ahhhhhhhhhhhhhhhhhh!
Finalmente!
e' passato!
ATA impara da Frank!
lui si che capisce al volo!
ahhhhhhhhhhhhhhhhhh!
Finalmente!
e' passato!
ATA impara da Frank!
lui si che capisce al volo!
Un noto bar di Ghiaia sottoprezza il caffè da anni. Ora mi sembra costi 70 cent. Sono scelte di mercato, credo che la politica non debba metterci becco, né come Stato né come Comune. Qualche mese fa Prodi ideò la boiata di mr. prezzi con l'obiettivo di gettare fumo negli occhi degli elettori. Siamo in un regime di libero mercato, o meglio dovremmo essere in un regime di libero mercato visto che è noto come in diversi casi sopravvivano norme corporative e protezioniste che certo non giovano al consumatore.
Piuttosto il problema mi sembra un altro: come ha fatto notare Pagnotta, molte associazioni di categoria cercano di far si che i loro membri non si pestino i piedi. Quelle stesse associazioni di categoria che hanno voluto tenere fuori dalla porta economie di scala (supermercati) che esaltano la concorrenza, stimolano l'innovazione, implementano i servizi all'utenza. Il vero nodo del problema è questo: finchè un commerciante sarà stimolato a non fare orario continuato e si adatterà a un sistema di cartelli la torta di riso sarà necessariamente molto scarsa.
Forse mi sono espresso male. Intendevo dire che amio avviso la politica deve vigilare affinchè libere e non censurabili operazioni libere di mercato non celino in realtà truffe ai danni dei cittadini, e ripeto senza alcun riferimento al bar da me non conosciuto. Non a caso solo abbastanza di recente è stata effettuata una corposa legislazione in materia di diritti del consumatore. Questo intendevo per intervento della politica, mai vorrei ingerenza.
Quello che ho letto sui giornali sulla vicenda Via Favale mi dava molto l'idea di protezionismo ingerente. Tutto qui.
Sul resto d'accordo con Te, soprattutto sulla felice chiusura del Tuo post, che tocca un argomento 'a nervo vivo' su Santa.
bene, visto che avete capito tutti con un po' di difficoltà vorrei specificare che la base dell'economia è la libera concorrenza e che il BENE del cittadinio esige non vi debba essere alcun mercato protetto.
E' ovvio che questo è un argomento tabù specie per chi è in perenne caccia di consenso ai fini elettorali. Perchè ci si scontra inevitabilmente con le varie categorie.
Infatti una elementare legge dell'economia insegna che è meglio avere pochi clienti a grossi margini che tanti a margini piccoli.
Quindi se i prezzi sono alti si va a favore della categoria che concorda di praticarli.
Il pubblico (l'amministrazione) dovrebbe intervenire per opporsi a queste CARTELLATE e non agevolarle come nella vendita dei box di via favale e sopratutto accusando il padrone del SUISSE di praticare concorrenza sleale.
Mi chiedo e vi chiedo SLEALE verso chi?
L'utente ? La categoria?
ciaooo!