Leggere per credere
http://www.politicaonline.net/forum/...d.php?t=422590
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I fascisti fanno schifo...c'e' pure un idiota che si firma dei Castelli Romani, zona dove ci sono piu' meridionali che romani...mahhhhh
Anche i comunisti non scherzano, non si puo' parlare di Tibet libero che urlano bestialità come "Tibet storicamente terra cinese" o peggio come "Meglio il regime cinese che il feudalesimo tibetano del Dalai Lama"...come si puo' ragionare con 'sta gente?
In questi giorni di frequentazione POL si e' rafforzata una convinzione, il movimento duosiciliano deve essere democratico e popolare ma anche antifascista e anticomunista
Ma lui sarà di pura razza ario-germo-celtica, hai presente i duci del Cilento !?
- [quote=brigante65;7613794]I fascisti fanno schifo...c'e' pure un idiota che si firma dei Castelli Romani, zona dove ci sono piu' meridionali che romani...mahhhhh
A me cmq nn mi risulta che i romani de Roma abbiamo mai creduto a simili stronzaggini, oddio il personaggio ci sarà pure, ma si tratta di qualche caso umano, nulla di serio !
La questione del Tibet non è da vedere in base all'anticomunismo o anti clericalismo verso i lama sia degli uni che degli altri.
I cinesi hanno sfruttato il malcontento dei tibetani (evidentemente non tutti) per annettersi il Tibet per il loro imperialismo.
Non centra nulla il comunismo.
In queste cose si rischia sempre di cadere nei fanatismi di parte.
Secondo me il Tibet ha tutte le ragioni per rivedere la sua posizione di "contratto" con i cinesi e di aspirare alla sua Indipendenza...ma non tutti i tibetani sono per il Dalai Lama: forse la maggioranza è proprio per i cinesi.
Amico io parlavo di un atteggiamento vetero-comunista in Italia non in Cina o in Tibet.....se vai nei forum della Sinistra Radicale trovi persone che dicono che la repressione cinese e' una montatura occidentale, che il Dalai Lama e' un guerrafondaio e i monaci sono fautori di un regime feudale...
In nome del "progresso" cinese si ritiene giustificabile la repressione in Tibet e la si minimizza...è un po' il concetto del "progresso" portato dai piemontesi e dai garibaldini nel 1860, non importa cosa vuole il popolo...
Non so chi della sinistra radicale dica che i monaci attuali sono fautori di un regime feudale: solitamente dicono che fu un regime feudale imposto da arroganti lama al popolo tibetano, il quale popolo per la maggior parte fu d'accordo con i cinesi.
È vero, è un po' quello che successe al Regno: infatti, all'inizio la maggior parte dei contadini, dei generali e anche della borghesia liberale erano favorevoli a Garibaldi...sappiamo il seguito.
Ma a differenza del Sud, effettivamente in Tibet la "tecnica" è avanzata (non so quanto sia a favore dei tibetani...mah?)....
Non sono un conoscitore profondo delle questioni cinesi-tibetane, soprattutto odierne, quindi non è che possa giudicare più di quanto non faccia per una questione di principi per la libertà del popolo tibetano, aldilà se nel paese vi sia stata portata la tecnica o la povertà: un paese deve essere sempre libero.
A riguardo di intromissioni Usa o del Lama: ma si è davvero certi che non vi sia effettivamente una spinta da parte esterna per fomentare la "rivoluzione"?
In un documentario su Rai3 di una settimana fa circa, ho visto che in Tibet, sull'altopiano, ci sono ancora dei "banditi" (già, se vuoi Partigiani) che scendono dalle montagne per farsi dare cibo o razziare bestiame ad altri tibetani della loro stirpe che hanno accettato il sistema cinese.
Questi tibetani erano fedeli ai Lama e combatterono e combattono ancora - almeno i seguaci - i cinesi...quindi, non è che sia proprio tutto il territorio da 60 anni sotto il controllo cinese...
certo che questi della destra che parlano di razze biologiche sono davvero mentalmente miseri. Chi parla di razza biologica non ha altri argomenti seri per autodeterminarsi identitariamente e ricorre perciò all'idiozia.
Non sanno che le Due Sicilie hanno conservato, grazie a Dio, una identità-europea che è un tesoro inestimabile che invece in gran parte dell'europa nordica hanno completamente perso: ed è la tradizione culturale e spirituale, altro che razza (che si addice ai cani e non agli uomini)!
Pur nelle sventure e nelle tragedie noi abbiamo conservato i nostri linguaggi, gli usi, costumi, il modo di vivere, la spiritualità, i valori della famiglia.
E' tutto un bagaglio culturale che ci rende specifici e ci distingue dalla brodaglia neutra della cultura occidentale di massa - che non è per nulla europea.
La nostra identità spirituale europea grazie a Dio è ancora vivissima.
Siamo una nazione, mentre loro non sono un cazzo !
La vera Europa, quella spirituale, quella degli avi, quella della tradizione è dunque da noi.
Da loro c'è ormai il niente.