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Discussione: Texas

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    Predefinito Texas



    Il Texas riscrive i libri di storia

    Il revisionismo made in Texas

    di Michele Paris

    Martedì 9 marzo, nel corso di un’audizione al Senato degli Stati Uniti, un prestigioso funzionario dell’OCSE richiamava l’attenzione sul pessimo stato complessivo dell’educazione superiore americana. Secondo Andreas Schleicher, ritenuto uno dei massimi esperti mondiali sui sistemi scolastici dei paesi avanzati, quello d’oltreoceano, autentico fondamento della superiorità americana dal secondo dopoguerra, appare ormai inesorabilmente superato da quelli di altri paesi occidentali. Pochi giorni più tardi, quasi a testimoniare l’inevitabile declino di un sistema all’avanguardia, la Commissione Scolastica del Texas approvava a larga maggioranza una serie di modifiche al curriculum studentesco dello Stato, riscrivendo di fatto parte della storia degli USA per meglio farla aderire ai presunti valori conservatori e cristiani che ne hanno permeato la creazione e la sua storia.

    Con l’estrema destra già sulle barricate per contrastare un’amministrazione Obama che starebbe portando gli Stati Uniti verso il socialismo, i responsabili dei programmi scolastici nel secondo stato più popoloso del paese hanno pensato bene di correggere una volta per tutte quelli che loro stessi descrivono come i “pregiudizi liberal” di storici e insegnanti. Così, al termine di un’accesa discussione interna, ai dieci membri repubblicani del Texas Board of Education si è aggiunto uno dei cinque rappresentanti democratici eletti nella commissione statale per approvare oltre 160 modifiche ai programmi scolastici tradizionali. Senza consultare un solo storico, sociologo o economista sugli argomenti da “rivedere” la commissione ha varato interventi che cambieranno in maniera pesante i contenuti di tutti e tre questi ambiti di studio nel prossimo decennio.

    I membri della commissione scolastica texana - nessuno dei quali storico o esperto in una delle materie affrontate - si erano resi protagonisti nel recente passato per un’altra battaglia ideologica che aveva avuto una qualche eco nel resto del paese, quella legata all’opportunità dell’insegnamento dell’evoluzionismo. Le linee guida della nuova iniziativa sono state fortemente volute dai sette repubblicani più conservatori del Board e intendono sottolineare i principi cristiani a cui, a loro parere, si sarebbero ispirati i Padri Fondatori, oscurando il più possibile la separazione tra Stato e Chiesa che lo stesso Thomas Jefferson aveva così vigorosamente promosso.

    Proprio il terzo presidente degli Stati Uniti (1801-1809), principale autore della Dichiarazione d’Indipendenza e il più influente dei Padri Fondatori, è una delle vittime dei falchi dell’estrema destra texana. Mai amato dai conservatori per il suo appoggio alla separazione tra Stato e Chiesa e alla libertà di coscienza, Jefferson è stato rimosso dall’elenco di autori i cui scritti hanno maggiormente influenzato i movimenti rivoluzionari a cavallo tra il XVIII e il XIX secolo. Negando che la filosofia dell’Illuminismo sia stata l’unica ad aver ispirato queste rivoluzioni, al suo posto hanno trovato spazio altri pensatori, come San Tommaso e Calvino.

    La “Rinascita conservatrice” degli anni Ottanta e Novanta sarà inoltre argomento di studio, assieme, tra l’altro, alle gesta dell’attivista di destra e anti-femminista Phyllis Schalfly; al “Contratto con l’America”, che rappresentò la piattaforma politica repubblicana nelle elezioni di medio termine del 1994; alla produzione della Heritage Foundation, potente think tank conservatore di Washington legato a doppio filo con il Partito Repubblicano; al movimento cristiano-evangelico Moral Majority degli anni Ottanta e alla NRA, la principale lobby dei possessori di armi da fuoco.

    Nell’ambito del movimento per i diritti civili, la commissione ha approvato poi una modifica che, a fianco dell’approccio nonviolento del reverendo Martin Luther King, introduce lo studio delle Pantere Nere. Le vicende legate all’approvazione, a metà degli anni Sessanta, delle leggi sui diritti civili, dovrà essere vincolata all’analisi del voto espresso dai partiti rappresentati al Congresso, così da mettere in luce il voto favorevole del Partito Repubblicano nei confronti della desegregazione delle Forze Armate, del Civil Rights Act del 1964 e del Voting Rights Act del 1965.

    Gli studenti del Texas dovranno anche fare i conti con le “conseguenze negative” delle riforme sociali volute dal presidente Johnson e passate alla storia con il nome di Great Society. Tra gli altri emendamenti al programma scolastico, molti intendono evidenziare il carattere cristiano della storia americana, mentre altri sono stati adottati esplicitamente per mitigare i giudizi negativi nei confronti degli eccessi della destra nei passati decenni. La storia del maccartismo, ad esempio, dovrà essere controbilanciata dallo studio dei cosiddetti “Venona papers”, le trascrizioni delle comunicazioni tra l’Unione Sovietica e i suoi agenti negli USA che confermarono l’effettiva infiltrazione comunista in territorio americano.

    Nettamente bocciate sono state, al contrario, alcune modifiche volute dai membri democratici della commissione. Come quella che richiedeva lo studio delle ragioni che indussero i Padri Fondatori a proteggere la libertà religiosa in America, impedendo al governo di promuovere o sfavorire una religione rispetto ad un’altra. In compenso, sono state introdotte disposizioni che includeranno lo studio della Bibbia nel nuovo curriculum di studi sociali.

    L’integralismo conservatore non ha ovviamente risparmiato nemmeno l’economia e la sociologia. Nel primo caso, accanto ad Adam Smith, Marx e Keynes sono spuntanti i nomi di due paladini del neo-liberismo, Milton Friedman e l’austriaco Friedrich von Hayek. Contemporaneamente, il termine “capitalismo” verrà però sostituito da “sistema della libera impresa”, perché ormai connotato negativamente, secondo i promotori della modifica. In ambito sociologico, gli insegnamenti dovranno dare maggiore importanza alle responsabilità individuali nelle scelte relative alla sessualità, al suicidio, all’uso di droghe e ai disordini alimentari. La sociologia tradizionale, infatti, tenderebbe ad incolpare la società per qualsiasi comportamento anomalo.

    Ancora, secondo il programma attualmente in uso, gli studenti del Texas esaminavano i cambiamenti avvenuti a partire dagli anni Cinquanta riguardo ai ruoli tradizionali di uomini e donne nella società. Un elemento però troppo pericoloso per gli esponenti conservatori della commissione, i quali temevano che i testi così redatti finissero per promuovere la transessualità e le operazioni per il cambio di sesso.

    A testimonianza del livello di scrupolosità di un manipolo di integralisti impegnati a trasformare un programma scolastico in un manifesto politico per l’estrema destra, c’è infine una vicenda legata ad un’innocente lettura destinata alla scuola elementare. A gennaio, tale volume era stato rimosso dalla lista delle letture consigliate perché l’autore - Bill Martin jr. - era stato erroneamente identificato con un omonimo docente universitario che aveva scritto uno studio dal titolo “Marxismo etico: l’imperativo categorico della liberazione”. Una volta accertato che il trattato sul marxismo era stato pubblicato nel 2008 e che l’autore del volume per bambini era deceduto quattro anni prima, quest’ultimo è stato reintegrato nel programma.

    I provvedimenti della Commissione Scolastica del Texas rischiano ora di avere effetti al di fuori di questo stato. Con la crisi economica che sta attraversando la California, il Texas è diventato infatti il primo acquirente di testi scolastici degli Stati Uniti. Ai programmi del Texas, così, potrebbero guardare gli editori che forniscono contemporaneamente i testi anche ad altri stati. Le modifiche, in ogni caso, verranno ora sottoposte ad una analisi pubblica per i prossimi trenta giorni, dopodiché nel mese di maggio si terrà il voto per la definitiva approvazione.

    Vista la composizione della commissione, sostanziali modifiche appaiono improbabili. Una volta implementato, il nuovo programma servirà da modello per i testi scolastici da stampare e sarà in vigore per almeno dieci anni. Tra un anno, le case editrici interessate dovranno presentare alla commissione le bozze dei testi modificati per un’ulteriore approvazione. L’unica speranza è che l’elezione di alcuni nuovi membri, prevista nel corso del 2010, possa rimediare in qualche modo ad una così clamorosa manipolazione della storia americana.

    Il revisionismo made in Texas


    carlomartello
    Ultima modifica di carlomartello; 28-05-10 alle 11:52

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    Predefinito Rif: Texas

    Da Il Texas riscrive i libri di storia "Nazioni Unite anti-americane" - Repubblica.it
    Si spegne qualche luce, nelle aule scolastiche di un grande stato americano in rivolta contro l'età dei Lumi e della ragione, addirittura contro la propria storia. Reazionari e oscurantisti di tutto il mondo unitevi, perché dal cuore dell'America che conta e che tanto influenza la storia nazionale, dal Texas che ha partorito tre presidenti negli ultimi 50 anni, Johnson, Bush I e Bush II, è partita la grande contro-rivoluzione culturale che imporrà a insegnanti e scolari il grande balzo revisionista all'indietro.
    Il nuovo curriculum di storia e di scienze sociali dall'asilo ai licei dovrà, per i prossimi 10 anni, riesumare in gloria il senatore alcolista Joe McCarthy cacciatore di spettri comunisti, e seppellire quel pericoloso liberale di Thomas Jefferson; negare la separazione di Stato e Chiesa;
    Un tornado di follia passatista e a tratti ridicolmente ideologico, come tendono a essere tutte le ideologie revisioniste
    Persino l'ex ministro dell'Istruzione con George W Bush, Rod Paige, certamente non progressista, aveva tentato di opporsi
    Il fatto che tra i 39 firmatari della Costituzione abbondassero semmai fieri massoni come George Washington o "deisti" assai poco cristiani, o che tanto l'Indipendenza americana debba all'odiato illuminismo francese nella versione girondina e federalista, non ha turbato i repubblicani decisi al lavaggio dei piccoli cervelli nelle scuole.
    Il prossimo passaggio nel "neo-polpottismo rieducativo" di una secessione culturale, in attesa di quella politica spesso accarezzata, sarà naturalmente il creazionismo, cioè il ritorno alla spiegazione rigorosamente biblica della natura e Darwin sarà il prossimo eretico esiliato. Proprio mentre la scienza smonta e rimonta gli ingranaggi e i motori della vita, il più grande stato americano a sud del Canada viaggia in direzione opposta e punta sulla scuola, I grandi cambiamenti della società americana, i progressi materiali, culturali e sociali che l'hanno resa, come disse Reagan usando un'espressione mistica "la città luminosa sulla collina", sono sempre partiti dalla scuola, l'incubatrice del futuro: da lì comincerà la Grande Marcia all'Indietro. Il futuro per i bambini del Texas è divenuto se non più oscuro, certamente più oscurantista.
    Il raglio del progressista. Complimenti a Repubblica.


    carlomartello
    Ultima modifica di carlomartello; 30-06-10 alle 23:14

 

 

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