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Risultati da 1 a 8 di 8

Discussione: Domanda

  1. #1
    Der Arbeiter John Nada
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    Predefinito Domanda

    Salve a tutti, avrei una domanda da fare, non so se questo è il forum giusto ma la faccio lo stesso.
    Ho letto un passo de "Le Benevole" in cui il protagonista, un ufficiale delle SS, sostiene la necessità di tornare alla morale Greca, in cui l'accento era posto sull'atto e non sulla volontarietà dell'azione, e si fa l'esempio di Edipo che uccide il padre non conoscendone l'identità, ma deve comunque espiare la colpa, cioè il crimine è tale con o senza volontà.
    Tutto ciò viene contrapposto alla morale e al diritto derivante dalla tradizione Giudaico-Cristiana, in cui la volontarietà è parte importante se non maggioritaria di qualsiasi azione.
    La mia domanda riguarda quindi il passaggio fondamentale che mi manca: di fronte a queste due visioni come si rapporta la morale e soprattutto il Diritto Romano?
    Per grandi linee, intendo, non avendo molta competenza specifica.

  2. #2
    .
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    Predefinito Rif: Domanda

    Citazione Originariamente Scritto da Sigurd Visualizza Messaggio
    Salve a tutti, avrei una domanda da fare, non so se questo è il forum giusto ma la faccio lo stesso.
    Ho letto un passo de "Le Benevole" in cui il protagonista, un ufficiale delle SS, sostiene la necessità di tornare alla morale Greca, in cui l'accento era posto sull'atto e non sulla volontarietà dell'azione, e si fa l'esempio di Edipo che uccide il padre non conoscendone l'identità, ma deve comunque espiare la colpa, cioè il crimine è tale con o senza volontà.
    Tutto ciò viene contrapposto alla morale e al diritto derivante dalla tradizione Giudaico-Cristiana, in cui la volontarietà è parte importante se non maggioritaria di qualsiasi azione.
    La mia domanda riguarda quindi il passaggio fondamentale che mi manca: di fronte a queste due visioni come si rapporta la morale e soprattutto il Diritto Romano?
    Per grandi linee, intendo, non avendo molta competenza specifica.
    E' un argomento da tesi di laurea...
    Ti consiglio di dare un'occhiata qui, mi pare che il protagonista del romanzo si riferisse ai primordi del diritto greco, all'epoca omerica; successivamente, in epoca storica, mi pare che la distinzione tra dolosità e colposità del crimine venisse in rilievo, di là da ogni influsso delle concezioni semitiche del diritto.
    Ultima modifica di Ivan; 28-05-10 alle 12:39

  3. #3
    Der Arbeiter John Nada
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    Predefinito Rif: Domanda

    Citazione Originariamente Scritto da Ivan Visualizza Messaggio
    E' un argomento da tesi di laurea...
    Ti consiglio di dare un'occhiata qui, mi pare che il protagonista del romanzo si riferisse ai primordi del diritto greco, all'epoca omerica; successivamente, in epoca storica, mi pare che la distinzione tra dolosità e colposità del crimine venisse in rilievo, di là da ogni influsso delle concezioni semitiche del diritto.
    Grazie mille, gli do un'occhiata.

  4. #4
    NOIS SEMUS SOS SARDOS
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    Predefinito Rif: Domanda

    Vorrei proporre una domanda simile: in che senso si dice che ai greci era sconosciuto il concetto di diritto proprio dei romani? In cosa il nomos divergeva dallo jus? Mi basta una risposta sintetica. Grazie.
    Ultima modifica di Pierre Auguste Renoir; 15-07-10 alle 10:14

  5. #5
    calici amari
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    Predefinito Rif: Domanda

    Citazione Originariamente Scritto da Pierre Auguste Renoir Visualizza Messaggio
    In cosa il nomos divergeva dallo jus? Mi basta una risposta sintetica. Grazie.
    suppongo che il nomos sia la legge codificata, quella scritta.
    Lo ius (diritto in generale) invece potrebbe avere anche altre fonti non scritte, come ad esempio gli usi e le consuetudini ben radicate.
    Ultima modifica di Regina di Coppe; 15-07-10 alle 10:56
    Corpo sano in ambiente sano.

    Chi avvelena una persona per vendetta viene condannato per veneficio.
    Chi avvelena milioni di esseri umani per profitto viene onorato come capitano d'industria.

  6. #6
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    Predefinito Rif: Domanda

    Citazione Originariamente Scritto da Pierre Auguste Renoir Visualizza Messaggio
    Vorrei proporre una domanda simile: in che senso si dice che ai greci era sconosciuto il concetto di diritto proprio dei romani? In cosa il nomos divergeva dallo jus? Mi basta una risposta sintetica. Grazie.
    Beh,in realtà la filosofia del diritto greco ha sempre diviso in due campi le varie norme naturali e giudiziarie,chiamando Themis la giustizia delle leggi immutabili e fisse,"naturali",di origine detta divina,e chiamando Dikè la legge dialettica elaborata dagli uomini,soggetta a variazioni e alla rielaborazione dialettica,seppure in varia misura.Nomos è letteralmente la consuetudine,il comportamento sociale considerato ammissibile,solo successivamente diventa la legge scritta.La legislazione della grecia antica non ebbe mai una codificazione "panellenica",e qui si capisce il senso profondo dell'uso del termine Nomosgni città ha il suo Nomos.Lo Jus è il corrispondente del greco Dikè,dove è il Fas a corrispondere alla Themis e il Mos al Nomos:la grossa differenza sta nella precisa codificazione giuridica romana,che dalle XII tavole al Corpus Iuris Civilis di Giustiniano ha posto le basi dell'attuale diritto di buona parte del mondo.

  7. #7
    in silenzio
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    Predefinito Rif: Domanda

    Citazione Originariamente Scritto da Pierre Auguste Renoir Visualizza Messaggio
    Vorrei proporre una domanda simile: in che senso si dice che ai greci era sconosciuto il concetto di diritto proprio dei romani? In cosa il nomos divergeva dallo jus? Mi basta una risposta sintetica. Grazie.
    Citazione Originariamente Scritto da Regina di Coppe Visualizza Messaggio
    suppongo che il nomos sia la legge codificata, quella scritta.
    Lo ius (diritto in generale) invece potrebbe avere anche altre fonti non scritte, come ad esempio gli usi e le consuetudini ben radicate.
    Il corrispettivo del termine greco "nomos" è la "lex" scritta, infatti.

    Il Diritto = Ius comprende sia le fonti scritte che le interpretazioni sia scritte che orali, componendo l'insieme della Tradizione giuridica.
    di necessità virtù

  8. #8
    in silenzio
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    Predefinito Rif: Domanda

    Citazione Originariamente Scritto da IlDige Visualizza Messaggio
    Beh,in realtà la filosofia del diritto greco ha sempre diviso in due campi le varie norme naturali e giudiziarie,chiamando Themis la giustizia delle leggi immutabili e fisse,"naturali",di origine detta divina,e chiamando Dikè la legge dialettica elaborata dagli uomini,soggetta a variazioni e alla rielaborazione dialettica,seppure in varia misura.Nomos è letteralmente la consuetudine,il comportamento sociale considerato ammissibile,solo successivamente diventa la legge scritta.La legislazione della grecia antica non ebbe mai una codificazione "panellenica",e qui si capisce il senso profondo dell'uso del termine Nomosgni città ha il suo Nomos.Lo Jus è il corrispondente del greco Dikè,dove è il Fas a corrispondere alla Themis e il Mos al Nomos:la grossa differenza sta nella precisa codificazione giuridica romana,che dalle XII tavole al Corpus Iuris Civilis di Giustiniano ha posto le basi dell'attuale diritto di buona parte del mondo.
    non credi che il Mos Maiorum corrisponda in senso lato alla Tradizione, comprendendo sia la legislazione che la sua interpretazione storicizzata?
    di necessità virtù

 

 

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