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    Lightbulb Re: Preziosissimo Sangue di Nostro Signore Gesù Cristo

    10 LUGLIO 2018: I SANTI SETTE FRATELLI, Martiri, e le SANTE RUFINA E SECONDA, Vergini e Martiri; decimo giorno del MESE dedicato alla devozione al PREZIOSISSIMO SANGUE DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO…



    Dom Prosper Guéranger, L'Anno Liturgico
    http://www.unavoce-ve.it/gueranger.htm
    «I sette martiri e santa Rufina e Seconda, vergini e martiri, 10 luglio.»



    Tradidi quod et accepi
    http://tradidiaccepi.blogspot.it

    https://www.facebook.com/catholictradition2016/
    «Sancti et Sanctae Dei, orate pro nobis.»
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    “I SANTI SETTE FRATELLI, Martiri, e le SANTE RUFINA E SECONDA, Vergini e Martiri.
    Semidoppio.
    Paramenti rossi.
    SANTA MESSA
    1)Oggi il Martirologio ricorda i santi Felice e Filippo, sepolti nel cimitero di Priscilla; i santi Vitale, Marziale ed Alessandro, sepolti nel cimitero dei Giordani; san Silano sepolto nel cimitero di Massimo; san Gennaro sepolto nel cimitero di Pretestato.
    * Sette fratelli, figli di santa Felicita, durante la persecuzione di Marco Aurelio Antonino, furono messi alla prova a Roma dal prefetto Publio, prima con carezze e poi con minacce, perché rinnegato Cristo, venerassero gli dèi; ma perseverando essi e per il loro coraggio e per le esortazioni della madre, nella confessione della fede, furono uccisi in diverse maniere. Gennaro morì sotto i flagelli piombati; Felice e Filippo sotto i colpi di bastone; Silvano fu precipitato da un luogo altissimo; Alessandro, Vitale e Marziale furono decapitati. Quattro mesi dopo, la madre loro ottenne la stessa palma del martirio: essi resero lo spirito al Signore il 10 di Luglio.

    * Sermone di sant'Agostino Vescovo.
    Sermone 110 su cose diverse.
    Un grande spettacolo, o fratelli, è offerto agli occhi della nostra fede. Le nostre orecchie hanno inteso, la nostra anima ha contemplato una madre, che, con sentimenti affatto opposti ai voti ordinari della natura, brama di vedere i suoi figli finire questa vita prima di lei. Tutti gli uomini infatti vogliono, nel lasciar questa vita, precedere i propri figli, non seguirli; ella invece bramò di morir dopo. E ciò, perché non perdeva i suoi figli, ma se li mandava innanzi, guardando non alla vita che finivano, ma a quella che cominciavano. Essi infatti lasciavano di vivere quaggiù, dove un giorno avrebbero pur dovuto morire, e cominciavano a vivere, per vivere poi senza fine. È poco per lei l'essere spettatrice: noi l'abbiamo ammirata piuttosto esortatrice. Più feconda in virtù che in prole: al vederli combattere, ella combatteva in tutti, e in tutti vittoriosi, vinceva.
    2) Il Martirologio ricorda pure le due Sante: Rufina e Seconda, seppellite al nono miglio della via Cornelia.
    * Rufina e Seconda sorelle, vergini Romane, essendosi rifiutate di maritarsi con Armentario e Verino, cui erano state promesse dai parenti, perché avevano consacrata a Dio la loro verginità, furono arrestate sotto gli imperatori Valeriano e Gallieno. Il prefetto Giunio non potendo né con promesse né con minacce far cambiar loro risoluzione, dapprima fa battere Rufina colle verghe; e mentre questa viene battuta, Seconda interpella così il giudice: «Perché riserbi tutto l'onore a mia sorella, e a me la vergogna? Facci battere tutte due insieme, perché confessiamo ugualmente la divinità di Cristo». A queste parole il giudice irritato ordina di rinchiuderle tutte due in un carcere tenebroso e fetido. Ma quel luogo riempitosi all'istante di luce risplendentissima e d'un odore soavissimo, vengono rinchiuse in un bagno d'acqua bollente. Ma uscitene illese, legata subito loro una pietra al collo, vengono gettate nel Tevere, ma liberatene da un Angelo, sono finalmente decapitate fuori di Roma, a dieci miglia, sulla via Aurélia. I loro corpi sepolti dalla matrona Plautina in una sua proprietà, furono poi trasportati in Roma e riposti nella basilica Costantiniana presso il battistero.
    - Al Vangelo.
    ** Omelia di san Gregorio Papa.
    Omelia 3 sui Vangeli.
    Fratelli carissimi, la lettura fatta del santo Vangelo è breve, ma importante per i grandi misteri che contiene. Infatti Gesù, nostro creatore e redentore, dissimulando di riconoscere sua Madre, fa capire chi è sua madre, e chi sono i suoi parenti, non per il legame del sangue, ma per l'unione dello spirito, dicendo: «Chi è mia madre, e chi sono i miei fratelli? Chiunque farà la volontà del Padre mio ch'è nei cieli, esso è mio fratello, e sorella, e madre» (Matth. 12, 43). Colle quali parole che altro c'indica se non ch'egli raccoglie molti di tra i Gentili ossequenti ai suoi precetti, e non riconosce più i Giudei, del cui sangue fu generato?
    Nessuna meraviglia, che chi fa la volontà del Padre, sia detto e sorella e fratello del Signore, essendo che tutti due i sessi son chiamati alla fede; ma fa molta meraviglia ch'esso sia detto anche sua madre. Il Signore infatti si degnò di chiamare fratelli i suoi fedeli discepoli dicendo: «Andate, avvisate i miei fratelli» (Matth. 28, 10.1). Resta dunque a cercare come mai colui, che, venendo alla fede, è potuto divenire fratello del Signore, possa anche essergli madre.
    Ora è da sapere che chi è sorella e fratello di Cristo, per il fatto di credere in lui, diventa sua madre col predicarlo. Infatti è quasi un far nascere il Signore infonderlo nel cuore di chi ascolta; e si diventa sua madre colla predicazione, quando per mezzo della propria voce si genera nel cuore del prossimo l'amor del Signore. A conferma di che, ecco a proposito la beata Felicita, il cui natale noi celebriamo quest'oggi, la quale, col credere, divenne serva di Cristo, col predicare si fece madre di Cristo. Difatti, come si legge negli atti del suo martirio più accreditati, ella si preoccupò così di lasciare vivi nella carne dietro di sé i sette figli, come i genitori carnali sono soliti temere, che non li precedano morti.”
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    “NOVENA IN PREPARAZIONE ALLA SOLENNE FESTIVITÀ DI MARIA VERGINE DEL CARMINE di P. Simone Grassi, Carmelitano.
    Sancta Maria Virgo de Monte Carmelo, ora pro nobis.”





    "Ss. Sette Fratelli Martiri - Sodalitium"
    Ss. Sette Fratelli Martiri - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/ss-sette-fratelli-martiri/
    «10 luglio, Ss. Sette Fratelli Martiri.

    “A Roma la passione dei santi sette fratelli Martiri, figli di santa Felicita Martire, cioè Gennaro, Felice, Filippo, Silvano, Alessandro, Vitale e Marziale, al tempo dell’imperatore Antonino, mentre era Prefetto della città Publio. Tra essi Gennaro, dopo essere stato percosso con verghe e straziato nel carcere, fu ucciso con flagelli piombati; Felice e Filippo furono ammazzati con bastoni; Silvano fu gettato in un precipizio; Alessandro, Vitale e Marziale furono puniti con sentenza capitale”.»
    http://www.sodalitium.biz/wp-content...27443385_n.jpg






    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/

    http://www.sodalitium.biz/s-messa-provincia-verona/

    “Sodalitium - IMBC.”
    https://www.youtube.com/user/sodalitium

    “Omelie dell'I•M•B•C a Ferrara.”
    https://www.facebook.com/OmelieIMBCFerrara/

    http://www.oratoriosantambrogiombc.it/




    «Don Floriano Abrahamowicz - Domus Marcel Lefebvre.
    VII domenica d. Pentecoste
    https://www.youtube.com/watch?v=UltqWoGEtg4
    VII domenica dopo Pentecoste (Omelia)
    https://www.youtube.com/watch?v=GAnQ4BzyLew
    Comm. S. Elisabetta di Portogallo.
    https://www.youtube.com/user/florianoabrahamowicz/
    http://www.domusmarcellefebvre.it/
    Ogni giovedì alle ore 20.30 ha luogo la lettura in diretta di una o due questioni del Catechismo di San Pio X.
    http://www.domusmarcellefebvre.it/santa-messa-1.php
    La Santa Messa tutte le domeniche alle ore 10.30 a Paese, Treviso.»




    http://www.cmri.org/ital-index.html

    http://www.centrostudifederici.org/

    http://www.centrosangiorgio.com/

    http://www.crisinellachiesa.it/

    https://www.agerecontra.it/
    https://www.facebook.com/Traditio.Verona.it/

    https://www.facebook.com/pietroferrari1973/

    “Non Una Cum - Roman catholics sedevacantists.”
    https://www.facebook.com/romancatholicsnonunacum/

    https://www.facebook.com/fidecatholica/

    http://www.traditionalmass.org/

    https://novusordowatch.org/

    http://www.fathercekada.com/

    https://www.truerestoration.org/

    http://www.catholique-sedevacantiste.fr/




    Ligue Saint Amédée
    http://www.SaintAmedee.ch
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    «Intransigeants sur la doctrine ; charitables dans l'évangélisation [Non Una Cum]. Pas de "motu proprio" chez nous : nous célebrons la sainte messe selon le missel de Saint Pie V, avant les changements liturgiques entamés dans les années 50.»
    10 juillet : Sainte Félicité et ses sept fils, Martyrs (? 150) :: Ligue Saint Amédée
    “10 juillet : Sainte Félicité et ses sept fils, Martyrs († 150).”
    http://liguesaintamedee.ch/applicati..._sept_fils.jpg








    www.sursumcorda.cloud
    https://www.facebook.com/CdpSursumCorda/?fref=nf

    “Carlo Di Pietro - Sursum Corda
    Preghiera al Santo del giorno.
    In nómine Patris
    et Fílii
    et Spíritus Sancti.
    Amen.

    Eterno Padre, intendo onorare i santi sette fratelli Martiri, figli di santa Felicita Martire, cioè Gennàro, Felice, Filippo, Silvàno, Alessàndro, Vitàle e Marziàle, al tempo dell’imperatore Antonino, mentre era Prefetto della città Publio. Tra essi Gennaro, dopo essere stato percosso con verghe e straziato nel carcere, fu ucciso con flagelli piombati; Felice e Filippo furono ammazzati con bastoni; Silvano fu gettato in un precipizio; Alessandro, Vitale e Marziale furono puniti con sentenza capitale. Vi rendo grazie per tutte le grazie che Voi avete loro elargito. Vi prego di accrescere la grazia nella mia anima per i meriti di questi santi Fratelli, ed a loro affido la fine della mia vita tramite questa speciale preghiera, così che per virtù della Vostra bontà e promessa, i santi sette fratelli Martiri possano essere miei avvocati e provvedere tutto ciò che è necessario in quell'ora. Così sia.”

    “Vi prego di fuggire con tutta diligenza ogni peccato, giacché il peccato è l'unica cagione dei dolori pei Sacri Cuori di Gesù e di Maria. Vi prego di fare tutte le mie azioni ed orazioni in unione coi Sacratissimi Cuori di Gesù e di Maria.”
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    “Amato sia da per tutto il cuore di Gesù (100 giorni d’indulgenze - alle solite condizioni - concesse da Pio IX). Dolce Cuore di Maria, siate la salvezza mia (300 giorni d’indulgenza - alle solite condizioni).”
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    10 luglio
    http://www.preghiereperlafamiglia.it.../10-luglio.htm
    “IL SANGUE DELL'AMORE
    10° GIORNO
    MEDITAZIONE

    «Il Sangue Divino è impastato col fuoco del divino Amore, perché per amore fu sparso», così scrive S. Caterina da Siena nelle sue lettere. Prima di lei l'aveva detto il discepolo prediletto del Signore: «Ci amò e ci lavò nel suo Sangue». Il dono del Sangue fu infatti come il coronamento di una continua testimonianza d'amore, quale fu l'intera vita di Cristo. Per amore Egli si incarnò, per amore visse tra noi, per amore operò
    prodigi, per amore pianse... ed infine ci diede la prova suprema dell'amore: «Non vi è prova maggiore d'amore, che dare la vita per chi si ama». Né chiodo - è ancora S. Caterina che parla - era sufficiente a tenerlo confitto, se l'amore non l'avesse voluto, perché il Sangue fu sparso con fuoco d'amore». Se potesse sorgere dubbio su questa lampante verità basterebbe guardare all'abbondanza del Sangue versato e alle atrocità dei dolori sofferti per convincerci che tutto ci parla di un eccesso d'amore. «Figlia mia, disse Gesù a S. Gemma Galgani, guardami e impara come si ama. Non sai che mi ha ucciso l'amore? Queste piaghe, questo Sangue, queste lividure, questa croce è tutto opera di amore». E noi come abbiamo corrisposto a tanto amore? Un rapido esame di coscienza ci dice che siamo stati veramente degli ingrati. Preghiamolo ora così: «Signore, quando le mie labbra si avvicinano alle tue, fammi sentire il tuo fiele; quando le mie spalle si appoggiano alle tue, fammi sentire i tuoi flagelli; quando la mia testa si avvicina alla tua, fammi sentire le tue spine; quando il mio costato si avvicina al tuo, fammi sentire la tua lancia; quando la carne tua si comunica alla mia, fammi sentire la tua Passione» (Santa Gemma).
    ESEMPIO
    A Baralastro, durante la rivoluzione spagnola, i rossi avevano catturato un seminarista di 18 anni. Vedendolo però coraggioso ed imperturbabile lo coprirono di insulti e lo percossero senza pietà, ma ciò non valse a togliergli la gioia dal volto. Irritati da tanta fermezza, decisero d'ucciderlo. «Facciamolo morire come Cristo», disse uno di loro, e lo inchiodarono su una croce fatta di tavole. Il giovane fu forte anche sul patibolo e non emise un lamento. Prima di spirare, dalle sue labbra uscirono solo queste parole: «Gesù, per amore tuo e per la salvezza della mia patria!».
    Fioretto. - Amerai Gesù con tutta la tua mente, con tutto il tuo cuore, con tutte le tue forze.
    Giaculatoria. - O Cuore insanguinato di Gesù, che bruci d'amore per me, infiamma il mio cuore d'amore per Te.”

    "10° giorno: Il sangue dell'Amore."
    10° giorno: Il sangue dell'Amore
    http://www.stellamatutina.eu/10-gior...gue-dellamore/





    Radio Spada | Radio Spada ? Tagliente ma puntuale
    http://www.radiospada.org
    Edizioni Radio Spada - Home
    http://www.edizioniradiospada.com
    https://www.facebook.com/radiospadasocial/?fref=nf
    “10 luglio 2018: Santi Sette fratelli martiri.”
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    “10 luglio 2018: Rufina e Seconda, sante, martiri di Roma
    , Anastasio IV (1153-54) trasformò l’antico nartece del battistero Lateranense in Oratorio e vi depose le reliquie delle sante. Il 23 maggio 1764 in occasione della nuova consacrazione dell’altare, l’ultima risaliva al 24 ottobre 1727, vi fu la loro rideposizione da parte dell’arcivescovo Lercari.
    Rufina e Seconda subirono il martirio al X miglio della via Cornelia nel 257 e furono sepolte nel cimitero "Sylva Candida".
    M.R.: 10 luglio - A Roma le sante Vergini e Martiri Rufina e Seconda sorelle, le quali, nella persecuzione di Valeriano e Gallieno, furono sottoposte ai tormenti, e da ultimo, l'una percossa nel capo colla spada, l'altra decapitata, volarono in cielo. I loro corpi si conservano col dovuto onore nella Basilica Lateranense, vicino al Battistero
    [Tratto dall'opera «Reliquie Insigni e "Corpi Santi" a Roma» di Giovanni Sicari ].”
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    "Preziosissimo Sangue"
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    AVE MARIA!!!
    PREZIOSISSIMO SANGUE DI NOSTRO SIGNOR GESÙ CRISTO, MISERERE NOBIS!!!
    Luca, Sursum Corda - Habemus Ad Dominum!!!
    ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
    «Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen.»

    SURSUM CORDA - HABEMUS AD DOMINUM!!! A.M.D.G.!!!

  2. #42
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    Lightbulb Re: Preziosissimo Sangue di Nostro Signore Gesù Cristo

    11 LUGLIO 2018: SAN PIO PRIMO, Papa e Martire, undicesimo giorno del MESE dedicato alla devozione al PREZIOSISSIMO SANGUE DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO…



    Dom Prosper Guéranger, L'Anno Liturgico
    http://www.unavoce-ve.it/gueranger.htm
    «San Pio I, Papa e martire, 11 luglio.»



    San Pio I - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/san-pio-i/
    «11 luglio, San Pio I, Papa e martire.

    “A Roma san Pio primo, Papa e Martire, coronato col martirio nella persecuzione di Marco Aurelio Antonino”.»
    http://www.sodalitium.biz/wp-content...-I-254x300.jpg





    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/

    http://www.sodalitium.biz/s-messa-provincia-verona/

    “Sodalitium - IMBC.”
    https://www.youtube.com/user/sodalitium

    “Omelie dell'I•M•B•C a Ferrara.”
    https://www.facebook.com/OmelieIMBCFerrara/

    http://www.oratoriosantambrogiombc.it/




    «Don Floriano Abrahamowicz - Domus Marcel Lefebvre.
    https://www.youtube.com/user/florianoabrahamowicz/
    http://www.domusmarcellefebvre.it/
    Ogni giovedì alle ore 20.30 ha luogo la lettura in diretta di una o due questioni del Catechismo di San Pio X.
    http://www.domusmarcellefebvre.it/santa-messa-1.php
    La Santa Messa tutte le domeniche alle ore 10.30 a Paese, Treviso.»




    http://www.cmri.org/ital-index.html

    http://www.centrostudifederici.org/

    http://www.centrosangiorgio.com/

    http://www.crisinellachiesa.it/

    https://www.agerecontra.it/
    https://www.facebook.com/Traditio.Verona.it/

    https://www.facebook.com/pietroferrari1973/

    “Non Una Cum - Roman catholics sedevacantists.”
    https://www.facebook.com/romancatholicsnonunacum/

    https://www.facebook.com/fidecatholica/

    http://www.traditionalmass.org/


    https://novusordowatch.org/
    https://novusordowatch.org/2018/07/s...de-pagliarani/
    «Society of St. Pius X elects Fr. Davide Pagliarani new Superior General.
    Today, July 11, 2018, the Lefebvrist Society of St. Pius X has elected a new Superior General.
    It is Fr. Davide Pagliarani. (...)

    The coming weeks and months will show what direction the new Superior General wishes his Lefebvrist Society to take, specifically with regard to the Modernists in Rome they still verbally recognize as the Roman Catholic Church’s legitimate hierarchs. Some insight into Fr. Pagliarani’s ideas can perhaps be gleaned from the following interview, conducted in 2011:

    “An Initial Evaluation of the Outcome of the Talks with Rome and of some Agitation in the Traditionalist World” (SSPX U.S. District)
    The Society of St. Pius X was founded in 1970 by Abp. Marcel Lefebvre (1906-1991). Its General Chapter meets once every six years, and the Superior General is elected every twelve years. The former Superiors are: Bp. Bernard Fellay (1994-2018), Fr. Franz Schmidberger (1982-1994), and Abp. Marcel Lefebvre (1970-82).

    For a truly Catholic assessment of the Lefebvrists and their false theology, the following links will be helpful:

    Pope Pius IX condemns Bishop Fellay
    The SSPX and “Pope” Francis: Theological Absurdistan of Full Display
    The Stumbling Block of the Papacy: Why Bergoglio doesn’t fit
    Public Relations Disaster: Bishop Fellay’s Epic Interview Fail
    Does this apply to Francis?
    Twelve Inconvenient Questions for the Society of St. Pius X
    Stumbling at the Finish Line: The SSPX’s Illogical Stance on the Pope Question
    The Trojan Horse of the Vatican-SSPX Negotiations
    Quo Vadis, SSPX? The Society of St. Pius X after the Lifting of the 1988 Excommunications

    Pray for the new SSPX Superior General, that God may open his eyes.»


    http://www.fathercekada.com/

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    “SAN PIO I
    Papa e Martire.
    Semplice.
    Paramenti rossi.
    Nascita: Aquileia, ?.
    Morte: Roma, 154.
    X Papa della Chiesa cattolica.
    Elezione: 140 ca.
    Fine pontificato: 154.
    Predecessore: papa sant'Igino.
    Successore: papa sant'Aniceto.
    Sepoltura: Necropoli vaticana.
    Santuario principale: Chiesa di San Pio I.
    Patrono di: Roccaspinalveti (CH) ed Arcidiocesi di Udine.
    SANTA MESSA

    La Chiesa ci fa onorare oggi un Santo che «Dio unse col suo sacro olio» (Graduale), e che rivestì della pienezza del sacerdozio (Introito, Alleluia), facendolo salire, dopo sant'Igino, sul trono pontificio. Durante il suo pontificato (140 circa - 154 circa), furono discusse questioni dottrinali importantissime. Il Liber Pontificalis dice che fu sepolto in San Pietro in Vaticano agli undici di luglio.
    * Pio, primo di questo nome, nato in Aquileia da Rufino, da prete di santa Romana Chiesa fu creato Pontefice sotto gli imperatori Antonino Pio e Marco Aurelio. In cinque ordinazioni nel mese di Dicembre creò dodici vescovi e diciotto preti. Si hanno di lui varie belle istituzioni, specialmente quella che ordina di celebrare la Risurrezione del Signore soltanto in Domenica. Cambiò in chiesa la casa di Pudente, e, a motivo della sua preeminenza sugli altri titoli, siccome dimora del Romano Pontefice, la dedicò sotto il titolo del Pastore; ed in essa egli celebrò spesso i sacri Misteri, e battezzò numerosi convertiti alla fede, ricevendoli nel numero dei fedeli. Ora mentre egli adempiva l'ufficio di buon pastore, sparse il suo sangue per le sue pecore e per Cristo, pastore supremo, ricevendo la corona del martirio l’11 di Luglio, e fu seppellito al Vaticano.
    Sancta Missa
    P.S. Selezionare Divino Afflatu e la lingua italiana.”
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    “MESE DI LUGLIO: MESE DEL PREZIOSISSIMO SANGUE DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO.
    In questo mese di Luglio, mese dedicato al Preziosissimo Sangue di Nostro Signore Gesù Cristo, mediteremo sull'immesità del prezzo della nostra Redenzione, con l'illustre testo IL PREZIOSO SANGUE, ossia IL PREZZO DELLA NOSTRA REDENZIONE del teologo padre Federico Guglielmo Faber, filippino dell'oratorio di Londra (1860).”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...69&oe=5BEC8E10





    “NOVENA IN PREPARAZIONE ALLA SOLENNE FESTIVITÀ DI MARIA VERGINE DEL CARMINE di P. Simone Grassi, Carmelitano.
    Sancta Maria Virgo de Monte Carmelo, ora pro nobis.”
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    “Carlo Di Pietro - Sursum Corda
    Preghiera al Santo del giorno.
    In nómine Patris
    et Fílii
    et Spíritus Sancti.
    Amen.

    Eterno Padre, intendo onorare san Pio primo, Papa e Martire, coronato col martirio nella persecuzione di Marco Aurelio Antonino. Vi rendo grazie per tutte le grazie che Voi gli avete elargito. Vi prego di accrescere la grazia nella mia anima per i meriti di questo santo Papa e Martire, ed a lui affido la fine della mia vita tramite questa speciale preghiera, così che per virtù della Vostra bontà e promessa, san Pio primo possa essere mio avvocato e provvedere tutto ciò che è necessario in quell'ora. Così sia.”

    "11 luglio 1948.
    Per Lui (Gesu-Cristo), che crea gli apostoli della carità, voi (bambini mutilati), se pur minorati nelle membra, nulla perderete dei veri beni della vita; e la stessa irreparabile sventura si risolve oggi per voi, ma anche più si risolverà domani, in salutare maestra di virtù, di lavoro, di fede, che attraverso un'illuminata formazione religiosa e civile, farà di voi nella comunità sociale non un peso morto, ma creature laboriose ed oneste, non meno utili a sè stesse, che alla famiglia e alla società, in ogni campo dell'attività umana. Che se la minorazione fisica, pur corretta dall'arte e dall'amore, vi apparterà forse da molta vita superficiale e vuota, e al vostro aspetto ispirerà il compianto, voi sentirete tuttavia di poter far vostra la parola di San Paolo, il quale, stretto nella morsa delle sue tribolazioni e infermo anche egli nella carne, esclamava, pensando a sè e a tutti gli afflitti in Gesù Cristo: Eccoci, quasi tristi, e pur sempre lieti; quasi mendichi, ma che pur facciamo ricchi molti; quasi privi di tutto, e pur possessori di ogni cosa (2 Cor.6, 10). Ricoverati sotto le ali della carità cristiana e dalle sue cure materne educati alle virtù del Vangelo, se a queste premure risponderanno la vostra gratitudine e la vostra diligenza, e nella pietà religiosa, come nell'onesto lavoro, sarà ordinata la vostra vita, vi accorgerete, figli carissimi, quanto provvida è stata per voi la sventura, e parteciperete anche voi (staremmo per dire: voi in particolar modo) a quel tanto di sana felicità, che è dato all'uomo di assaporare quaggiù, pur tra le calamità private e pubbliche della sua corsa nel tempo. Nulla manca a chi possiede Gesù Cristo. E nulla più delle sofferenze e dei mali di ogni giorno, ci fa capaci di questo possesso.
    Dal DISCORSO DI SUA SANTITÀ PIO XII AD UN GRUPPO DI BAMBINI MUTILATI DI GUERRA"
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...2c&oe=5BE1CE92





    “Io N. N. per esservi grata/o, e per riparare alle mie infedeltà Vi dono il cuore ed interamente mi consacro a Voi, amabile Gesù mio, e col Vostro aiuto propongo di non più peccare.”
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    Ligue Saint Amédée
    http://www.SaintAmedee.ch
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    «Intransigeants sur la doctrine ; charitables dans l'évangélisation [Non Una Cum]. Pas de "motu proprio" chez nous : nous célebrons la sainte messe selon le missel de Saint Pie V, avant les changements liturgiques entamés dans les années 50.»
    11 juillet : Saint Pie Ier, Pape :: Ligue Saint Amédée
    “11 Juillet : Saint Pie Ier, Pape.”
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    11 luglio
    http://www.preghiereperlafamiglia.it.../11-luglio.htm
    “IL SANGUE DEL DOLORE
    11° GIORNO
    MEDITAZIONE

    Il Prezioso Sangue ci fu donato fra i dolori più atroci. Il Profeta aveva chiamato Gesù: «L'Uomo dei dolori»; e non a torto fu scritto che ogni pagina del Vangelo è una pagina di sofferenze e di sangue. Gesù, piagato, coronato di spine, trafitto dai chiodi e dalla lancia, è l'espressione più alta del dolore. Chi può aver sofferto più di lui? Neppure un punto della sua carne rimase sano! Alcuni eretici affermarono che il supplizio di Gesù fu puramente simbolico, perché egli, come Dio, non poteva né soffrire né morire. Ma essi avevano dimenticato che Gesù non era solo Dio, ma anche Uomo e perciò il suo fu vero Sangue, lo spasimo ch'egli soffrì fu veramente acerbo e la sua morte fu reale come la morte di tutti gli uomini. La prova della sua umanità l'abbiamo nell'orto degli ulivi, quando la sua carne si ribella al dolore ed egli esclama: «Padre, se è possibile passi da me questo calice!». Nel meditare le sofferenze di Gesù non dobbiamo fermarci al dolore della carne; cerchiamo di penetrare nel suo Cuore martoriato, perché il dolore del suo Cuore è più atroce del dolore della carne: «La mia anima è triste fino alla morte!». E qual'è la causa maggiore di tanta tristezza? Certamente l'ingratitudine umana. Ma in modo particolare Gesù si rattrista per i peccati di quelle anime che sono più vicine a Lui e che dovrebbero amarlo e confortarlo invece di offenderlo. Consoliamo Gesù nei suoi dolori e non solamente a parole, ma col cuore, chiedendogli perdono delle nostre colpe e facendo il fermo proposito di mai più offenderlo.
    ESEMPIO
    Nel 1903 moriva a Lucca S. Gemma Galgani. Era innamoratissima del Prezioso Sangue ed il programma della sua vita fu: «Gesù, Gesù solo e questo crocifisso». Fin dai più teneri anni provò l'amaro calice della sofferenza, ma l'accettò sempre con eroica sottomissione alla volontà di Dio. Gesù le aveva detto: «Nella tua vita ti darò tante occasioni di guadagnare meriti per il cielo, se saprai sopportare la sofferenza». E tutta la vita di Gemma fu un calvario. Eppure ella chiamava i dolori più atroci «doni del Signore» e si offriva a lui come vittima di espiazione per i peccatori. Ai dolori che le mandava il Signore si aggiungevano le vessazioni di Satana e queste la facevano soffrire ancora di più. Così tutta la vita di Gemma fu rinuncia, preghiera, martirio, immolazione! Quest'anima privilegiata più volte fu confortata da estasi, nelle quali restava rapita contemplando Gesù crocifisso. Com'è bella la vita dei santi! La loro lettura ci entusiasma, ma il più delle volte il nostro è un fuoco di paglia e alla prima avversità sfuma il nostro fervore. Cerchiamo di imitarli nella fortezza e nella perseveranza, se vogliamo seguirli nella gloria.
    Fioretto. - Accetterò volentieri dalle mani di Dio ogni sofferenza, pensando che sono necessarie per ottenere il perdono dei peccati e meritare la salvezza.
    Giaculatoria. - O Sangue Divino, infiammami d'amore per te e purifica col tuo fuoco l'anima mia.”

    "11° giorno: Il sangue del dolore"
    11° giorno: Il sangue del dolore
    http://www.stellamatutina.eu/11-gior...ue-del-dolore/






    Radio Spada | Radio Spada ? Tagliente ma puntuale
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    Edizioni Radio Spada - Home
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    “11 luglio 2018.
    Pio I, papa, santo, di Aquileia, 140-155. Fu sepolto vicino alla tomba di Pietro Apostolo.

    M.R.: 11 luglio - A Roma san Pio primo Papa e Martire, coronato col martirio nella persecuzione di Marco Aurelio Antonino.
    [ Tratto dall'opera «Reliquie Insigni e "Corpi Santi" a Roma» di Giovanni Sicari ].”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...7c&oe=5BE761F4





    “L'11 luglio 1276 Papa Adriano V Fieschi dei conti di Lavagna viene esaltato al Sommo Pontificato.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...b3&oe=5B9EBFCF





    "L’11 luglio Norcia festeggia solennemente il Santo Patrono Benedetto. La benedizione della città con la Reliquia del Santo."


    https://www.radiospada.org/2018/07/e...e-della-fsspx/
    "[ESCLUSIVA RADIO SPADA, ULTIM’ORA] Don Davide Pagliarani eletto superiore generale della FSSPX.
    Un’esclusiva di Radio Spada: poco fa il riminese don Davide Pagliarani è stato eletto superiore generale della FSSPX, Mons. Fellay gli cede la guida della Fraternità dopo 24 anni di governo."
    https://i1.wp.com/www.radiospada.org...pg?w=600&ssl=1
    https://www.radiospada.org/2018/07/u...ea-accordista/
    "[ULTIM’ORA] Eletti gli assistenti FSSPX, Mons. de Galarreta e l’abbé Bouchacourt: rottura con la linea accordista. Dopo la notizia dell’elezione di don Davide Pagliarani superiore generale della FSSPX, quella degli assistenti: Mons. de Galarreta e l’abbé Bouchacourt. Il quadro di governo pare più delineato e in controtendenza rispetto alla linea accordista di Mons. Fellay."

    https://www.radiospada.org/2016/02/v...mons-lefebvre/
    "[VIDEO-DOCUMENTARIO] Sul ‘sedevacantismo’ di Mons. Lefebvre
    Questo video racconta la testimonianza di un sacerdote (Anthony Cekada) che ha collaborato con Mons. Lefebvre: è una storia “alternativa” e quindi interessante. Le sue conclusioni sono condivise da una parte di Radio Spada, non lo sono da altre. Il tema dell’approccio di Mons. Lefebvre alla crisi nella Chiesa è un tema sempre attuale. Le sue “attenzioni” per il sedevacantismo sono state costantemente parte del dibattito che ha ruotato attorno alla sua figura. Il video è in lingua inglese ma molto chiaro e comprensibile. Buona visione! [RS]"
    https://i0.wp.com/www.radiospada.org...00%2C164&ssl=1

    https://www.radiospada.org/2018/07/a...uerra-civile2/
    https://www.radiospada.org/tag/sede-vacante/



    “Nel mese del Preziosissimo Sangue.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...ea&oe=5BE8EBB5





    “Nel mese del Preziosissimo Sangue:
    Allegoria del Preziosissimo Sangue con Cristo che spreme i grappoli di una vite nata dal Suo Costato. Messico, inizio ‘900.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...fc&oe=5BD33562





    https://www.radiospada.org/2018/07/i...ue-a-walldurn/
    https://i0.wp.com/www.radiospada.org...7%2C1678&ssl=1








    SAN PIO I, ORA PRO NOBIS!!!
    AVE MARIA!!!
    PREZIOSISSIMO SANGUE DI NOSTRO SIGNOR GESÙ CRISTO, MISERERE NOBIS!!!
    Luca, Sursum Corda - Habemus Ad Dominum!!!
    ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
    «Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen.»

    SURSUM CORDA - HABEMUS AD DOMINUM!!! A.M.D.G.!!!

  3. #43
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    Lightbulb Re: Preziosissimo Sangue di Nostro Signore Gesù Cristo

    12 LUGLIO 2018: Santi Ermacora e Fortunato (protomartiri di Aquileia), san Giovanni Gualberto, abate e confessore Fondatore dell’Ordine di Vallombrósa, Santi FELICE e NABORE, martiri; dodicesimo giorno del MESE dedicato alla devozione al PREZIOSISSIMO SANGUE DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO…



    Dom Prosper Guéranger, L'Anno Liturgico
    http://www.unavoce-ve.it/gueranger.htm
    "San Giovanni Gualberto, Abate, 12 luglio.
    Commemorazione dei santi Felice e Nabore, martiri, lo stesso giorno."



    "12 luglio - SS. Nabore e Felice, martiri."
    https://forum.termometropolitico.it/...e-martiri.html

    "12 luglio - S. Giovanni Gualberto, abate."
    12 luglio - S. Giovanni Gualberto, abate

    "12 luglio - SS. Ermagora (o Ermacora) e Fortunato di Aquileia, martiri."
    https://forum.termometropolitico.it/...a-martiri.html
    https://forum.termometropolitico.it/...-aquileja.html



    Ermagora e Fortunato, santi ? Libri dei Patriarchi
    http://www.librideipatriarchi.it/erm...rtunato-santi/

    Viaggio in Friuli Venezia Giulia | Biografia dei Santi Ermacora e Fortunato
    http://www.viaggioinfriuliveneziagiu...9,2750,0,0,1,0


    Santi Ermagora e Fortunato di Aquileia
    http://www.santiebeati.it/dettaglio/62150
    “12 luglio Santi Ermagora e Fortunato di Aquileia Martiri.”
    http://www.santiebeati.it/immagini/T.../ERMAFORTU.JPG






    https://it.wikipedia.org/wiki/Ermagora_e_Fortunato
    https://upload.wikimedia.org/wikiped...Fortunatus.jpg




    Tradidi quod et accepi
    http://tradidiaccepi.blogspot.it

    https://www.facebook.com/catholictradition2016/
    «Sancti et Sanctae Dei, orate pro nobis.»
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    "SAN GIOVANNI GUALBERTO
    Abate.
    Doppio.
    Paramenti bianchi.
    Nascita: Villa di Poggio Petroio, 985/995.
    Morte: Abbazia di San Michele Arcangelo a Passignano, 12 luglio 1073.
    Canonizzazione: Roma, 1193 da papa Celestino III.
    Santuario principale: Abbazia di Vallombrosa.
    Patrono di: Corpo forestale dello Stato e corpi regionali.
    Giovanni Gualberto nacque a Firenze nell'anno 985/995. Un Venerdì Santo, scortato dalle sue genti in armi, incontrò, solo e senza difesa, l'uccisore di suo fratello. Mentre stava per trafiggerlo con la lancia, questi gli si gettò ai piedi implorando il suo perdono per amore di Cristo crocifisso. Giovanni si ricordo delle parole di amore del Vangelo e l'abbracciò come un fratello. Toccato ancora più profondamente dalla grazia, egli rivestì l'abito monastico e ben presto, legislatore come Mosé (Epistola), fondò a Vallombrosa (Toscana) un nuovo Ordine a cui diede la Regola di San Benedetto (Communio), e che fiorisce ancora ai nostri giorni, dopo più di otto secoli di esistenza. La simonia regnava dappertutto in Italia. La sua fermezza e la sua eloquenza bandirono questo disordine dall'Etruria e ricondussero la sua patria all'integrità della fede e dei costumi. Così quando egli morì, nel 1073, si scrisse sulla sua tomba: A Giovanni Gualberto, cittadino di Firenze, liberatore d'Italia.
    * Giovanni Gualberto nato a Firenze da nobile famiglia, in ossequio ai desideri del padre, seguiva la vita militare, allorché Ugo, unico suo fratello, fu ucciso da un parente. Il Venerdì Santo Giovanni tutto armato e scortato da soldati, incontrato l'uccisore solo e senza armi in un luogo dove né l'uno né l'altro potevano evitarsi, gli fece grazia della vita per rispetto alla santa croce, che l'omicida supplicante rappresentava colle braccia stese, credendosi già presso a morire. Così accolto il nemico in fratello, entrò a pregare nella vicina chiesa di san Miniato, e mentre vi adorava l'immagine del Crocifisso, la vide piegare il capo verso di lui. Commosso dal miracolo, Giovanni decise di non militare che a Dio, nonostante l'opposizione del padre, e lì stesso si tagliò i capelli colle proprie mani e vestì l'abito monastico; e in breve si distinse tanto nella pietà e nelle religiose virtù, da essere a molti modello e regola di perfezione; così che morto l'abate del luogo, fu eletto superiore a unanimità. Ma il servo di Dio, amando più di obbedire che di comandare, e riserbato dalla divina volontà a cose più grandi, andò a trovare Romualdo, che viveva nell'eremo di Camaldoli, e da lui apprese una predizione celeste relativa al suo istituto; ed allora egli fondò presso Vallombrosa il suo ordine sotto la regola di san Benedetto.
    In seguito, la fama della sua santità avendogli attirati d'ogni parte moltissimi, di concerto con essi che gli si erano uniti come compagni, s'applicò con zelo ad estirpare la piaga dell'eresia e simonia, e a propagare la fede apostolica, soffrendo perciò e lui e i suoi contrarietà senza numero. Difatti per sopprimere lui e i suoi compagni, suoi nemici assalgono all'improvviso di notte il monastero di san Salviano, incendiano la chiesa, demoliscono gli edifici, e feriscono mortalmente tutti i monaci, che però l'uomo di Dio guarì sull'istante con un semplice segno di croce, e, facendo passare miracolosamente uno dei suoi monaci, Pietro, illeso su d'un fuoco grandissimo e ardentissimo, ottenne per sé e pe' suoi la sospirata pace. Quindi estirpata nella Toscana la peste della simonia, ritornò la fede atta sua primiera integrità in tutta Italia.
    Costruì interamente molti monasteri, e fortificò con sante leggi questi stessi ed altri di cui aveva restaurato gli edifici e la regolare osservanza. Per nutrire i poveri vendé il mobilio sacro; trovò docili gli elementi per castigare i cattivi per reprimere il demonio, la croce gli servì come di spada. Infine, affranto dalle astinenze, veglie, digiuni, preghiere, macerazioni, e dalla vecchiaia, sotto il peso della malattia, ripeteva sovente quelle parole di David: «L'anima mia ha sete di Dio forte e vivo: quando verrò e comparirò davanti alla faccia di Dio?» (Ps. 41,3). Già presso a morire, radunò i suoi discepoli e li esortò alla concordia fraterna; poi fece scrivere su d'un biglietto, col quale volle essere seppellito, queste parole: «Io Giovanni, credo e professo la fede che i santi Apostoli hanno predicato e che i santi Padri hanno confermato in quattro concilii». In ultimo, dopo essere stato onorato per tre giorni di seguito dalla presenza degli Angeli, se n'andò al Signore a settantotto anni di età a Passignano, dove è circondato della più grande venerazione, l'anno della salute 1073, il 12 Luglio. Illustre per molti miracoli, Celestino III l'inserì nel novero dei Santi.

    SANTI NABORE E FELICE
    Martiri.
    Commemorazione.
    Paramenti rossi.
    Nascita: Mauretania, III secolo.
    Morte: Laus Pompeia (Lodi Vecchio), 303.
    Attributi: palma.
    Questi due Santi, che ebbero sant'Ambrogio per panegirista, nella persecuzione di Massimiano, dopo vari tormenti, furono decapitati a Lodi. I loro corpi dalla beata Savina furono trasportati a Milano, ed ivi con onore sepolti.
    - Al Vangelo.
    ** Omelia di san Girolamo Prete.
    Libro 1 Commento al cap. 5 di Matteo.
    Io invece vi dico: «Amate i vostri nemici: fate del bene a quelli che vi odiano» (Matth. 5,44). Ci sono molti che misurando i comandamenti di Dio dalla propria fiacchezza, e non dal coraggio dei Santi, credono che sia impossibile ciò ch'è qui comandato: e dicono ch'è già assai per le nostre forze non odiare i nemici: amare l'altro è comandare più di quello che è permesso dalla natura umana. Bisogna dunque sapere che Cristo non comanda l'impossibile, ma il perfetto. Ciò che fece David verso Saul e verso Assalonne: e anche il Martire Stefano pregando per i suoi nemici che lo lapidavano: e Paolo desiderava d'essere anatema per i suoi persecutori. Gesù poi e lo ha insegnato e praticato dicendo: «Padre, perdona loro, perché non sanno quel che si fanno» (Luc. 23,34).
    Per le altre opere buone potrebbe talvolta qualcuno avanzare una scusa qualsiasi; ma per la carità che si deve avere, nessuno può scusarsi. Qualcuno potrà dirmi: Io non posso digiunare; può forse dirmi: Non posso amare? Qualcuno mi potrà dire: Non posso conservare la verginità, non posso vendere tutto il mio e darlo ai poveri; può forse dirmi: Non posso amare i nemici?
    In questo, infatti, né i piedi si affaticano a forza di correre, né le orecchie a forza di udire, né le mani a forza di lavorare, perché noi tentiamo di liberarcene con questa scusa. Non ci si dice: Andate in Oriente, e cercatevi la carità; navigate a Occidente, e vi troverete l'amore. È dentro del nostro cuore, che ci si comanda di rientrare, dicendo il profeta: «Prevaricatori, rientrate nel vostro cuore» (Is. 46,8). Poiché non si trova in regioni lontane quello che ci si chiede."

    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...4f&oe=5BE75E6F





    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...5b&oe=5BA0095D






    “MESE DI LUGLIO: MESE DEL PREZIOSISSIMO SANGUE DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO.
    In questo mese di Luglio, mese dedicato al Preziosissimo Sangue di Nostro Signore Gesù Cristo, mediteremo sull'immesità del prezzo della nostra Redenzione, con l'illustre testo IL PREZIOSO SANGUE, ossia IL PREZZO DELLA NOSTRA REDENZIONE del teologo padre Federico Guglielmo Faber, filippino dell'oratorio di Londra (1860).”

    “NOVENA IN PREPARAZIONE ALLA SOLENNE FESTIVITÀ DI MARIA VERGINE DEL CARMINE
    di P. Simone Grassi, Carmelitano.
    Sancta Maria Virgo de Monte Carmelo, ora pro nobis.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...6&oe=5BDA57304







    "San Giovanni Gualberto - Sodalitium"
    San Giovanni Gualberto - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/san-giovanni-gualberto/
    «12 luglio, San Giovanni Gualberto, Confessore (Villa di Poggio Petroio, 995 – Abbazia di San Michele Arcangelo a Passignano, 12 luglio 1073), proclamato celeste patrono dei Forestali d’Italia nel 1951 sotto il pontificato di Papa Pio XII.

    “Nel monastero di Passignàno, presso Firénze, san Giovànni Gualbérto Abate, Fondatore dell’Ordine di Vallombrósa”.»
    http://www.sodalitium.biz/wp-content...to-300x281.jpg






    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/

    http://www.sodalitium.biz/s-messa-provincia-verona/

    “Sodalitium - IMBC.”
    https://www.youtube.com/user/sodalitium

    “Omelie dell'I•M•B•C a Ferrara.”
    https://www.facebook.com/OmelieIMBCFerrara/

    http://www.oratoriosantambrogiombc.it/




    «Don Floriano Abrahamowicz - Domus Marcel Lefebvre.
    https://www.youtube.com/user/florianoabrahamowicz/
    http://www.domusmarcellefebvre.it/
    Ogni giovedì alle ore 20.30 ha luogo la lettura in diretta di una o due questioni del Catechismo di San Pio X.
    http://www.domusmarcellefebvre.it/santa-messa-1.php
    La Santa Messa tutte le domeniche alle ore 10.30 a Paese, Treviso.»




    http://www.cmri.org/ital-index.html

    http://www.centrostudifederici.org/

    http://www.centrosangiorgio.com/

    http://www.crisinellachiesa.it/

    https://www.agerecontra.it/
    https://www.facebook.com/Traditio.Verona.it/

    https://www.facebook.com/pietroferrari1973/

    “Non Una Cum - Roman catholics sedevacantists.”
    https://www.facebook.com/romancatholicsnonunacum/

    https://www.facebook.com/fidecatholica/

    http://www.traditionalmass.org/

    https://novusordowatch.org/

    http://www.fathercekada.com/

    https://www.truerestoration.org/

    http://www.catholique-sedevacantiste.fr/




    www.sursumcorda.cloud
    https://www.facebook.com/CdpSursumCorda/?fref=nf
    “Carlo Di Pietro - Sursum Corda
    Preghiera al Santo del giorno.
    In nómine Patris
    et Fílii
    et Spíritus Sancti.
    Amen.

    Eterno Padre, intendo onorare santa Marciàna, Vergine e Martire, la quale per la fede di Cristo, gettata alle fiere e squarciata da un toro, fu coronata col martirio. Vi rendo grazie per tutte le grazie che Voi le avete elargito. Vi prego di accrescere la grazia nella mia anima per i meriti di questa santa Vergine e Martire, ed a lei affido la fine della mia vita tramite questa speciale preghiera, così che per virtù della Vostra bontà e promessa, santa Marciàna possa essere mia avvocata e provvedere tutto ciò che è necessario in quell'ora. Così sia.”

    https://www.sursumcorda.cloud/preghi...mo-sangue.html

    “Carlo Di Pietro - Sursum Corda ha condiviso il post di Sant'Alfonso Maria de Liguori.
    Considerate, sacerdote mio, che Dio non potea farvi più grande nel mondo di quel che vi ha fatto. Ed a qual maggiore altezza potea Dio sollevarvi, che a rendervi Suo ministro in terra degli affari di Sua maggior gloria? Egli vi ha ammesso a salir sull'altare per sacrificargli il Suo medesimo Figlio. Quante scelte ha dovuto fare Dio per farvi sacerdote! Egli, fra le innumerabili creature possibili, ha scelto voi e vi ha posto nel mondo. Indi fra tanti milioni d'infedeli e di eretici vi ha posto nella vera Chiesa; e vi ha fatto cristiano e cattolico. Inoltre poi fra tanti milioni di fedeli vi ha fatto sacerdote.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...9b&oe=5BCD3CE9








    Ligue Saint Amédée
    http://www.SaintAmedee.ch
    https://www.facebook.com/SaintAmedee/?fref=nf

    «Intransigeants sur la doctrine ; charitables dans l'évangélisation [Non Una Cum]. Pas de "motu proprio" chez nous : nous célebrons la sainte messe selon le missel de Saint Pie V, avant les changements liturgiques entamés dans les années 50.»
    12 juillet : Saint Jean Gualbert, Abbé de Vallombreuse (999-1083) :: Ligue Saint Amédée
    “12 Juillet : Saint Jean Gualbert, Abbé de Vallombreuse (999-1083).”
    http://liguesaintamedee.ch/applicati...n_gualbert.jpg









    12 luglio
    http://www.preghiereperlafamiglia.it.../12-luglio.htm
    “IL SANGUE DI CRISTO E IL PECCATO
    12° GIORNO
    MEDITAZIONE

    Gesù, con grande amore e con acerbo dolore, ha purificato le anime nostre dal peccato, eppure noi continuiamo ad offenderlo. «I peccatori, dice S. Paolo, inchiodano nuovamente Gesú alla croce». Essi prolungano la sua Passione e spillano nuovo Sangue dalle sue vene. Il peccatore è un sacrilego che, non solo uccide la propria anima, ma rende vana in se stesso la Redenzione operata dal Sangue di Cristo. Da ciò dobbiamo comprendere tutta la, malizia del peccato mortale. Ascoltiamo S. Agostino: «Ogni peccato grave ci separa da Cristo, tronca l'amore verso di Lui e ripudia il prezzo da Lui pagato, cioè il suo Sangue». E chi di noi è senza peccato? Chi sa quante volte anche noi ci siamo ribellati a Dio, ci siamo allontanati da lui per offrire il nostro cuore alle creature! Guardiamo ora Gesù Crocifisso: È lui che cancella i peccati del mondo! Torniamo al suo Cuoe che palpita d'amore infinito per i peccatori, bagniamoci nel suo Sangue, perché esso è l'unica medicina che può guarire l'anima nostra.
    ESEMPIO
    San Gaspare del Bufalo stava predicando una Missione e gli fu riferito che un gran peccatore, già in punto di morte, rifiutava i Sacramenti. Presto il Santo si recò al suo capezzale e, col crocifisso fra le mani, gli parlò del Sangue che Gesù aveva versato anche per lui. La sua parola era così accesa che ogni anima, benché ostinata, si sarebbe commossa. Ma il moribondo no, restò indifferente. Allora S. Gaspare si denudò le spalle e, inginocchiatosi presso il letto, cominciò a disciplinarsi a sangue. Neppure questo valse a smuovere quell'ostinato. Il Santo non si scoraggiò e gli disse: «Fratello, non voglio che tu ti danni; non smetterò finché non avrò salvata l'anima tua»; e ai colpi dei flagelli unì la preghiera a Gesù crocifisso. Allora il moribondo toccato dalla Grazia scoppiò in pianto, si confessò e morì fra le sue braccia. I santi, sull'esempio di Gesù, sono disposti a dare anche la vita per salvare un'anima. Noi invece, con i nostri scandali, forse siamo stati causa della loro perdizione. Cerchiamo di riparare col buon esempio e preghiamo per la conversione dei peccatori.
    Fioretto - Non v'è nulla di più caro a Gesù che il dolore dei nostri peccati. Piangiamoli e non torniamo ad offenderlo. Sarebbe come riprendere dalle mani del Signore quelle lacrime che gli abbiamo già date.
    Giaculatoria - O Sangue Preziosissimo di Gesù, abbi pietà di me e purifica l'anima mia dal peccato.”


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    "12° giorno: Il sangue di Cristo e il peccato."
    12° giorno: Il sangue di Cristo e il peccato
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    “12 luglio 2018: san Giovanni Gualberto, abate e confessore.

    Nei dintorni di Firenze il nobile Giovanni Gualberto rintraccia inerme l’assassino di suo fratello: potrebbe ammazzarlo, e invece lo perdona, riceve segni soprannaturali di approvazione ed entra nel monastero di San Miniato. Questa però è una leggenda, tramandata in versioni discordi: vera è solo l’entrata in monastero. Ma rapida è l’uscita, quando monaci indignati gli dicono che l’abate ha comprato la sua carica dal vescovo. Via da San Miniato, via dal monastero infetto. Sta un po’ di tempo con gli eremiti di san Romualdo a Camaldoli (Arezzo) e poi sale tra gli abeti e i faggi di Vallombrosa (Firenze).
    Qui lo raggiungono altri monaci fuggiti dal monastero dell’abate mercenario; e con essi verso il 1038 crea la Congregazione benedettina vallombrosana, approvata da papa Vittore II nel 1055 e fondata su austera vita comune, povertà, rifiuto di doni e protezioni. Cioè di quei favori, di quel “patronato” che sovrani e grandi casate esercitano nella Chiesa, nominando vescovi e abati, designando candidati al sacerdozio e popolando il clero di affaristi e concubini.
    "Sono afflitto da immenso dolore e universale tristezza... trovo ben pochi vescovi nominati regolarmente, e che vivano regolarmente". Così dirà papa Gregorio VII (1073-1085), protagonista dei momenti più drammatici della riforma detta poi “gregoriana”. Ma essa comincia già prima di lui: anche in piena crisi, il corpo della Chiesa esprime forze intatte e nuove, che combattono i suoi mali: e tra queste forze c’è la comunità di Giovanni Gualberto, che si diffonde in Toscana e sa uscire arditamente dal monastero, con vivaci campagne di predicazione per liberare la Chiesa dagli indegni. A questi monaci si ispirano e si affiancano gruppi di sacerdoti e di laici, dilatando l’efficacia della loro opera, di cui si servono i papi riformatori.
    Nel 1060-61 Milano ha cacciato molti preti simoniaci, e per sostituirli Giovanni Gualberto ne manda altri: uomini nuovi, plasmati dallo spirito di Vallombrosa. Dedica grande attenzione al clero secolare; lo aiuta a riformarsi, lo guida e lo incoraggia alla vita in comune: un senso pieno della Chiesa, tipico sempre in lui e nel suo Ordine, e sempre arricchito dalla forza dell’esempio. "La purezza della sua fede splendette mirabilmente in Toscana", dirà di lui Gregorio VII. E i fiorentini, in momenti difficili, affideranno agli integerrimi suoi monaci perfino le chiavi del tesoro della Repubblica.
    Giovanni Gualberto muore nel monastero di Passignano, dopo aver scritto ai suoi monaci una lettera che spiega in chiave biblica il valore del “vincolo di carità” fra tutti. Papa Celestino III lo canonizzerà nel 1193. I suoi monaci torneranno nel 1951 a Vallombrosa, che avevano lasciato in seguito alle leggi soppressive del XIX secolo. Nello stesso anno, papa Pio XII proclamerà san Giovanni Gualberto patrono del Corpo Forestale italiano.
    Autore: Domenico Agasso.”
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    “12 luglio 2018: Santi NABORE e FELICE, martiri.

    S. Ambrogio vescovo di Milano è l’autore dell’inno Victor Nabor, Felix pii che è diventato il fondamento storico della figura dei tre martiri Vittore, Nabore e Felice. Sì i martiri secondo Ambrogio sono tre, ma Vittore è celebrato da solo l’8 maggio, mentre Nabore e Felice il 12 luglio; la divisione del culto, secondo una leggenda venuta dopo l’età ambrosiana, è stata determinata dalla diversa collocazione dei sepolcri, oltre che dalla data, Vittore a Milano, gli altri due a Lodi.
    Essi erano soldati di origine nord-africana (Mauri genus), venuti a Milano per servire nell’esercito di Massimiano (governatore delle regioni nord-occidentali), qui divennero cristiani. Nel 303 la persecuzione contro i cristiani era già di fatto esplosa in Oriente, soprattutto contro quelli appartenenti alla forza militare; anche Massimiano, seguendo l’invito dei governatori orientali, diede ordine di effettuare le depurazioni nel suo esercito.
    I tre soldati disertarono e quindi processati e condannati a morte, ma la sentenza non fu eseguita a Milano, ma furono trasferiti a Lodi Vecchio (Laus Pompeia) e lì giustiziati mediante decapitazione, per dare un monito alla fiorente comunità cristiana del luogo.
    Si suppone che dopo il 311 i corpi dei tre martiri vennero traslati a Milano e deposti separatamente in due basiliche cimiteriali: Vittore in quella che poi sarebbe stata incorporata in S. Ambrogio; Nabore e Felice in quella detta poi “Naboriana”.
    Nella ricognizione dei corpi dei santi Gervasio e Protasio del 386, si racconta che essi erano nella basilica in cui Nabore e Felice godevano di gran culto popolare, culto che venne tributato dai milanesi sino a tutto il secolo IV, poi con il progredire del culto dei ‘milanesi’ santi Protasio e Gervasio, la devozione verso Nabore e Felice, subì un’attenuazione per tutto l’Alto Medioevo.
    Dopo il 1249, la vetusta e cadente basilichetta ‘naboriana’ fu affidata ai francescani, i quali la rinnovarono completamente, riproponendo il culto dei martiri lì sepolti, infatti gli statuti milanesi del 1396, stabilirono che il 12 luglio fosse festa di precetto per la città, precetto che Carlo V abolì nel 1537.
    Nel 1258 i due martiri vennero traslati nella nuova chiesa, nel 1472 vi fu una diversa posizione dei corpi collocati insieme al nuovo altare, in questa occasione i due crani furono divisi dal resto delle reliquie e posti in appositi reliquiari d’argento a forma di busto, esposti poi, come anche nei secoli successivi, solennemente nelle feste principali sull’altare maggiore.
    Il 22 gennaio 1799, le reliquie furono traslate in S. Ambrogio, perché l’antica basilica paleocristiana venne soppressa, in quel periodo scomparvero i due busti con i crani, che sono stati poi ritrovati solo 160 anni dopo presso un antiquario di Namur in Belgio, completi delle reliquie.
    Il culto ancora una volta si è rinverdito; i santi sono raffigurati di solito con la corazza di soldati e la palma del martirio, in vari luoghi sacri della diocesi ambrosiana. Antonio Borrelli.”
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    “Il 12 luglio 1691 Papa Innocenzo XII Pignatelli di Spinazzola viene esaltato al Sommo Pontificato.”
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    “Il 12 luglio 1730 Papa Clemente XII Corsini viene esaltato al Sommo Pontificato.”
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    Santi Ermacora e Fortunato (protomartiri di Aquileia), san Giovanni Gualberto, abate e confessore, Santi FELICE e NABORE, martiri…ORATE PRO NOBIS!!!
    AVE MARIA!!!
    PREZIOSISSIMO SANGUE DI NOSTRO SIGNOR GESÙ CRISTO, MISERERE NOBIS!!!
    Luca, Sursum Corda - Habemus Ad Dominum!!!
    ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
    «Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen.»

    SURSUM CORDA - HABEMUS AD DOMINUM!!! A.M.D.G.!!!

  4. #44
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    Lightbulb Re: Preziosissimo Sangue di Nostro Signore Gesù Cristo

    13 LUGLIO 2018: Sant'Anacleto I, Papa e martire, 101esimo anniversario della terza delle sei apparizioni della Madonna alla Cova da Iria a FATIMA; tredicesimo giorno del MESE dedicato alla devozione al PREZIOSISSIMO SANGUE DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO…



    Tradidi quod et accepi
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    «Sancti et Sanctae Dei, orate pro nobis.»
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    “SANT'ANACLETO.
    Papa e Martire.
    Semidoppio.
    Paramenti rossi.
    Nascita: Atene, ?.
    Morte: Roma, 92 circa.
    III Papa della Chiesa cattolica.
    Elezione: 80.
    Fine pontificato: 92 circa.
    Predecessore: papa san Lino.
    Successore: papa san Clemente I.
    Sepoltura: Necropoli vaticana.
    Santuario principale: Chiesa di San Lino, Città del Vaticano.
    Patrono di: Ruvo di Puglia e Belmonte del Sannio.
    SANTA MESSA

    Il «Liber Pontificalis» ricorda oggi sant'Anacleto Papa, il cui corpo venne sepolto in Vaticano. Anacleto probabilmente è identico al Papa Cleto (26 Aprile).
    * Anacleto, Ateniese, governò la Chiesa sotto l'imperatore Traiano. Egli decretò che un vescovo sarebbe consacrato da tre vescovi, non di meno; che i chierici sarebbero ammessi agli ordini sacri pubblicamente dal proprio vescovo; che dopo la consacrazione si comunicassero tutti nella Messa. Decorò la tomba del beato Pietro, e destinò un luogo per la sepoltura dei Papi. In due ordinazioni nel mese di Dicembre creò cinque preti, tre diaconi, sei vescovi. Governò nove anni, tre mesi, dieci giorni. Ricette la corona del martirio, e fu sepolto al Vaticano.
    * Dall'Esposizione di sant'Ambrogio Vescovo sul Salmo 118.
    Sermone 21.
    «I principi m'han perseguitato senza ragione: ma il mio cuore ha temuto solo le tue parole» (Ps. 118, 161). Il Martire ha ragione di dire che ingiustamente egli soffre i tormenti delle persecuzioni; egli che niente ha rubato, a nessuno ha fatto violenza, non ha versato il sangue di alcuno, non ha violato il talamo di nessuno; egli che nulla ha fatto contro le leggi, ed è costretto a subire i supplizi dei più grandi scellerati; egli che dice il giusto, ma non è sentito; che espone verità salutari, ed è perseguitato, così che può dire: «Quando parlavo loro, mi combattevano senza ragione» (Ps. 119, 7). Senza ragione dunque è perseguitato, chi è perseguitato senza aver commesso delitto; è perseguitato come colpevole, mentre invece confessando la fede merita lode; è perseguitato come malefico lui che si gloria nel nome del Signore, essendo la pietà il fondamento di tutte le virtù.
    Veramente è perseguitato senza ragione, chi è accusato d'empietà presso gli empi ed infedeli, mentre egli insegna la fede. Ma chi è perseguitato senza ragione, dev'essere forte e costante; come dunque si soggiunge: «Ma il mio cuore ha temuto solo le tue parole» (Ps. 118, 161)? Tremare è segno di debolezza, di timore e di paura. Ma c'è anche una debolezza salutare, c'è anche il timore dei santi: « Temete il Signore, santi suoi tutti» (Ps. 33, 10); e : «Beato l'uomo che teme il Signore» (Ps. 111, 1). Per quale motivo beato? Perché «pone sue delizie nei suoi comandamenti».
    - Al Vangelo.
    ** Omelia di san Leone Papa.
    Sermone 2, nell'anniversario della sua ascesa, prima di metà.
    Come ci riferisce la lettura evangelica, Gesù stesso interrogò i discepoli che cosa pensassero di in mezzo a tanti pareri diversi. E san Pietro rispose: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». Allora il Signore gli disse: «Beato te, o Simone, figlio di Giona, perché questo non ti è stato rivelato dalla carne o dal sangue, ma dal Padre mio che sta nei cieli. Perciò io ti dico che tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le porte dell'inferno non prevarranno mai contro di essa. E a te darò le chiavi del regno dei cieli, e qualunque cosa avrai legata sulla terra, sarà legata anche nei cieli, e qualunque cosa avrai sciolta sulla terra, sarà sciolta anche nei cieli». L'ordine stabilito da Gesù Cristo rimane ancora; e san Pietro, che ha conservato fino ad oggi la solidità della pietra, non abbandonò mai il governo della Chiesa di cui fu incaricato.
    Nella Chiesa intera, infatti, ogni giorno Pietro dice: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente»; ed ogni lingua che riconosce il Signore viene istruita col magistero di tale voce. Tale fede sconfigge il diavolo e scioglie i legami di coloro che egli tiene prigionieri. Essa fa entrare nel cielo coloro che ha strappato alla terra e le porte dell'inferno non possono prevalere contro di essa. È stata infatti per potenza divina munita di una tale saldezza che mai la potrà corrompere la malvagità degli eretici né la potrà superare la perfidia dei pagani. Con tali disposizioni dunque, dilettissimi, e con razionale ossequio si celebri la festività odierna: affinché nell'umiltà della mia persona venga riconosciuto e onorato colui, nel quale continua la cura che tutti i pastori hanno nella custodia delle pecore loro affidate e la cui dignità non viene meno per l'indegnità dell'erede.
    Mentre dunque rivolgiamo le nostre esortazioni all'orecchio della vostra santità, pensate che vi parli colui, del quale facciamo le veci: sia perché vi esortiamo con lo stesso suo affetto, sia perché nient'altro predichiamo a voi se non quello che egli ha insegnato, scongiurandovi a vivere una vita casta e sobria e timorata di Dio, avendo cinto i fianchi del vostro spirito. Come dice l'Apostolo, siete mia gioia e mia corona, se la vostra fede, che dall'inizio del Vangelo è stata predicata in tutto il mondo, rimarrà nell'amore e nella santità. Infatti anche se è necessario che tutta la Chiesa, che è presente in tutta la terra, fiorisca di ogni virtù, tuttavia è conveniente che vi segnaliate tra gli altri popoli per i meriti della vostra pietà, perché voi, fondati sulla stessa roccia della pietra apostolica, siete stati redenti assieme agli altri dal Signore nostro Gesù Cristo, e siete stati istruiti più di tutti dal beato apostolo Pietro.
    Sancta Missa
    P.S. Nel link selezionare Divino Afflatu e la lingua italiana.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...06&oe=5BD8E918





    “NOVENA IN PREPARAZIONE ALLA SOLENNE FESTIVITÀ DI MARIA VERGINE DEL CARMINE di P. Simone Grassi, Carmelitano.
    Sancta Maria Virgo de Monte Carmelo, ora pro nobis.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...35&oe=5BCAF4F2





    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...f6&oe=5BE7AE2D









    "Sant'Anacleto - Sodalitium"
    Sant'Anacleto - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/santanacleto/
    «13 luglio, Sant’ Anacleto, Papa e Martire (+ Roma, 92 circa), secondo successore di san Pietro.
    “A Roma sant’Anacleto, Papa e Martire, il quale, reggendo dopo san Clemente la Chiesa di Dio, la decorò con un glorioso martirio”.»
    http://www.sodalitium.biz/wp-content...to-232x300.jpg






    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/

    http://www.sodalitium.biz/s-messa-provincia-verona/

    “Sodalitium - IMBC.”
    https://www.youtube.com/user/sodalitium

    “Omelie dell'I•M•B•C a Ferrara.”
    https://www.facebook.com/OmelieIMBCFerrara/

    http://www.oratoriosantambrogiombc.it/




    «Don Floriano Abrahamowicz - Domus Marcel Lefebvre.
    https://www.youtube.com/user/florianoabrahamowicz/
    http://www.domusmarcellefebvre.it/
    Ogni giovedì alle ore 20.30 ha luogo la lettura in diretta di una o due questioni del Catechismo di San Pio X.
    http://www.domusmarcellefebvre.it/santa-messa-1.php
    La Santa Messa tutte le domeniche alle ore 10.30 a Paese, Treviso.»




    http://www.cmri.org/ital-index.html

    http://www.centrostudifederici.org/

    http://www.centrosangiorgio.com/

    http://www.crisinellachiesa.it/

    https://www.agerecontra.it/
    https://www.agerecontra.it/category/arai-daniele/
    https://www.facebook.com/Traditio.Verona.it/

    https://www.facebook.com/pietroferrari1973/

    “Non Una Cum - Roman catholics sedevacantists.”
    https://www.facebook.com/romancatholicsnonunacum/

    https://www.facebook.com/fidecatholica/

    http://www.traditionalmass.org/

    https://novusordowatch.org/

    http://www.fathercekada.com/

    https://www.truerestoration.org/

    http://www.catholique-sedevacantiste.fr/





    www.sursumcorda.cloud
    https://www.facebook.com/CdpSursumCorda/?fref=nf

    “Carlo Di Pietro - Sursum Corda
    Preghiera al Santo del giorno.
    In nómine Patris
    et Fílii
    et Spíritus Sancti.
    Amen.

    Eterno Padre, intendo onorare sant’Anacléto, Papa e Martire, il quale, reggendo dopo san Clemènte la Chiesa di Dio, la decorò con un glorioso martirio. Vi rendo grazie per tutte le grazie che Voi gli avete elargito. Vi prego di accrescere la grazia nella mia anima per i meriti di questo santo Papa e Martire, ed a lui affido la fine della mia vita tramite questa speciale preghiera, così che per virtù della Vostra bontà e promessa, sant’Anacléto possa essere mio avvocato e provvedere tutto ciò che è necessario in quell'ora. Così sia.”

    «13 luglio 1886. La Nostra presente Lettera sia una testimonianza dell’amore che Noi portiamo e che sempre abbiamo portato all’illustre Compagnia di Gesù, così devota ai Nostri Predecessori ed a Noi stessi, feconda formatrice di uomini eminenti per santità, per gloria e per sapienza, sorgente di solida e sana dottrina: essa, nonostante le violente persecuzioni sopportate per la giustizia, non cessa mai di lavorare nella vigna del Signore con animo pronto e invincibile. La benemerita Compagnia di Gesù, raccomandata dallo stesso Concilio di Trento, ricolma di elogi da parte dei Nostri Predecessori, continui dunque, in mezzo a tanta perversità umana scatenata contro la Chiesa di Gesù, a perseguire il proprio fine istituzionale a maggior gloria di Dio e per l’eterna salvezza delle anime. Continui la sua missione di condurre e richiamare con sante spedizioni gl’infedeli e gli eretici alla luce della verità; continui a formare i giovani alle virtù cristiane ed alle belle lettere; a insegnare la filosofia e la teologia secondo lo spirito del Dottore Angelico. Da SS Leone XIII, Dolemus inter.»

    "Ps. Poi arrivò il Vaticano Secondo ed anche i Gesuiti sono diventati "invitti" divulgatori del modernismo e grandi nemici del cattolicesimo. Carlo Di Pietro - Sursum Corda"

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    “Cuore agonizzante del mio Gesù, offro ai Vostri meriti, le mie azioni tutte, della presente giornata a pro dei moribondi ed anche dei defunti. Ave - Gloria - Requiem.”
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    “13 luglio 2018: Sant'Anacleto I, Papa e martire.”
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    “Il 13 luglio 574 muore San Giovanni III, Sommo Pontefice.”

    “Il 13 luglio 939 muore Papa Leone VII, Sommo Pontefice.”

    “13 luglio 1943 - 2018. Bombardamento terroristico "alleato" di Torino.

    MuseoTorino.it: Il bombardamento del 13 luglio 1943 fa parte della seconda fase di incursioni che colpì Torino: queste incursioni furono definite «terroristiche». Le azioni notturne erano compiute da grandi formazioni di quadrimotori della RAF che si susseguivano a più ondate, avendo come obiettivo una zona predefinita della città, che colpivano indiscriminatamente. Le bombe dirompenti usate furono di calibro grosso (1.000 libbre) e grossissimo (2.000 e 4.000 libbre) e furono lanciati anche spezzoni incendiari alla termite, le nuove bombe al fosforo e bottiglie e bidoni di benzina al fosforo. Ogni ondata sganciava prima le bombe dirompenti e poi gli ordigni incendiari. Questa tecnica rendeva impossibile l’impiego dei mezzi antincendio durante l’incursione e favoriva lo svilupparsi di incendi di vaste proporzioni. Ai danni degli incendi si sommavano quelli delle esplosioni delle bombe dirompenti, che distruggevano gli edifici e bloccavano i servizi e le comunicazioni (interrotte le strade, i cavi elettrici e telefonici, le tubature del gas e dell’acqua). In questa seconda fase si assistette al primo vero sfollamento dei torinesi.
    L’impressione generale è che il bombardamento di obiettivi militari o industriali rientrasse certamente nell’eventualità di ciascuna missione ma, al tempo stesso, che questa eventualità non costituisse lo scopo principale dell’azione. A provarlo è l’enorme quantità di mezzi incendiari fatti cadere a pioggia durante ogni azione, che potevano essere giustificati solo se l’intenzione era quella di terrorizzare, ma che risultavano di scarsa efficacia nei confronti di installazioni considerate in qualche modo strategiche.
    L’incursione aerea degli inglesi del 13 luglio con 250 aerei Lancaster, Wellington, Stirling e Halifax, si protrasse dall’01.33 alle 02.45.”





    13 luglio
    http://www.preghiereperlafamiglia.it.../13-luglio.htm
    “IL SANGUE DEL PERDONO
    13° GIORNO
    MEDITAZIONE

    Il Sangue di Gesù ci ha redenti ed elevati ad uno stato soprannaturale, ma non ci ha resi impeccabili. Ognuno di noi è soggetto a forti tentazioni, alle quali, purtroppo, a volte seguono cadute catastrofiche. Dev'essere perciò l'uomo eternamente dannato, perché cede alla tentazione? No. «Iddio, ricco di misericordia, conobbe la nostra fragilità e pensò ad apprestare un rimedio vitale» (S. Tommaso). In virtù del Sangue Divino, nel Sacramento della Penitenza, vengono rimessi i nostri peccati. No, la Confessione non è opera umana, ma un Sacramento istituito da Gesù Cristo: «Qualunque cosa legherete sulla terrà, sarà legata nel cielo, qualunque cosa scioglierete sulla terra, sarà sciolta in cielo». «Per lavare i nostri peccati, non c'è che il lavacro del Sangue di Cristo» (S. Caterina). Oh! bontà immensa di Gesù, che ha trovato il modo di rinnovare perennemente la redenzione delle nostre anime, il modo di versare continuamente il suo Sangue nel Sacramento del perdono! Quante nefandezze deve detergere il Preziosissimo Sangue! Eppure Gesù chiama continuamente il peccatore a questo Sacramento e gli dice che non si spaventi del gran numero delle sue colpe, perché Egli è disposto sempre a perdonare: Venite, venite voi che siete funestati dalla macchia di qualsiasi peccato! Chi si bagna in questo Sangue di salute, sarà mondato! Corriamo dunque ai piedi del sacerdote. «Egli non fa altro che gettare sul nostro capo il Sangue di Cristo» (S. Caterina). Non facciamoci vincere dal rossore, dal rispetto umano o da qualsiasi altro timore; non è l'uomo, ma è Gesù che ti aspetta nel confessionale.
    ESEMPIO
    Narra il P. Matteo Crawley che, in Spagna, un grande peccatore andò a confessarsi e benché i suoi peccati fossero enormi, il sacerdote gli diede l'assoluzione. Ma, di lì a poco, cadde nelle medesime colpe e il confessore, credendo che non avesse la volontà di emendarsi, gli disse: «Non posso assolverti; sei un'anima dannata. Va', per te non c'è redenzione». Il poveretto a queste parole scoppiò in lacrime. Allora dal Crocifisso partì una voce: «O sacerdote, tu non hai dato il Sangue per quest'anima!». Sia il confessore che il penitente trasalirono nel vedere il Crocifisso, che gocciava Sangue dal costato. Anche noi a volte abbiamo trovato dei sacerdoti molto severi e non dobbiamo meravigliarcene. Essi non possono leggere nel segreto della nostra anima e devono giudicarci dalle nostre azioni e dalle nostre parole. Ma quante volte hanno ragione di essere duri con noi, perché il nostro proposito è talmente fiacco, che subito ricadiamo nelle stesse colpe. Dio è buono e sempre pronto a perdonare, ma guai ad abusare della sua misericordia!
    Fioretto. - Se sei in peccato mortale, corri ai piedi del sacerdote e confessati. Se non ti è possibile, fa un atto di contrizione, e il sincero proposito di non più peccare.
    Giaculatoria. - Eterno Divin Padre, ascolta la voce del Sangue di Gesù ed abbi pietà di me.”

    "13° giorno: Il sangue del perdono."
    13° giorno: Il sangue del perdono
    http://www.stellamatutina.eu/13-giug...e-del-perdono/






    Ligue Saint Amédée
    http://www.SaintAmedee.ch
    https://www.facebook.com/SaintAmedee/?fref=nf

    «Intransigeants sur la doctrine ; charitables dans l'évangélisation [Non Una Cum]. Pas de "motu proprio" chez nous : nous célebrons la sainte messe selon le missel de Saint Pie V, avant les changements liturgiques entamés dans les années 50.»
    13 juillet : Saint Anaclet, Pape et martyr (? 96) :: Ligue Saint Amédée
    “13 Juillet : Saint Anaclet, Pape et martyr († 96).”
    http://liguesaintamedee.ch/applicati...13_anaclet.jpg





    Notre-Dame de Fatima : apparition du 13 juillet 1917
    “Vendredi 13 juillet 1917 : Troisième apparition de Notre-Dame de Fatima (Portugal).”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...9c&oe=5BA31C59









    AVE MARIA!!!
    NOSTRA SIGNORA DEL ROSARIO DI FATIMA, pregate per noi!!!
    “O Gesú mio, perdonate le nostre colpe, preservateci dal fuoco dell’inferno, portate in Cielo tutte le anime, specialmente le più bisognose della vostra misericordia...”
    [Quinta preghiera, la Madonna il 13 luglio 1917 a Fatima]
    PREZIOSISSIMO SANGUE DI NOSTRO SIGNOR GESÙ CRISTO, MISERERE NOBIS!!!
    Luca, Sursum Corda - Habemus Ad Dominum!!!
    ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
    «Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen.»

    SURSUM CORDA - HABEMUS AD DOMINUM!!! A.M.D.G.!!!

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    Lightbulb Re: Preziosissimo Sangue di Nostro Signore Gesù Cristo

    14 LUGLIO 2018: SAN BONAVENTURA, Cardinale e Vescovo di Albano, confessore e Dottore della Chiesa, San Camillo de Lellis, Sacerdote, anniversario della Costituzione apostolica "Quo primum tempore" di san Pio V (14 luglio 1570); quattordicesimo giorno del MESE dedicato alla devozione al PREZIOSISSIMO SANGUE DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO…



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    «Sancti et Sanctae Dei, orate pro nobis.»
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    “SAN BONAVENTURA
    Cardinale e Vescovo di Albano
    Confessore e Dottore della Chiesa.
    Doppio.
    Paramenti bianchi.
    Nascita: Bagnoregio 1217/1221.
    Morte: Lione 15 luglio 1274.
    Incarichi ricoperti:
    - Ministro generale dell'Ordine dei Frati Minori.
    - Cardinale vescovo di Albano.
    Nominato vescovo: 3 giugno 1273 da papa Gregorio X.
    Consacrato vescovo: 11 novembre 1273 da papa Gregorio X.
    Creato cardinale: 3 giugno 1273 da papa Gregorio X.
    Canonizzazione: 14 aprile 1482 da papa Sisto IV.
    Attributi: Bastone pastorale, galero cardinalizio.
    Patrono di: Fattorini.
    SANTA MESSA
    San Bonaventura, al secolo Giovanni Fidanza, nacque a Bagnoregio nel 1221. Entrò nell'Ordine francescano, nel 1243 a Parigi, in seguito a una guarigione miracolosa, ricevuta da bambino e dovuta all'intercessione di san Francesco d'Assisi. Ebbe per maestro Alessandro di Ales, che amava dire del suo angelico discepolo, che lo si sarebbe creduto preservato dal peccato originale. A trent'anni fu dottore di Filosofia e sacra Teologia (Orazione), e insegnava all'Università di Parigi, nello stesso tempo di san Tommaso d'Aquino, del quale era molto amico. Gli fu dato il titolo di Dottore serafico, per la sua ardente difesa e dimostrazione della Fede Cattolica. Nominato Ministro Generale dell'Ordine dei Francescani (1257), poi Cardinale Vescovo di Albano nel 1273 (Communio, Alleluja), l'anno dopo, su invito di Gregorio IX, partecipò al Concilio Lugdunense II, dove Greci e Latini ammirarono a gara il suo zelo e la chiarezza che ne facevano una fiaccola di fede. Durante il suddetto Concilio morì: era il 14 luglio 1274. Venne canonizzato da Sisto IV nel 1482 e proclamato Dottore della Chiesa, col titolo di Serafico, da Sisto V nel 1588.

    * Le opere di San Bonaventura.
    1. Breviloquium (Breviloquio)
    2. Collationes de decem praeceptis
    (Raccolte su dieci precetti)
    3. Collationes de septem donis Spiritus Sanctis
    (Raccolte sui sette doni dello Spirito Santo)
    4. Collationes in Hexaemeron
    (Raccolte nei Sei Giorni della Creazione)
    5. Commentaria in quattuor libros sententiarum Magistri Petri Lombardi
    (Commentari in quattro libri delle sentenze del maestro Pietro Lombardo)
    6. De mysterio Trinitatis
    (Il mistero della Trinità; questione disputata)
    7. De perfectione vitae ad sorores
    (La perfezione della vita alle sorelle)
    8. De reductione artium ad theologiam
    (La riduzione della arti alla teologia)
    9. De Regno Dei descripto in parabolis evangelicis
    (Il Regno di Dio descritto nelle parabole evangeliche)
    10. De scientia Christi et mysterio Trinitatis
    (La conoscenza di Cristo ed il mistero della Trinità)
    11. De sex alis Seraphin (Le sei ali dei Serafini)
    12. De triplici via (La triplice via)
    13. Itinerarium mentis in Deum
    (Itinerario della mente verso Dio)
    14. Legenda majior Sancti Francisci
    (La leggenda maggiore di San Francesco)
    15. Legenda minor Sancti Francisci
    (La leggenda minore di San Francesco)
    16. Lignum vitae (L'Albero della vita)
    17. Officium de passione Domini
    (L'Ufficio della passione del Signore)
    18. Quaestiones de perfectione evangelica
    (Questioni sopra la perfezione evangelica)
    19. Soliloquium (Soliloquio)
    20. Summa theologiae (Complesso di teologia)
    21. Vitis mystica (La vite mistica)
    * Bonaventura, nato a Bagnoregio in Etruria, fanciullo ancora fu liberato da una malattia mortale per le preghiere di san Francesco, al cui ordine sua madre aveva fatto voto di consacrarlo, se fosse guarito. Perciò, adolescente, volle abbracciare l'istituto dei frati Minori, nel quale, sotto la direzione di Alessandro d'Ales, giunse a tale perfezione di dottrina, che, laureatosi dopo sette anni a Parigi, vi spiegò pubblicamente con somma lode i libri delle Sentenze, che poi illustrò anche con ammirabili commentari. Né eccelse soltanto per erudizione scientifica, ma ancora per integrità di costumi, per innocenza di vita, per umiltà, mansuetudine, disprezzo delle cose terrene e desiderio delle celesti; degno veramente d'essere tenuto quale modello di perfezione e d'essere chiamato santo dal beato Tommaso d'Aquino, cui era legato da grandissimo affetto. Questi infatti avendolo trovato occupato a scrivere la vita di san Francesco: Lasciamo, disse, che un Santo scriva d'un Santo.
    Infiammato d'amor divino, si sentiva trasportato da singolare affetto di devozione verso la passione di Cristo Signore, che meditava di continuo e verso la Vergine Madre di Dio, cui si era tutto consacrato; studiandosi sommamente di eccitarlo e accrescerlo anche negli altri colla parola, coll'esempio e cogli scritti. Di qui quella soavità di maniere, quella grazia e carità di dire, che usava con tutti e colla quale si legava indissolubilmente l'animo di ognuno. Onde trentacinquenne appena, fu all'unanimità eletto a Roma ministro generale dell'ordine; ed egli portò la nuova carica per ben diciott'anni con mirabile prudenza e santità. Fece molte ordinazioni a vantaggio della regolare disciplina e ad incremento dell'ordine, che egli difese felicemente insieme cogli altri ordini mendicanti dalle calunnie dei maldicenti.
    Chiamato dal beato Gregorio X al concilio Lugdunense II e creato cardinale vescovo d'Albano, fu di grandissimo aiuto nelle ardue questioni di quel concilio; per cui e si composero i dissidi dello scisma, e si rivendicarono i dogmi della Chiesa. Durante questi lavori, se ne morì a cinquantadue anni di età, della nostra salute 1274, con grandissimo dispiacere di tutti, e l'intero concilio e lo stesso sommo Pontefice onorarono della loro presenza i suoi funerali. Illustre per moltissimi e grandissimi miracoli, Sisto IV lo iscrisse nel numero dei Santi. Scrisse molte opere, in cui congiungendo somma erudizione a pietà ardente, istruisce insieme e commuove il lettore: onde meritamente Sisto V l'insignì del titolo di Dottore Serafico.
    - Al Vangelo.
    ** Sermone di san Giovanni Crisostomo.
    Omelia 15 su Matteo, oltre la metà.
    Fate attenzione a ciò che disse: "Voi siete il sale della terra": tramite ciò mostra quanto necessariamente insegni queste cose. Non infatti, disse, solo della vostra vita, ma di tutto il mondo dovrete render conto. Non vi mando certo solo a due città, o a dieci, o a venti, come mandavo i profeti: ma ad ogni terra e fino al mare, e a tutto il mondo, e questo è oppresso da vari crimini.
    Dicendo infatti: "Voi siete il sale della terra", mostra che tutta la natura degli uomini è vanificata, e corrotta dalla violenza dei peccati: e quindi richiede da loro quelle virtù, che massimamente sono necessarie ed utili per procurare la salvezza di molti. Infatti chi è mansueto e modesto, e misericordioso e giusto, non rinchiude solo dentro di sé queste cose fatte bene, ma farà defluire queste eccellenti fonti anche all'utilità degli altri. Quindi chi è puro di cuore e pacifico, e sopporta la persecuzione per la verità, nondimeno stabilisce la vita per il bene comune.
    Non pensate quindi, disse, che sarete condotti a facile battaglie, né che dovrete far conto di cose da poco. "Voi siete il sale della terra". Cosa allora? Hanno medicato cose putrefatte? Per niente: né infatti è possibile che quelle cose che sono già corrotte siano riparate tramite la frizione del sale. Non fecero perciò questo, ma le cose prima rinnovate, ed a loro affidate, e già liberate da quella putrefazione, aspergevano di sale, e conservavano in quella novità, che avevano preso dal Signore. Certamente liberare dalla putredine del peccato, è proprio del potere di Cristo: ma ché non ritornino di nuovo a questi, è proprio della cura e del lavoro degli Apostoli.”
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    “Dall'opuscolo «Itinerario della mente a Dio» di san Bonaventura, vescovo.
    (Cap. 7, 1. 2. 4. 6; Opera omnia, 5, 312-313)
    La mistica sapienza rivelata mediante lo Spirito Santo.

    Cristo è la via e la porta. Cristo è la scala e il veicolo. È il propiziatorio collocato sopra l'arca di Dio (cfr. Es 26, 34). È «il mistero nascosto da secoli» (Ef 3, 9). Chi si rivolge a questo propiziatorio con dedizione assoluta, e fissa lo sguardo sul crocifisso Signore mediante la fede, la speranza, la carità, la devozione, l'ammirazione, l'esultanza, la stima, la lode e il giubilo del cuore, fa con lui la Pasqua, cioè il passaggio; attraversa con la verga della croce il Mare Rosso, uscendo dall'Egitto per inoltrarsi nel deserto. Qui gusta la manna nascosta, riposa con Cristo nella tomba come morto esteriormente, ma sente, tuttavia, per quanto lo consenta la condizione di viatori, ciò che in croce fu detto al buon ladrone, tanto vicino a Cristo con l'amore: «Oggi sarai con me nel paradiso!» (Lc 23, 43).
    Ma perché questo passaggio sia perfetto, è necessario che, sospesa l'attività intellettuale, ogni affetto del cuore sia integralmente trasformato e trasferito in Dio.
    È questo un fatto mistico e straordinario che nessuno conosce se non chi lo riceve. Lo riceve solo chi lo desidera, non lo desidera se non colui che viene infiammato dal fuoco dello Spirito Santo, che Cristo ha portato in terra. Ecco perché l'Apostolo afferma che questa mistica sapienza è rivelata dallo Spirito Santo.
    Se poi vuoi sapere come avvenga tutto ciò, interroga la grazia, non la scienza, il desiderio non l'intelletto, il sospiro della preghiera non la brama del leggere, lo sposo non il maestro, Dio non l'uomo, la caligine non la chiarezza, non la luce ma il fuoco che infiamma tutto l'essere e lo inabissa in Dio con la sua soavissima unzione e con gli affetti più ardenti.
    Ora questo fuoco è Dio e questa fornace si trova nella santa Gerusalemme; ed è Cristo che li accende col calore della sua ardentissima passione. Lo può percepire solo colui che dice: L'anima mia ha preferito essere sospesa in croce e le mie ossa hanno prescelto la morte! (cfr. Gb 7, 15).
    Chi ama tale morte, può vedere Dio, perché rimane pur vero che: «Nessun uomo può vedermi e restar vivo» (Es 33, 20). Moriamo dunque ed entriamo in questa caligine; facciamo tacere le sollecitudini, le concupiscenze e le fantasie. Passiamo con Cristo crocifisso, «da questo mondo al Padre», perché, dopo averlo visto, possiamo dire con Filippo: «Questo ci basta» (Gv 14, 8); ascoltiamo con Paolo: «Ti basta la mia grazia» (2 Cor 12, 9); rallegriamoci con Davide, dicendo: «Vengono meno la mia carne e il mio cuore; ma la roccia del mio cuore è Dio, è Dio la mia sorte per sempre» (Sal 72, 26). «Benedetto il Signore, Dio d'Israele, da sempre, per sempre. Tutto il popolo dica: Amen» (Sal 105, 48).
    * Preghiera di san Bonaventura.
    O dolcissimo Signore Gesù, ferisci anche me col soavissimo e salutare tuo amore, affinché l’anima mia si riposi nella serena e apostolica tua santissima carità. La mia anima ti brami e si purifichi nell’attesa del Paradiso, e non sospiri che di separarsi dal corpo per essere sempre con te.
    Tu sei o Signore, il gaudio degli Angeli, la forza dei Santi, il nostro soavissimo pane quotidiano. Il mio cuore abbia sempre fame e sete di te, o Gesù, e si delizi nelle dolcezze del tuo amore. Te sempre cerchi come fonte della vita e della sapienza, come torrente della gioia che riempie la casa di Dio.
    Tu solo sii la mia gloria! A Te io pensi, di Te parli, tutto operi a Tuo onore, a Te pervenga con umiltà e pace, con trasporto e diletto, con perseveranza e fervore, affinché in Te, mia fiducia, mia gioia, mia pace, io sempre viva con la mente e con il cuore. Così sia.
    Foto: Stemma araldico di San Bonaventura, Cardinale Vescovo di Albano.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...03&oe=5BDF7570





    “NOVENA IN PREPARAZIONE ALLA SOLENNE FESTIVITÀ DI MARIA VERGINE DEL CARMINE di P. Simone Grassi, Carmelitano.
    Sancta Maria Virgo de Monte Carmelo, ora pro nobis.”
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    https://tradidiaccepi.blogspot.com/2...rimum.html?m=1
    “Costituzione apostolica "Quo primum tempore" di san Pio V (14 luglio 1570).
    PIUS EPISCOPUS
    SERVUS SERVORUM DEI
    AD PERPETUAM REI MEMORIAM.”
    https://2.bp.blogspot.com/-9IXOUgeHN...o_V_Pontef.jpg









    Ligue Saint Amédée
    http://www.SaintAmedee.ch
    https://www.facebook.com/SaintAmedee/?fref=nf

    «Intransigeants sur la doctrine ; charitables dans l'évangélisation [Non Una Cum]. Pas de "motu proprio" chez nous : nous célebrons la sainte messe selon le missel de Saint Pie V, avant les changements liturgiques entamés dans les années 50.»
    14 Juillet : Saint Bonaventure, Cardinal-Évêque, Docteur de l'Église (1221-1274) :: Ligue Saint Amédée
    “14 Juillet : Saint Bonaventure, Cardinal-Évêque, Docteur de l'Église (1221-1274).”
    http://liguesaintamedee.ch/applicati...onaventure.jpg





    “Prise de la Bastille le 14 juillet 1789 : chronique d’un mensonge vivace."
    https://www.france-pittoresque.com/spip.php?article3656
    “Johan Livernette : 1789, coup d'État maçonnique
    https://www.youtube.com/watch?v=kRA07F4voEU


    https://www.rivarol.com/


    http://www.catholique-sedevacantiste.fr/


    Virgo-Maria.org





    San Bonaventura - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/san-bonaventura/
    «14 luglio, San Bonaventura, Vescovo, Confessore e Dottore della Chiesa (Bagnoregio, 1217/1221 ca – Lione, 15 luglio 1274).

    “San Bonaventura dell’Ordine dei Minori, Cardinale e Vescovo di Albano, Confessore e Dottore della Chiesa, il quale passò al Signore nel giorno seguente”.
    Preghiera di san Bonaventura – O dolcissimo Signore Gesù, ferisci anche me col soavissimo e salutare tuo amore, affinché l’anima mia si riposi nella serena e apostolica tua santissima carità. La mia anima ti brami e si purifichi nell’attesa del Paradiso, e non sospiri che di separarsi dal corpo per essere sempre con te.
    Tu sei o Signore, il gaudio degli Angeli, la forza dei Santi, il nostro soavissimo pane quotidiano. Il mio cuore abbia sempre fame e sete di te ,o Gesù, e si delizi nelle dolcezze del tuo amore. Te sempre cerchi come fonte della vita e della sapienza, come torrente della gioia che riempie la casa di Dio.
    Tu solo sii la mia gloria! A Te io pensi, di Te parli, tutto operi a Tuo onore, a Te pervenga con umiltà e pace, con trasporto e diletto, con perseveranza e fervore, affinché in Te, mia fiducia, mia gioia, mia pace, io sempre viva con la mente e con il cuore. Così sia.»
    http://www.sodalitium.biz/wp-content...ra-259x300.jpg





    È disponibile SODALITIUM n. 69 - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/stampato-sodalitium-n-69/
    https://www.sodalitium.biz/wp-conten.../Soda-it69.pdf






    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/

    http://www.sodalitium.biz/s-messa-provincia-verona/

    “Sodalitium - IMBC.”
    https://www.youtube.com/user/sodalitium

    “Omelie dell'I•M•B•C a Ferrara.”
    https://www.facebook.com/OmelieIMBCFerrara/

    http://www.oratoriosantambrogiombc.it/




    «Don Floriano Abrahamowicz - Domus Marcel Lefebvre.
    https://www.youtube.com/user/florianoabrahamowicz/
    http://www.domusmarcellefebvre.it/
    Ogni giovedì alle ore 20.30 ha luogo la lettura in diretta di una o due questioni del Catechismo di San Pio X.
    http://www.domusmarcellefebvre.it/santa-messa-1.php
    La Santa Messa tutte le domeniche alle ore 10.30 a Paese, Treviso.»




    http://www.cmri.org/ital-index.html

    http://www.centrostudifederici.org/

    http://www.centrosangiorgio.com/

    http://www.crisinellachiesa.it/

    https://www.agerecontra.it/
    https://www.facebook.com/Traditio.Verona.it/

    https://www.facebook.com/pietroferrari1973/

    “Non Una Cum - Roman catholics sedevacantists.”
    https://www.facebook.com/romancatholicsnonunacum/

    https://www.facebook.com/fidecatholica/

    http://www.traditionalmass.org/

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    https://www.truerestoration.org/





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    “Carlo Di Pietro - Sursum Corda
    Preghiera al Santo del giorno.
    In nómine Patris
    et Fílii
    et Spíritus Sancti.
    Amen.

    Eterno Padre, intendo onorare san Giùsto soldato, il quale, sotto il Tribuno Clàudio, essendogli apparsa miracolosamente la Croce, credette in Cristo, e, subito battezzato, distribuì ai poveri tutte le sue sostanze; preso poi dal Prefetto Magnézio, e fatto percuotere con nervi, coprire con un elmo infuocato e gettare sul rogo, ma non offeso neppure in un capello, nella confessione del Signore rese lo spirito. Vi rendo grazie per tutte le grazie che Voi gli avete elargito. Vi prego di accrescere la grazia nella mia anima per i meriti di questo santo Soldato, ed a lui affido la fine della mia vita tramite questa speciale preghiera, così che per virtù della Vostra bontà e promessa, san Giùsto possa essere mio avvocato e provvedere tutto ciò che è necessario in quell'ora. Così sia.”

    "Carlo Di Pietro - Sursum Corda
    Il 14 luglio 1789 iniziava la fine della civiltà europea."


    « (...) Già da tempo i Calvinisti avevano cercato di abbattere in Francia la Religione Cattolica; ma bisognava prima preparare gli animi. Il popolo doveva essere indottrinato con empie ideologie che essi non desistevano di spargere fra il volgo per mezzo di libelli riboccanti di perfidie ed eccitanti alla rivolta; e per realizzare il loro intento utilizzavano l’opera di perversi filosofi. ...
    Noi stessi (dice il Papa Pio VI), all’inizio del Nostro Pontificato, abbiamo denunciato a mezzo di una lettera enciclica indirizzata a tutti i Vescovi della Chiesa Cattolica la manovra detestabile dei perfidi uomini e il gravissimo pericolo sovrastante (...)
    I suddetti agitati difensori del genere umano hanno aggiunto a questo falso e bugiardo nome di libertà l’altro nome parimenti falso di uguaglianza: cioè uguaglianza fra uomini che si costituiscono in società civile, quantunque siano di opinioni diverse, procedano verso direzioni diverse, ciascuno spinto dal proprio arbitrio, e non ci debba essere nessuno che prevalga per autorità e forza, comandi, moderi e richiami dall’agire perverso sulla strada dei doveri, affinché la società stessa, sotto la spinta contrastante di tante fazioni, non cada nell’anarchia e si dissolva, come qualsiasi armonia che si compone dell’accordo di tanti suoni, e se non ottiene un idoneo equilibrio fra strumenti e suoni degenera in rumori confusi e del tutto stonati.
    Essendosi poi proclamati riformatori degli stessi comandamenti, anzi arbitri della Religione, mentre, secondo l’espressione di Sant’Ilario di Poitiers, la Religione esige il dovere dell’obbedienza, cominciarono essi stessi ad emanare norme e inauditi statuti sulla Chiesa stessa. Da questo laboratorio è uscita quella sacrilega Costituzione che Noi abbiamo rifiutato nella Nostra risposta del 10 marzo 1791 sottoscritta da trenta Vescovi. E qui si può giustamente adattare al caso ciò che scrisse San Cipriano: "Come è possibile che siano gli eretici a giudicare i cristiani, gli ammalati ad occuparsi dei sani, i feriti di chi è rimasto incolume, i peccatori del santo, i rei dei giudici e i sacrileghi del sacerdote?". Che resta ormai alla Chiesa, se non cedere a un insensato?
    Coloro che nelle diverse classi dei cittadini rimanevano ancora fedeli al loro credo e costantemente ricusavano di sottomettersi con giuramento alla nuova Costituzione, venivano subito fatti oggetto di malversazioni e destinati alla morte. Si è osato perfino di massacrarli indistintamente; si è infierito barbaramente contro moltissimi uomini di chiesa; sono stati soppressi dei Vescovi, i quali dovrebbero essere circondati di devozione e riverenza, come ha insegnato col suo esempio Cristo Signore che, come dice San Cipriano, "fino al giorno della sua passione rispettò i pontefici e i sacerdoti ebrei, nonostante essi non avessero il timore santo di Dio, né riconoscessero in Lui il Messia".
    Una moltitudine di uomini di ogni ceto fu in questo modo soppressa. La pena meno grave fu di cacciarli in esilio in regioni straniere, senza distinzione di età, di sesso, di condizione. Per la verità era stato decretato che ognuno potesse liberamente professare la religione che voleva, come se ogni religione fosse vera e portasse all’eterna salvezza. In realtà era invece proibita la sola Religione Cattolica, e per estirparla si faceva scorrere il sangue per le piazze e le case, come se ogni credente fosse da colpire con pena capitale. Non potevano essere difesi e sicuri coloro che si erano rifugiati nelle regioni d’esilio, perché in quei luoghi venivano arrestati e, ingannati perfidamente, venivano soppressi. Questa è la caratteristica di tutte le eresie, questo il costume degli eretici fin dai primi secoli della storia della Chiesa; e questo è pure confermato dalla tirannica condotta dei Calvinisti, specialmente in Francia, dove con minacce e violenze cercano d’indurre tutti ad accettare la loro confessione.
    Da questa serie ininterrotta di empie violenze iniziate in Francia, emerge evidente che lo scopo principale di queste macchinazioni era di sfogare l’odio contro la Religione Cattolica; oggi tutta l’Europa ne è agitata e sconvolta e nessuno può negare che questa è stata la causa della morte inflitta al re Luigi. Contro di lui si sforzarono di approntare un cumulo di accuse ispirate da motivi politici, e fra esse spicca tuttavia la principale ragione, cioè quella sua fermezza d’animo con la quale si rifiutò di approvare e sancire il decreto di esiliare i preti cattolici, come pure l’affermazione contenuta nella lettera inviata al Vescovo di Clermont, di voler ristabilire in Francia il culto cattolico appena fosse stato possibile. Forse che tutto questo non vale e non è sufficiente per affermare e stabilire che Luigi è stato un martire? ...
    Ahi Francia, ahi Francia! Chiamata dai Nostri predecessori (dice sempre Pio VI ) "specchio di tutta la Cristianità e sicura colonna della Fede", tu che nel fervore della Fede cristiana e nella devozione alla Sede Apostolica non hai mai seguito le altre Nazioni, ma le hai sempre precedute! Quanto sei lontana da Noi oggi, con codesto animo così ostile verso la vera Religione: sei diventata la più implacabile nemica fra tutti gli avversari della Fede che mai siano esistiti! Eppure non puoi ignorare, anche se lo volessi, che la Religione della Fede cristiana è il sostegno più solido dei regni, poiché reprime l’abuso dei potenti e la licenza dei sudditi. Per questa ragione gl’invidiosi nemici del potere dei re, per toglierlo di mezzo, aspirano a sovvertire la Fede cattolica.
    Ahi Francia, ancora una volta! Tu che hai chiesto di avere un re cattolico, poiché le leggi fondamentali del regno non esigono nessun altro re se non cattolico, proprio perché era cattolico lo hai ucciso!
    Fu tanto il tuo furore contro il Re, che non ti sei acquietata e saziata neppure con la sua decapitazione. Hai voluto infierire anche sul cadavere; hai voluto che il suo corpo venisse immediatamente sotterrato, senz’alcuna onorata sepoltura. ... Che cosa hai guadagnato, tu, con tutto il tuo inestinguibile odio, se non disonore e infamia, e da parte dei re e dei principi un’avversione, un disgusto, un odio e un’indignazione ancora maggiori di quelli che arsero contro Elisabetta d’Inghilterra? ...
    Quello che ora Noi dobbiamo fare secondo il Nostro dovere apostolico, lo desumiamo dalla lettera di San Bernardo al suo discepolo, il Papa Eugenio IV, quando lo esortava "ad adoperarsi con tutte le sue energie perché gl’increduli si convertissero alla Fede, i convertiti non si allontanassero più, e i lontani ritornassero". Abbiamo inoltre davanti agli occhi l’esempio del Nostro predecessore Clemente VI che non cessò di perseguire il crimine dell’assassinio del re di Sicilia, Andrea, infliggendo gravissime pene spirituali contro i cospiratori e gli assassini, come si legge nella sua lettera. Ma che cosa possiamo ottenere da un popolo che non solo disprezzò i Nostri ammonimenti, ma Ci ha insultato con gravissime offese, abusi, ingiurie e calunnie, ed è giunto a un punto tale di audacia e di pazzia da scrivere false lettere con il Nostro nome, nelle quali ha inserito i propri errori? Lasciamo dunque nella sua miseranda depravazione chi vuole perseverare nella sua pertinacia; confidiamo che il sangue innocente di Luigi gridi in qualche modo e interceda affinché il popolo francese riconosca e detesti la propria ostinazione nell’accumulare delitti e consideri le varie e acerbissime pene che Dio, giusto vindice delle scelleratezze, è solito infliggere ai popoli per delitti molto meno gravi.
    Da SS Pio VI, Quare lacrymae. »

    “Carlo Di Pietro - Sursum Corda
    14 luglio anniversario della Rivoluzione Francese. «Chi è il vero padre della Rivoluzione», di Mons. Gaston de Ségur:

    Nella Rivoluzione vi è un mistero, un Mistero di iniquità, che i rivoltosi non riescono a capire, perché l’unico ausilio sarebbe per loro la fede, di cui essi sono privi. Per comprendere la Rivoluzione è necessario risalire fino al padre di tutte le sedizioni, il quale per primo osò dire, ed osa ripetere, fino alla fine dei secoli: «Non serviam - Non obbedirò mai». Certo che sì, Satana è il padre della Rivoluzione. La Rivoluzione è tutta opera sua cominciata in cielo, va d’età in età perpetuandosi in mezzo agli uomini. Il peccato d’origine, per cui Adamo, nostro primo padre, si è nello stesso modo levato contro Dio, portò sulla terra non già la Rivoluzione, ma lo spirito di superbia e di sedizione, che ne è il principio, e d’allora in poi il male andò sempre più allargandosi, sino al comparire del Cristianesimo, che lo combatté ricacciandola indietro. Il Risorgimento pagano, poi Lutero e Calvino, quindi Voltaire e Giangiacomo Rousseau, hanno rialzato la maledetta possanza di Satana, loro padre, favorita dagli eccessi del Cesarismo: questa potenza si ebbe nei primordi della Rivoluzione Francese, una specie di consacrazione, una forma mai fino ad allora posseduta, per cui fu detto, a diritto, che la Rivoluzione nacque in Francia nel 1789. «La Rivoluzione francese (così nel ’93 il feroce Gracco Babeuf - anticipatore del Socialcomunismo) non è che la foriera d’una Rivoluzione troppo più grande, troppo più solenne, e che sarà l’ultima. Questa Rivoluzione suprema ed universale, che già riempie il mondo, è la Rivoluzione». La prima volta, dopo seimila anni, ebbe ardimento di manifestarsi, in faccia al cielo ed alla terra con il suo vero e satanico nome: La Rivoluzione, cioè grande rivolta. Essa ha per divisa, come il demonio, la famosa parola: «Non serviam». Satanica nella sostanza, rovesciando tutte le autorità, tende come ad ultimo scopo alla totale distruzione del regno di Cristo sulla terra, La Rivoluzione, non si dimentichi, è anzi tutto un mistero nell’ordine religioso, è l’Anti-Cristianesimo. E ben lo diceva il sommo Pontefice, Pio IX: «La Rivoluzione è inspirata da Satana stesso. Suo scopo è di distruggere da capo a fondo l’edifizio del Cristianesimo, e ricostituire sulle sue rovine l’ordine sociale del Paganesimo». Avviso solenne alla lettera confermato dalla stessa confessione della Rivoluzione medesima: «Nostro scopo finale, dice l’istruzione segreta della “Vendita Suprema”, nostro scopo finale è quello di Voltaire e della Rivoluzione Francese, l’annientamento per sempre del Cattolicismo ed anche dell’idea cristiana».
    Link al libro: https://www.amazon.it/dp/8890074701/
    “Carlo Di Pietro - Sursum Corda
    14 luglio anniversario della Rivoluzione Francese. «La Stampa e la Rivoluzione», di Mons. Gaston de Ségur:

    La Stampa per natura non è né buona e né cattiva. La stampa è una potente invenzione, che può adoperarsi, parimenti, al servizio del bene o del male.
    Il tutto dipende dall’uso che se ne fa. Tuttavia, bisogna ammetterlo, a causa del Peccato originale, la stampa è servita molto più al male che al bene, e della medesima si abusa in proporzioni spaventose. Nel nostro secolo (il diciannovesimo, ndR), la stampa è la grande leva della Rivoluzione. Per dire solo del Giornalismo, che è la stampa al grado più operoso ed influente, nessuno negherà che attraverso i giornali corrono i più grandi rischi per il Trono e l’Altare. Senza uscire dalla nostra cara Francia, di cinquecentoquaranta giornali ve ne sono forse trenta che possono dirsi cristiani. Per ottanta, o centomila lettori di fogli pubblici riverenti alla fede, alla Chiesa, al potere, ai Prìncipi, cinque o sei milioni di uomini bevono tutti i giorni a piena gola il Veleno distruttore, che goccia a goccia propinano loro gli empi giornali. Mi sia perdonato il paragone: la stampa nelle mani della Rivoluzione è un grande apparecchio per mostrare agli uomini il canto come si usa per i canarini: quando a questi si vuol insegnare qualche melodia, la si ripete dieci o venti volte al giorno, attraverso uno strumento ad hoc. I capi del Partito rivoluzionario, per formare, come essi dicono, la Pubblica opinione, per instillare le loro fatali idee, ricorrono alla stampa. Ogni giorno girano la manovella, ripetono nei loro giornali la melodia che vogliono imporre al pubblico, ed a poco a poco i canarini cantano. Ecco la pubblica opinione. ... Ecco in che mani è caduta la coscienza pubblica! Sotto l’impulso delle Società segrete, il Giornalismo rivoluzionario accende tutte le penne contro la Chiesa, e demolirà la fede in Europa, se Dio non si affretta, per misericordia, a sventare questa vasta ed infernale Congiura. ...
    Link al libro: https://www.amazon.it/dp/8890074701/

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    "Titolo: La Rivoluzione
    Sottotitolo: La rivolta di Lucifero contro Dio, la patria, la famiglia, l’umanità
    Autore: Mons. Louis Gaston Adrien de Ségur

    Curatore: Carlo Di Pietro
    Collana: Teologia politica
    Facciate: 168
    Formato: 14,8x21 (A5)
    Carta: Avoriata 90 gr
    Copertina: Patinata lucida 300 gr
    Finitura: Brossura fresata PUR
    ISBN: 9788890074707
    Contiene anche: Comodo indice dei nomi e delle parole
    Sommario
    • Ai benevoli lettori 7
    • Ai giovani 9
    • Ciò che la Rivoluzione non è 13
    • Ciò che la Rivoluzione è 15
    • La Rivoluzione è figlia dell’incredulità 19
    • Chi è il vero padre della Rivoluzione 21
    • Chi è l’antirivoluzionario per eccellenza 23
    • Chiesa e Rivoluzione: può esserci conciliazione? 27
    • Le armi ordinarie della Rivoluzione 31
    • La Rivoluzione è una cospirazione anticristiana? 33
    • La corruzione per trafiggere la Chiesa nel cuore 39
    • Corruzione di gioventù e Clero. Creare un Papa 43
    • La menzogna e la calunnia 47
    • La Frammassoneria 49
    • Tentativi di affiliare i Prìncipi 53
    • Il Protestantesimo 55
    • La Rivoluzione si cela sotto i nomi più sacri 57
    • La Stampa e la Rivoluzione 59
    • I princìpi del 1789 63
    • Disamina dal lato religioso dei princìpi dell’89 67
    • Separazione della Chiesa dallo Stato 71
    • Per carità cristiana si insiste contro il laicismo 77
    • La Sovranità del popolo o la Democrazia 83
    • La Repubblica 91
    • Legge e legalità 95
    • La Libertà 99
    • L’Uguaglianza 115
    • Alcune applicazioni pratiche dei princìpi dell’89 117
    • Le diverse specie di Rivoluzionari 119
    • Come si diventa Rivoluzionario 123
    • Come si cessa d’esser Rivoluzionario 125
    • La Reazione Cattolica 127
    • È necessario lottare contro l’impossibile? 135
    • La spaventosa soluzione della questione rivoluzionaria 141
    • Indice dei nomi e delle parole 151
    In sintesi
    Nel libro - 168 pagine in carta avoriata, con un comodo indice dei nomi e delle parole - l’Autore intende denunciare e contrastare «la rivolta di tutti i satanassi contro Dio, la Patria, la famiglia, l’autorità». Perché alcuni popoli soccombono nell’immoralità e nella mollezza, pur regolati da milioni di leggi? Perché si succedono governi sempre meno adeguati? Perché gli Stati della vecchia Europa si vedono derubati delle loro sovranità? Perché alcune “entità” sovranazionali promuovono irriducibilmente l’ingiustificata immigrazione di massa? Perché gli autonominati paladini dei “diritti dell’uomo” esportano simulacri di democrazia con guerre ed intrighi? Perché la Chiesa sembra rovinosamente crollare sotto la guida di increduli burocrati aperti a tutto fuorché al vero Gesù Cristo? Perché la somma di tutti gli errori oggi prende i nomi di “ecumenismo, libertà, uguaglianza, fratellanza”? Perché gran parte della stampa e dell’informazione, più o meno consapevolmente, non dice il vero? Chi è l’Anticristo e quando verrà? A questi e molti altri attualissimi interrogativi risponde il Prelato già nel 1860, presagendo, grazie alla sua fede cattolica integrale e sulla base di acute analisi storiche e teologico - politiche intransigenti, tutto quello che sarebbe accaduto: egli “vede” il futuro! Difensore dell’infallibilità del Papa e della Chiesa, il cieco Monsignor de Ségur, che oggi verrebbe calunniosamente definito “fondamentalista” ed “oscurantista”, in questo libro affronta «La Rivoluzione», nel tentativo di «svelare ed abbattere gli errori e le fallacie, gl’inganni e le menzogne, con cui le settarie congiure tentano d’alienare i popoli». Un compendio di dottrina cattolica antirivoluzionaria e di teologia politica che non può essere trascurato soprattutto da chi si dice cattolico e politico. Gaston de Ségur è stato uno scrittore apologetico ed ascetico, nato dai Conti di Ségur a Parigi il 15 aprile 1820, ivi morto in fama di santità il 9 giugno 1881. Figlio di Sophie Rostopchine, Comtesse de Ségur, fu educato dalla madre di costei, convertita anch’essa dallo scisma russo, che lo orientò al sacerdozio. Lasciò il posto da diplomatico d’ambasciata a Roma per entrare in seminario. Sacerdote nel 1847, uditore di Rota a Roma nel 1852, ivi godette l’affettuosa confidenza di Papa Pio IX. Divenuto cieco nel 1853, si dimise, così fu nominato protonotario apostolico e canonico-vescovo del Capitolo di St-Denis. Fu poi cappellano del Collegio Stanislas, ma lavorò moltissimo anche come predicatore e come confessore. Collaborò nella fondazione della Società dei Padri di San Francesco di Sales. Lasciò una sessantina di opere, tutte pubblicate a Parigi, ma tradotte in molte lingue. Il libro «La Rivoluzione», per Sursum Corda, è stato curato dal giornalista e saggista lucano Carlo Di Pietro. Sursum Corda non ha scopo di lucro ed usa interamente i propri introiti per le attività associative e per le opere di misericordia spirituale e corporale."

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    Ristampa de La Rivoluzione di Mons. de Ségur - Centro Studi Giuseppe Federici
    http://www.centrostudifederici.org/r...mons-de-segur/


    "È disponibile il n. 69 della rivista "Sodalitium", luglio 2018. La buona stampa. Merce rarissima oramai -
    È disponibile SODALITIUM n. 69 - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/stampato-sodalitium-n-69/ "


    "Sul prossimo numero di SVRSVM CORDA® - n° 121 del 15 luglio 2018 - saranno ospitati i seguenti contenuti:
    - Comunicato numero 121. L’elezione dei quattro;
    - Orazioni a Sant’Elisabetta, Regina di Portogallo;
    - Gli anatemi del Concilio Laterano I, numeri 1, 2 e 3;
    - Orazioni a Santa Veronica Giuliani, Vergine;
    - Vita e detti dei Padri del deserto: Giuseppe di Panefisi (parte 1);
    - Preghiera ai Martiri Gorcumiensi;
    - San Tommaso: partendo dall’ente e dal moto, si dimostra che ogni potere viene da Dio;
    - Preghiera ai Santi Sette Fratelli Martiri;
    - Dizionario di teologia dommatica. La presenza di Dio;
    - La perversa volontà dei dannati;
    - Teologia Politica 109. Colonialismo e nazionalismo antieuropeo;
    - Racconti miracolosi n° 69. La morte sublime di San Francesco d’Assisi."
    https://www.sursumcorda.cloud/






    18 luglio (14 luglio) - S. Camillo de Lellis
    "San Camillo de Lellis"
    San Camillo de Lellis
    http://www.santiebeati.it/dettaglio/28250
    “San Camillo de Lellis Sacerdote 14 luglio - Memoria Facoltativa Bucchianico (Chieti), 25 maggio 1550 - Roma, 14 luglio 1614.

    Di nobile famiglia, nato a Bucchianico, nelle vicinanze di Chieti, il 25 maggio 1550, Camillo de Lellis fu soldato di ventura. Persi i suoi averi al gioco, si mise al servizio dei Cappuccini di Manfredonia. Convertitosi ed entrato nell'Ordine, per curare una piaga riapertasi tornò a Roma nell'ospedale di San Giacomo degli Incurabili, dove si dedicò soprattutto ai malati. Si consacrò a Cristo Crocifisso, riprese gli studi al Collegio Romano e, divenuto sacerdote nel 1584, fondò la «Compagnia dei ministri degli infermi». L'ordine dei Camilliani si distinse da altri per lo spirito della sua opera legata alla carità misericordiosa e per l'abito caratterizzato dalla croce rossa di stoffa sul petto.
    De Lellis pose attenzione unicamente malati, ponendo le basi per la figura dell'infermiere e del cappellano quali li vediamo oggi. Morì a Roma il 14 luglio 1614 e venne canonizzato nel 1746.”






    14 luglio
    http://www.preghiereperlafamiglia.it.../14-luglio.htm
    “IL SANGUE DELLA MISERICORDIA
    14° GIORNO
    MEDITAZIONE

    L'uomo può dirsi veramente privilegiato. Peccarono gli angeli e Dio li folgorò con la sua giustizia, aprendo per essi immediatamente la voragine dell'inferno; peccò l'uomo e Dio, nel momento stesso della condanna, gli promise il Redentore. L'uomo continuò a peccare, ma Dio non venne meno alla promessa, s'incarnò e l'umanità vide Gesù che perdonò alla Maddalena e mangiò con i peccatori; poté ascoltare dalla sua bocca le meravigliose parabole del figliol prodigo e della pecorella smarrita. Nel Cuore di Gesù palpita il Sangue della misericordia ed egli esclama: «Non sono venuto per i giusti, ma per i peccatori». E, quando la malvagità umana Lo uccide, dall'alto della croce, il Dio della Misericordia, manda un grido di misericordia: «Padre, perdona loro!». Quella voce non si è spenta. Purtroppo nel mondo ogni istante si rinnova la colpa e fortunatamente ad ogni colpa, il Sangue di Gesù grida: «Misericordia!» «Adesso capisco, scrive santa Bartolomea Capitanio, come possa sussistere il mondo e non sia sprofondato per l'enormità dei peccati che in esso si commettono: il Sangue di Gesù e le sue piaghe gridano continuamente misericordia». Quale consolazione per noi! Se non fosse per il Sangue di Gesù, da quanto tempo saremmo dannati! Ma che uso abbiamo fatto della misericordia del Signore? Per carità, non ne abusiamo perché se grande è la sua misericordia per i peccatori, tremenda è la sua giustizia per chi la calpesta.
    ESEMPIO
    Vi sono state sempre al mondo anime sante che si sono offerte vittime per allontanare i castighi di Dio dalla povera umanità. Una di queste fu S. Maria Maddalena de' Pazzi, nobile fiorentina. Fu devotissima del Prez.mo Sangue e condusse una vita d'aspra penitenza e di continua preghiera. Moltissime volte al giorno faceva l'offerta del Divin Sangue all'Eterno Padre, per ottenere misericordia per i peccatori. Le apparve un giorno Gesù coperto di sangue ed ella gli chiese di poter soffrire le sue stesse pene. Gesù le disse: «Il mio Sangue non cerca vendetta come quello di Abele, ma soltanto misericordia. Esso lega le mani alla Giustizia Divina!». Allora la santa rispose: «Mi coprirò col tuo Sangue, o Gesù, e Dio non vedrà i miei peccati». Quante volte si dice: «Cosa fanno i frati e le suore, chiusi in ozio nei conventi?» Pregano, pregano notte e giorno per noi. Guai se non ci fossero! Se non salisse a Dio la loro continua preghiera, unita a quella di Cristo, chi implorerebbe pietà per noi?
    Fioretto. - Mi esaminerò per vedere che uso ho fatto io della misericordia di Dio. Se ne avrò abusato domanderò perdono.
    Giaculatoria.- «O Padre misericordioso, odi la voce del Sangue del nostro Salvatore Gesù, che a te grida dalla croce a nostro favore, e per noi domanda misericordia» (S. Bernardo).”


    "14° giorno: Il sangue della misericordia."
    14° giorno: Il sangue della misericordia
    http://www.stellamatutina.eu/14-giug...-misericordia/







    Radio Spada | Radio Spada ? Tagliente ma puntuale
    http://www.radiospada.org
    Edizioni Radio Spada - Home
    http://www.edizioniradiospada.com
    https://www.facebook.com/radiospadasocial/?fref=nf
    “14 luglio 2018: San Bonaventura da Bagnoregio, vescovo, confessore e dottore della Chiesa.

    San Bonaventura, nacque a Bagnoregio, nel Lazio, probabilmente nel 1218 o nel 1221. Studiò a Parigi e durante il suo soggiorno in Francia, entrò nell'Ordine dei Frati Minori. In Francia insegnò teologia all'Università di Parigi e formò intorno a sè una reputatissima scuola.
    Nel 1257 venne eletto generale dell'Ordine francescano, carica che mantenne resse per diciassette anni con impegno al punto da essere definito secondo fondatore dell'Ordine.
    Durante il suo generalato furono pubblicate le "Costituzioni narbonesi", su cui si basarono tutte le successive costituzioni dell'Ordine.
    Tra le opere scritte da San Bonaventura, numerose quelle di carattere teologico e mistico ed importante la "Legenda maior", biografia ufficiale di San Francesco, a cui si ispirò Giotto per il ciclo delle Storie di San Francesco.
    Fu nominato vescovo di Albano e cardinale. Partecipò al II Concilio di Lione, il quale, grazie anche al suo contributo, segnò un riavvicinamento fra Chiesa latina e scismatici greci. proprio durante il concilio, morì a Lione, il 15 luglio 1274.”
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    "Al glorioso San Camillo (la cui festa liturgica cade il 18 luglio) nel giorno della sua nascita al Cielo."
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    "14 luglio 1099: termina la prima crociata con la conquista di Gerusalemme."
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    "Nel mese del Preziosissimo Sangue, la Basilica del Preziosissimo Sangue di Bruges, Belgio."
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    “Il 14 luglio 939 Papa Stefano IX viene esaltato al Sommo Pontificato.”


    “[L'ALTRO 14 LUGLIO] Il 14 luglio 1555 Papa Paolo IV Carafa rinnova alcune interdizioni legislative sugli ebrei dello Stato Pontificio con la bolla "Cum nimis absurdum".”

    “Nella "festa" della rivoluzione francese Radio Spada rende pubblico omaggio al piccolo Beato Andrea Da Rinn, martire, vittima di omicidio rituale ebraico il 12 luglio 1462. A testimonianza della falsità dei "valori" del 1789.”
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    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...4c&oe=5BDDC58E





    “In memoria del Campione e Martire della Controrivoluzione, Jacques Cathelineau, passato alla gloria eterna il 14 luglio 1793, quarto anniversario della satanica Rivoluzione del 1789.
    «Dio ci ha chiesto di combattere perché non avevamo altro mezzo per affermare la nostra fede. Ma non è certo che otterremo la pace religiosa con le armi. Il sangue che si versa per Dio non è mai perso. Con quello di Cristo serve alla redenzione del mondo».”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...da&oe=5B9DCAED








    AVE MARIA!!!
    PREZIOSISSIMO SANGUE DI NOSTRO SIGNOR GESÙ CRISTO, MISERERE NOBIS!!!
    Luca, Sursum Corda - Habemus Ad Dominum!!!
    ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
    «Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen.»

    SURSUM CORDA - HABEMUS AD DOMINUM!!! A.M.D.G.!!!

  6. #46
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    Lightbulb Re: Preziosissimo Sangue di Nostro Signore Gesù Cristo

    15 LUGLIO 2018: SANT'ENRICO II, Imperatore del Sacro Romano Impero e Confessore, DOMENICA OTTAVA DOPO LA PENTECOSTE; quindicesimo giorno del MESE dedicato alla devozione al PREZIOSISSIMO SANGUE DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO…



    «DOMENICA OTTAVA DOPO LA PENTECOSTE.»
    Guéranger, L'anno liturgico - Domenica Ottava dopo la Pentecoste
    http://www.unavoce-ve.it/pg-dopopent-dom8.htm




    SANTA MESSA domenicale celebrata da Don Floriano Abrahamowicz a Paese (TV) stamattina DOMENICA 15 LUGLIO 2018, DOMENICA OTTAVA DOPO LA PENTECOSTE:


    «Don Floriano Abrahamowicz - Domus Marcel Lefebvre.
    VIII domenica d. Pentecoste (Santa Messa)
    https://www.youtube.com/watch?v=80LKfvESjMM
    https://www.youtube.com/user/florianoabrahamowicz/
    http://www.domusmarcellefebvre.it/
    Ogni giovedì alle ore 20.30 ha luogo la lettura in diretta di una o due questioni del Catechismo di San Pio X.
    SANTA MESSA - domusmarcellefebvre110815
    http://www.domusmarcellefebvre.it/santa-messa-1.php
    La Santa Messa tutte le domeniche alle ore 10.30 a Paese, Treviso.»




    SANTE MESSE domenicali celebrate dai Sacerdoti dell'Istituto Mater Boni Consilii - IMBC:


    Sante Messe - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/

    S. Messa in provincia di Verona - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/s-messa-provincia-verona/

    “Sodalitium - IMBC.”
    https://www.youtube.com/user/sodalitium

    “Omelie dell'I•M•B•C a Ferrara.”
    https://www.facebook.com/OmelieIMBCFerrara/

    Oratorio Sant'Ambrogio ? Milano ? Offertur Oblatio Munda (Malachia 1, 11)
    http://www.oratoriosantambrogiombc.it/


    Sant'Enrico - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/santenrico/
    «15 luglio, Sant’Enrico II Imperatore, Confessore (+ Bamberga, 13 luglio 1024).

    O Dio, che quest’oggi trasferisti il tuo beato confessore Enrico dal fastigio del terreno impero al regno eterno, ti supplichiamo umilmente che come tu, prevenendolo colla tua grazia, gli facesti superare le lusinghe del secolo, così faccia che noi resistiamo, a sua imitazione, alle attrattive del mondo e giungiamo a te con cuore puro.»
    http://www.sodalitium.biz/wp-content/uploads/enrico.jpg








    Tradidi quod et accepi
    http://tradidiaccepi.blogspot.it/

    https://tradidiaccepi.blogspot.com/2...is-xi.html?m=1
    «"Et erit sepulcrum ejus gloriosum" (Is. XI, 10).
    Il 15 luglio, anniversario peraltro della liberazione di Gerusalemme da parte dei Crociati nel 1099, il Patriarcato Latino di Gerusalemme celebra la dedicazione della Basilica del Santo Sepolcro di nostro Signor Gesù Cristo. Di seguito riportiamo il Proprium Missae dell'odierna festività tratto dal Messale gerosolimitano.»
    https://4.bp.blogspot.com/-QBDJcbOK6...aedicula-b.jpg





    https://www.facebook.com/catholictradition2016/
    «Sancti et Sanctae Dei, orate pro nobis.»
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...c8&oe=5BDB1383





    “DOMENICA OTTAVA DOPO PENTECOSTE.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...22&oe=5BDAF6E8





    “SANT'ENRICO
    Imperatore Romano e Confessore.
    Semidoppio.
    Paramenti bianchi.
    Nascita: Bad Abbach, 6 maggio 973.
    Morte: Grone (Gottinga), 13 luglio 1024.
    Luogo di sepoltura: Duomo di Bamberga.
    Canonizzazione: 1146, da papa Eugenio III.
    Attributi: corona, globo e scettro.
    Dinastia: Dinastia ottoniana.
    Padre: Enrico II di Baviera.
    Madre: Gisella di Borgogna.
    Consorte: Cunegonda di Lussemburgo.
    1- Imperatore del Sacro Romano Impero.
    (formalmente Imperatore dei Romani)
    In carica: 14 febbraio 1014 –
    13 luglio 1024.
    Incoronazione: 14 febbraio 1014 (Roma).
    Predecessore: Ottone III.
    Successore: Corrado II.
    2- Re di Germania.
    (formalmente Re dei Franchi)
    In carica: 7 giugno 1002 –
    13 luglio 1024.
    3 - Re d'Italia.
    (formalmente Re degli Italici)
    Incoronazione: 14 maggio 1004 (Pavia).

    Predecessore: Arduino.
    Successore: Corrado II.
    Enrico II, detto il Pio, fu re di Baviera nel 995, re di Germania nel 1002 e capo del Sacro Romano Impero dal 1014 al 1024. Egli fece giuramento a Benedetto VIII, che l'aveva consacrato, «di serbare fedeltà a lui e ai suoi successori in tutte le cose». Mise tutte le sue cure e la sua applicazione a estendere la religione ricostruendo chiese distrutte, e fondando monasteri, che arricchì con le sue elargizioni (Epistola). Trattenuto a Montecassino da una grave malattia, ne fu guarito in maniera miracolosa, grazie all'intercessione di san Benedetto. Volendo trovarsi pronto alla venuta del divin Maestro (Vangelo, Communio), ritornando in patria, passò per la Francia, si fece aggregare alla comunità di Cluny, e chiese la sua ammissione all'Abbazia benedettina di Saint-Vanne di Verdun. L'abate lo ricevette, ma gli ordinò tosto, in nome dell'obbedienza religiosa di risalire sul trono Imperiale. Ebbe talmente a cuore i consigli evangelici da conservare un'assoluta verginità nel matrimonio. Così risolse, d'accordo con la sua santa sposa Cunegonda, di fare di Gesù Cristo il proprio erede. Per questo scopo, fondò il vescovado di Bamberga al quale lasciò tutti i suoi beni. Fu sepolto in questa chiesa nel 1024.
    * Enrico, soprannominato il Pio, da duca di Baviera, divenuto re di Germania e poi imperatore dei Romani, non contento dei ristretti confini di una dominazione temporale, si mostrò servo devoto del Re eterno per ottenere la corona dell'immortalità. Padrone pertanto dell'impero, mise ogni studio e cura nel propagare la religione, rialzando con maggior magnificenza le chiese distrutte dagli infedeli, e colmandole di moltissime elargizioni e proprietà. Eresse lui stesso monasteri e altri pii luoghi, o ne aumentò le rendite. Fece tributario di san Pietro e del Romano Pontefice il vescovato di Bamberga, fondato coi suoi beni patrimoniali. Accolse fuggitivo Benedetto VIII, che gli aveva data la corona imperiale, e lo ristabilì sulla sua Sede.
    Trattenuto da grave malattia nel monastero di Montecassino, ne fu guarito da san Benedetto con stupendo miracolo. Con un importante diploma fece grandi donativi alla Chiesa Romana, e intraprese per difenderla una guerra contro i Greci, e ricuperò la Puglia che questi occupavano da molto tempo. Solito di non intraprender nulla senza aver pregato, più volte vide l'Angelo del Signore e i santi Martiri protettori combattere per lui nelle prime file. E col soccorso divino trionfò delle nazioni barbare più colle preghiere che colle armi. Condusse alla fede di Cristo l'Ungheria fino allora infedele, maritando sua sorella al re Stefano, che ricevette il battesimo. Con raro esempio unì la verginità collo stato matrimoniale, e presso a morire rese Cunegonda, sua moglie, alla propria famiglia, vergine.
    Dopo aver disposto, colla più grande prudenza, di tutto ciò che riguarda l'onore e l'utilità dell'impero, e lasciato qua e là in Francia, Italia e Germania tracce illustri della sua religiosa munificenza; dopo aver sparso dappertutto il più soave odore di un'eroica virtù, più celebre per la santità che per lo scettro, terminate le fatiche della vita, fu chiamato dal Signore alla ricompensa del regno dei cieli l'anno della salute 1024. Il suo corpo fu sepolto a Bamberga nella chiesa dei santi Apostoli Pietro e Paolo; e Dio, per glorificarlo, operò subito molti miracoli sulla sua tomba. Eugenio III, poi, dopo averli canonicamente approvati, lo iscrisse nel numero dei Santi.”
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    “NOVENA IN PREPARAZIONE ALLA SOLENNE FESTIVITÀ DI MARIA VERGINE DEL CARMINE di P. Simone Grassi, Carmelitano.
    Sancta Maria Virgo de Monte Carmelo, ora pro nobis.”
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    “Carlo Di Pietro - Sursum Corda
    Preghiera al Santo del giorno.
    In nómine Patris
    et Fílii
    et Spíritus Sancti.
    Amen.

    Eterno Padre, intendo onorare sant’Antioco medico, decapitato sotto il Preside Adriano. Perchè dal suo capo usciva latte invece di sangue, il carnefice Ciriaco si convertì a Cristo e subì anch’egli il martirio. Vi rendo grazie per tutte le grazie che Voi gli avete elargito. Vi prego di accrescere la grazia nella mia anima per i meriti di questo santo medico, ed a lui affido la fine della mia vita tramite questa speciale preghiera, così che per virtù della Vostra bontà e promessa, sant’Antioco martire possa essere mio avvocato e provvedere tutto ciò che è necessario in quell'ora. Così sia.”

    "Carlo Di Pietro - Sursum Corda ha condiviso il post di Sant'Alfonso Maria de Liguori.
    Considera dunque, sacerdote mio, come questa vittima sagrosanta che vai a sacrificare, è quel medesimo Signore che per te ha dato il sangue e la vita. Ma non solo la messa è memoria del sacrificio della croce, ma è lo stesso sacrificio, mentre lo stesso è l'offerente, e la vittima è la stessa, cioè il Verbo incarnato; solamente nel modo differiscono, mentre quello fu con sangue, questo senza sangue: in quello morì Gesù Cristo realmente, in questo muore misticamente: Una eademque est hostia, sola offerendi ratione diversa. Immaginati perciò in celebrare di trovarti sul Calvario ad offerire a Dio il sangue e la vita del suo Figlio. Ed in comunicarti immaginati di succiare dalle piaghe del Salvatore il suo sangue prezioso."
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    “Carlo Di Pietro - Sursum Corda
    Nulla posso aggiungere, posso solo imparare dai Sommi Pontefici ed a loro ossequiamente obbedire. Auspico di avere fatto, alla maggior gloria di Dio, un decoroso lavoro di ricerca. La Vergine Maria ed i santi Martiri della fede ci sostengano nella battaglia contro l’ecumenismo, contro gli ecumenisti, contro i «falsi maestri» che introducono eresie perniciose.

    Con discorsi gonfiati e vani adescano coloro che si erano appena allontanati da quelli che vivono nell’errore. Promettono libertà, ma essi stessi sono schiavi della corruzione. Si è verificato per essi il proverbio: Il cane è tornato al suo vomito e la scrofa lavata è tornata ad avvoltolarsi nel brago» (II Pt. 2, 1. 18-19. 22). Il mio commento critico - benché esiguo poiché ho lasciato devotamente parlare i Pontefici - può sembrare severo, tuttavia è la verità (cf. Gv. VIII, 32). Ammonisce altresì l'Apostolo: Quae autem conventio Christi cum Beliar! (II Cor. 6, 15). Ed ancora: Sed licet nos aut angelus de caelo evangelizet vobis praeterquam quod evangelizavimus vobis, anathema sit! (Gal. I, 8 segg.). San Giuseppe, San Michele, San Tommaso d'Aquino, San Pietro Canisio, San Carlo Borromeo, San Pio V, San Francesco di Sales, Sant’Alfonso, San Pio X e San Giovanni di Dio (nostro speciale protettore) ci preservino dal vomito e dal brago degli ecumenisti, ci facciano altresì portatori di vera carità (cf. I Cor. 13, 6) e di pace nel Santo Nome di Gesù (Atti IV, 12).
    Studio: https://www.sursumcorda.cloud/massim...cumenismo.html
    Video: https://www.youtube.com/watch?v=ZQ8VnQMEwL0

    “Carlo Di Pietro - Sursum Corda
    Disponibile il numero 121 di Sursum Corda del giorno 15 luglio 2018
    Cliccare qui (https://www.sursumcorda.cloud/tags/numero-121.html)
    per gli ultimi articoli leggibili gratuitamente sul sito:
    - Comunicato numero 121. L’elezione dei quattro;
    - Orazioni a Sant’Elisabetta, Regina di Portogallo;
    - Esposizione della dottrina cristiana sulle migrazioni;
    - Gli anatemi del Concilio Laterano I, numeri 1, 2 e 3;
    - Orazioni a Santa Veronica Giuliani, Vergine;
    - Altre tre raccolte di prodotti per i poveri 2018;
    - Vita e detti dei Padri del deserto: Giuseppe di Panefisi (parte 1);
    - Preghiera ai Martiri Gorcumiensi;
    - San Tommaso: partendo dall’ente e dal moto, si dimostra che ogni potere viene da Dio;
    - Preghiera ai Santi Sette Fratelli Martiri;
    - Dizionario di teologia dommatica. La presenza di Dio;
    - La perversa volontà dei dannati;
    - Teologia Politica 109. Colonialismo e nazionalismo antieuropeo;
    - Racconti miracolosi n° 69. La morte sublime di San Francesco d’Assisi."
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    https://www.agerecontra.it/2018/07/d...-sursum-corda/
    “Sul sito è disponibile il numero 121 (del giorno 15 luglio 2018) di Sursum Corda®.
    Il settimanale si può scaricare gratuitamente nella sezione download dedicata ai soli Associati e Sostenitori.
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    – Comunicato numero 121. L’elezione dei quattro;
    – Orazioni a Sant’Elisabetta, Regina di Portogallo;
    – Esposizione della dottrina cristiana sulle migrazioni;
    – Gli anatemi del Concilio Laterano I, numeri 1, 2 e 3;
    – Orazioni a Santa Veronica Giuliani, Vergine;
    – Altre tre raccolte di prodotti per i poveri 2018;
    – Vita e detti dei Padri del deserto: Giuseppe di Panefisi (parte 1);
    – Preghiera ai Martiri Gorcumiensi;
    – San Tommaso: partendo dall’ente e dal moto, si dimostra che ogni potere viene da Dio;
    – Preghiera ai Santi Sette Fratelli Martiri;
    – Dizionario di teologia dommatica. La presenza di Dio;
    – La perversa volontà dei dannati;
    – Teologia Politica 109. Colonialismo e nazionalismo antieuropeo;
    – Racconti miracolosi n° 69. La morte sublime di San Francesco d’Assisi.
    Preghiamo per i nostri Sacerdoti e Religiosi/e, per le vocazioni, per le famiglie, per le intenzioni della nostra Associazione e per la conversione dei modernisti affidandoci alla potente intercessione di san Giovanni di Dio. Ossequi, Carlo Di Pietro.”




    Ligue Saint Amédée
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    «Intransigeants sur la doctrine ; charitables dans l'évangélisation [Non Una Cum]. Pas de "motu proprio" chez nous : nous célebrons la sainte messe selon le missel de Saint Pie V, avant les changements liturgiques entamés dans les années 50.»
    15 juillet : Saint Henri II, Empereur d'Allemagne (972-1024) :: Ligue Saint Amédée
    “15 Juillet : Saint Henri II, Empereur d'Allemagne (972-1024).”
    http://liguesaintamedee.ch/applicati...t_henri_II.jpg





    "Huitième Dimanche après la Pentecôte."
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    "Sermon du Père Joseph-Marie Mercier pour le Huitième Dimanche après la Pentecôte
    http://prieure2bethleem.org/predica/2017_07_30.mp3"
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    https://fidecatholica.wordpress.com/...re-germanique/
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    http://www.santiebeati.it/dettaglio/23550
    “Mercoledì 15 Luglio 2018 San Bonaventura Dal Martirologio

    Memoria della deposizione di san Bonaventura, vescovo di Albano e dottore della Chiesa, che rifulse per dottrina, santità di vita e insigni opere al servizio della Chiesa. Resse con saggezza nello spirito di san Francesco l’Ordine dei Minori, di cui fu ministro generale. Nei suoi molti scritti unì una somma erudizione a una ardente pietà. Mentre si adoperava egregiamente per il II Concilio Ecumenico di Lione, meritò di giungere alla visione beata di Dio.”
    La vita di San Bonaventura
    “Bonaventura nacque nel 1217 (ca.) a Civita (Bagnoregio), cittadina presso Orvieto, nell'antica Tuscia romana. Suo padre, Giovanni Fidanza, era medico. Nel 1226 ca. fu miracolosamente guarito da S. Francesco, come egli riferirà nella "Leggenda minor" (VII: FF 1392). «Io stesso, che ho descritto i fatti precedenti, ne feci l'esperienza diretta nella mia persona. Ancora fanciullo ero gravemente infermo; bastò che mia madre facesse un voto per me al nostro beato Padre Francesco e fui strappato alle fauci della morte e restituito, sano e salvo, alla vita».
    Dopo aver compiuto i primi studi nella città nativa, passò all'università di Parigi (ca. 1236-1238) per lo studio della filosofia, laureandosi in Arti nel 1242-1243. A 25 anni abbracciò l'Ordine Francescano, cambiando il nome di battesimo, Giovanni, con quello di Bonaventura. Studiò Teologia (1243-1248) sotto Alessandro di Hales, suo magister et pater (Opera, Il, 12, 547), ed altri maestri nel convento e studio francescano di Parigi. Nel 1253 conseguì la licenza e il magistero (titolo, però, che gli venne riconosciuto più tardi, 12 agosto 1257, per l'atteggiamento di opposizione assunto dai maestri parigini contro i mendicanti).
    Insegnò nello stesso studio parigino in qualità di baccelliere biblico e sentenziario (1248-1252) e poi di maestro reggente dello stesso studio (1253-1257) succedendo a Guglielmo Melitona. Nel febbraio del 1257 fu eletto, a soli 40 anni, ministro generale dell'Ordine, carica che conserverà fino all'anno 1274, anno della sua morte, dando saggio mirabile di sapienza, prudenza, spiccato equilibrio, tanto propizio in un momento difficile di assestamento dell'Ordine, da meritargli, per la sua opera moderatrice e costruttiva in piena fedeltà allo spirito di san Francesco, il titolo di secondo fondatore dell'Ordine francescano.
    Fu molto solerte nell'assecondare e promuovere le varie attività già esistenti nell'Ordine sul piano degli studi, del ministero pastorale, della predicazione, dell'apostolato missionario, per la Crociata e per l'unione della Chiesa greca. Per suo merito l'Ordine, nonostante i suoi circa 30 mila frati, si conservò saldamente unito.
    Viaggiò molto per le necessità dell'Ordine e incarichi pontifici, sia in Italia che in Francia, portandosi anche in Inghilterra, in Fiandra, in Germania, in Spagna. Predicò ovunque al popolo e in modo speciale agli ecclesiastici, alle monache, all'università di Parigi, dinanzi alla corte di Francia, ai vari papi in concistoro (Orvieto, Perugia, Viterbo, Roma) e, finalmente, al Concilio di Lione (1274).
    Nelle Quaresime del 1267 e 1268, riprendendo di nuovo contatto con la scuola, intraprese la grande lotta contro gli Averroisti, di cui si ha saggio nelle Collationes sul Decalogo e sui Doni dello Spirito Santo, lotta che continuerà nel 1273 con le Collationes in Hexaémeron, rimaste incompiute per la sua morte.
    Le tre serie di Collationes, come è stato meritatamente rilevato, sono una «Trilogía singular de obras que colocan a su autor en la cima del pensamiento medieval» (nell'introduzione alle Collationes de decem praeceptis, in Obras de S. Buenaventura, vol. V, Madrid 1948, 609).
    Il 28 maggio 1273 Bonaventura fu eletto cardinale e vescovo di Albano, avendo già declinato nel 1265 l'arcivescovado di York. Dal novembre 1273 attese alla presidenza dei lavori preparatori e poi alla celebrazione del Concilio Ecumenico Lionese II (7 maggio - 17 luglio 1274), predicandovi il 26 maggio e il 29 giugno. Il 19 maggio dello stesso anno, nel Capitolo generale celebratosi a Lione, Bonaventura si dimise da ministro generale dell'Ordine.
    Si adoperò in Concilio per l'unione dei Greci, che fu effettivamente raggiunta.
    Ma, estenuato dalle fatiche sostenute, il 7 luglio si ammalò gravemente e il 15 dello stesso mese morì (1274). Il corpo fu sepolto nella chiesa di San Francesco a Lione. Fu canonizzato da Sisto IV nel 1482, mentre Sisto V, il 14 marzo 1588, lo annoverò «inter praecipuos et primarios» Dottori della Chiesa (latina), sesto accanto a San Tommaso d'Aquino.”





    15 luglio
    http://www.preghiereperlafamiglia.it.../15-luglio.htm
    “IL SANGUE DELLA SPERANZA
    15°GIORNO
    MEDITAZIONE

    Chiunque guarda il Cuore di Gesù trafitto e ne vede sgorgare il Sangue Prezioso, non può disperare della propria salvezza. Longino, quando lo aprì con una lanciata, senza saperlo, aprì il cuore dell'uomo alla speranza. È tradizione che il primo a goderne le ricchezze sia stato proprio lui: alcune gocce di Sangue gli caddero sugli occhi malati e gli donarono il lume degli occhi e della fede. Da allora la croce insanguinata divenne l'àncora alla quale si aggrapparono le anime dei più grandi peccatori nel momento della disperazione, certi del perdono e dell'amore di Cristo. Il Grande Persecutore, folgorato dalla grazia sulla via di Damasco, ci incoraggia: «Se pur essendo suoi nemici siamo stati per la sua morte riconciliati con Dio, a maggior ragione saremo salvi ora che siamo suoi amici» (S. Paolo). E tu, di che temi? «Non dire: non mi salverò! Hai il Sangue di Cristo! Ogni tua speranza è il Sangue di Cristo!» (S. Agostino). Non disse Gesù che si fa più festa in cielo per un peccatore pentito che per novantanove giusti? Certamente nel paradiso la schiera dei pentiti è molto più numerosa di quella degli innocenti. Anche noi, se sapremo imitarli nella penitenza, come li abbiamo seguiti nel peccato, saremo un giorno con loro. Stringiamoci alla croce ed invochiamola: «Ti salutiamo, o Croce Santa, nostra unica speranza!».
    ESEMPIO
    S. Caterina da Siena fu giustamente chiamata la «Mistica del Sangue», perché il Sangue Prezioso di Gesù era costantemente nel suo pensiero. Le sue numerose lettere hanno inizio tutte nel nome del Prezioso Sangue. Al suo confessore diceva: «Abbiate sempre il Sangue di Gesù davanti agli occhi». Nei Dialoghi scrive: «Quel Sangue è l'unico maestro. Il Sangue di Gesù ci ha nuovamente creati». Con l'invocazione al Prezioso Sangue ottenne la conversione del cavaliere perugino Niccolò Toldo, condannato ingiustamente alla pena capitale. Sarebbe morto disperato e con l'odio nel cuore se non fosse intervenuta S. Caterina. L'accompagnò ella stessa sul patibolo, gli parlò del Sangue di Gesù, prese il suo capo fra le mani, glielo aggiustò sotto la mannaia ed il poveretto morì esclamando: «Gesù! Caterina!». Diciamo anche noi con lei: «O Gesú, il mio cuore diventa fuoco, pensando a Te!» Le anime dei santi sono tante fornaci brucianti unicamente d'amore per Gesù. E le nostre? Quanta tiepidezza! Quale attaccamento alle cose terrene!
    Fioretto. - Non riporrò la mia fiducia nelle creature, ma solo in Dio il quale è fedele e non inganna.
    Giaculatoria. - Agnello immacolato, nel Sangue tuo che si offre sull'altare, è riposta ogni nostra speranza (S. Gaspare).”

    "15° giugno: Il sangue della speranza"
    15° giugno: Il sangue della speranza
    http://www.stellamatutina.eu/15-giug...ella-speranza/





    «DOMENICA OTTAVA DOPO LA PENTECOSTE.
    Guéranger, L'anno liturgico - Domenica Ottava dopo la Pentecoste
    http://www.unavoce-ve.it/pg-dopopent-dom8.htm

    All'ufficio.
    Questa Domenica veniva chiamata, nel medioevo, sesta e ultima Domenica dopo la Natività degli Apostoli o festa di san Pietro, negli anni in cui la Pasqua toccava il suo punto estremo in aprile. Essa non era invece che la prima della serie domenicale cosi denominata quando la Pasqua seguiva immediatamente all'equinozio di primavera.
    Abbiamo visto che a motivo dello stesso moto così variabile impresso a tutta l'ultima parte del ciclo liturgico dalla data di Pasqua, questa settimana poteva essere già la seconda della lettura dei libri Sapienziali, benché il più delle volte vi si debba continuare ancora quella dei libri dei Re. In quest'ultimo caso, è l'antico tempio innalzato da Salomone alla gloria di Dio che attira oggi l'attenzione della santa Chiesa; e i canti della Messa sono allora in perfetta armonia con le lezioni dell'Ufficio della notte.
    MESSA
    EPISTOLA (Rm 8,12-17). - Fratelli: Noi non siamo debitori alla carne per vivere secondo la carne. Se quindi vivrete secondo la carne, morrete; se invece collo spirito darete morte alle azioni della carne, vivrete, essendo, tutti quelli che son mossi dallo spirito di Dio, figli di Dio. Difatti, voi non avete ricevuto lo spirito di servitù per nuovo timore, ma avete ricevuto lo spirito di adozione in figli, pel quale gridiamo: Abba (Padre). Questo stesso spirito attesta allo spirito nostro che noi siamo figli di Dio. E se figlioli, siamo anche eredi: eredi di Dio e coeredi di Cristo.
    Il programma della vita soprannaturale.
    "Se lo Spirito di Dio è il legame della nostra unione con Nostro Signor Gesù Cristo, se è l'anima della nostra nuova vita, il soffio e l'ispiratore di tutte le nostre opere, spetta dunque a lui dare dappertutto l'inizio. A dispetto di quella parte di concupiscenza che il battesimo ha lasciato nelle mie membra per obbligarmi a combattere, non ho più nulla a spartire con la carne e la vita di un tempo. Dio non voglia che io torni indietro e che, ingannato dall'egoismo, mi sottragga allo Spirito di Dio per riappartenere ad opere di morte! No. Dopo essere entrato nell'intimità di Dio, sarebbe insensato distogliermi dalla Tenerezza, dalla Beltà, dalla Purezza; e per chi e per che cosa? Ormai, la carne non ha più nulla a esigere da me. Essa viene troppo tardi. Onde vivere eternamente, ridurrò di giorno in giorno e porterò fino alla completa eliminazione, se è possibile, tutto ciò che in me si erge contro la vita di Dio. I veri figli di Dio - dice l'Apostolo in una incomparabile sentenza - sono quelli che si lasciano guidare dallo Spirito di Dio. Tutta la vita soprannaturale che ha inizio con la fede e il battesimo, si riporta alla docilità, alla malleabilità, all'abbandono, agli influssi dello Spirito di Dio" [1].
    VANGELO (Lc 16,1-9). - In quel tempo: Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: C'era un ricco il quale aveva un fattore che fu accusato davanti a lui come dissipatore dei suoi beni. Ed egli, chiamatolo, gli disse: Che è mai quello che sento di te? Rendi conto della tua amministrazione, perché non potrai più tenerla. E il fattore disse fra sé: E ora, che farò, che il padrone mi leva la fattoria? A zappare non son buono, a limosinare mi vergogno. So ben io che farò, affinché, levata che mi sia la fattoria, ci sia chi mi riceva in casa sua. Chiamati pertanto ad uno ad uno i debitori del padrone, disse al primo: Tu quanto devi al mio padrone? E quello rispose: Cento barili d'olio. Ed egli: Prendi la tua scritta, siedi presto, e scrivi cinquanta. Poi chiese ad un altro: E tu quanto devi? E quello: Cento staia di grano. Gli dice: Prendi la tua carta, e scrivi ottanta. E il padrone lodò il fattore infedele perché aveva agito con accortezza; ché i figli di questo secolo sono, nel loro genere, più avveduti dei figli della luce. Ed io vi dico: fatevi degli amici colle ricchezze ingiuste: affinché quando veniate a mancare, quelli vi ricevano nelle tende eterne.
    Per acquistare le vere ricchezze.
    "I vari termini della parabola che ci è proposta sono facili a comprendersi e racchiudono una profonda dottrina. Il Signore vuole insegnarci quale uso dobbiamo fare delle ricchezze di questo mondo. Descrive quanto avvenne a un economo poco scrupoloso, e quindi nei versetti 8 e 9 di questo capitolo XVI di san Luca ce ne fa l'applicazione morale: 'I figli di questo secolo - dice - sono più abili nei loro rapporti con la propria generazione, di quanto lo siano i figli della luce'. Come sarebbe fiorente, infatti, il Regno dei Cieli se i buoni attendessero ai loro interessi spirituali e alle cose della vita futura come i mondani ai loro interessi perituri! Se il padrone di casa, per quanto leso, ha potuto lodare l'abilità del suo intendente, come non si compiacerebbe Dio, che nulla può perdere, della prudenza soprannaturale dei suoi? Essi hanno infatti, nei beni terreni di cui ci si è parlato, la materia d'una industria per l'eternità. A voi che dovete essere illuminati, a voi che siete i figli non più di questo mondo tenebroso ma della luce, ecco quanto dico - soggiunge il Signore -: imitate sotto un certo aspetto l'economo ingiusto. Con il tesoro d'ingiustizia, con quella ricchezza mediante la quale l'intendente e tanti altri come lui offendono l'equità, voi potete procurarvi degli amici: quando la ricchezza materiale vi sarà tolta insieme con la vita, essi vi accoglieranno, non nelle case terrene, ma nei tabernacoli eterni. La preghiera del povero, infatti, mette in moto la mano che governa il mondo" [2].
    Applicazione agli Ebrei.
    Questo è il senso ovvio e diretto della parabola che ci viene proposta. Ma se vogliamo penetrare pienamente l'intenzione per cui la Chiesa ha scelto oggi questo passo del Vangelo, è necessario che ricorriamo a san Girolamo che se ne è fatto l'interprete ufficiale nella Omelia dell'Ufficio della notte. Continuiamo con lui la lettura evangelica: Chi è fedele nel poco - continua il testo sacro - è fedele anche nel molto, e chi è ingiusto nel poco lo è anche nel molto. Se voi dunque non siete stati fedeli nelle ricchezze ingiuste, chi vi affiderà le vere? (Lc 16,10-11). Gesù parlava così - osserva san Girolamo - davanti agli scribi e ai farisei che lo deridevano, avendo ben inteso che la parabola era contro di loro. L'infedele nelle piccole cose è infatti l'ebreo invidioso che, nel campo ristretto della vita presente, rifiuta ai fratelli l'uso dei beni creati per tutti. Se dunque - vien detto a questi scribi avari - voi siete convinti di malversazione nella gestione di ricchezze fragili ed effimere, chi potrebbe affidarvi le vere, le eterne ricchezze della parola divina e dell'ammaestramento delle genti? Grave domanda, che il Signore lascia oggi in sospeso sul capo degli infedeli depositari della legge delle figure. Ma come, fra poco, sarà terribile la risposta!
    PREGHIAMO
    Concedi, o Signore, la grazia di pensare ed agire sempre secondo giustizia affinché, noi che non possiamo esistere senza di te, riusciamo a vivere secondo il tuo volere.

    [1] Dom Delatte, Epîtres de Saint Paul, I, 668.
    [2] Dom Delatte, Evanglle de N. S. J. C., II, 148.
    da: dom Prosper Guéranger, L'anno liturgico. - II. Tempo Pasquale e dopo la Pentecoste, trad. it. L. Roberti, P. Graziani e P. Suffia, Alba, 1959, p. 457-460.»





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    “15 LUGLIO 2018: DOMENICA OTTAVA DOPO LA PENTECOSTE.”
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    “15 luglio 2018: Sant'Enrico, Imperatore del Sacro Romano Impero e Confessore.

    Nacque nel 973. Duca di Baviera, divenne nel 1002 re di Germania e nel 1004 re d'Italia. Nel 1014 fu nominato Imperatore del Sacro Romano Impero. Grazie al suo operato fu definito "il buono", ma in seguito alla sua canonizzazione è oggi iscritto nei libri di storia come Enrico II il Santo. Sposò santa Cunegonda. A lui si deve l'istituzione del principato ecclesiastico di Bamberga in Baviera. Morì nel 1024.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...e9&oe=5BD33D73






    “Il 15 luglio 1099 termina l'assedio di Gerusalemme: l'esercito cristiano guidato da Goffredo di Buglione libera il Santo Sepolcro e riscatta la Terra Santa. Nasce il Regno Crociato di Gerusalemme.”

    “Il 15 luglio 1959 muore padre Agostino Gemelli O.F.M., fondatore dell'Università Cattolica del Sacro Cuore in Milano”


    “Domani è la festa liturgica della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo o anche del Carmine, istituita per commemorare l'apparizione della Madre di Dio al beato inglese Simone Stock (16 luglio 1251), che ricevette uno scapolare e la rivelazione di privilegi connessi alla sua devozione, tra cui la promessa del Paradiso: https://bit.ly/2JqmQvh
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...9d&oe=5BD5198D







    AVE MARIA!!!
    PREZIOSISSIMO SANGUE DI NOSTRO SIGNOR GESÙ CRISTO, MISERERE NOBIS!!!
    Luca, Sursum Corda - Habemus Ad Dominum!!!
    ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
    «Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen.»

    SURSUM CORDA - HABEMUS AD DOMINUM!!! A.M.D.G.!!!

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    Lightbulb Re: Preziosissimo Sangue di Nostro Signore Gesù Cristo

    16 LUGLIO 2018: SOLENNITA' DELLA BEATA VERGINE MARIA DEL MONTE CARMELO, LA MADONNA DEL CARMINE; sedicesimo giorno del MESE dedicato alla devozione al PREZIOSISSIMO SANGUE DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO…



    «16 LUGLIO COMMEMORAZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA DEL MONTE CARMELO.»
    Guéranger, L'anno liturgico - Commemorazione della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo
    http://www.unavoce-ve.it/pg-16lug.htm



    Tradidi quod et accepi
    https://tradidiaccepi.blogspot.com/2...rgine.html?m=1
    "lunedì 16 luglio 2018
    Commemorazione della beata Vergine Maria del monte Carmelo.

    Il monte Carmelo fu sede di eremiti, emuli del profeta Elia, fin da prima del Cristianesimo. Lo stesso Elia su quel monte ricevette una "apparizione" della Vergine in quella nuvoletta che si levava dal mare (Cfr. 1Re, 18, 42-45). Sempre nello spirito del Profeta Elia e sotto il Patrocinio della medesima Vergine vissero su quella vetta monaci cristiani, probabilmente maroniti che seguivano la regola di san Basilio. A questi nel secolo XII, si unirono anche dei Latini, i quali diedero vita all'Ordine dei Fratelli di Santa Maria del Carmelo (i Carmelitani), che poi si diffusero per tutta la Cristianità. La data del 16 luglio è legata all'apparizione della Vergine a san Simone Stock, generale dell'Ordine, e alla istituzione del Sacro Scapolare. Nel 1316 la Vergine del Carmine apparve pure a Papa Giovanni XXII chiedendogli la pubblicazione del privilegio sabatino, cioè che Ella libererà certamente dal Purgatorio, nel primo sabato dopo la loro morte, quei fedeli ornati dello Scapolare e zelatori della devozione mariana. La festa, prima solamente dei Carmelitani, fu introdotta nel Messale Romano per tutta la Chiesa da Benedetto XIII nel 1726.

    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...f2&oe=5BEA19D6





    PROPRIUM MISSAE
    Ex Proprio Dioecesis Patriarchalis Hierosolymilitane

    INTROITUS
    Cant 3,1.- Quam pulchri sunt gressus tui, filia Principis! Favus distillans labia tua, et odor vestimentorum tuorum sicut odor thuris. ~~ Ps 97,1.- Cantate Domino canticum novum: quia mirabilia fecit. ~~ Glória ~~ Quam pulchri sunt gressus tui, filia Principis! Favus distillans labia tua, et odor vestimentorum tuorum sicut odor thuris.

    Cant 3,1.- Come son belli i tuoi passi, o figlia di principe! Le tue labbra sono come un favo stillante e i tuoi vestiti profumano d’incenso. ~~ Ps 97,1.- Cantate al Signore un canto nuovo: Egli ha compiuto meraviglie. ~~ Gloria ~~ Come son belli i tuoi passi, o figlia di principe! Le tue labbra sono come un favo stillante e i tuoi vestiti profumano d’incenso.

    Gloria

    ORATIO
    Orémus.
    Deus, qui beatíssimæ semper Vírginis et Genetrícis tuæ Maríæ singulári título Carméli órdinem decorásti: concéde propítius; ut, cujus hódie Commemoratiónem sollémni celebrámus offício, ejus muníti præsídiis, ad gáudia sempitérna perveníre mereámur: Qui vivis et regnas cum Deo Patre, in unitate Spiritus Sancti, Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.


    Preghiamo.
    O Dio, che onorasti l'ordine del Carmelo col singolare nome della beatissima sempre Vergine e Madre tua Maria; concedici benigno che sostenuti dalla protezione di Colei, della quale celebriamo oggi la solenne commemorazione, meritiamo di pervenire alle gioie eterne: Tu che sei Dio, e vivi e regni con Dio Padre in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.


    LECTIO
    Léctio libri Regum.
    III Reg. 18, 42-45
    Elias autem ascendit in verticem Carmeli, et pronus in terram posuit faciem suam inter genua sua, et dixit ad puerum suum: Ascende, et prospice contra mare. Qui cum ascendisset, et contemplatus esset, ait: Non est quidquam. Et rursum ait illi: Revertere septem vicibus. In septima autem vice, ecce nubecula parva quasi vestigium hominis ascendebat de mari. Qui ait: Ascende, et dic Achab: Junge currum tuum et descende, ne occupet te pluvia. Cumque se verteret huc atque illuc, ecce cæli contenebrati sunt, et nubes, et ventus, et facta est pluvia grandis.

    Elia si recò alla cima del Carmelo; gettatosi a terra, pose la faccia tra le proprie ginocchia. Quindi disse al suo ragazzo: «Vieni qui, guarda verso il mare». Quegli andò, guardò e disse. «Non c'è nulla!». Elia disse: «Tornaci ancora per sette volte». La settima volta riferì: «Ecco, una nuvoletta, come una mano d'uomo, sale dal mare». Elia gli disse: «Va' a dire ad Acab: Attacca i cavalli al carro e scendi perché non ti sorprenda la pioggia!». Subito il cielo si oscurò per le nubi e per il vento; la pioggia cadde a dirotto.

    GRADUALE
    Judith 15,10
    Tu gloria Ierusalem, tu laetitia Israel, tu honorificentia populi nostri.
    Cant 7,5
    Caput tuum ut Carmelus; et comes capitis tui, sicut purpura regis tincta canalibus.

    Tu sei la gloria di Gerusalemme, le letizia di Israele, il vanto della nostra stirpe.
    V. Il tuo capo è come il Carmelo e la chioma del tuo capo è come porpora regale tinta nei canali.

    ALLELUIA
    Allelúja, allelúja.
    Is 35,2
    Gloria Libani data est ei; decor Carmeli et Saron. Allelúja.

    Alleluia, alleluia.
    Le è stata data la gloria del Libano, la beltà del Carmelo e del Saron. Alleluia.

    EVANGELIUM
    Sequéntia ✠ sancti Evangélii secúndum Ioannem
    Joan 19:25-27
    In illo témpore: Stabant autem juxta crucem Jesu mater ejus, et soror matris ejus, Maria Cleophæ, et Maria Magdalene. Cum vidisset ergo Jesus matrem, et discipulum stantem, quem diligebat, dicit matri suæ: Mulier, ecce filius tuus. Deinde dicit discipulo: Ecce mater tua. Et ex illa hora accepit eam discipulus in sua.

    In quel tempo, stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Cleofa e Maria Maddalena. Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco il tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco la tua madre!». E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa.

    Credo

    OFFERTORIUM
    Ezech 46, 1
    Porta atrii interioris, quae respicit ad orientem, erit clausa sex diebus; die autem Sabbati aperietur.

    l portico dell'atrio interno che guarda a oriente rimarrà chiuso per sei giorni; sarà aperto il sabato

    SECRETA
    Tua nos, Domine, abundantia pietatis indulgeat; ut per sacra munera quae tibi reverenter offerimus, gratum beatissimae Filii tui Matri famulatum exercere valeamus. Per eundem Dominum nostrum Jesum Christum filium tuum, qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti, Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

    Ci favorisca, Signore, l’abbondanza della tua pietà onde, per questi santi doni che ti offriamo con reverenza, possiamo rendere un gradito servizio alla beatissima Madre del Figlio tuo. Per il medesimo nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

    PRÆFATIO DE BEATA MARIA VIRGINE
    Vere dignum et justum est, æquum et salutáre, nos tibi semper et ubique grátias ágere: Dómine sancte, Pater omnípotens, ætérne Deus: Et te in Commemoratione beátæ Maríæ semper Vírginis collaudáre, benedícere et prædicáre. Quæ et Unigénitum tuum Sancti Spíritus obumbratióne concépit: et, virginitátis glória permanénte, lumen ætérnum mundo effúdit, Jesum Christum, Dóminum nostrum. Per quem majestátem tuam laudant Angeli, adórant Dominatiónes, tremunt Potestátes. Coeli coelorúmque Virtútes ac beáta Séraphim sócia exsultatióne concélebrant. Cum quibus et nostras voces ut admitti jubeas, deprecámur, súpplici confessióne dicéntes

    È veramente degno e giusto, conveniente e salutare, che noi, sempre e in ogni luogo, Ti rendiamo grazie, o Signore Santo, Padre Onnipotente, Eterno Iddio: Te, nella Commemorazione della Beata sempre Vergine Maria, lodiamo, benediciamo ed esaltiamo. La quale concepì il tuo Unigenito per opera dello Spirito Santo e, conservando la gloria della verginità, generò al mondo la luce eterna, Gesú Cristo nostro Signore. Per mezzo di Lui, la tua maestà lodano gli Angeli, adorano le Dominazioni e tremebonde le Potestà. I Cieli, le Virtù celesti e i beati Serafini la celebrano con unanime esultanza. Ti preghiamo di ammettere con le loro voci anche le nostre, mentre supplici confessiamo dicendo

    COMMUNIO
    Jer 2,7
    Induxi vos in terram Carmeli, ut comederitis fructum ejus et optima illius

    Io vi ho condotti nella terra del Carmelo, perché ne mangiaste i frutti e i prodotti.

    POSTCOMMUNIO
    Orémus.
    Laeta nos, Domine, quaesumus, beatissimae Virginis Matris tuae solemnis commemoratio semper excipiat; quae iucunditatem nobis suae protectionis, et pacis securitatem infundat, et tibi nos reddat acceptos: Qui cum Patre et Spiritu Sancto vivis et regnas Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen


    Preghiamo
    Ci allieti sempre, o Signore, la solenne commemorazione della beatissima Vergine Maria: essa ci infonda la giocondità della sua protezione e la sicurezza della pace e ci renda accetti a Te che sei Dio e vivi e regni col Padre e lo Spirito Santo nei secoli dei secoli. Amen."


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    https://sardiniatridentina.blogspot....rmelo.html?m=1
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    https://4.bp.blogspot.com/-CNjGK9wfI...-a-maria-2.jpg




    https://www.facebook.com/catholictradition2016/
    «Sancti et Sanctae Dei, orate pro nobis.»
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...17&oe=5BE815CF






    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...1f&oe=5B9DA368
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...6f&oe=5BDB2CDD
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...fc&oe=5BE8D9A6












    “Scapolare per i terziari della Beata Vergine Maria Santissima del Monte Carmelo (antica osservanza).”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...21&oe=5BCE59A4





    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...92&oe=5BD0AD96











    Madonna del Carmelo - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/madonna-del-carmelo/
    «16 luglio, Madonna del Carmelo.

    O Maria, Madre e decoro del Carmelo, a te consacro oggi la mia vita, quale piccolo tributo di gratitudine per le grazie che attraverso la tua intercessione ho ricevuto da Dio. Tu guardi con particolare benevolenza coloro che devotamente portano il tuo Scapolare: ti supplico perciò di sostenere la mia fragilità con le tue virtù, d’illuminare con la tua sapienza le tenebre della mia mente, e di ridestare in me la fede, la speranza e la carità, perché possa ogni giorno crescere nell’amore di Dio e nella devozione verso di te. Lo Scapolare richiami su di me lo sguardo tuo materno e la tua protezione nella lotta quotidiana, sì che possa restare fedele al Figlio tuo Gesù e a te, evitando il peccato e imitando le tue virtù. Desidero offrire a Dio, per le tue mani, tutto il bene che mi riuscirà di compiere con la tua grazia; la tua bontà mi ottenga il perdono dei peccati e una più sicura fedeltà al Signore. O Madre amabilissima, il tuo amore mi ottenga che un giorno sia concesso a me di mutare il tuo Scapolare con l’eterna veste nuziale e di abitare con te e con i Santi del Carmelo nel regno beato del Figlio tuo che vive e regna per tutti i secoli dei secoli. Così sia.»
    http://www.sodalitium.biz/wp-content...-1-228x300.jpg






    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/

    http://www.sodalitium.biz/s-messa-provincia-verona/

    “Sodalitium - IMBC.”
    https://www.youtube.com/user/sodalitium

    “Omelie dell'I•M•B•C a Ferrara.”
    https://www.facebook.com/OmelieIMBCFerrara/

    http://www.oratoriosantambrogiombc.it/





    Santa Messa domenicale celebrata l’anno scorso, il 16 luglio 2017, da Padre Romualdo Maria Lafitte O.S.B., ospite di Don Floriano Abrahamowicz a Paese (Tv), nel giorno della festa della Madonna del Carmine:


    «Don Floriano Abrahamowicz - Domus Marcel Lefebvre.
    VI domenica dopo Pentecoste, memoria B.V. del Carmine.
    https://www.youtube.com/watch?v=iGNN-BEgt3A
    https://www.youtube.com/user/florianoabrahamowicz/
    http://www.domusmarcellefebvre.it/
    Ogni giovedì alle ore 20.30 ha luogo la lettura in diretta di una o due questioni del Catechismo di San Pio X.
    SANTA MESSA - domusmarcellefebvre110815
    http://www.domusmarcellefebvre.it/santa-messa-1.php
    La Santa Messa tutte le domeniche alle ore 10.30 a Paese, Treviso.»




    https://www.agerecontra.it/2018/07/l...e-si-fara-suo/
    "La Madonna del Carmelo, che promette la salvezza a chiunque si farà «suo» di Cristina Siccardi.

    Il 16 luglio ricorre una festa mariana molto importante nella Tradizione della Chiesa: la Madonna del Carmelo, una delle devozioni più antiche e più amate dalla cristianità, legata alla storia e ai valori spirituali dell’Ordine dei frati della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo (Carmelitani). La festa liturgica fu istituita per commemorare l’apparizione del 16 luglio 1251 a san Simone Stock, all’epoca priore generale dell’ordine carmelitano, durante la quale la Madonna gli consegnò uno scapolare (dal latino scapula, spalla) in tessuto, rivelandogli notevoli privilegi connessi al suo culto.
    Nel Primo Libro dei Re dell’Antico Testamento si racconta che il profeta Elia, che raccolse una comunità di uomini proprio sul monte Carmelo (in aramaico «giardino»), operò in difesa della purezza della fede in Dio, vincendo una sfida contro i sacerdoti del dio Baal. Qui, in seguito, si stabilirono delle comunità monastiche cristiane. I crociati, nell’XI secolo, trovarono in questo luogo dei religiosi, probabilmente di rito maronita, che si definivano eredi dei discepoli del profeta Elia e seguivano la regola di san Basilio. Nel 1154 circa si ritirò sul monte il nobile francese Bertoldo, giunto in Palestina con il cugino Aimerio di Limoges, patriarca di Antiochia, e venne deciso di riunire gli eremiti a vita cenobitica. I religiosi edificarono una chiesetta in mezzo alle loro celle, dedicandola alla Vergine e presero il nome di Fratelli di Santa Maria del Monte Carmelo. Il Carmelo acquisì, in tal modo, i suoi due elementi caratterizzanti: il riferimento ad Elia ed il legame a Maria Santissima.
    Il Monte Carmelo, dove la Tradizione afferma che la sacra Famiglia sostò tornando dall’Egitto, è una catena montuosa, che si trova nell’Alta Galilea, una regione dello Stato di Israele e che si sviluppa in direzione nordovest-sudest da Haifa a Jenin. Fra il 1207 e il 1209, il patriarca latino di Gerusalemme (che allora aveva sede a San Giovanni d’Acri), Alberto di Vercelli, redasse per gli eremiti del Monte Carmelo i primi statuti (la cosiddetta regola primitiva o formula vitae). I Carmelitani non hanno mai riconosciuto a nessuno il titolo di fondatore, rimanendo fedeli al modello che vedeva nel profeta Elia uno dei padri della vita monastica.
    La regola, che prescriveva veglie notturne, digiuno, astinenza rigorosi, la pratica della povertà e del silenzio, venne approvata il 30 gennaio 1226 da papa Onorio III con la bolla Ut vivendi normam. A causa delle incursioni dei saraceni, intorno al 1235, i frati dovettero abbandonare l’Oriente per stabilirsi in Europa e il loro primo convento trovò dimora a Messina, in località Ritiro. Le notizie sulla vita di san Simone Stock (Aylesford, 1165 circa – Bordeaux, 16 maggio 1265) sono scarse. Dopo un pellegrinaggio in Terra Santa, maturò la decisione di entrare fra i Carmelitani e, completati gli studi a Roma, venne ordinato sacerdote. Intorno al 1247, quando aveva già 82 anni, venne scelto come sesto priore generale dell’Ordine. Si adoperò per riformare la regola dei Carmelitani, facendone un ordine mendicante: papa Innocenzo IV, nel 1251, approvò la nuova regola e garantì all’Ordine anche la particolare protezione da parte della Santa Sede.
    Proprio a san Simone Stock, che propagò la devozione della Madonna del Carmelo e compose per Lei un bellissimo inno, il Flos Carmeli, la Madonna assicurò che a quanti si fossero spenti indossando lo scapolare sarebbero stati liberati dalle pene del Purgatorio, affermando: «Questo è il privilegio per te e per i tuoi: chiunque morirà rivestendolo, sarà salvo». La consacrazione alla Madonna, mediante lo scapolare, si traduce anzitutto nello sforzo di imitarla, almeno negli intenti, a fare ogni cosa come Lei l’avrebbe compiuta.
    Fonte: www.iltimone.org, 7/07/2014."
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    “Carlo Di Pietro - Sursum Corda
    Preghiera al Santo del giorno.
    In nómine Patris
    et Fílii
    et Spíritus Sancti.
    Amen.

    Eterno Padre, intendo onorare san Sisenàndo, Levita e Martire, il quale, per la fede di Cristo, fu scannato dai Saracèni. Vi rendo grazie per tutte le grazie che Voi gli avete elargito. Vi prego di accrescere la grazia nella mia anima per i meriti di questo santo Levita e Martire, ed a lui affido la fine della mia vita tramite questa speciale preghiera, così che per virtù della Vostra bontà e promessa, san Sisenàndo possa essere mio avvocato e provvedere tutto ciò che è necessario in quell'ora. Così sia.”

    “16 luglio, Madonna del Carmine e Scapolare.”
    https://www.sursumcorda.cloud/artico...scapolare.html
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    Radio Spada | Radio Spada ? Tagliente ma puntuale
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    Edizioni Radio Spada - Home
    http://www.edizioniradiospada.com
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    “16 LUGLIO 2018: COMMEMORAZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA DEL MONTE CARMELO.”

    “Il 16 luglio 1212 a Las Navas de Tolosa l’esercito crociato, munito della benedizione e delle indulgenze di Innocenzo III, sotto il comando di Alfonso VIII di Castiglia, Pietro II di Aragona e Sancho VII di Navarra, trionfa dell’armata del Califfo Muhammad al-Nasir.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...5c&oe=5BE7E3B8

    “16 luglio: festa liturgica della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo o anche del Carmine, istituita per commemorare l'apparizione della Madre di Dio al beato inglese Simone Stock (16 luglio 1251), che ricevette uno scapolare e la rivelazione di privilegi connessi alla sua devozione, tra cui la promessa del Paradiso: https://bit.ly/2JqmQvh
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...9d&oe=5BD5198D


    “Il 16 luglio è la Festa della Madonna del Carmine, donatrice dello Scapolare marrone per mezzo del Beato Simone Stock.
    Giovanni Battista Carlone o Domenico Fiasella, Madonna del Carmine e i Santi Giuliano e Basilissa. (1644 ca.)”
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    “PREGHIERA PER LE ANIME PURGANTI ALLA MADONNA DEL CARMINE.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...07&oe=5BD02AE7









    Guéranger, L'anno liturgico - Commemorazione della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo
    http://www.unavoce-ve.it/pg-16lug.htm
    “16 LUGLIO COMMEMORAZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA DEL MONTE CARMELO.
    Il monte Carmelo.

    Coloro che hanno avuto la fortuna di compiere il pellegrinaggio ai Luoghi Santi della Palestina, non dimenticheranno mai la visita al Monte Carmelo. Questa montagna, che domina di 170 mt. la città di Caifa e il Mediterraneo, è una delle più belle della Palestina, o almeno una delle più celebri, la cui incantevole posizione ha suscitato l'entusiasmo dell'Oriente e ispirato molti paragoni poetici della Scrittura.
    Quando lo Sposo del Cantico dei Cantici vuole esprimere la bellezza della sua Sposa, non crede di poterla celebrare meglio se non dicendo che il suo capo è bello come il Carmelo: Caput tuum ut Carmelus. Quando Isaia vuole rappresentarci lo splendore e la maestà del futuro Messia, ce lo dipinge circondato dalla gloria del Libano e rivestito di tutte le bellezze del Carmelo: Gloria Libani data est ei, decor Carmeli et Saron. Di questo monte egli vuole ancora mostrarci la più alta stima quando aggiunge che la giustizia abiterà nella solitudine e che la santità regnerà sul Carmelo: Habitabit in solitudine iudicium, et iustitia in Carmelo sedebit.Infine Dio stesso per bocca d'un altro Profeta mette il colmo all'elogio chiamando il Carmelo sua terra e sua eredità: Terram meam, hereditatem meam, e a Gerusalemme egli fa questa promessa: "Nel giorno del mio amore, ti ho introdotta dall'Egitto nella terra del Carmelo", come se quel solo nome riassumesse ai suoi occhi tutti i beni di cui vuole arricchire il suo popolo, cioè la Chiesa e ciascuna delle anime nostre.
    Il monte mariano.
    Ma ciò che innalza ancor più la gloria di questa montagna è, insieme con il soggiorno che vi fece Elia e con la vittoria che egli vi riportò sui profeti di Baal, la celebre visione che ci viene descritta nel I Libro dei Re. Da lungo tempo la siccità desolava la terra d'Israele. Commosso dalle sofferenze del popolo, "Elia salì sulla vetta del Carmelo e, chinandosi verso terra, si mise il volto fra le ginocchia e disse al suo servo: Sali, e guarda dalla parte del mare. Il servo salì, e dopo aver guardato disse: Non vedo nulla. Ed Elia disse: Fallo per sette volte. La settima volta egli disse: Ecco che si leva dal mare una piccola nube, grande come la palma d'una mano d'uomo". E in poco tempo si oscurò il cielo, si levò il vento, e cadde una forte pioggia (18,42-45).
    Tutti gli esegeti e i mistici hanno voluto vedere in quella "piccola nube, nubecula parvula" un'immagine profetica della Vergine Maria che, con l'Incarnazione, diede la vita e la fecondità al mondo. Il primo Responsorio del Mattutino per la festa dei santi del Carmelo dice anche esplicitamente: "Elia pregava sulla vetta del Carmelo, e sotto il simbolo d'una piccolissima nube, gli apparve l'insigne Vergine. Coloro a cui Elia si rivela in tal modo l'ameranno a causa di tutte le meraviglie che scoprirà loro questa visione". Difatti, la Chiesa ha approvato questa interpretazione aggiungendo ai gloriosi titoli della Ss. Vergine quello di Madonna del Monte Carmelo, e, in questo giorno, rivolge anche a tutti noi l'invito del profeta: "Sali e guarda".
    L'Ordine del Carmelo.
    Le Tradizioni dell'Ordine del Carmelo riferiscono che i solitari i quali vissero sul sacro monte, anche prima del cristianesimo, dedicarono un vero culto a colei che doveva generare il Messia. Ci assicurano che nel giorno della Pentecoste molti di essi ricevettero lo Spirito Santo, che avendo avuto in seguito il modo di gustare le conversazioni e la familiarità della Beata Vergine, le portarono una venerazione e un amore del tutto speciali, e infine che ebbero la gioia di dedicarle la prima cappella costruita in suo onore, nel punto stesso in cui Elia l'aveva vista un giorno sotto il simbolo della piccola nube. È dunque fin dalla nascita che il Carmelo si è rivolto verso la Ss. Vergine, e il vecchio libro intitolato "l'Istituzione dei primi monaci", anche attraverso inesattezze storiche, ci mostra l'Ordine dominato dalle due grandi figure che incarnano il suo ideale, ciascuna al suo posto: Elia e la Vergine Maria. Maria è per essi la pienezza raggiante della vita contemplativa, il modello del perfetto servizio reso al Signore e della completa sottomissione ai suoi voleri. Ed è appunto per affermare la loro devozione riguardo alla Vergine che i carmelitani vogliono essere chiamati i "Fratelli della Vergine".
    Lo scapolare.
    Fu appunto Lei che, verso la metà del XIII secolo, diede a san Simone Stok, priore generale dell'Ordine dei Carmelitani, il santo scapolare come pegno del suo amore e della sua protezione per tutti coloro che ne fossero stati rivestiti. Volle pure assicurarlo che "chiunque fosse morto con quell'abito non avrebbe sofferto le fiamme eterne". E, nel secolo seguente, Ella si degnava mostrarsi a Giacomo Euze, il futuro Giovanni XXII, per annunciargli la sua prossima elevazione al Sommo Pontificato e chiedergli di promulgare il privilegio di una pronta liberazione dal purgatorio, che aveva ottenuta dal suo divin Figliolo per i figli del Carmelo: "Io, loro Madre - gli diceva - discenderò ad essi per grazia il Sabato seguente alla loro morte, e tutti quelli che troverò nel purgatorio li libererò e li condurrò al monte della vita eterna".
    L'autorità dei Sommi Pontefici rese presto tali ricchezze spirituali accessibili a tutti i fedeli con l'Istituzione della Confraternita del Santo Scapolare che fa entrare i suoi membri a partecipare ai meriti e ai privilegi di tutto l'Ordine dei Carmelitani. Vi sono senza dubbio pochi buoni cristiani al giorno d'oggi che non siano rivestiti di questo scapolare o che non portino la medaglia detta del "Monte Carmelo", e appunto per questo la festa odierna non è soltanto quella di un'insigne famiglia religiosa, ma anche quella di tutta la Chiesa cattolica, poiché essa è interamente debitrice alla Vergine del Carmelo di innumerevoli benefici e di una continua protezione [1].
    La mistica nube.
    Regina del Carmelo, gradisci i voti della Chiesa della terra che oggi ti dedica i suoi canti. Quando il mondo gemeva nell'angoscia di un'attesa senza fine, tu eri già la sua speranza. Ancora incapace di penetrare le tue grandezze, esso si compiaceva tuttavia, sotto quel regno delle figure, di prepararti i più sublimi simboli; la gratitudine anticipata soccorreva in esso l'ammirazione per formarvi come un'aureola sovrumana di tutte le nozioni di bellezza, di forza e di grazia che gli suggeriva la vista dei luoghi più incantevoli, delle pianure in fiore, delle cime boscose, delle feconde valli e soprattutto di quel Carmelo il cui nome significa giardino di Dio. Sulla vetta i nostri padri, i quali sapevano che la Sapienza ha il suo trono nella nube (Eccli 24,7), affrettarono con i loro ardenti desideri l'arrivo del segno salvatore (ivi 43,24); è qui che alle loro preghiere fu finalmente concesso ciò che la Scrittura chiama la scienza perfetta, ciò che essa designa come la conoscenza delle grandi strade delle nubi (Gb 37,16). E quando Colui che fa il suo carro (Sal 103,3) e il suo palazzo (1Re 8,12) dell'oscurità della nube, si fu manifestato mediante essa in avvenire meno distante all'occhio esperto del padre dei Profeti, si videro i più santi personaggi dell'umanità riunirsi in una eletta schiera nella solitudine del monte benedetto, come un giorno Israele nel deserto, per osservare i minimi movimenti della nube misteriosa (Nm 9,15-23), e ricevere da essa la loro unica direzione nei sentieri di questa vita, la loro unica luce nella lunga notte dell'attesa (Sal 104,39).
    O Maria, che fin d'allora presiedevi così alle vigilie dell'esercito del Signore, che non mancasti loro nemmeno per un giorno (Es 13,22): da quando nella pienezza della verità Dio è disceso per tuo mezzo (ivi 34,5), non è più soltanto il paese della Giudea, ma tutta la terra, che tu copri come una nube che effonde l'abbondanza e le benedizioni (Eccli 24,6). I figli dei Profeti ne fecero la felice esperienza quando, divenuta infedele la terra delle promesse, dovettero pensare un giorno a trapiantare sotto altri cieli i loro costumi e le loro tradizioni; costatarono allora che perfino nel nostro Occidente la nube del Carmelo aveva versato la sua rugiada fecondatrice, e che dovunque avevano acquistato la sua protezione. Questa festa, o Madre divina, è l'autentico monumento della loro gratitudine, accresciuta ancora dai nuovi benefici con i quali la tua munificenza accompagnò quell'altro esodo degli ultimi resti d'Israele. E noi, figli della vecchia Europa, facciamo giustamente eco all'espressione della loro santa letizia; poiché, da quando le loro tende si sono posate attorno ai colli dove su Pietro è costruita la nuova Sion, la nube ha lasciato cadere da ogni parte piogge più che mai preziose (Ez 34,26), ricacciando nell'abisso le fiamme eterne e spegnendo i fuochi della dimora dell'espiazione.
    Preghiera per l'Ordine del Carmelo.
    Mentre dunque noi uniamo la nostra gratitudine alla loro, degnati o Madre della divina grazia, di assolvere verso di essi il debito della nostra gratitudine. Proteggili sempre. Custodiscili nei nostri infelici tempi. Che non solo il vecchio tronco conservi la vita nelle sue profonde radici, ma che anche i suoi venerabili rami salutino senza posa l'accedere di nuove branche che portino come i loro antenati, o Maria, i fiori e i frutti che piacciono a te. Mantieni nel cuore dei figli lo spirito di raccoglimento e di divina contemplazione che fu quello dei loro padri all'ombra della nube; fa' che anche le loro sorelle restino fedeli alle tradizioni di tante nobili anime che le precedettero, sotto tutti i cieli dove lo Spirito le ha moltiplicate per scongiurare l'uragano e attirare le benedizioni che discendono dalla nube misteriosa. Possano gli austeri profumi della sacra montagna continuare a purificare intorno ad essa l'aria corrotta da tanti miasmi; possa il Carmelo offrire sempre allo Sposo quelle anime virginee, quei cuori così puri, quei fiori così belli di cui Egli si compiace circondarsi nel giardino di Dio.
    [1] Cfr. P. Melchior de sainte Marie, in Dict. d'Hist. et de Georg. ecclés., XI, 1949, art. Carmel. c. 1095.
    da: dom Prosper Guéranger, L'anno liturgico. - II. Tempo Pasquale e dopo la Pentecoste, trad. it. L. Roberti, P. Graziani e P. Suffia, Alba, 1959, p. 860-864.”




    16 luglio
    http://www.preghiereperlafamiglia.it.../16-luglio.htm
    “IL SANGUE DEL SACRIFICIO 16° GIORNO MEDITAZIONE.

    Una religione, vera o falsa che sia, ha come elemento essenziale il sacrificio. Con esso non solo si adora Dio, ma si impetrano perdono e grazie, si espia la colpa, si ringrazia per i doni ricevuti. Dio stesso li chiedeva al popolo eletto. Ma che valore potevano avere essi? Forse il sangue degli animali, di per sé, placava Dio e purificava l'uomo? «Non c'è liberazione, dice l'Apostolo, non alleanza, non espiazione, se non nel Sangue dell'Agnello, ucciso dall'origine del mondo». Cioè quei sacrifici avevano un valore puramente simbolico e preludevano al Sacrificio di Cristo. Per trovare il vero, unico e definitivo Sacrificio, dobbiamo andare sul Calvario, dove Gesù, pur coperto dei nostri peccati, è il Sacerdote santo ed innocente e nello stesso tempo è la Vittima immacolata gradita a Dio. Ed ora sorvoliamo col pensiero i secoli e dal Calvario passiamo all'Altare. Su di esso, come sul Calvario, si abbassa il Cielo, perché dall'Altare scaturisce come dal Calvario il fiume della Redenzione. La Croce è sul Calvario, la Croce è sull'Altare; la stessa Vittima del Calvario è sull'Altare; lo stesso Sangue zampilla dalle sue vene; per lo stesso fine - la gloria di Dio e la redenzione dell'umanità - Gesù si immolò sul Calvario e si immola sull'Altare. Presso l'Altare, come presso la Croce, c'è la Madre di Gesù, ci sono i grandi santi, ci sono i penitenti che si percuotono il petto; presso l'Altare, come ai piedi della Croce, ci sono i carnefici, i bestemmiatori, gli increduli, gli indifferenti. Non vacilli la tua fede, se al posto di Gesù, sull'Altare, vedi un uomo come te. Il sacerdote ha ricevuto il mandato da Gesù Cristo di fare ciò ch'Egli fece nel Cenacolo. Non vacilli la tua fede, se non vedi la Carne e il Sangue di Cristo, ma solo il pane e il vino: dopo le parole della consacrazione, il pane e il vino mutano sostanza come la mutarono alle parole di Gesù. Pensa invece che la S. Messa è un «Ponte sul Mondo» perché unisce la terra al Cielo; pensa che i Tabernacoli sono i parafulmini della Giustizia Divina. Guai se dovesse venire il giorno in cui non si offrirà più a Dio il sacrificio della messa. Sarebbe l'ultimo del mondo!
    ESEMPIO
    A Ferrara, nella chiesetta di S. Maria in Vado, nella Pasqua del 1171, un sacerdote mentre celebrava la S. Messa, fu assalito da forti dubbi sulla reale presenza di Gesù Cristo nell'Eucaristia. Dopo l'elevazione, quand'egli spezzò l'Ostia consacrata, ne uscì sangue con tanta veemenza che ne rimasero spruzzate le pareti e la volta. La fama di tanto prodigio si sparse per tutto il mondo e la pietà dei fedeli eresse una grandiosa basilica che racchiude intatte le pareti e la volta del piccolo tempio, sulle quali ancora oggi, circondate da tanti anellini d'oro, si possono vedere chiaramente le gocce del Sangue Prodigioso. Il Tempio è officiato dai Missionari del Prez.mo Sangue ed è mèta di tante anime devote. Quanti pretesti oggi per non ascoltare la S. Messa, neppure nelle feste di precetto! Quante volte la Messa festiva diventa l'ora degli appuntamenti, della ostentazione dei propri abiti e delle più immodeste acconciature! Si direbbe proprio che in certa gente si sia spenta del tutto la fede!
    Fioretto - Cerchiamo di non mancare mai alla S. Messa nei giorni festivi e di assistervi colla maggior devozione possibile.
    Giaculatoria - O Gesù, eterno Sacerdote, intercedi per noi presso il tuo Divin Padre, nel S. Sacrificio del tuo Corpo e del tuo Sangue. (S. Gaspare).”

    "16° giorno: Il sangue del sacrificio."
    16° giorno: Il sangue del sacrificio
    http://www.stellamatutina.eu/16-giug...el-sacrificio/




    “UDINE - Chiesa della Beata Vergine del Carmine.
    https://www.youtube.com/watch?v=mtCE2jbFP7g
    Breve presentazione delle bellezze barocche della chesa della Beata Vergine del Carmine situata a Udine in via Aquileia.”




    https://img.etsystatic.com/il/369e58....jpg?version=0







    “SOLENNITA' DELLA MADONNA DEL CARMINE 2018.”
    https://www.youtube.com/watch?v=2NGGQHSYc3k
    https://www.veritatemincaritate.com/...io-maria-fare/
    https://www.veritatemincaritate.com/
    https://www.veritatemincaritate.com/...a-mezzogiorno/



    Iconografia - B. V. Maria del Monte Carmelo (Madonna del Carmine)
    http://www.cattoliciromani.com/56-ic...na-del-carmine
    Rosario alla Madonna del monte Carmelo
    Preghiera alla Madonna del Carmine





    Ligue Saint Amédée
    http://www.SaintAmedee.ch
    https://www.facebook.com/SaintAmedee/?fref=nf

    «Intransigeants sur la doctrine ; charitables dans l'évangélisation [Non Una Cum].»
    16 juillet : Notre-Dame du Mont-Carmel et le Saint Scapulaire :: Ligue Saint Amédée
    “16 Juillet : Notre-Dame du Mont-Carmel et le Saint Scapulaire.

    L'Ordre du Carmel se donne une origine aussi ancienne que glorieuse ; on croit, non sans raisons sérieuses, que cet Ordre n'est que la continuation de l'école des prophètes établie au mont Carmel par le prophète Élie. Les disciples de cette école furent au premier rang parmi les convertis au christianisme naissant, et le Carmel devint le berceau de la vie monastique depuis Jésus-Christ.
    Après la dispersion des Apôtres, l'an 38, ils bâtirent une chapelle en l'honneur de Marie et se vouèrent tout spécialement à célébrer Ses louanges. Plus tard, ils eurent beaucoup à souffrir des Sarrasins et des Musulmans, lorsque la France, de concert avec l'Europe entière, entreprit ces magnifiques, mais désastreuses Croisades qui avaient pour but d'arracher les Lieux Saints aux infidèles.
    C'est à l'occasion de ces épreuves subies par l'Ordre du Carmel que les Carmes vinrent en France avec le roi saint Louis. Ils y établirent plusieurs maisons et allèrent même s'implanter en Angleterre, où ils eurent le bonheur de voir saint Simon Stock embrasser leur Institut. Ce grand Saint devint, en 1245, supérieur général des Carmes, et n'oublia rien pour rallumer la dévotion à Marie dans son Ordre.
    La fête de Notre-Dame du Mont-Carmel a pour but de rappeler une grâce insigne accordée par Marie à l'Ordre du Carmel et par lui à toute l'Église. Dans la nuit du 16 juillet, Simon Stock demandait, avec une ferveur toute spéciale, la protection de la Sainte Vierge sur son Institut. Au lever de l'aurore, Marie lui apparut, accompagnée d'une multitude d'anges, environnée de lumière et vêtue de l'habit du Carmel. Son visage était souriant ; dans Ses mains Elle tenait le scapulaire de l'Ordre. Devant le Saint Elle S'en revêtit Elle-même, en disant:
    "Ceci est un privilège pour toi et pour tous les Carmes. Quiconque mourra en portant cet habit ne souffrira pas le feu éternel."
    Le Saint fit des miracles pour confirmer la réalité de cette vision. Ce fut l'origine de la Confrérie de Notre-Dame du Mont-Carmel, pour les chrétiens qui, ne pouvant embrasser la Règle, veulent attirer sur eux les bénédictions promises au scapulaire. Le privilège le plus considérable accordé à la confrérie du Mont-Carmel après celui que Marie fit connaître à saint Simon Stock, est celui qui fut révélé au Pape Jean XXII : la délivrance du purgatoire, le samedi après leur mort, des confrères du Mont-Carmel qui auront été fidèles à l'esprit et aux règles de la Confrérie. Outre ces deux privilèges, il y a de nombreuses indulgences attachées au scapulaire.
    Vie des Saints pour tous les jours de l'année, Abbé Jaud.”
    http://liguesaintamedee.ch/applicati...ont_Carmel.jpg








    MATER ET DECOR CARMELI ORA PRO NOBIS!!!
    AVE MARIA!!!

    PREZIOSISSIMO SANGUE DI NOSTRO SIGNOR GESÙ CRISTO, MISERERE NOBIS!!!
    Luca, Sursum Corda - Habemus Ad Dominum!!!
    ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
    «Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen.»

    SURSUM CORDA - HABEMUS AD DOMINUM!!! A.M.D.G.!!!

  8. #48
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    Lightbulb Re: Preziosissimo Sangue di Nostro Signore Gesù Cristo

    17 LUGLIO 2018: SANT'ALESSIO, Confessore; diciassettesimo giorno del MESE dedicato alla devozione al PREZIOSISSIMO SANGUE DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO…




    Tradidi quod et accepi
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    «Sancti et Sanctae Dei, orate pro nobis.»
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    “SANT'ALESSIO
    Confessore.
    Semidoppio.
    Doppio (a Roma e nel suo Distretto).
    Paramenti bianchi.
    Nascita: Roma, IV secolo.
    Morte: Roma, 412.
    Santuario principale: Monastero di Santa Laura del Peloponneso.
    Attributi: bastone, stuoia, scala, croce, foglietto o lettera.
    Patrono di: moribondi, mendicanti, campanari e portieri.
    SANTA MESSA

    Dal Martirologio Romano: "A Roma sant'Alessio Confessore, figlio del Senatore Eufemiano. Egli, nella prima notte delle nozze, partito di casa lasciando intatta la sposa, e, dopo lunga peregrinazione, tornato a Roma, con nuova arte deludendo il mondo, rimase incognito per diciassette anni nella casa paterna, alloggiatovi come povero; ma dopo la morte, riconosciuto per una voce che si udì nelle chiese di Roma e per un suo scritto, al tempo del Papa Innocenzo primo, fu con sommo onore trasferito alla chiesa di san Bonifacio, dove rifulse per molti miracoli".
    Questo Santo, il cui culto divenne popolarissimo a Roma e in Occidente durante il Medioevo, è un asceta orientale.
    * Alessio, nobilissimo Romano, lasciata per un vivo amore a Gesù Cristo e dietro particolare avviso di Dio la prima notte delle nozze la sua sposa vergine, intraprese il pellegrinaggio dei più celebri santuari del mondo. Durante questi viaggi rimase sconosciuto per diciassette anni, finché un giorno avendo un'immagine della santissima Vergine Maria divulgato il suo nome in Edessa, città della Siria, partì subito su di una nave. Approdato al porto di Roma, fu ricevuto da suo padre come un povero straniero; e dopo esser rimasto sotto il tetto paterno diciassette anni a tutti sconosciuto, se ne volò al cielo sotto il pontificato d'Innocenzo I, lasciando uno scritto col suo nome, cognome e il rimanente dell'intera sua vita.
    * Dal libro dei Morali di san Gregorio Papa.
    Libro 10, Capitolo 16. sul capitolo 12 di Giobbe.
    «La semplicità del giusto sarà derisa» (Job 12, 4). La sapienza di questo mondo consiste: nel nascondere il cuore con ogni astuzia, nell'occultare colle parole il pensiero; nel far vedere vero ciò ch'è falso e nel mostrare falso ciò ch'è vero. Questa sapienza certo i giovani la acquistano coll'uso, i fanciulli l'apprendono col danaro; quelli che la posseggono, insuperbiscono e disprezzano gli altri; quelli che non la conoscono, sottomessi e timidi l'ammirano negli altri; perché essi amano quella stessa iniqua doppiezza, mascherata di altro nome, venendo qualificata urbanità siffatta perversità di spirito. Questa sapienza mondana insegna ai suoi discepoli a ricercare il colmo degli onori, a gioire vanamente dell'acquisto di una gloria temporale, a rendere abbondantemente agli altri il male ricevutone; a non cedere mai, finché le forze assistono, a chi fa opposizione; e, quando manca il coraggio, a dissimulare sotto apparenza di bontà e dolcezza, l'impotenza della loro malizia.
    La sapienza dei giusti al contrario consiste: nel non agire mai per ostentazione, nel dire ciò che si pensa, nell'amare il vero com'è, nell'evitare il falso, nel far il bene gratuitamente, nel soffrire il male molto volentieri piuttosto che farlo, nel non cercare vendetta dell'ingiuria, nello stimare un guadagno l'oltraggio che si sostiene per la verità. Ma questa semplicità dei giusti viene derisa; poiché i sapienti di questo mondo credono una sciocchezza la virtù della sincerità. Tutto ciò infatti che si fa innocentemente, senza dubbio essi lo stimano stoltezza e tutto ciò che ha l'impronta delle verità nelle nostre opere, suona stoltezza alla sapienza carnale. Infatti che di più stupido agli occhi del mondo che manifestare il proprio pensiero quando si parla, non simulare niente con abili espedienti, non ripagare gli affronti con ingiurie, pregare per quelli che ci maledicono, cercare la povertà, abbandonare i propri beni, non resistere a chi ci deruba, offrire l'altra guancia a chi ci percuote?
    - Al Vangelo.
    ** Omelia di s Girolamo presbitero.
    Libro III su Matteo capitolo 19.
    Grande fiducia! Pietro era pescatore, non era mai stato ricco, si guadagnava il cibo col lavoro delle mani; e tuttavia dice con gran sicurezza: «Abbiamo abbandonato tutto». E siccome non basta solo abbandonare, aggiunge ciò che è perfetto: «E ti abbiamo seguito». Abbiamo fatto quello che hai comandato: che cosa ci darai dunque per ricompensa? E Gesù disse loro: «In verità vi dico: voi che mi avete seguito, quando nella rigenerazione il Figlio dell'uomo siederà sul trono della sua maestà, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù d'Israele». Non disse: Voi che avete lasciato ogni cosa, poiché questo lo fece anche il filosofo Crates, e molti altri disprezzarono le ricchezze, ma disse: «Voi che mi avete seguito», il che è proprio degli apostoli e dei credenti.
    «Nella rigenerazione, quando il Figlio dell'uomo si sarà assiso sul trono della sua maestà - quando anche i morti risorgeranno incorrotti dalla corruzione - siederete anche voi sui seggi dei giudici a condannare le dodici tribù Israele», perché, mentre voi credeste, esse non vollero credere. «E chi avrà lasciato la casa, o i fratelli, o le sorelle, o il padre, o la madre, o la moglie, o i figli, o i campi per amor del mio nome, riceverà il centuplo e possederà la vita eterna». Questo passo è in armonia con l'altra affermazione del Salvatore che dice: «Non sono venuto a portare la pace, ma la spada. Perché sono venuto a dividere il figlio dal padre suo, e la figlia dalla madre, e la nuora dalla suocera; e l'uomo avrà per nemici quelli di casa». Coloro dunque che, per la fede in Cristo e per la predicazione del Vangelo avranno disprezzato tutti gli affetti e le ricchezze e i piaceri del mondo, costoro riceveranno il centuplo e possederanno la vita eterna.
    Da questa affermazione alcuni prendono occasione per sostenere che dopo la risurrezione ci sarà un periodo di mille anni nel quale, dicono, riceveremo il centuplo di tutto ciò che abbiamo lasciato e poi la vita eterna; non comprendendo che, se per tutte le altre cose la ricompensa è conveniente, per quanto riguarda la moglie, sarebbe una vergogna che colui che ne ha lasciata una per il Signore in futuro ne ricevesse cento. Questo dunque è il significato: chi avrà abbandonato per il Salvatore i beni carnali, ne riacquisterà di spirituali; e paragonare il valore di questi a quello dei primi, sarà come paragonare il numero cento ad un piccolo numero.
    Sardinia Tridentina: Sant'Alessio Confessore
    PRORIUM MISSAE
    Ex Proprio Missarum pro Clero Almae Urbis ejusque Districtus
    (Proprio delle Messe per il Clero dell'Alma Urbe e il suo Distretto).”
    https://tradidiaccepi.blogspot.com/2...ssore.html?m=1
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...d7&oe=5BE77F3D






    “Sant'Alessio nel sottoscala, in Basilica dei Santi Bonifacio e Alessio, cappella di Sant'Alessio (Roma - Aventino). Opera in legno e stucco, di Andrea Bergondi.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...af&oe=5BD3379B








    17 luglio - S. Alessio, confessore
    http://upload.wikimedia.org/wikipedi...to_1050363.JPG
    http://www.devocionario.com/imagenes/s_alejo.jpg





    Sant'Alessio - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/santalessio/
    «17 luglio, Sant’Alessio, Confessore (Roma, IV secolo – Roma, 412).

    “A Roma Sant’Alessio Confessore, figlio del Senatore Eufemiano. Egli, nella prima notte delle nozze, partito di casa lasciando intatta la sposa, e, dopo lunga peregrinazione, tornato a Roma, con nuova arte deludendo il mondo, rimase incognito per diciassette anni nella casa paterna, alloggiatovi come povero; ma dopo la morte, riconosciuto per una voce che si udì nelle chiese di Roma e per un suo scritto, al tempo del Papa Innocenzo primo, fu con sommo onore trasferito alla chiesa di san Bonifacio, dove rifulse per molti miracoli”.»
    http://www.sodalitium.biz/wp-content...io-200x300.png






    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/

    http://www.sodalitium.biz/s-messa-provincia-verona/

    “Sodalitium - IMBC.”
    https://www.youtube.com/user/sodalitium

    “Omelie dell'I•M•B•C a Ferrara.”
    https://www.facebook.com/OmelieIMBCFerrara/

    http://www.oratoriosantambrogiombc.it/




    «Don Floriano Abrahamowicz - Domus Marcel Lefebvre.
    https://www.youtube.com/user/florianoabrahamowicz/
    http://www.domusmarcellefebvre.it/
    Ogni giovedì alle ore 20.30 ha luogo la lettura in diretta di una o due questioni del Catechismo di San Pio X.
    http://www.domusmarcellefebvre.it/santa-messa-1.php
    La Santa Messa tutte le domeniche alle ore 10.30 a Paese, Treviso.»




    http://www.cmri.org/ital-index.html

    http://www.centrostudifederici.org/

    http://www.centrosangiorgio.com/

    http://www.crisinellachiesa.it/

    https://www.agerecontra.it/
    https://www.agerecontra.it/category/arai-daniele/
    https://www.facebook.com/Traditio.Verona.it/

    https://www.facebook.com/pietroferrari1973/
    "①Materia ②forma ③intenzione. I nuovi sacramenti sono validi? - don Floriano
    https://www.youtube.com/watch?v=RVzjgxzIhCI
    286 Catechismo San Pio X
    https://www.youtube.com/watch?v=7vkPNdoVW1o
    ITA - Don Cekada parla della Settimana Santa con Pio XII (SGGResources.org)
    https://www.youtube.com/watch?v=Q3QCIega8M0 "

    “Non Una Cum - Roman catholics sedevacantists.”
    https://www.facebook.com/romancatholicsnonunacum/

    https://www.facebook.com/fidecatholica/

    http://www.traditionalmass.org/

    https://novusordowatch.org/

    http://www.fathercekada.com/

    https://www.truerestoration.org/

    http://www.catholique-sedevacantiste.fr/

    http://www.meramo.net/AmigosdeMeramo/index.html

    http://www.virgo-maria.org/




    www.sursumcorda.cloud
    https://www.facebook.com/CdpSursumCorda/?fref=nf

    “Carlo Di Pietro - Sursum Corda
    Preghiera al Santo del giorno.
    In nómine Patris
    et Fílii
    et Spíritus Sancti.
    Amen.

    Eterno Padre, intendo onorare santa Marcellina Vergine, sorella del beato Ambrogio Vescovo, la quale a Roma, nella Basilica di S. Piétro, ricevette il velo della consacrazione dal Papa Libério. Vi rendo grazie per tutte le grazie che Voi le avete elargito. Vi prego di accrescere la grazia nella mia anima per i meriti di questa santa Vergine, ed a lei affido la fine della mia vita tramite questa speciale preghiera, così che per virtù della Vostra bontà e promessa, santa Marcellina possa essere mia avvocata e provvedere tutto ciò che è necessario in quell'ora. Così sia.”

    “Le sedici beate Martiri del Carmelo di Compiègne. Assassinate - poiché monache cattoliche, suore ed una novizia - dalla furia dei "democratici" in Francia dopo la Rivoluzione. Parigi, 17 luglio 1794. Ovviamente il "governo" - quelli di "libertà, uguaglianza e fratellanza" - fece saccheggiare il loro convento.”

    "Mio Dio, io mi protesto che ogni volta che respiro, intendi di fare, se possibile fosse infiniti atti di fede, speranza, amore, contrizione, ringraziamento e d’offerta del Preziosissimo Sangue di Gesù Cristo. Intendo altresì ascoltar tutte le Messe che si celebrano in tutto l’Orbe Cattolico, e guadagnar tutte le indulgenze che posso, offerendole tutte applicabili alle anime sante del Purgatorio. E intendo farle a nome di Gesù Cristo tanto per me, come pel mio prossimo per impetrare la conversione degli stessi peccatori, l’aiuto degli agonizzanti, per i bisogni della Santa Chiesa, e in sollievo e liberazione delle anime del Purgatorio."
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...ef&oe=5BE85DF8





    https://www.sursumcorda.cloud/comuni...i-quattro.html






    Ligue Saint Amédée
    http://www.SaintAmedee.ch
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    «Intransigeants sur la doctrine ; charitables dans l'évangélisation [Non Una Cum]. Pas de "motu proprio" chez nous : nous célebrons la sainte messe selon le missel de Saint Pie V, avant les changements liturgiques entamés dans les années 50.»
    17 juillet : Saint Alexis, Confesseur, Pèlerin et Mendiant (? 404) :: Ligue Saint Amédée
    “17 Juillet : Saint Alexis, Confesseur, Pèlerin et Mendiant († 404).”
    http://liguesaintamedee.ch/applicati...int_alexis.jpg









    17° giorno: Il Sangue che nutre
    http://www.stellamatutina.eu/17-giug...gue-che-nutre/
    “IL SANGUE CHE NUTRE
    17° GIORNO
    MEDITAZIONE

    «Non bastò a Gesù dare all'umanità una prova del suo immenso amore con lo spargere il Sangue una volta, ma volle, istituendo il sacramento dell'Eucarestia, spargerlo continuamente, quasi volesse morire giornalmente per noi». (S. Bernardino). L'amore infatti non si accontenta di sacrificarsi per chi si ama, ma vuol essere sempre vicino e donarsi completamente alla persona amata. Perciò Gesù, con la stessa onnipotenza che aveva adoperata per nascondere la sua divinità sotto l'ombra della carne umana, la nasconde ora sotto le specie del pane e del vino, e proprio in quella notte in cui gli uomini gli preparano la morte, pronuncia le grandi parole «Prendete e mangiate, questo è il mio Corpo». «Prendete e bevete, questo è il mio Sangue». Per eternare poi nei secoli, attraverso il servizio sacerdotale, il suo gran dono, aggiunge: «Fate questo in memoria di me». L'Eucarestia è dunque il memoriale della Passione di Cristo, è il vero cibo e la vera bevanda delle nostre anime. Quando il fedele si accosta alla S. Comunione, pur ricevendo soltanto l'Ostia, è di fede, che riceve non solo il Corpo, ma anche il Sangue del Signore. Riflettiamo che la S. Comunione è indispensabile per la vita della nostra anima: «Se non mangerete la mia Carne e non berrete il mio Sangue, non avrete la vita in voi». Ecco perché la Chiesa pone questa fontana zampillante al centro della sua vita quotidiana, perché, come il peccato consuma quotidianamente la vita dell'anima, così il Corpo e il Sangue di Cristo la nutriscono e la dissetano. L'anima ha bisogno di quel Sangue, perché frena il vizio e spegne il fuoco delle passioni; ne ha bisogno per essere rinfrancata e sostenuta nella lotta contro il male; ne ha bisogno quando è sopraffatta dalla tristezza e dall'aridità; ne ha bisogno proprio come il corpo necessita del pane quotidiano. Corriamo perciò al Sangue di Gesù per purificarci e dissetarci; corriamo a questo fiume di grazie che trabocca dai calici per inondare il mondo; corriamo al Tabernacolo, dove Gesù ci aspetta prigioniero d'amore; confidiamo a Lui solo le nostre gioie, le nostre speranze, i nostri dolori; giuriamogli il nostro amore e ripariamo con la S. Comunione alle offese che riceve da tante anime ingrate.
    ESEMPIO
    Imperversa la persecuzione di Diocleziano e i campioni di Cristo erano rinchiusi a migliaia nelle carceri di Roma, in attesa d'essere gettati in pasto alle belve. Una cosa sola essi attendevano dai fratelli rimasti ancora liberi: il Pane dei forti, Gesù Eucaristico. Egli solo avrebbe potuto sostenerli nella dura lotta. Ma chi oserà penetrare in quelle prigioni così accuratamente vigilate? «Padre Santo, dice Tarcisio, andrò io!» «Ma tu sei piccolo, come potrai difender l'Eucarestia dalla profanazione, se ti scoprono?» «Appunto perché sono piccolo nessuno sospetterà di me. Se mi scopriranno, darò il mio sangue, ma l'Eucarestia non sarà profanata». Eccolo che corre già verso le carceri, stringendo il Pane consacrato al petto, quando alcuni monelli lo fermano, vogliono che giochi con loro, vogliono vedere cosa porta e comprendono. «E’ un cristiano, porta i Misteri, ammazziamolo!» Una fitta gragnuola di sassi lo abbatte, ma nessuna forza riesce a strappargli Gesù dalle mani. Il centurione Quadrato lo raccoglie, lo porta alle catacombe. L'Eucarestia è bagnata di quel sangue innocente. Quanto coraggio in un bambino e quanta ammirazione suscita in noi, che invece abbiamo tanta paura del giudizio umano e ci vergogniamo di scoprirci il capo, quando passa Gesù per le strade; ci vergogniamo di inginocchiarci all'elevazione nella S. Messa e cerchiamo di andar di nascosto a fare il precetto pasquale, come se ci recassimo a compiere una cattiva azione.
    Fioretto. - Mi preparerò con tutto il raccoglimento alla S. Comunione e cercherò di visitare con frequenza Gesù Sacramentato.
    Giaculatoria. - Lodato e benedetto sia il S. Cuore ed il Prezioso Sangue di Gesù nel Santissimo Sacramento dell'altare.”

    "17° giorno: Il Sangue che nutre."
    17° giorno: Il Sangue che nutre
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    “17 luglio 2018.
    Alessio, santo, confessore, le sue spoglie sono, con quelle di san Bonifacio, nella chiesa dei Ss. Bonifacio ed Alessio all’Aventino (Roma)
    , nell’urna marmorea posta sotto l’altare maggiore, qui deposte da Onorio III il martedì delle Palme del 1217, dopo il loro ritrovamento nella stessa chiesa. La testa di Alessio è venerata in una teca d’argento a mezzo busto. Sue reliquie furono usate nel 1500 per la consacrazione dell’altare del tempietto di Bramante a S. Pietro in Montorio. Alessio, figlio di Aglae ed Eufemiano, morto sotto papa Innocenzo (401-17), si vuole sepolto nella chiesa già dall’inizio del V secolo.
    [ Tratto dall'opera «Reliquie Insigni e "Corpi Santi" a Roma» di Giovanni Sicari ].”
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    “Il 17 luglio 1048 viene esaltato al Sommo Pontificato Papa Damaso II von Bayer.”
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    "Tuam Sindonem veneramur, Domine, et Tuam recolimus Passionem!"
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    https://www.radiospada.org/?s=sindone






    AVE MARIA!!!
    PREZIOSISSIMO SANGUE DI NOSTRO SIGNOR GESÙ CRISTO, MISERERE NOBIS!!!
    Luca, Sursum Corda - Habemus Ad Dominum!!!
    ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
    «Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen.»

    SURSUM CORDA - HABEMUS AD DOMINUM!!! A.M.D.G.!!!

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    Lightbulb Re: Preziosissimo Sangue di Nostro Signore Gesù Cristo

    18 luglio 2018: SAN CAMILLO DE LELLIS, confessore, fondatore dei Camilliani (Bucchianico, 25 maggio 1550 - Roma, 14 luglio 1614); diciottesimo giorno del MESE dedicato alla devozione al PREZIOSISSIMO SANGUE DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO…
    Anniversario della canonizzazione di San Tommaso d'Aquino, avvenuta il 18 luglio 1323, da parte di Papa Giovanni XXII e della promulgazione della Costituzione dogmatica “Pastor Aeternus” sull’infallibilità papale, approvata il 18 luglio 1870 al Concilio Vaticano da Papa Pio IX...
    VIVA IL PASTORE ETERNO!!!




    http://www.unavoce-ve.it/gueranger.htm
    “San Camillo de Lellis, confessore, 18 luglio.”
    “Commemorazione di santa Sinforosa e dei suoi sette figli, martiri, lo stesso giorno.”



    Tradidi quod et accepi
    http://tradidiaccepi.blogspot.it

    https://www.facebook.com/catholictradition2016/
    «Sancti et Sanctae Dei, orate pro nobis.»
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...b1&oe=5BD5AF71





    “SAN CAMILLO DE LELLIS
    Confessore.
    Doppio.
    Paramenti bianchi.
    Nascita: Bucchianico, 25 maggio 1550.
    Morte: Roma, 14 luglio 1614.
    Beatificazione: 1742 da Papa Benedetto XIV.
    Canonizzazione: 1746 da Papa Benedetto XIV.
    Santuario principale: Chiesa della Maddalena, Roma.
    Attributi: croce rossa sulla tunica.
    Patrono di: Abruzzo, malati, ospedali, personale ospedaliero.
    SANTA MESSA

    Oggi la Chiesa festeggia un Santo la cui carità ebbe specialmente per oggetto Gesù nel prossimo (Communio). Nato a Bucchianico nel 1550, nel regno di Napoli dalla nobile famiglia de Lellis, san Camillo, dopo una vita dissoluta si convertì a Gesù Cristo nel 1275. Entrò nell'Ordine dei Cappuccini, ma una piaga in una gamba l'obbligò per due volte ad uscirne. Dio, infatti, lo destinava a fondare una nuova congregazione consacrata al servizio degli infermi. Infatti, nel 1582 fondava a Roma quella che sarà la Congregazione dei Chierici Regolari Ministri degli infermi. Ottenne dalla Santa Sede l'approvazione del suo Istituto. Ispirandosi all'esempio di Gesù, che è morto per noi (Epistola) e che ha detto non esservi maggior prova d'amore che dare la propria vita per gli altri (Introito, Vangelo), i religiosi si impegnano ad assistere gli ammalati, anche se affetti da peste. San Camillo, come il suo Istituto, ricevette da Dio la grazia tutta speciale di aiutare vittoriosamente le anime nella lotta suprema dell'agonia (Orazione, Segreta); perciò il nome di questo Santo venne inserito dalla Chiesa nelle Litanie degli agonizzanti, e Leone XIII lo proclamò patrono degli Ospedali. Il suo confessore, san Filippo Neri, lo preparò al sacerdozio, che ricevette nel 1583. Gravemente malato, nel 1607 lasciò la direzione dell'Ordine, ma continuò ad assistere i malati fino alla morte, avvenuta a Roma il 14 luglio 1614. Fu beatificato il 7 aprile 1742 da Benedetto XIV, che pure lo canonizzò il 29 giugno 1746. È Patrono degli ospedali, dei malati e degli infermieri.
    * Camillo nacque a Bucchianico, nella diocesi di Chieti, dalla nobile famiglia De Lellis e da madre sessantenne, la quale, mentre lo portava nel seno, vide in sogno di aver dato alla luce un bambino munito del segno della croce sul petto, che precedeva una schiera di bambini recanti lo stesso segno. Giovanetto seguì la carriera militare lasciandosi andare per qualche tempo ai vizi del mondo; ma a venticinque anni fu così illuminato dalla grazia e concepì tanto dolore d'aver offeso Dio, che, versate all'istante moltissime lacrime, risolvette fermamente di lavare incessantemente le sozzure della vita passata, e di diventare un uomo nuovo. Quindi lo stesso giorno che accadde ciò, festa della Purificazione della beatissima Vergine, corse dai frati Minori, detti Cappuccini, pregandoli istantissimamente di riceverlo fra loro. Due volte gli venne accordato quanto domandava; ma riapertasi di nuovo una orribile ulcera di cui aveva sofferto precedentemente alla gamba, si sottomise umilmente al disegno della divina provvidenza, che lo riservava a cose più grandi; e, vincendo se stesso, lasciò due volte l'abito di quest'ordine, che due volte aveva sollecitato e ricevuto.
    Partito per Roma, fu ricevuto nell'ospedale degli Incurabili; di cui poi a motivo della sua provata virtù, gli fu affidata l'amministrazione, che tenne colla massima integrità e sollecitudine veramente paterna. Stimandosi il servo di tutti i malati, si faceva un dovere di rifare loro i letti, far le pulizie, medicarne le ulceri, e di soccorrerli nell'ultima agonia con pie preghiere ed esortazioni; nei quali uffici diede illustri esempi di ammirabile pazienza, di invincibile fortezza e d'eroica carità. Ma avendo compreso come la conoscenza delle lettere l'avrebbe aiutato moltissimo nell'unico fine che aveva di soccorrere le anime degli agonizzanti, non si vergognò, a trentadue anni d'età di mescolarsi coi bambini per apprendere i primi elementi della grammatica. Ordinato in seguito sacerdote regolarmente, gettò, di concerto con alcuni compagni unitisi a lui, le fondamenta della congregazione dei Chierici regolari a servizio degl'infermi, nonostante gli sforzi contrari del nemico del genere umano. E Camillo, incoraggiato miracolosamente da voce celeste partita dall'immagine d'un Crocifisso che, con stupendo prodigio, gli stendeva le mani, staccate dal legno, ottenne dalla Sede apostolica l'approvazione del suo ordine, obbligando i religiosi con un quarto voto assai arduo, di assistere gli ammalati anche infetti di peste. Quanto questo istituto fosse accetto a Dio e proficuo alla salute delle anime lo provò l'attestazione di san Filippo Neri, confessore di Camillo, d'aver visto spesso degli Angeli suggerire le parole ai discepoli di questo, mentre soccorrevano i moribondi nell'agonia.
    Votatosi con legami sì stretti al servizio dei malati, stupisce con quale zelo vigilava ai loro bisogni di notte e di giorno, fino all'ultimo istante della vita, senza lasciarsi vincere da alcuna fatica, senza temere alcun pericolo della vita. Facendosi tutto a tutti, si prendeva gli uffici più bassi con cuore pronto e allegro, colla più umile condiscendenza, compiendoli per lo più in ginocchio, come se vedesse Cristo medesimo negl'infermi; e per trovarsi più pronto ai bisogni di tutti, rinunziò spontaneamente al governo generale dell'ordine e alle delizie celesti onde era inondato nella contemplazione. Il suo paterno amore per i disgraziati si mostrò massimamente allorché Roma fu provata prima con una malattia contagiosa, e poi con una carestia estrema, e allorché una terribile peste devastò Nola nella Campania. Finalmente arse di tale carità verso Dio e verso il prossimo, da meritare di essere chiamato un angelo, e da essere soccorso dagli Angeli in diversi pericoli nei suoi viaggi. Dotato del dono di profezia e delle guarigioni, scoprì anche i segreti dei cuori; e per le sue preghiere ora si moltiplicarono i viveri, ora l'acqua si cambiò in vino. Affranto dalle veglie, dai digiuni e dall'assiduo lavoro, sembrando ormai non più che pelle e ossa, dopo aver sopportato coraggiosamente cinque lunghe e moleste malattie, che egli chiamava le misericordie del Signore, munito, dei sacramenti, tra i soavissimi nomi di Gesù e Maria, a quelle parole: «Il volto di Cristo ti appaia dolce e giulivo» nell'ora predetta, si addormentò nel Signore, a Roma, il 14 Luglio nell'anno della salute 1614, sessantesimoquinto della sua età. Illustrato da più miracoli, Benedetto XIV l'iscrisse solennemente nell' albo dei Santi, e Leone XIII, dietro istanza dei vescovi del mondo e con decreto della Sacra Congregazione dei Riti, lo dichiarò celeste patrono di tutti gli ospedali e infermi ovunque esistenti, e ordinò l'invocazione del suo nome nelle litanie degli agonizzanti.
    - Al Vangelo.
    ** Omelia di sant'Agostino Vescovo.
    Trattato 83 su Giovanni.
    Che pensare, fratelli miei? C'è forse un comandamento solo di amarci l'un l'altro? E non ve n'è forse un altro, più grande, quello di amare Dio? O meglio Dio ci comanda solo d'amarci, senza curarsi di altro? Evidentemente l'Apostolo raccomanda tre cose, quando dice: «Ora poi resta la fede, la speranza e la carità, queste tre cose, la più grande però di queste è la carità» (1 Cor 13,13). E se la carità, cioè l'amore perché racchiude gli altri due precetti, si dice che è maggiore, non però si dice che è sola. Così riguardo alla fede quante cose ci sono comandate, e quante intorno alla speranza! Chi può raccoglierle tutte, chi è capace di enumerarle? Ma consideriamo ciò che dice lo stesso Apostolo: «La carità è l'adempimento della legge» (Rom 13,10).
    Ora che cosa può mancare dov'è la carità? E che cosa mai può giovare ove ella non è? Il demonio crede, ma non ama: chi non crede niente, non ama affatto. Così chi non ama, benché non gli sia tolta la speranza del perdono, pure lo spera invano; ma chi ama non può disperarsi. Pertanto dov'è l'amore, c'è di necessità anche la fede e la speranza; e dov'è l'amore del prossimo c'è pure e di necessità l'amore di Dio. Infatti, se uno non ama Dio, come potrà amare il prossimo come se stesso? E chi è che non ami neppure se stesso? È l'empio e l'iniquo; che chi ama l'iniquità, certo non ama, ma odia l'anima sua.
    Manteniamoci dunque fedeli a questo comandamento del Signore, di amarci gli uni gli altri, e osserveremo tutti gli altri suoi comandamenti, perché tutti gli altri comandamenti sono compresi in questo. Certo, questo amore si distingue da quell'amore con cui reciprocamente si amano gli uomini in quanto uomini; ed è per distinguerlo da esso che il Signore aggiunge: Come io ho amato voi. E perché ci ama Cristo, se non perché possiamo regnare con lui? A questo fine dunque noi dobbiamo amarci, in modo che il nostro amore si distingua da quello degli altri, che non si amano a questo fine perché neppure si amano. Coloro che invece si amano al fine di possedere Dio, si amano davvero: per amarsi, quindi, amano Dio. Questo amore non esiste in tutti gli uomini: sono pochi, anzi, quelli che si amano affinché Dio sia tutto in tutti (cf. 1 Cor 15, 28).”
    https://sardiniatridentina.blogspot....ote-e.html?m=1
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    “SANTA SINFOROSA E I SUOI SETTE FIGLI
    Martiri.
    Paramenti rossi.
    Morte: Tivoli, 138 circa.
    Attributi: sette figli; palma del martirio.
    Patrona di: Roccadaspide; Tossicia; San Chirico Raparo; Tivoli (compatrona).
    SANTA MESSA
    Si commemorano a Tivoli Santa Sinforosa, moglie di san Getulio Martire, e i sette suoi figli, Crescente, Giuliano, Nemesio, Primitivo, Giustino, Statteo ed Eugenio. La madre, sotto il Principe Adriano, per l'insuperabile costanza, prima fu lungamente percossa con guanciate, quindi sospesa per i capelli, e da ultimo legata ad un sasso, precipitata nel fiume; i figli poi, legati a pali e stirati cogli argani, con diverso genere di morte compirono il martirio. I loro corpi furono trasportati a Roma, e, sotto il Papa Pio IV, furono ritrovati nella Diaconia di sant'Angelo in Pescheria.

    * Sinforosa di Tivoli, sposa del Martire Getulio ebbe da lui sette figli, Crescenzio, Giuliano, Nemesio, Primitivo, Giustino, Statteo ed Eugenio; i quali tutti furono arrestati con la loro madre sotto l'imperatore Adriano, perché professavano la fede cristiana. La loro pietà rimanendo invincibile in mezzo a numerosi e diversi tormenti, la madre, che era stata la maestra dei suoi figli nella fede, fu così anche loro di guida al martirio. Infatti attaccatale una pietra al collo, fu precipitata nel fiume: suo fratello Eugenio ne raccolse il corpo e lo seppellì. Il giorno dopo che fu il 18 di Luglio, i sette fratelli attaccati a dei pali furono uccisi in diverse maniere: Crescenzio venne sgozzato; Giuliano ebbe trafitto il petto; Nemesio ebbe perforato il cuore; Primitivo fu trapassato nell'ombelico; Giustino fatto a pezzi; Statteo trafitto con frecce; Eugenio fu squartato in due parti. Così furono immolate a Dio otto ostie accettissime. I loro corpi gettati in una fossa profonda sulla via Tiburtina a nove miglia da Roma, furono poi trasportati a Roma e deposti nella chiesa di sant'Angelo in Pescheria.
    * Santa Sinforosa era la moglie di San Getulio. Sulla via Tiburtina, al IX milliario (oggi km. 17,450) viveva una donna chiamata Sinforosa con i suoi 7 figli che si chiamavano Crescente, Giuliano, Nemesio, Primitivo, Giustino, Statteo ed Eugenio. La donna viveva nei pressi della maestosa villa dell'imperatore Adriano, colui che aveva ordinato la morte del marito Getulio, del cognato Amanzio e dell'amico di questi Primitivo. L'imperatore Adriano dopo aver ultimato la sua grandiosa villa, si dice che volesse, prima di inaugurarla, consultare gli dei, i quali gli dissero, che la vedova Sinforosa e i suoi sette figli, li "straziavano ogni giorno invocando il suo Dio, perciò, se Sinforosa e i suoi figli sacrificheranno per loro, essi faranno quanto l'imperatore gli chiedeva". Adriano allora, chiamò il prefetto Licinio, e ordinò che Sinforosa fosse insieme ai suoi figli arrestata e condotta al tempio di Ercole. Poi con lusinghe, con minacce e con ricatti, cercò di farla desistere e a sacrificare agli idoli, ma la Santa con animo nobile si appella all'esempio di Getulio e degli altri compagni di martirio del marito. Visto che la donna non si piegava ai suoi voleri, l'imperatore rinnovò di sacrificare insieme ai suoi figli agli dei pagani, oppure sarebbero stati sacrificati essi stessi, ma la Santa fu irremovibile, come pure lo fecero i suoi sette figli. L'imperatore, visto vano ogni tentativo, ordinò che Santa Sinforosa fosse torturata a sangue. Dalla tortura però l'imperatore non ci ricavò nulla, e spazientito da quella resistenza, diede ordine alle guardie di legare un grosso sasso al collo di Sinforosa, e di gettarla nel fiume Aniene, affinché annegasse. Poi venne la volta dei figli; furono presi da parte, e l'imperatore chiese a loro di sacrificare agli dei. Vista la resistenza dei ragazzi, ordinò che fossero condotti anch'essi al tempio di Ercole, dove con minacce e con lusinghe tentava condurli dalla sua parte; ma visto che non ci riusciva, né con le buone né con le cattive, l'imperatore ordinò che tutti e sette fossero posti alla tortura, ed infine fossero trafitti con la spada, poi li fece gettare in una fossa comune e profonda del territorio tiburtino, che i pontefici chiamarono "ai sette assassinati". Dopo circa 2 anni, essendosi calmato il furore delle persecuzioni contro i cristiani, il fratello della martire Sinforosa, Eugenio "principalis curiae Tiburtinae", ne raccolse i corpi e li seppellì "in suburbana eiusdem civitatis". Il giorno 18 luglio il M.R. riporta quanto segue: "A Tivoli santa Sinforosa, moglie di san Getulio Martire, con sette suoi figlioli, cioè Crescente, Giuliano, Nemesio, Primitivo, Giustino, Statteo ed Eugenio. La loro madre, sotto il Principe Adriano, per l'insuperabile costanza, prima fu lungamente percossa con guanciate, quindi sospesa per i capelli, e da ultimo legata ad un sasso, precipitata nel fiume; i figli poi, legati a pali e stirati cogli argani, con diverso genere di morte compirono il martirio. I loro corpi furono trasportati a Roma, e sotto il Papa Pio quarto, furono ritrovati nella Diaconia di sant'Angelo in Pescheria". La passio ci dice ancora che il "Natalis vero sanctorum martyrum Christi beatae Symphorosae et septem filiorum ejus Crescentis, Juliani, Nemesii, Primitivi, Justini, Stattei et Bugenii celebratur sub die XV Kalendas Augusti. Eorum corpora requiescunt in Via Tiburtina milliario ab Urbe nono…". Oggi noi consociamo una chiesa dedicata alla Santa nei pressi di Bagni di Tivoli. Durante le lotte per le investiture tra papato e impero, l'imperatore Enrico V nel ricondurre Papa Pasquale II a Roma, si accampò nel "Campo qui Septem fratum dicitur", dove un tempo si vedevano dei ruderi di un'antica chiesa dedicata a Santa Sinforosa e sette figli, e dove i proprietari di questo terreno hanno eretto nel 1939, proprio sulla collinetta dinanzi al nuovo santuario, una magnifica cappella, dedicandola a questa Santa e ai suoi sette figli martiri.
    Autore: Andrea Del Vescovo.
    P.S. La Commemorazione è già presente nel link della Santa Messa di San Camillo de Lellis.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...b9&oe=5BC9ECAC









    San Camillo - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/san-camillo/
    «18 luglio, San Camillo de Lellis, Confessore (Bucchianico, 25 maggio 1550 – Roma, 14 luglio 1614).

    “San Camillo de Lellis, Sacerdote e Confessore, Fondatore dei Chierici Regolari ministri degli infermi, celeste Patrono degli ospedali ed infermi, il cui giorno natalizio è ricordato il quattordici di questo mese”.
    O Glorioso San Camillo, protettore dei sofferenti, volgi lo sguardo tuo clemente sul tuo popolo fedel! Volgi lo sguardo tuo clemente sul tuo popolo fedel! Zelantissimo San Camillo, pieno di carità hai aiutato pazientemente ogni sorta d’infermi, vivendo interi anni al loro servizio negli ospedali. Li stringevi al tuo petto con tenerissimo amore e li aiutavi a sopportare le sofferenze delle malattie più penose e ributtanti. Infiamma anche noi di quella carità, che è il vero distintivo dei seguaci di Cristo. Quando poi saremo ammalati, vieni accanto al letto dei nostri dolori ad implorarci il dono della rassegnazione alla volontà di Dio, e quelle grazie spirituali e corporali che saranno più utili al bene delle nostre anime. Così sia.»
    http://www.sodalitium.biz/wp-content...ds/camillo.jpg







    www.sursumcorda.cloud
    https://www.facebook.com/CdpSursumCorda/?fref=nf

    “Carlo Di Pietro - Sursum Corda
    Preghiera al Santo del giorno.
    In nómine Patris
    et Fílii
    et Spíritus Sancti.
    Amen.

    Eterno Padre, intendo onorare sant’Emiliàno Martire, il quale al tempo di Giuliàno l’Apóstata, sotto il Preside Capitolino, gettato in una fornace, ricevette la palma del martirio. Vi rendo grazie per tutte le grazie che Voi gli avete elargito. Vi prego di accrescere la grazia nella mia anima per i meriti di questo santo Martire, ed a lui affido la fine della mia vita tramite questa speciale preghiera, così che per virtù della Vostra bontà e promessa, sant’Emiliàno possa essere mio avvocato e provvedere tutto ciò che è necessario in quell'ora. Così sia.”

    “18 luglio, San Camillo de Lellis.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...0b&oe=5BD2CFA2

    “Signore mio Gesù Figliuolo di Dio vivo. Concedimi la grazia di aspirare a Te con tutta l’estenzione del mio cuore e dei miei desideri e con animo sitibondo del Tuo amore, fa ch’io respiri in Te solo, o dolcissimo e soavissimo mio Signore, e che tutte le potenze del mio spirito, tutti gli affetti miei sospirino appresso di Te solo, che sei la vera felicità! Imprimi misericordiosissimo mio Signore, col Tuo Preziosissimo Sangue, la forma delle Tue Sacratissime piaghe sul mio cuore, affinché in esse io legga il dolore e l’amor Tuo egualmente. E fa che la rimembranza delle Tue ferite, restandovi eternamente scolpita, ecciti in me il dolore e la compassione verso di Te, e vi riaccenda il fuoco del Tuo amore. Degnati parimenti di concedermi che ogni creatura mi sia vile, e che Tu solo abiti soavemente nel cuor mio.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...74&oe=5BE8758A











    Ligue Saint Amédée
    http://www.SaintAmedee.ch
    https://www.facebook.com/SaintAmedee/?fref=nf

    «Intransigeants sur la doctrine ; charitables dans l'évangélisation [Non Una Cum].»

    https://liguesaintamedee.ch/saint-du...ille-de-lellis
    "18 Juillet : Saint Camille de Lellis, Fondateur d'Ordre (1549-1614)"
    http://liguesaintamedee.ch/applicati...lle_lellis.jpg





    "18 juillet 1009 : décès du Pape Jean XVII."
    "18 juillet 1100 : décès de Godefroy de Bouillon, premier roi chrétien de Jérusalem."
    "18 juillet 1216 : élection du pape Honorius III."
    "18 juillet 1323 : canonisation de saint Thomas d'Aquin par le Pape Jean XXII."
    "18 juillet 1809 : Napoléon écrit à Fouché :"Je suis fâché qu'on ait arrêté le Pape ; c'est une grande folie... Mais enfin, il n'y a point de remède ; ce qui est fait est fait."."

    "18 juillet 1870 : le Concile de Vatican I définit le dogme de l'infaillibilité pontificale.

    Le 1er concile œcuménique du Vatican se tient du 8 décembre 1869 au 20 octobre 1870. Convoqué par Pie IX, il condamne le modernisme et définit l'infaillibilité pontificale ; il est interrompu, quand les troupes italiennes envahissent Rome.
    Suspendu sine die, il n'est jamais re-convoqué. Le 18 juillet 1870, Pie IX peut malgré tout définir que le double dogme de la primauté universelle de droit divin et l'infaillibilité pontificale étaient des vérités de foi divinement révélées."

    https://liguesaintamedee.ch/saint-du...herine-laboure
    "18 juillet 1830 : apparitions de Notre Dame à Sainte Catherine Labouré en la chapelle Notre-Dame-de-la-Médaille-miraculeuse de la rue du Bac. De juillet à décembre 1830, sœur Catherine, jeune "novice" des Filles de la Charité, reçoit l'immense faveur de s'entretenir trois fois avec la Vierge Marie.
    Catherine Labouré raconte que ce jour en la Saint-Vincent, elle est réveillée par un petit enfant qui lui dit :
    « Ma sœur, tout le monde dort bien ; venez à la chapelle ; la Sainte Vierge vous attend. »
    Croyant rêver, Catherine se lève, s'habille et suit l'enfant « portant des rayons de clarté partout où il passait ». Arrivée à la chapelle, Catherine entend bientôt « comme le froufrou d'une robe de soie ». La Sainte Vierge est là, resplendissante, et lui parle pendant deux heures, lui confiant que Dieu a une difficile mission pour elle.
    « Venez au pied de cet autel. Là, les grâces seront répandues sur toutes les personnes qui les demanderont avec confiance et ferveur.»”
    http://liguesaintamedee.ch/applicati..._catherine.jpg









    18 luglio
    http://www.preghiereperlafamiglia.it.../18-luglio.htm
    "LA REGINA DEL PREZ.MO SANGUE
    18° GIORNO
    MEDITAZIONE

    La Madonna è il dono più bello che Dio ci ha fatto, dopo l'Eucarestia. Ella non solo è la Madre di Dio, il capolavoro della Redenzione, la Piena di Grazia, la Benedetta fra le donne, ma è anche la nostra Madre dolcissima! Il mondo cristiano esulta al suo nome e si rifugia all'ombra del suo manto. Orbene tutta la grandezza di Maria scaturisce dal Prezioso Sangue: la Carne di Cristo è carne di Maria, il Sangue di Cristo è sangue di Maria: perciò noi la invochiamo col bel titolo di Regina del Preziosissimo Sangue! Per singolare privilegio in Lei non fu cancellata la colpa, come in ogni altra creatura, ma dovendo essere la fonte purissima dalla quale doveva zampillare il Sangue di Gesù, proprio in previsione dei meriti del Prez.mo Sangue, fu concepita senza peccato originale. Esultiamo per aver ricevuto da Dio una Madre così eccelsa e così dolce e guardiamola ai piedi della croce, dove offre all'Eterno Padre il Sangue del suo caro Figlio per il nostro riscatto. La sua anima è trafitta dalla spada del dolore e le sue lacrime sono le più amare che una madre abbia mai versato sulla terra. Guardiamo con quanto amore accoglie tutta l'umanità che Gesù le affida nella persona dell'apostolo S. Giovanni! Guardiamo come su lei cade quel Sangue affinché lo riversi su di noi poveri peccatori! Consideriamo come Dio l'ha costituita canale di grazia, dispensiera dei suoi tesori, nostra potente avvocata presso il trono dell'Agnello! O Maria, Regina del Prez.mo Sangue, fa' che anche l'anima mia rosseggi del Sangue divino del tuo Figliuolo, difendimi dagli assalti del demonio, specialmente in punto di morte, ottienimi la contrizione dei peccati e la perseveranza finale.
    ESEMPIO
    Una delle devozioni più care a S. Gaspare del Bufalo fu quella alla Regina del Prez.mo Sangue. Fece dipingere un quadro della Madonna con il Bambino Gesù sulle ginocchia, che stringe in mano il calice del suo Sangue. E la Vergine dimostrò, con molti prodigi, quanto le fosse cara una tale devozione. Molte volte, durante le prediche, il Santo fermava la pioggia benedicendo il cielo con quella prodigiosa immagine. Ad un gruppo di devoti, venuti da lontano ad ascoltarlo e che non potevano far ritorno perché si era scatenato un furioso temporale, consegnò quel quadro ed essi, pur camminando sotto la pioggia, giunsero perfettamente asciutti alle loro case. Davanti a quell'effige con la recita di tre Ave Maria, guarì istantaneamente un contadino che si era ferito gravemente ad un dito. Presso Albano Laziale, invocando il Nome della Vergine, salvò da sicura morte un confratello missionario che era precipitato con la carrozza dall'alto di un ponte. Moltissime volte, mentre predicava, fu vista una luce misteriosa scendere dal Cielo e inondare sia l'Immagine della Madonna, sia il volto del Santo. Imitiamo S. Gaspare in questa devozione tanto efficace, uniamo l'amore alla Vergine con quello al Prez.mo Sangue e saremo certamente ricolmi di celesti favori. Ma, in modo particolare, evitiamo il peccato, che rinnova le trafitture al Cuore adorabile della nostra Madre celeste.
    Fioretto. - Celebrerò con devozione le Feste della Madonna e in modo particolare quella della Vergine Addolorata.
    Giaculatoria. -"

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    “18 luglio 2018: San Camillo de Lellis, confessore e patrono degli infermieri, fondatore dei Camilliani.”
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    “18 luglio 2018: Santa Sinforosa e sette figli martiri.

    Santa Sinforosa era la moglie di San Getulio. Sulla via Tiburtina, al IX milliario (oggi km. 17,450) viveva una donna chiamata Sinforosa con i suoi 7 figli che si chiamavano Crescente, Giuliano, Nemesio, Primitivo, Giustino, Statteo ed Eugenio. La donna viveva nei pressi della maestosa villa dell'imperatore Adriano, colui che aveva ordinato la morte del marito Getulio, del cognato Amanzio e dell'amico di questi Primitivo. L'imperatore Adriano dopo aver ultimato la sua grandiosa villa, si dice che volesse, prima di inaugurarla, consultare gli dei, i quali gli dissero, che la vedova Sinforosa e i suoi sette figli, li "straziavano ogni giorno invocando il suo Dio, perciò, se Sinforosa e i suoi figli sacrificheranno per loro, essi faranno quanto l'imperatore gli chiedeva". Adriano allora, chiamò il prefetto Licinio, e ordinò che Sinforosa fosse insieme ai suoi figli arrestata e condotta al tempio di Ercole. Poi con lusinghe, con minacce e con ricatti, cercò di farla desistere e a sacrificare agli idoli, ma la Santa con animo nobile si appella all'esempio di Getulio e degli altri compagni di martirio del marito. Visto che la donna non si piegava ai suoi voleri, l'imperatore rinnovò di sacrificare insieme ai suoi figli agli dei pagani, oppure sarebbero stati sacrificati essi stessi, ma la Santa fu irremovibile, come pure lo fecero i suoi sette figli. L'imperatore, visto vano ogni tentativo, ordinò che Santa Sinforosa fosse torturata a sangue. Dalla tortura però l'imperatore non ci ricavò nulla, e spazientito da quella resistenza, diede ordine alle guardie di legare un grosso sasso al collo di Sinforosa, e di gettarla nel fiume Aniene, affinché annegasse. Poi venne la volta dei figli; furono presi da parte, e l'imperatore chiese a loro di sacrificare agli dei. Vista la resistenza dei ragazzi, ordinò che fossero condotti anch'essi al tempio di Ercole, dove con minacce e con lusinghe tentava condurli dalla sua parte; ma visto che non ci riusciva, ne con le buone e ne con le cattive, l'imperatore ordinò che tutti e sette fossero posti alla tortura, ed infine fossero trafitti con la spada, poi li fece gettare in una fossa comune e profonda del territorio tiburtino, che i pontefici chiamarono "ai sette assassinati". Dopo circa 2 anni, essendosi calmato il furore delle persecuzioni contro i cristiani, il fratello della martire Sinforosa, Eugenio "principalis curiae Tiburtinae", ne raccolse i corpi e li seppellì "in suburbana eiusdem civitatis". Il giorno 18 luglio il M.R. riporta quanto segue: "A Tivoli santa Sinforosa, moglie di san Getulio Martire, con sette suoi figlioli, cioè Crescente, Giuliano, Nemesio, Primitivo, Giustino, Statteo ed Eugenio. La loro madre, sotto il Principe Adriano, per l'insuperabile costanza, prima fu lungamente percossa con guanciate, quindi sospesa per i capelli, e da ultimo legata ad un sasso, precipitata nel fiume; i figli poi, legati a pali e stirati cogli argani, con diverso genere di morte compirono il martirio. I loro corpi furono trasportati a Roma, e sotto il Papa Pio quarto, furono ritrovati nella Diaconia di sant'Angelo in Pescheria". La passio ci dice ancora che il "Natalis vero sanctorum martyrum Christi beatae Symphorosae et septem filiorum ejus Crescentis, Juliani, Nemesii, Primitivi, Justini, Stattei et Bugenii celebratur sub die XV Kalendas Augusti. Eorum corpora requiescunt in Via Tiburtina milliario ab Urbe nono…". Oggi noi consociamo una chiesa dedicata alla Santa nei pressi di Bagni di Tivoli. Durante le lotte per le investiture tra papato e impero, l'imperatore Enrico V nel ricondurre Papa Pasquale II a Roma, si accampò nel "Campo qui Septem fratum dicitur", dove un tempo si vedevano dei ruderi di un'antica chiesa dedicata a Santa Sinforosa e sette figli, e dove i proprietari di questo terreno hanno eretto nel 1939, proprio sulla collinetta dinanzi al nuovo santuario, una magnifica cappella, dedicandola a questa Santa e ai suoi sette figli martiri. [ Autore: Andrea Del Vescovo ].”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...90&oe=5C142E43





    “Il 18 luglio 1100 muore a Gerusalemme Goffredo di Buglione, Liberatore e Difensore del santo Sepolcro di nostro Signore Gesù Cristo.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...4e&oe=5BDE1098





    “Il 18 luglio 1323 veniva canonizzato Tommaso d'Aquino. Papa Giovanni XXII così lo celebrava: «Egli illuminò la Chiesa di Dio più di qualunque altro Dottore; e ricava maggior profitto chi studia per un anno solo nei libri di lui, che chi segua per tutto il corso della sua vita gl’insegnamenti degli altri».”
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    Alcune mie considerazioni sul Papato nell'anniversario della «Pastor aeternus»…


    https://w2.vatican.va/content/pius-i...ulii-1870.html
    “COSTITUZIONE DOGMATICA
    PASTOR AETERNUS*
    DEL SOMMO PONTEFICE
    PIO IX.”



    PIO IX ha ribadito dogmaticamente una verità sempre creduta dai cattolici in ogni tempo e luogo, poichè dottrina evangelica...
    Gesù Cristo in persona non poteva essere più esplicito riguardo all’infallibilità del Papa nell’insegnare la vera fede!
    Gesù Cristo aveva promesso il Primato all’apostolo Simone prima della sua morte e lui per temporanea paura, viltà, debolezza, fallibilità e peccabilità umana – neanche dottrinale, tra l’altro - lo rinnega per tre volte; ma dopo la sua resurrezione, in seguito al pentimento con conseguente triplice atto di amore di lui, conferisce definitivamente a Pietro il carisma dell’infallibilità papale!
    Perciò è semplicemente impossibile - è un dogma di fede cattolica al quale si deve credere necessariamente, e del resto per arrivarci basta usare la logica - che insegnamenti erronei ed eretici in documenti di magistero (sia ordinario che straordinario) provengano da un vero e legittimo Sommo Pontefice romano, Vicario di Cristo e successore di San Pietro!
    Segnalo e consiglio alcuni libri ed articoli che in maniera chiara e sintetica espongono molto bene l’autentica dottrina cattolica sul Papato:




    Monsignor Francesco Olgiati (Busto Arsizio, 1º gennaio 1886 – Milano, 21 maggio 1962)…

    "Il Papa è il Vicario di Cristo. (…) La Chiesa è l’edificio, Pietro ne è il fondamento ed è colui che ne ha le chiavi, ossia è il capo supremo. (…) Dopo la conversione, indefettibile è la fede di Pietro, che riceve l'ufficio di confermare gli altri nella fede e con ciò stesso l'ufficio di Superiore, di Maestro, di Capo.
    (…) Orbene, ragiona egregiamente Monsignor Bonomelli: secondo l'insegnamento stesso di Gesù, «la Chiesa è fondata su Pietro, ossia sul Pontefice, in modo che la salvezza di lei dipende dalla saldezza del Pontefice; se il Pontefice potesse farsi maestro di errore, non pietra di fondamento, ma pietra di inciampo e di rovina, ciò non si potrebbe dire. (…) Dunque la saldezza dei Vescovi nella fede deriva dalla fede del Pontefice: ora se il se il Pontefice potesse errare nella fede, come e in che cosa potrebbe confermare i Vescovi, la Chiesa universale?
    Sarebbe stata cosa ridicola in Gesù Cristo imporre a Pietro di confermare la Chiesa nella fede, s'egli stesso, Pietro, aveva bisogno d'essere confermato; cosa più ridicola ancora obbligare tutta la Chiesa a lasciarsi confermare nella fede da quel Pietro, che, potendo errare, la poteva confermare nell’errore. (…) Ora poniamo che il Pontefice possa condurre in errore l’ovile di Gesù Cristo, che ne avverrebbe? Ne avverrebbe che tutta la Chiesa sarebbe posta nell’alternativa assurda, o di disubbedire al Pontefice, contro la volontà espressa di Gesù Cristo; ovvero di seguire il Pontefice, anche nell’errore. Ciò è impossibile a concepirsi: dunque bisogna concedere che il Pontefice sia infallibile, perchè sia ragionevole da una parte il diritto del Pontefice d'imporre la cosa da credere, e dall’altra ragionevole l’assenso dei fedeli.» (…) L'amore, l'ossequio, l'obbedienza, la devozione filiale, l'entusiasmo verso il Papa è per noi credenti una stessa cosa con l'amore, l'ossequio, l'obbedienza verso Gesù Cristo. (…)”
    Francesco Olgiati, Il sillabario del Cristianesimo, Società Editrice "Vita e Pensiero", Milano 1943.
    https://www.sursumcorda.cloud/artico...o-l-ovile.html


    «La promessa del Primato e dell’edificazione della Chiesa su Pietro riguardano il futuro, non erano un dono già conferito. Gesù disse: Io edificherò, io ti darò! Se avesse già conferito quei doni, giammai in Pietro avrebbe avuto luogo l’errore!»
    San Girolamo, Comment. in h. 1, ML, 26,120.


    «La promessa del Primato. È riferita da San Matteo (…) Mt. 16,13 ss. (…) La realizzazione della promessa.
    Gesù realizza la promessa del Primato solo dopo la sua resurrezione. (…)
    Il conferimento del Primato è riferito da San Giovanni. (…) Giov. 21,15 ss.»
    Bertetto Domenico, Il Papa, Torino 1957; ristampa Amicizia Cristiana, Chieti 2008, pp. 5 e 15-16.


    Edizioni Amicizia Cristiana - Domenico Bertetto: Il Papa
    http://www.edizioniamiciziacristiana.it/ilpapa.htm

    “«Gesù essendo andato dalle parti di Cesarea di Filippo interrogò i suoi discepoli dicendo: Chi dicono gli uomini che sia il Figliuolo dell’uomo? Ed essi risposero: Altri dicono che è Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o alcuno dei Profeti. E Gesù disse loro: E voi chi dite che io sia? Rispose Simon Pietro e disse: Tu sei il Cristo il Figliuolo di Dio vivo. E Gesù di rimando gli disse: Beato sei tu, Simone figlio di Giovanni, perché non la carne e il sangue te l’ha rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io dico a te che tu sei Pietro e sopra questa pietra edificherò la mia Chiesa e le porte dell’inferno non prevarranno contro di essa. E a te darò le chiavi del Regno dei cieli e qualunque cosa avrai legata sopra la terra sarà legata anche nei cieli e qualunque cosa avrai sciolta sopra la terra, sarà sciolta anche nei cieli.» (Mt., 16, 13 ss.)”
    http://www.edizioniamiciziacristiana.it/ilpapa.jpg





    http://www.archiviostorico.info/libr...e/3507-il-papa

    «Domenico Bertetto, Il Papa Edizioni Amicizia Cristiana, pagg.59, Euro 5,00
    In poco più di cinquanta pagine, Domenico Bertetto ricostruisce esaustivamente l'origine, il significato e la funzione della figura del Papa, "il Dolce Cristo in terra" per usare un'espressione di Santa Caterina da Siena.
    San Pietro, continuato in tutti i Suoi Successori, è "rispetto alla Chiesa quello che il fondamento è rispetto all'edificio". Egli è altresì "clavigero della Chiesa", cioè "rivestito del supremo potere sulla Chiesa, quale vicario di Cristo, a cui tale potere è proprio". È "padre e pastore, è vicario dell'amore di Gesù Cristo. Lo ricordino - sottolinea l'Autore - quanti rifuggono dal sottostare al primato di Pietro, perché lo temono. Pietro non è solo Capo supremo della Chiesa universale che governa, legifera, comanda, ma è Padre che si fa tutto a tutti, che tende le braccia paterne ai figli vicini e lontani".
    Il potere di governo conferito a Pietro è universale, "poiché si estende a tutta la Chiesa, essendo a Pietro affidati tutti gli agnelli (arnìa), tutte le pecorelle (probàtia) e tutte le pecore (pròbata), ossia tutto il gregge di Cristo. Tutti i fedeli, compresi gli Apostoli, sono sotto la cura e direzione di Pietro".
    Nostro Signore Gesù Cristo conferì a Pietro il primato "coll'esplicita intenzione che la forma monarchica di governo rimanesse permanente nella Chiesa e perciò che Pietro avesse successori fino alla fine del mondo". "Il primato quindi - spiega l'Autore - è ufficio personale di Pietro in quanto fu concesso a lui solo e non al Collegio apostolico; ma non è legato alle sorti mortali della persona di Pietro, dovendosi trasmettere ininterrottamente ad un'altra persona fisica".
    Se, anziché a una persona fisica, "i poteri del primato venissero trasmessi ad una persona morale, per esempio ad un collegio di Vescovi uguali tra di loro, il primato perirebbe, perché non avremmo più uno superiore a tutti. Perciò il successore di Pietro deve essere una persona fisica e non una persona collegiale".
    La breve vacanza della sede primaziale, che si verifica allorché deve essere eletto il nuovo successore, non infrange la perennità del primato. "Durante la sede vacante, infatti, rimane nella Chiesa il diritto e il dovere di eleggere il successore, in cui si devono continuare i diritti primaziali, i quali intanto non si disperdono nel Collegio dei Vescovi, ma rimangono sospesi, finché non sia designata la persona fisica, in cui per legge divina devono essere continuati".
    "Il primato - aggiunge Bertetto - è perenne. La Chiesa di Cristo in ogni tempo dev'essere monarchica. Eccoci ormai in possesso del luminoso e sicuro criterio per discernere, tra le varie Chiese che si professano cristiane, la vera Chiesa di Cristo. Tra le varie Chiese cristiane solo la Chiesa cattolica romana conserva la forma monarchica. Perciò la vera Chiesa di Gesù Cristo o non è più sulla terra, il che è in contraddizione colla promessa di Cristo, o è unicamente la Chiesa cattolica romana".
    Scriveva S. S. Pio XII nell'Enciclica Mystici Corporis Christi: "Si trovano [...] in un pericoloso errore quelli che ritengono di poter aderire a Cristo, Capo della Chiesa, pur non aderendo fedelmente al Suo Vicario in terra. Sottratto infatti questo visibile Capo e spezzati i visibili vincoli dell'unità, essi oscurano e deformano talmente il Corpo mistico del Redentore, da non potersi più né vedere né rinvenire il porto della salvezza eterna".
    Quanto all'infallibilità del Papa, Bertetto ne offre questa semplice definizione: "quando parla ex cathedra, ossia quando compie l'ufficio di pastore e dottore supremo, in ordine a tutta la Chiesa, nelle questioni riferentisi alla fede ed ai costumi, egli, per la speciale assistenza dello Spirito Santo, non può sbagliare, perché non può compromettere gli interessi spirituali ed eterni dei fedeli che gli sono affidati".
    A tal proposito, lo scrittore (non cattolico) W. H. Mallock spiega: "Ogni religione soprannaturale che rinuncia all'infallibilità, finisce di professare una religione per modo di dire. Diventa una cosa ibrida, parte naturale e parte soprannaturale e praticamente del tutto naturale... Se ciò che sarebbe soprannaturale incomincia ad essere difficile a discernersi, e poi difficile a capirsi, e poi può significare tante cose, e poi queste cose possono essere contraddittorie, è come se non ci fosse rivelazione. Per avere sul serio una rivelazione infallibile, una rivelazione per tutti noi, abbiamo bisogno di un'autorità che interpreti il Testamento, un'autorità che abbia tanta autorità quanto il testamento stesso".
    Pubblicato nel 1957 con l'imprimatur del Can. Luigi Coccolo, il pregevole volume di Domenico Bertetto viene ora riproposto dalle Edizioni Amicizia Cristiana nella collana Mater et Magistra.»
    http://www.archiviostorico.info/imag...tto_ilpapa.jpg



    “18 luglio 1870: Pastor aeternus, crocevia della storia”
    [Qui Radio Spada] Pastor Aeternus, crocevia della storia | Radio Spada
    https://www.radiospada.org/2013/08/q...-della-storia/
    https://www.radiospada.org/2017/07/n...8-luglio-1870/
    «Il 18 luglio 1870 il Concilio Vaticano, riunito a conclusione della sua quarta sessione plenaria, promulgava la Costituzione “Pastor Aeternus”, approvata da Papa Pio IX, che definiva in maniera solenne molte verità già comunemente e universalmente credute e tenute nella Chiesa cattolica, elevandole a rango di Verità di fede definita. Tra queste annoveriamo il Primato del Papa su tutta la Chiesa e l’infallibilità del suo Magistero.»
    https://www.radiospada.org/2013/07/u...stor-aeternus/
    «Da “Il Triregno. Autorità, Infallibilità, Santità papale” di Padre Angelico Arrighini (S.E.I., Torino, 1929).»


    INFALLIBILITA? DELLA CHIESA (una raccolta di studi) « www.agerecontra.it | Sito del Circolo Cattolico "Christus Rex"
    INFALLIBILITA' DELLA CHIESA (una raccolta di studi) | www.agerecontra.it
    http://www.agerecontra.it/public/press40/?p=23016
    "Segnalazione di Pietro Ferrari"
    https://www.agerecontra.it/tag/papato/


    "La vera e la falsa tradizione in occasione della festa di San Pio X, anno 2016 « www.agerecontra.it | Sito del Circolo Cattolico "Christus Rex"
    La vera e la falsa tradizione in occasione della festa di San Pio X, anno 2016 | www.agerecontra.it
    http://www.agerecontra.it/public/press40/?p=24862
    Scritto e segnalato da Carlo Maria di Pietro"


    https://www.sursumcorda.cloud/tags/papato.html
    https://www.sursumcorda.cloud/tags/primato.html
    https://www.sursumcorda.cloud/tags/s...di-pietro.html
    https://www.sursumcorda.cloud/artico...ima-parte.html
    https://www.sursumcorda.cloud/artico...nda-parte.html


    "Opportune importune - Sodalitium"
    Opportune importune - Sodalitium
    "Sodalitium - Sodalitium"
    Sodalitium - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/sodalitium_pdf/46.pdf
    “Brevi risposte ad alcuni articoli della Fraternità contro la “Tesi di Cassiciacum”. (…)
    http://www.sodalitium.biz/sodalitium_pdf/51.pdf
    “Sodalitium N. 51 – luglio 2001 - INFALLIBILITÀ DEL PAPA Mons Robert Fidelis McKenna o.p. ”
    http://www.sodalitium.biz/sodalitium_pdf/56.pdf
    "N. 56 – settembre 2003 - Risposta al numero speciale de “La Tradizione cattolica” sul sedevacantismo"


    https://novusordowatch.org/tag/papacy/
    https://novusordowatch.org/2013/10/c...ness-of-truth/
    https://novusordowatch.org/2017/12/c...ent-challenge/
    https://novusordowatch.org/2018/07/r...nt-resistance/
    “(…) The true Catholic doctrine of the Papacy is a most beautiful thing. All Catholics must adhere to it because it is infallible dogma. It is for this reason — because we keep the true Faith whole and entire (cf. 2 Cor 5:7) — that we sedevacantists can, nay must, reject the papal claimants after Pius XII as impostors: While it is possible that a man should claim to be Pope who isn’t, it is not possible that the Papacy should fail. (…) Catholics choose the Papacy.”


    https://moimunanblog.com/2014/02/18/...ad-pontificia/
    https://moimunanblog.com/2018/07/17/...ad-del-papa-2/
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    Don Francesco Croce: Le glorie del Papato, Due volumi, R. Guasti, Prato 1880.



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    VIVA IL PAPATO ROMANO ED IL PRIMATO PETRINO!!!
    AVE MARIA!!!
    PREZIOSISSIMO SANGUE DI NOSTRO SIGNOR GESÙ CRISTO, MISERERE NOBIS!!!
    Luca, Sursum Corda - Habemus Ad Dominum!!!
    ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
    «Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen.»

    SURSUM CORDA - HABEMUS AD DOMINUM!!! A.M.D.G.!!!

  10. #50
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    Lightbulb Re: Preziosissimo Sangue di Nostro Signore Gesù Cristo

    19 LUGLIO 2018: SAN VINCENZO DE' PAOLI, Confessore, SAN SIMMACO, PAPA; diciannovesimo giorno del MESE dedicato alla devozione al PREZIOSISSIMO SANGUE DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO…



    Dom Prosper Guéranger, L'Anno Liturgico
    http://www.unavoce-ve.it/gueranger.htm
    “San Vincenzo de' Paoli, confessore, 19 luglio.”



    Tradidi quod et accepi
    http://tradidiaccepi.blogspot.it

    https://www.facebook.com/catholictradition2016/
    «Sancti et Sanctae Dei, orate pro nobis.»
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...e9&oe=5BDE74FE





    “SAN VINCENZO DE PAOLI
    Confessore.
    Doppio.
    Paramenti bianchi.
    Nascita: Pouy, presso Dax, 24 aprile1581.
    Morte: Parigi, 27 settembre 1660.
    Beatificazione: 21 agosto 1729 da Papa Benedetto XIII.
    Canonizzazione: 16 giugno 1737 da papa Clemente XII.
    Santuario principale: Casa Madre dei Vincenziani a Parigi.
    Attributi: tonaca nera con colletto bianco, copricapo nero, motto "Deus Caritas est", bambino in braccio o accanto.
    Patrono di: Madagascar, Carceri e del servizio penitenziario.
    SANTA MESSA

    La Provvidenza, sempre materna nella sua sollecitudine verso gli uomini, suscitò nel XVII secolo san Vincenzo de' Paoli. Essa lo colmò dello Spirito che aveva fortificato gli Apostoli, e Vincenzo contribuì largamente all'evangelizzazione dei poveri e allo sviluppo delle virtù sacerdotali che formano la gloria del clero (Orazione). Nacque presso Dax (Lande), il 24 aprile 1581. Consacrato sacerdote assai giovane, fu dapprima parroco, quindi cappellano delle galere. San Francesco di Sales gli affidò più tardi la direzione spirituale delle Visitandine. Predicando soprattutto ai campagnoli, egli impegnò a quest'opera apostolica, con voto speciale, i membri della Congregazione che aveva istituito col nome di Preti della Missione o Lazzaristi. Insegnando loro a tutto lasciare per seguire il Cristo (Communio), li mandò a lavorare nella vigna del Signore (Vangelo) e a fondare dappertutto dei Seminari che dessero al popolo buoni preti. Per venire in aiuto agli abbandonati, alle ragazze la cui virtù era in pericolo, ai pazzi, agli invalidi e ai malati, fondò col concorso di Luisa de Marillac (canonizzata nel 1934), la Congregazione delle Figlie della Carità, che è attualmente la più numerosa e la più diffusa nel mondo intero. Dopo una vita che ricorda l'apostolato di san Paolo (Epistola), e che lo ha fatto proclamare da Leone XIII il Patrono speciale di tutte le opere di carità, san Vincenzo passò all'eterna gloria il 27 settembre 1660, nella chiesa di Ssan Lazzaro, casa madre della sua Congregazione. Benedetto XIII lo proclamò Beato e Clemente XII Santo.
    Domandiamo a Dio che, ad imitazione di san Vincenzo, di cui veneriamo oggi i pii meriti (Orazione), i nostri cuori siano, come il suo, animati dalla divina carità.
    * Vincenzo de' Paoli, di nazione Francese, nato a Pouy, non lungi da Dax, nella Guascogna, fin da fanciullo mostrò una grande carità verso i poveri. Dalla pastura delle pecore del padre, passato alla coltura delle lettere, studiò letteratura a Dax, poi teologia a Tolosa e a Saragozza. Ordinato sacerdote e laureatosi in teologia, cadde nelle mani dei Turchi, che lo, condussero in Africa. Ma nella sua cattività conquistò a Cristo il suo stesso padrone. Col soccorso della Madre di Dio poi fuggì con lui da quei barbari paesi, e intraprese il viaggio di Roma. Ritornato in Francia, governò santissimamente le parrocchie prima di Clichy e poi di Chatillon. Nominato dal re grande elemosiniere delle galere di Francia, vi portò uno zelo meraviglioso per la salvezza degli ufficiali e dei rematori. Dato da san Francesco di Sales per superiore alle religiose della Visitazione, ricoprì questa carica per lo spazio di quasi quarant'anni con tanta prudenza, da giustificare pienamente il giudizio del santo vescovo, il quale dichiarava di non conoscere altro prete più degno di Vincenzo.
    Evangelizzare i poveri, specie della campagna, fu la sua incessante occupazione fino all'età decrepita, e obbligò particolarmente a quest'opera apostolica sia se stesso sia i membri della congregazione, che aveva istituito sotto il titolo di Preti secolari della Missione con un voto perpetuo confermato dalla santa Sede. Quanto s'adoperasse a promuovere la disciplina nel clero, lo attestano i seminari eretti per i chierici aspiranti ai sacri ordini, le frequenti conferenze fra i sacerdoti intorno a cose sacre, e gli esercizi di preparazione alle sacre ordinazioni; e per tutto ciò, come pure per gli esercizi dei laici, volle che le case del suo istituto si aprissero volentieri. Di più, affin di sviluppare la fede e la pietà, inviò operai evangelici non solo nelle Provincie della Francia, ma in Italia, Polonia, Scozia, Irlanda e fin nella Barberia e nelle Indie. Egli poi, dopo la morte di Luigi XIII, che assisté fino all'ultimo, chiamato dalla regina Anna d'Austria, madre di Luigi XIV, a far parte d'un consiglio ecclesiastico, si adoperò con tutte le forze perché le chiese e i monasteri fossero dati solo ai più degni; perché finissero le discordie civili, i duelli e gli errori nascenti, detestati da lui appena scoperti; perché finalmente i giudizi apostolici fossero ricevuti da tutti colla dovuta obbedienza.
    Non ci fu genere di calamità che egli non soccorresse paternamente. I fedeli gementi sotto il giogo dei Turchi, i fanciulli abbandonati, i giovani discoli, le vergini esposte, le religiose disperse, le donne cadute, i condannati alla galera, i forestieri malati, gli artigiani invalidi, i pazzi medesimi, e innumerevoli mendicanti furono da lui soccorsi, ricevuti e caritatevolmente curati negli ospizi che sussistono ancora. Soccorse largamente la Lorena, la Champagne, la Piccardia, e altre regioni rovinate dalla peste, dalla carestia e dalla guerra. Fondò per la ricerca e il sollievo dei disgraziati, molte congregazioni, tra le quali è celebre quella delle dame, e delle Figlie della Carità tanto diffuse. Istituì pure le Figlie della Croce, della Provvidenza, di santa Genoveffa per l'educazione delle giovanette. In mezzo a sì grandi imprese e ad altre ancora, egli era continuamente occupato di Dio, affabile con tutti, sempre uguale a se stesso, semplice, retto, umile, rifuggì sempre dagli onori, ricchezze e godimenti; e si sentì dire non piacergli nulla che non fosse in Gesù Cristo, che cercava d'imitare in tutto. Finalmente, consunto dalle mortificazioni, fatiche e vecchiaia, il 27 Settembre dell'anno della salute 1660, e ottantacinquesimo della sua età, si addormentò placidamente a Parigi nella casa di san Lazzaro e casa madre della congregazione della Missione; per lo splendore delle sue virtù, dei suoi meriti e dei suoi miracoli Clemente XII lo iscrisse tra i Santi, fissando la sua festa al 19 Luglio. Quest'esimio eroe della divina carità, sommamente benemerito d'ogni classe di persone, Leone XIII, ad istanza d'un gran numero di prelati, lo dichiarò e stabilì speciale patrono presso Dio di tutte le congregazioni di carità esistenti nel mondo cattolico e da lui in qualsiasi modo derivate.
    - Al Vangelo.
    ** Omelia di s. Gregorio papa.
    Omelia 17 sui Vangeli.
    Il Signore e Salvatore nostro, fratelli carissimi, ci avvisa ora con parole ed ora con opere. Infatti le sue opere sono precetti; e, quando fa qualche cosa, anche senza dir nulla, ci mostra quello che dobbiamo fare noi. Ecco, dunque, egli manda i discepoli a predicare a due a due, perché sono due i precetti della carità, cioè l'amor di Dio e l'amor del prossimo, e bisogna essere almeno in due per poter praticare la carità. Infatti propriamente parlando, non si esercita la carità verso se stessi; ma l'amore, perché possa essere carità, deve avere per oggetto un altro.
    Ecco dunque che il Signore manda i discepoli a predicare a due a due, insinuandoci così tacitamente come, chi non ha carità verso gli altri, in nessun modo deve assumersi l'ufficio della predicazione. E con ragione si dice che li mandò davanti a sé in ogni città e luogo dove egli stava per andare. Infatti il Signore segue i suoi predicatori; la predicazione infatti precede, e allora il Signore viene ad abitare nell'anima nostra, quando è preceduto dalle parole di coloro che ci esortano; ed è così che la verità è ricevuta dallo spirito.
    Ed ecco perché Isaia dice agli stessi predicatori: "Preparate la via del Signore, raddrizzate i sentieri del Dio nostro". Ed il Salmista dice ai figli di Dio: "Preparate la via a colui che ascende da occidente". Infatti il Signore ascese da occidente; perché quanto più il Signore si è abbassato nella sua passione, tanto più ha manifestato la sua gloria nella risurrezione. Ascese veramente da occidente, perché, risorgendo, calpestò la morte che aveva subita. Noi dunque prepariamo la strada a colui che salì da occidente, quando predichiamo alle vostre anime la sua gloria, affinché egli stesso poi venendo, le illumini con la sua presenza e con il suo amore.
    Sancta Missa
    P.S. Selezionare Divino Afflatu e la lingua italiana.
    Testo della Messa tratto dall'Appendice del Messale Romano "pro aliquibus locis":
    https://sardiniatridentina.blogspot....-e_19.html?m=1
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...1a&oe=5BE57971









    San Vincenzo de' Paoli - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/san-vincenzo-de-paoli/
    «19 luglio, San Vincenzo de’ Paoli, Confessore (Pouy, 24 aprile 1581 – Parigi, 27 settembre 1660).

    “San Vincenzo de’ Paoli, Sacerdote e Confessore, Fondatore della Congregazione dei Preti della Missione e delle Figlie della Carità, celeste Patrono di tutte le Associazioni di carità, il quale si addormentò nel Signore il ventisette Settembre”.
    O glorioso S. Vincenzo, celeste patrono di tutte le Associazioni di carità e Padre di tutti i miseri, che in vita vostra non rigettaste mai alcuno che a Voi facesse ricorso, deh! guardate da quanti mali noi siamo oppressi, e venite in nostro aiuto. Ottenete dal Signore soccorso ai poveri, sollievo agli infermi, consolazione agli afflitti, protezione agli abbandonati, carità ai ricchi, conversione ai peccatori, zelo ai sacerdoti, pace alla Chiesa, tranquillità ai popoli, salute e salvezza a tutti. Sì, tutti provino gli effetti della vostra pietosa intercessione; sicchè, da voi sollevati nelle miserie di questa vita, possiamo riunirci con voi lassù, dove non vi sarà più nè lutto, nè pianto, nè dolore ma gaudio, gioia e beatitudine eterna. Così sia.»
    http://www.sodalitium.biz/wp-content...li-200x300.jpg






    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/

    http://www.sodalitium.biz/s-messa-provincia-verona/

    “Sodalitium - IMBC.”
    https://www.youtube.com/user/sodalitium

    “Omelie dell'I•M•B•C a Ferrara.”
    https://www.facebook.com/OmelieIMBCFerrara/

    http://www.oratoriosantambrogiombc.it/




    «Don Floriano Abrahamowicz - Domus Marcel Lefebvre.
    https://www.youtube.com/user/florianoabrahamowicz/
    http://www.domusmarcellefebvre.it/
    Ogni giovedì alle ore 20.30 ha luogo la lettura in diretta di una o due questioni del Catechismo di San Pio X.
    http://www.domusmarcellefebvre.it/santa-messa-1.php
    La Santa Messa tutte le domeniche alle ore 10.30 a Paese, Treviso.»




    http://www.cmri.org/ital-index.html

    http://www.centrostudifederici.org/

    http://www.centrosangiorgio.com/

    http://www.crisinellachiesa.it/

    https://www.agerecontra.it/
    https://www.agerecontra.it/category/arai-daniele/
    https://www.facebook.com/Traditio.Verona.it/

    https://www.facebook.com/pietroferrari1973/
    "①Materia ②forma ③intenzione. I nuovi sacramenti sono validi? - don Floriano
    https://www.youtube.com/watch?v=RVzjgxzIhCI
    286 Catechismo San Pio X
    https://www.youtube.com/watch?v=7vkPNdoVW1o
    ITA - Don Cekada parla della Settimana Santa con Pio XII (SGGResources.org)
    https://www.youtube.com/watch?v=Q3QCIega8M0 "

    “Non Una Cum - Roman catholics sedevacantists.”
    https://www.facebook.com/romancatholicsnonunacum/

    https://www.facebook.com/fidecatholica/

    http://www.traditionalmass.org/

    https://novusordowatch.org/

    http://www.fathercekada.com/

    https://www.truerestoration.org/

    http://www.catholique-sedevacantiste.fr/




    Ligue Saint Amédée
    http://www.SaintAmedee.ch
    https://www.facebook.com/SaintAmedee/?fref=nf

    «Intransigeants sur la doctrine ; charitables dans l'évangélisation [Non Una Cum]. Pas de "motu proprio" chez nous : nous célebrons la sainte messe selon le missel de Saint Pie V, avant les changements liturgiques entamés dans les années 50.»

    “19 juillet 514 : décès du Pape Saint Symmaque à Rome.”

    “19 juillet 1943 : SS le Pape Pie XII vient bénir les Romains après le bombardement anglo-américain de Rome.”

    19 juillet : Saint Vincent de Paul, Prêtre, Fondateur d'Ordres (1576-1660) :: Ligue Saint Amédée
    “19 Juillet : Saint Vincent de Paul, Prêtre, Fondateur d'Ordres (1576-1660).”
    http://liguesaintamedee.ch/applicati...nt_de_paul.jpg








    www.sursumcorda.cloud
    https://www.facebook.com/CdpSursumCorda/?fref=nf

    “Carlo Di Pietro - Sursum Corda
    Preghiera al Santo del giorno.
    In nómine Patris
    et Fílii
    et Spíritus Sancti.
    Amen.

    Eterno Padre, intendo onorare le sante Vergini Giusta e Rufina, le quali, prese dal Preside Diogeniàno, prima furono tormentate collo stiramento sull’eculeo e lacerate con uncini, poi afflitte col carcere, colla fame e con vari tormenti; da ultimo Giùsta esalò lo spirito in carcere, mentre a Rufina, per la confessione del Signore, fu spezzata la testa. Vi rendo grazie per tutte le grazie che Voi avete loro elargito. Vi prego di accrescere la grazia nella mia anima per i meriti di queste sante Martiri, ed a loro affido la fine della mia vita tramite questa speciale preghiera, così che per virtù della Vostra bontà e promessa, le sante Vergini Giusta e Rufina possano essere mie avvocate e provvedere tutto ciò che è necessario in quell'ora. Così sia.”

    «"Pastor Angelicus et Defensor Civitatis. Il 19 luglio 1943 l'aviazione anglo-americana colpì vigliaccamente Roma, la Città Santa del Cattolicesimo.
    Nel corso dei bombardamenti furono uccise tremila persone e distrutti numerosi edifici, tra cui la Basilica di San Lorenzo al Verano. Il Papa Pio XII si precipitò tra la popolazione sconvolta per portare la sua benedizione (col conforto della fede) e pregare per le anime delle vittime."
    Dalla bacheca di don Ugo Carandino.»
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...3a&oe=5BD35751








    https://it.wikipedia.org/wiki/Papa_Simmaco
    "La memoria liturgica di san Simmaco ricorre il 19 luglio.
    Dal Martirologio Romano (ed 2004):
    «19 luglio - A Roma presso san Pietro, san Simmaco, Papa, che, dopo avere a lungo sofferto per il fanatismo degli scismatici, morì infine confessore della fede.»"
    https://upload.wikimedia.org/wikiped..._Symmachus.jpg









    19 luglio
    http://www.preghiereperlafamiglia.it.../19-luglio.htm
    “LA SPOSA DEL SANGUE: LA SANTA CHIESA.
    19° GIORNO
    MEDITAZIONE

    L'Opera di Gesù Cristo non poteva morire con lui. Il suo Sangue doveva continuare a scorrere nelle anime, attraverso i sacramenti. Il Vangelo doveva essere trasmesso a milioni di uomini e la verità difesa dai nemici di ogni tempo. Era perciò necessaria la Chiesa, una santa e universale, che potesse compiere questa missione di salvezza. Gesù la fondò su Pietro, roccia inespugnabile, ma la fece sgorgare dal suo Cuore tratto. «Quel Sangue che esce dal Cuore di Cristo, dice S. Ambrogio, è prezioso, perché ci dona la Chiesa». E S. Gregorio: «La Chiesa fu fondata col Sangue, crebbe col Sangue, fu nutrita col Sangue, il suo fine sarà dunque il Sangue!» Perciò, conclude S. Caterina: «Il Sangue di Cristo è il tesoro della Chiesa». Il Sangue di Gesù,dunque, anima tutta la Chiesa, perché da esso riceve i mezzi per la propria santificazione. La Chiesa non ne è soltanto la conservatrice eterna, ma la dispensiera, avendo avuto da Cristo il mandato di farlo scorrere per la salute di tutte le anime. Ella è la sposa del Sangue di Cristo e la Madre universale di tutti i redenti. Per lei non vi è distinzione di razze, di ceti e persone; tutti i suoi figli ricevono lo stesso battesimo, siedono alla stessa Mensa Eucaristica, ricevono la medesima Grazia nei sacramenti e sono oggetto delle sue materne premure. Eppure quante persecuzioni contro questa Madre santa e generosa! Quante volte noi pure ci siamo vergognati di dichiararci suoi figli, quante volte ci siamo rifiùtati di obbedire alle sue leggi! Amiamo la Chiesa, come un buon figliuolo ama la madre, perché fuori di essa non vi può essere salvezza.
    ESEMPIO
    Un campione di eroica fedeltà alla Chiesa e al Papa fu S. Gaspare del Bufalo. Nel luglio del 1809, Napoleone, dopo aver occupato Roma, fece arrestare e trascinare in esilio Pio VII. Ai cardinali, vescovi, e sacerdoti fu imposto un giuramento di fedeltà all'imperatore. Quando Gaspare, da poco più di un anno sacerdote, fu chiamato dal magistrato e invitato a giurare, rispose con fermezza: «Non posso, non debbo, non voglio!». Né valsero le lusinghe più blande e le più terribili minacce. Le conseguenze di tanto coraggio furono l'esilio a Piacenza e le carceri a Bologna, in S. Giovanni in Monte, a Imola e a Lugo di Romagna. Le sofferenze e le privazioni subìte in quei luoghi di pena furono così gravi che lo condussero sull'orlo della tomba. Ma anche in quelle condizioni egli rimase irremovibile ogni qualvolta gli si ingiungeva di mancare di fedeltà al papa. Imitiamolo anche noi in tanta fortezza cristiana! Le persecuzioni più violente non sono riuscite e non riusciranno mai a distruggere la Chiesa, né a interrompere una serie così gloriosa e santa di pontefici. Il Papa è il Vicario di Cristo, il Successore di Pietro, il Maestro di verità.
    Fioretto. - Non vergognarti di appartenere alla Chiesa di Gesù Cristo e difendila, quando sentirai calunniarla.
    Giaculatoria. - Eterno Padre, vi offro il Sangue Preziosissimo di Gesù Cristo, per la propagazione della Chiesa, per il Sommo Pontefice, per i Vescovi, i Sacerdoti, i religiosi e la santificazione del popolo di Dio.”

    “19° giorno: La Sposa del Sangue. La santa Chiesa.”
    19° giorno: La Sposa del Sangue. La santa Chiesa
    http://www.stellamatutina.eu/19-giug...-santa-chiesa/





    Radio Spada | Radio Spada ? Tagliente ma puntuale
    http://www.radiospada.org
    Edizioni Radio Spada - Home
    http://www.edizioniradiospada.com
    https://www.facebook.com/radiospadasocial/?fref=nf


    “19 luglio 2018: San Vincenzo de Paoli, confessore [1581 Ranquine (Guascogna, Francia) +1660 Parigi]
    Canonizzato infallibilmente nel 1737 da Papa Clemente XII.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...61&oe=5BC86253





    “19 luglio 1943: La Santità di Nostro Signore, Papa Pio XII, Defensor civitatis, si reca alle rovine della basilica di San Lorenzo, bombardata dagli anglo-americani.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...0f&oe=5BD1A0D1





    "Il Tuo Volto, Signore, io cerco.
    Stampa formato A4 su cartoncino, 3€ oppure gratis con un ordine di almeno 20€ su Edizioni Radio Spada - Home "
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...fe&oe=5BE6BA76








    AVE MARIA!!!
    PREZIOSISSIMO SANGUE DI NOSTRO SIGNOR GESÙ CRISTO, MISERERE NOBIS!!!
    Luca, Sursum Corda - Habemus Ad Dominum!!!
    ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
    «Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen.»

    SURSUM CORDA - HABEMUS AD DOMINUM!!! A.M.D.G.!!!

 

 
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