COMUNICATO STAMPA dell’On. Mario Borghezio, Presidente Federale di Padania Cristiana
OGGETTO: Padania Cristiana inquisita per la Commemorazione dell’eccidio di Schio
Il 9 Luglio 2006 circa 800 cittadini si sono ritrovati presso il cimitero monumentale di Schio (VI) per commemorare le vittime dell’eccidio partigiano avvenuto nel 1945, in cui vennero barbaramente trucidate numerose persone, tra cui donne e bambini, in nome della cosiddetta “resistenza” rossa.
Sicuramente, questa grande manifestazione di popolo, che da cinque anni riunisce centinaia di persone unite nel credere che non esistano morti di seria A e morti di serie B, ma che tutti i caduti vadano ricordati, anche quelli che furono militarmente sconfitti, ha prodotto non pochi mal di pancia a tutti i propagatori di odio, in special modo gli aderenti ai Centri Sociali, che hanno contro-manifestato a pochi metri di distanza, dimostrando di non aver rispetto nemmeno per i defunti e che è ancora vivo lo spirito di spregio verso coloro che non la pensano allo stesso modo.
La motivazione della presenza di Padania Cristiana, che è una associazione cattolica fedele alla Tradizione, dimostra che tutti coloro che non accettano le posizioni faziose della storiografia ufficiale possono partecipare attivamente a questo tipo di commemorazioni. Ma dimostra, anche, purtroppo, che questo comporta il rischio della censura e della persecuzione giudiziaria, in un Paese che sempre più spesso dimostra di non possedere una autentica democrazia compiuta, soprattutto adesso che governa il centro-sinistra.
Si nota, per l’ennesima volta, che nonostante le tragiche pagine della Seconda Guerra Mondiale, esistono ancora coloro che non intendono riconoscere le gravissime colpe del passato, nonchè le crudeli e sanguinose azioni dei partigiani comunisti, in Italia ed in Europa.
Certa “magistratura rossa” non si rende conto che proibire una dimostrazione civile del pensiero e addirittura la possibilità di sfilare pacificamente in ricordo delle vittime di un crimine, operato dalla vigliaccheria comunista, è un atto che l’opinione pubblica non potrà non giudicare come vile servilismo nei confronti di queste forze sovversive e antinazionali.
I provvedimenti giudiziari nei confronti di un nostro dirigente, che ha avuto semplicemente la “colpa” di aderire ad una sfilata, non sono solo del tutto illegittimi e infondati, ma tali da determinare sconcerto e sfiducia da parte dei cittadini onesti verso le istituzioni, ed in particolare verso la Magistratura. Ci chiediamo, infine, che cosa stia facendo questo ufficio giudiziario, così solerte nelle indagini nei confronti di chi ha commemorato le vittime di un grave crimine, per identificare e punire gli attori delle intimidazioni avvenute, anche a mezzo stampa, prima, durante e dopo il corteo e i colpevoli della vile ed oltraggiosa devastazione della corona di fiori deposta presso la scuola ove avvenne il tragico omicidio?
Esprimiamo la nostra totale ed incondizionata solidarietà, il nostro sostegno e la nostra fiducia al Responsabile Federale di Padania Cristiana Matteo Castagna ed a tutti coloro che sono stati coinvolti ingiustamente nelle indagini, impegnandoci a difendere e promuovere il nostro diritto alla libera espressione del pensiero, in tutte le sedi opportune, a partire dal Parlamento Europeo.
Il Presidente Federale
di Padania Cristiana
Eurodeputato On. Mario Borghezio