Avevo forse 30 anni, e quell'incontro mi è costato soldi, per me molti, e la segnalazione sul Certificato di Buona Condotta, che una volta si usava.
Tutto è nato all'uscita di una sala da ballo appena fuori Milano. Era circa la una di notte, alla chiusura (a quel tempo non si andava oltre quell'ora con i locali) e io ero con una ragzza del luogo. Stiamo salendo in macchina per accompagnarla a casa sua e io tornare a Milano, quando arriva una ragazza, amica di quella che era con me, piangente "vieni, vieni, quello stronzo del suo ex sta picchiando X(diciamo maria, per fare un nome). La ragazza che era con me mi prende per mano, vieni dai vieni, e ci troviamo davanti a una ragazza che piange, con un labbro che sanguinava, e un giovane che la strattonava. L'aveva menata, e nemmeno adagio. Era un tizio di 28 anni di quelle parti e lei era stata la sua ragazza, un tempo. La ragazza che era con me va da quella che piange, e il tizio la prende per un braccio e la butta indietro, che quasi cade. Mi sono sentito obbligato a intervenire "perchè non picchi me, stronzo" e non avevo nemmeno finito la frase che quello mi aveva già tirato un calcio verso le zone proibite di un maschio, che se mi prende bene sto ancora là per terra a lamentarmi.
Io non avrei voluto dargli quel cazzotto proprio sul naso, fra l'altro non c'era nemmeno la categoria: io 1.90 pesavo 80 chili (allora, oggi 94) lui dieci centimetri meno: naso fratturato, labbro rotto, dente perso) e da lì è cominciata un'avventura che tra tribunali e avvocati è durata DIECI ANNI.
Ma non mi sono pentito, perchè per me chi picchia una donna è solo un vigliacco, un essere nemmeno degno di essere chiamato uomo, e quel coglione che ha attentato alle mie divinità maschili era un uomo di merda, un vigliacco.
Sono con tutte le donne che hanno manifestato oggi nelle città contro la violenza maschile