming fa interagire personaggi storici reali con personaggi fittizi, con una struttura per frammenti di diverse storie che cominciano a convergere verso un unico racconto verso la fine. Tendenzialmente la struttura primaria è quella del romanzo d'avventura, con intrighi e intrecci che rendono la lettura sempre viva e con un linguaggio immediato e asciutto. Le chiavi di lettura possibili invece sono sempre molteplici, da quello strettamente politico a quello più intimista e soggettivo.
Personalmente trovo che negli ultimi questa verve creativa e questo stile stiano cominciando un po' a mostrare il fianco ad una critica di ripetitività. Il capolavoro comunque rimane sempre il primo, "Q", che ritengo il miglior romanzo della letteratura italiana degli ultimi anni. Molto interessanti a parere mio anche "54" e lo spin off nato da quest'ultimo in collaborazione con Vitaliano Ravagli "Asce di Guerra", che è indubbiamente il più strettamente politico.
I saggi letterari devo dire sono piuttosto complessi e a tratti poco digeribili per chi non è appassionato del tema ma offrono un punto di vista non accademico. A questo filone vanno inseriti "Totò, Peppino e la guerra psichica 2.0", "Giap" e "New Italian Epic".
Molto molto carini secondo me i racconti brevi con protagonisti i personaggi di Topolinia e Paperopoli. In uno (di cui ora non ricordo il titolo) Topolino è un serial killer ferocissimo, nell'altro che si intitola "Canard a l'orange mechanique" Paperino si ribella al sistema mortifero e piatto del fumetto e fa una carneficina degli altri paperi (con Gastone che è gay tra le altre cose) partendo dalla riflessione di essere un papero vestito da sempre con una ridicola casacca e cappellino da marinaretto senza avere i pantaloni e girando continuamente con il culo scoperto e senza che il suo cazzetto sia visibile. Da qui la presa di coscienza che sono tutti imparentati tra loro ma senza alcuna sessualità e inizia tutta la storiella.
Sono racconti che puoi scaricare dal loro sito come d'altronde quasi tutti i loro libri che sono in copyleft.
I romanzi singoli in parte ricalcano il canovaccio di cui sopra ma a volte riescono ad essere più sperimentali. Tra tutti sono rimasto piuttosto affascinato da "Free Karma Food" di Wu Ming 5. Se ne hai la possibilità e la voglia leggilo.
Allora comincerò a leggere "Q"
Gli Arya seggono ancora al picco dell'avvoltoio.
Il collettivo Wu-Ming hanno a mio parere rappresentato il primo tentativo di ritorno ad un'arte di avanguardia. Un'esempio purtroppo non seguito dove anche da questo punto di vista prevale il ripetuto e il conformismo.
Sono d'accordo con Sandinista che nelle ultime opere si stiano ripetendo ma questo, purtroppo, dopo un pò di anni è successo a tutte le avanguardie, dai futuristi al Gruppo 63.
Ciao.
"Uno dei compiti principali dell'arte è sempre stato quello di creare esigenze che al momento non è in grado di soddisfare" (Walter Benjamin)
Sito: http://comunitarismo.it
Blog: http://cpr.splinder.com
E’ stato recentemente (2005) ripubblicato il romanzo “Lo Zar non è morto” da Sironi editore scritto da “Il gruppo dei dieci”. E’ del 1929 e tra i dieci autori ci sono Marinetti e Bontempelli. L'idea credo che fosse di F.T. Marinetti. E’ una storia di “fantapolitica del presente” (nel 1929, ricompare lo Zar Nicola II…) ed è appunto un romanzo collettivo.
Ricorda Giulio Mozzi nell’introduzione che è impossibile non fare la connessione con la scrittura collettiva di Luther Blisset – Wu ming o della Babette Factory .
Questo romanzo sono riuscito a leggerlo, ma devo dire che è stata dura. “Q” invece l’ho abbandonato dopo 200 pagine.
Ultima modifica di vanni fucci; 21-03-10 alle 16:15
Volendo darne un giudizio critico, li reputo autoreferenziali e, anche se non sembra, molto gruppettari (ex Tute Bianche, Disobbedienti, quei giri lì).
Wu Ming 5 è una vecchissima conoscenza del mondo skinhead bolognese (il suo libro "Ordigni" racconta la prima guardia degli skins di casa nostra, politicamente non definiti e molto vicini ai punx)
Ultima modifica di Canaglia; 22-03-10 alle 16:49
Passata la buriana facciamo i conti