Ho appena iniziato a leggere il programma del PD, visto che lo ho invocato per lungo tempo, mo' mi tocca leggerlo...
Leggo le prime righe: necessaria retorica d'apertura, la globalizzazione ambivalente. Appena appena sotto:
«In un contesto in rapida evoluzione e contraddistinto da elevata instabilità, l'Italia deve ribadire la scelta di un metodo multilaterale e di una presenza attiva negli organismi internazionali. In questo quadro, l'Italia deve poter disporre di uno strumento militare che le consenta, in coerenza con il mandato fissato nell'articolo 11 della Costituzione, di assicurare un'adeguata difesa del territorio nazionale; di svolgere da protagonista il ruolo che le compete nelle alleanze internazionali; di condividere le responsabilità nel governo delle crisi e per la difesa della pace e della stabilità internazionale. La lotta al terrorismo resta un'esigenza essenziale, da affrontare tramite le missioni internazionali di cui siamo parte e attraverso i nuovi strumenti europei di cooperazione fra polizie e servizi di intelligence».
Ora, alla riga 13 del programma di governo di un partito che dovrebbe essere di sinistra, o di centrosinistra, o di centro io leggo, come primissimi punti trattati:
- che è necessario uno sforzo per dotarci di un esercito efficiente;
- che la lotta al terrorismo è una priorità essenziale;
- che la soluzione delle crisi e delle situazioni di instabilità è legato ad un'ottica di intervento militare;
- una visione delle relazioni internazionali unicamente legata alla stabilità/instabilità.
Non leggo, invece:
- la necessità di sviluppare la cooperazione internazionale come strumento prioritario e fondamentale per modificare le relazioni internazionali;
- la necessità di sviluppare un esercito europeo;
- la valorizzazione dell'ottica europea, almeno in prospettiva, per intervenire fuori dai confini italiani;
- la necessità che gli interventi all'estero (non militari, porca puttana!) siano principalmente finalizzati allo sviluppo (economico e civile) e non alla stabilità.
Lo so che continua sfumando un po' (ma neanche troppo) il messaggio. Però questo brano mi ha lasciato veramente sconcertato.
Continuerò la lettura: mi ero avvicinato al documento sperando di trovare buone idee e, al massimo, di farmi quattro risate; continuerò a leggerlo, invece, con grande timore.