Milano, rom uccise un vigile: è fuori dopo 5 anni di carcere
Dopo 5 anni di carcere Remi Nikolic ottiene l'affidamento in prova ai servizi sociali. Nel 2012 aveva travolto e ucciso un vigile a bordo di un suv. Lega e FI: "La vita di un servitore dello Stato vale così poco?"
Sergio Rame - Mer, 12/07/2017 - 137
Cinque anni di carcere ed è già fuori. Eppure nel gennaio 2012, quando non aveva ancora 18 anni, Remi Nikolic a bordo di un suv aveva travolto e brutalmente ammazzato l'agente di polizia locale Niccolò Savarino.
Una barbara esecuzione che si era consumata a Milano e che si era, poi, trascinata fino all'Ungheria dove il rome era stato poi arrestato. Oggi il nomade ha ottenuto l'affidamento in prova ai servizi sociali, dopo appena cinque anni e mezzo di carcere minorile. A deciderlo è stato il tribunale per i minorenni di Milano accogliendo l'istanza dell'avvocato David Russo.
Nikolic, che oggi ha 23 anni, era stato condannato in via definitiva per omicidio volontario a 9 anni e 8 mesi. Ne ha trascorsi 5 anni e mezzo al carcere minorile Cesare Beccaria di Milano. Poco più della metà. E, adesso, è stato affidato in prova ai servizi sociali. "Questo fatto potrebbe - scrive il Collegio del Tribunale per i minorenni di Milano, presieduto da Emanuela Gorra - rivelarsi utile per favorire il processo di integrazione sociale del condannato e nel contempo impedire la commissione di ulteriori reati". A detta del Collegio del Tribunale per i minorenni di Milano il rom 23enne avrebbe dimostrato la volontà di "volersi distanziare dallo stile di vita del contesto familiare che in passato aveva fatto proprio e di voler effettuare in modo non strumentale scelte tali da esprimere la sua volontà di cambiamento".
Per avvalorare la decisione presa oggi, i giudici meneghini hanno voluto segnalare varie attività condotte dal nomade nei cinque anni e mezzo di carcere minorile, tra cui la collaborazione con una compagnia teatrale. "È vergognoso che sia stato scarcerato", tuona il deputato leghista Paolo Grimoldi. Che poi si chiede: "La vita di un uomo, la vita di un servitore dello Stato ucciso mentre faceva il suo dovere per tutti noi cittadini, vale così poco? Vale solo cinque anni?". Per l'esponente del Carroccio questa decisione, oltre a rimettere in libertà un assassino, invia "l'ennesimo messaggio sbagliato" ovvero che "in Italia si può fare tutto, rubare o delinquere, tanto in galera non si va mai, come dimostrano tutte le ladre autrici di scippi o borseggi che restano sempre impunite, o anche uccidere, tanto al massimo ti fai cinque anni, alla faccia di chi è crepato per colpa tua".
Anche Silvia Sardone, consigliere comunale di Forza Italia, si è scagliata contro il Tribunale per i minorenni di Milano. "Già la sentenza era stata vergognosa, condannando Nikolic a soli 9 anni e 8 mesi ma ora questa scarcerazione è un ennesimo duro colpo per la famiglia Savarino - tuona - con che coraggio possiamo parlare di giustizia in questo caso? La vita umana sembra non valere nulla per alcuni giudici e l'impunità per reati gravissimi rischia di essere una costante e non un'eccezione".
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Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
Tacito, Agricola, 30/32.
Il male è diffuso in tutta europa, ci si libera di quello che si è per indossare i panni dell'uomo che si presuma sia civilizzato, in realtà solo un'animale d'allevamento in mano ai poteri forti .
Quando si accetta il diverso , si toglie il posto ad un proprio simile ed alla verità , perché appunto dire che tutti gli uomini sono uguali , le etnia uguali è menzogna .
Un terribile veleno per l'anima.
Il Silenzio per sua natura è perfetto , ogni discorso, per sua natura , è perfettibile .
"Io stuprata dai rom ho scritto alla Boldrini, non mi ha risposto"
Una ragazza racconta il suo calvario dopo essere stata stuprata da due rom: "Ho chiesto aiuto alle istituzioni, nessuna risposta da Raggi e Boldrini"
Franco Grilli
"Non mi ha mai risposto". Un'accusa diretta senza giri di parole. B.K. ha vissuto lo stesso incubo delle due ragazze stuprate e legate da due rom a Roma.
Pure lei a maggio scorso, a 25 anni è stata violentata da due nomadi. Adesso si sfoga e tira in mezzo anche Laura Boldrini a cui avrebbe scritto più volte senza ricevere una risposta per chiedere più severe per chi commette questo tipo di violenze: "Eppure ci contavo, chi più di lei, una donna al vertice delle istituzioni, avrebbe potuto cogliere il grido d'allarme di un'altra donna? Niente, così come non mi ha degnata di un cenno il sindaco Virginia Raggi. Non so nemmeno quante volte le ho scritto".
Poi racconta il suo incubo: "Tanta tristezza, impotenza, schifo. Si può dire schifo? Quando toccò a me, quando riuscii a scappare da quell'inferno nel quale mi avevano segregata, intrapresi una battaglia al fianco di mio padre per mobilitare il quartiere e le coscienze. Per chiedere a tutti di reagire contro il degrado che favorisce situazioni simili". Ma il suo calvario è prseguito anche nelle aule di tribunale davanti agli avvocati dei due rom che l'hanno violentata: "Ci misi la mia faccia, ricacciandomi indietro lacrime versate cercando di far pace con la notte. Non ho ottenuto niente, solo giudizi affrettati, qualche risatina. L'avvocato di uno dei due vermiche mi hanno violentata, in aula, mi ha fatto domande sulla mia vita sessuale. Come fossi stata io la responsabile di ciò che avevo subito". Di questa ragazza resta il suo grido di dolore che però a quanto pare nessuno ha voluto ascoltare...
http://www.ilgiornale.it/news/cronac...o-1459573.html
Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
Tacito, Agricola, 30/32.
Avrebbe SICURAMENTE risposto se le avessero scritto i rom, magari per lamentarsi che la ragazza non era stata consenziente.
Se il popolo permetterà alle banche private di controllare l’emissione della valuta, con l’inflazione, la deflazione e le corporazioni che cresceranno intorno, lo priveranno di ogni proprietà, finché i figli si sveglieranno senza casa.
Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
Tacito, Agricola, 30/32.
Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
Tacito, Agricola, 30/32.
Vedo che l'essere antirazzista delle società democratiche sembra andare di pari passo con il suo degrado morale , che curiosa coincidenza .
Il Silenzio per sua natura è perfetto , ogni discorso, per sua natura , è perfettibile .
Una è la conseguenza diretta dell'altra.
Se il popolo permetterà alle banche private di controllare l’emissione della valuta, con l’inflazione, la deflazione e le corporazioni che cresceranno intorno, lo priveranno di ogni proprietà, finché i figli si sveglieranno senza casa.