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Discussione: Adelphopoiesis

  1. #1
    Fede speranza amore
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    Predefinito Adelphopoiesis

    Vorrei un vostro parere sul rito di affratellamento :mmm:

    "Il rito della Fratellanza Spirituale"

    Il Rito dell'Adelphopoiesis è una Celebrazione della Chiesa Ortodossa orientale molto antica, Boswell fa notare l'assenza di un rito equivalente nella Chiesa Cattolica, tuttavia lo storico Alan Bray nel suo libro The friend, fornisce un testo latino con relativa traduzione di una cerimonia croata simile, intitolata Ordo ad fratres faciendum. La sua forma attuale risale tra il quarto e il nono secolo dC. Questa Celebrazione è tratta da un Euchologion di Jacobus Goar, che è stato stampato nel 1647 e riveduto nel 1730. L'edizione è presente in molte biblioteche di teologia. Con l'aumento delle idee e delle influenze occidentali negli ultimi secoli, questo Rito ha cessato di essere ampiamente praticato ed è stato in larga misura dimenticato o ignorato tranne che in zone isolate, in particolare l'Albania e in altri settori nei Balcani, dove fiorì in tutto il XIX secolo e fino almeno al 1991. Sia gli uomini che le donne sono stati uniti con questo rito o similari. Oggi, questo rito è praticato nella Chiesa Ortodossa a Elbasan, nel centro di Albania, e in alcune Chiese Ortodosse negli Stati Uniti (mentre la maggior parte delle Chiese Ortodosse respingono con forza il rito). Vi sono altri manoscritti del presente rito disponibili in russo; John Boswell ha esaminato circa 100 manoscritti di adelphopoiia.

    Questa Celebrazione è chiamata "Fratellanza spirituale", perché l'unione tra due persone dello stesso sesso "fratelli spirituali", non è come una relazione o un legame di sangue, ma un'unione Spirituale, e anche per distinguerlo dal rito di "sangue-fratellanza" praticato in secoli passati, proibito dalla Chiesa di quel tempo. Nella Celebrazione, i Santi martiri Sergio e Bacco sono invocati, perchè sono stati uniti nella fratellanza spirituale "non vincolato dalla legge di natura, ma sull'esempio di fede nello Spirito Santo". Questi santi sono stati torturati e martirizzati nel terzo secolo dC, quando hanno rifiutato di adorare l'imperatore come un dio. Nella loro biografia scritta da Simeone Metafraste (Patrologia Graeca, Vol. 115, pp. 1005-1032) sono descritti come dolci compagni e amanti gli uni agli altri.

    Questo Rito è incorporato nella Divina Liturgia. Si inizia con la abituale benedizione e la preghiera di una litania. Durante il Grande Litania, sono aggiunte alle consuete petizioni delle preghiere per la coppia per essere uniti nella fratellanza spirituale. Dopo la prima Antifona, si prega per la coppia, al termine del quale entrambi baciano il Libro del Vangelo. Dopo il Sacerdote canta un inno, la Liturgia continua a "Abbi pietà di noi, o Dio, ..". Conti del l'uso di questo rito (come ad esempio Naecke, Jahrbuch fuer Zwischenstufen_ 9 (1908),. 328) confermano che i "Fratelli Spirituali" ricevevano la Santa Comunione insieme, formando in tal modo un vincolo, un unione sacramentale. Tuttavia, Goar cita in una nota a piè di pagina che in alcuni manoscritti, la coppia è solo benedetta con l'acqua santa.

    SACERDOTE: Benedetto il regno del Padre, del Figlio e del
    Santo Spirito, ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amìn

    Santo Dio, Santo forte, Santo immortale, abbi pietà di noi. (3 volte).

    Gloria al Padre, al Figlio e al Santo Spirito, ora e sempre
    e nei secoli dei secoli. Amìn.

    TUTTI: Santissima Trinità, abbi pietà di noi.
    Signore, perdona i nostri peccati.
    Maestro, perdona le nostre trasgressioni.
    Santo, visita e guarisci le nostre infermità per il tuo nome.

    Signore, abbi pietà. Signore, abbi pietà. Signore, abbi pietà.

    Gloria al Padre, al Figlio e al Santo Spirito, ora e sempre
    e nei secoli dei secoli. Amìn.

    Padre nostro, che sei nei cieli... ma liberaci dal maligno. Perchè tuo è il regno,
    la potenza e la gloria del Padre, del Figlio e del Santo
    Spirito, ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amìn.

    (Dopo questo, il sacerdote dice il Troparion.)
    Salva, o Signore, i tuoi servi, e benedici la tua eredità.

    (E i due che stanno per essere uniti in fraterna unione
    mettono le loro mani sul libro del santo Vangelo, che è stato
    preparato e messo sul tavolo. tenendo nelle loro mani delle
    candele accese.)

    (Il Sacerdote dice la seguente preghiera, in modo che sia sentito da tutti:
    Salva, o Signore i tuoi servi... Seguito dal Troparion del giorno)

    Gloria al Padre, al Figlio e al Santo Spirito.
    Santi Apostoli, intercedete presso Dio misericordioso di concedere alle nostre anime
    il perdono dei peccati.
    Ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amìn.

    Attraverso l'intercessioni, o Signore, di tutti i Santi, della
    Theotokos, donaci la tua pace e la tua misericordia scenda su di noi, o solo
    misericordioso.

    La grande Litania.
    (Le risposte del "Signore, abbi pietà" sono comprese)

    In pace preghiamo il Signore.
    Per la pace che viene dall'alto, e per la salvezza delle nostre anime,
    preghiamo il Signore.
    Per la pace del mondo intero, per il benessere delle sante
    chiese di Dio, e l'unione di tutti, preghiamo il
    Signore.
    Per questa santa casa, e per coloro che entrano con fede,
    riverenza e timore di Dio, preghiamo il Signore.
    Per il nostro Arcivescovo, l'onorevole sacerdozio, i diaconato in
    Cristo, e tutti i sacerdoti e laici, preghiamo il Signore.
    Per i servi di Dio che si accingono a essere benedetti dal Signore, e per il loro amore (agapesis) in Dio, preghiamo il Signore.
    Che possa essere data piena conoscenza dell'unità apostolica,
    Preghiamo il Signore.
    Che possa essere concessa una fede costante, un amore perfetto,
    Preghiamo il Signore.
    Che possono essere considerati degni di gloria in onore della Croce,
    preghiamo il Signore.
    Che possono essere preservati da tutti i pericoli, afflizioni, calamità,
    preghiamo il Signore.
    Aiutaci, salvarci, abbi pietà di noi e custodiscici, o Dio, con la tua
    grazia.
    TUTTI: Amìn.

    SACERDOTE: Facendo memoria dalla nostra tutta-santa, immacolata,
    benedetta, gloriosa Theotokos e sempre vergine Maria, con
    tutti i Santi, raccomandiamo noi stessi e gli uni gli altri, e tutta
    la nostra vita a Cristo, nostro Dio.
    TUTTI: A te, Signore.

    SACERDOTE (sottovoce): O Signore, nostro Dio, la cui gloria è incomprensibile, la cui misericordia è infinita, e il cui amore verso il genere umano è ineffabile; nella tua grande compassione poni il tuo sguardo su di loro, O Maestro, e su questa
    Santa Casa, e quelli che pregano con noi, la tua grande
    misericordia e compassione.

    SACERDOTE (ad alta voce): Oggi vi è dovuta tutta la gloria, l'onore, e il culto;
    Padre, Figlio e Santo Spirito, ora e sempre e nei secoli dei secoli.
    TUTTI: Amìn.

    SACERDOTE: Preghiamo il Signore. TUTTI: Signore, abbi pietà

    Signore nostro Dio, che hai concesso ogni cosa per la salvezza, e che hai comandato di amarci gli uni gli altri e di perdonare ogni
    trasgressiono; ora Tu stesso, Mastro e amante degli uomini,
    a questi tuoi servi che si sono amati reciprocamente di un amore spirituale, e che sono nel tuo tempio santo, di essere benedetti da Te,
    e concedi loro una fede costante, un amore perfetto. E come tu hai
    dato ai tuoi santi discepoli La tua pace, anche ora esaudisci tutte le
    preghiere per la salvezza e la vita eterna. Poichè tu sei Dio misericordioso e
    amante degli uomini, e a te rendiamo gloria, Padre, Figlio
    e Santo Spirito.

    SACERDOTE: Preghiamo il Signore. TUTTI: Signore, abbi pietà.

    Signore nostro Dio,
    onnipotente, che hai fatto il cielo, la terra e il mare, che hai
    fatto l'uomo a tua immagine e somiglianza, che hai benedetto i tuo santi martiri Sergio e Bacco diventati
    fratelli, non vincolati dalla legge di natura, ma con l'esempio di fede
    dello Spirito Santo; Maestro, fai scendere il tuo Santo Spirito su questi
    Tuoi servi venuti in questo tempio per essere benedetti.
    Concedi loro una fede costante, un amore perfetto, e che essi possano
    essere senza odio ne scandalo tutti i giorni della loro vita. Attraverso
    le preghiere della Tua Madre Immacolata e di tutti i Santi. Perchè
    tuo è il regno, la potenza e la gloria del Padre, del Figlio e del Santo Spirito, ora e sempre, e nei secoli dei secoli.

    (Sulla tavola al centro della chiesa, viene
    deposto il santo Vangelo che viene da entrambi baciato)

    Allora il Sacerdote canta:Uniti nell'amore degli apostoli aderite nel pregare il Maestro di tutti; uniti a Cristo a portare con i vostri bei piedi l'annuncio della buona novella della pace a tutti.

    SACERDOTE: Abbi pietà di noi, o Dio.

    (E continua la Liturgia.)
    "Non c'è amore più grande di chi dona la vita per gli amici" (Gv 15,13)

  2. #2
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    Predefinito

    L'adelphopoiesis (dal greωco ἀδελφοποίησις, parola composta da ἀδελφός (adelphós), "fratello" o più propriamente "di un solo utero", e ποιέω (poieo), "fare"), era una cerimonia di affratellamento praticata da varie Chiese cristiane per creare una parentela spirituale fra due persone dello stesso sesso, solitamente di due uomini. Il rito fu praticato principalmente dalla Chiesa cristiana ortodossa.

    Lo storico John Boswell nel suo libro Same-sex unions in pre-modern Europe, pubblicato anche con il titolo The marriage of likeness, fornisce testi e traduzioni di alcune versioni di adelphopoiesis in greco e soltanto traduzioni per un certo numero di versioni slave.

    Boswell fa notare l'assenza di un rito equivalente nella Chiesa cattolica, tuttavia lo storico Alan Bray nel suo libro The friend, fornisce un testo latino con relativa traduzione di una cerimonia croata simile, intitolata Ordo ad fratres faciendum.
    Indice
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    Scopo della cerimonia

    Lo scopo dell'adelphopoiesis è controverso. Boswell sostiene che servisse a celebrare unioni sentimentali tra due uomini, precorrendo il matrimonio omosessuale. Altri, come Brent Shaw, sostengono che fosse più simile ad una "fratellanza di sangue" senza connotazione sessuale.

    Secondo versioni alternative[1][2] questo rito sarebbe stato utilizzato per molti scopi, ad esempio per concludere un patto permanente tra i leader di due nazioni o tra "fratelli religiosi", come sostituto della "fratellanza di sangue", proibita dalla Chiesa del tempo.
    Controversie [modifica]
    I martiri cristiani del quarto secolo Santi Sergio e Bacco, che secondo John Boswell furono uniti tramite il rituale dell'adelphopoiesis.

    Il rito è di per sé abbastanza anodino: può essere assimilato ai vari altri riti di acquisizione di parentela (fratellanza di sangue, comparaggio, adozione, padrinato) al di fuori del matrimonio, presenti in numerosissime società di tutti i tempi.

    In società familistiche come quelle del passato, le alleanze tra gruppi o individui avvenivano infatti o attraverso il matrimonio, o attraverso questo tipo di riti, che davano luogo non a una generica "solidarietà", bensì a diritti e doveri reciproci socialmente riconosciuti e in molti casi anche regolati per legge.

    In altre parole, due uomini "affratellati" avevano l'uno verso l'altro i doveri di due veri fratelli (ad esempio al mantenimento in caso di mancanza di mezzi) o non potevano sposare l'uno la sorella dell'altro senza commettere un incesto. In effetti, lo scopo di tali cerimonie era esattamente questo: creare una serie di diritti e doveri reciproci fra persone che non potessero utilizzare i normali legami di parentela di sangue previsti dalla società del passato.

    Ciò che ha reso infuocato il dibattito sulla riscoperta di questo rito (di per sé banale) da parte di John Boswell è stato quindi non il suo carattere, bensì la scelta di Boswell d'inserire il suo libro nell'ambito del nascente (all'epoca: 1994) dibattito relativo al riconoscimento giuridico delle coppie dello stesso sesso.

    È da rilevare peraltro che lo stesso Boswell (pp. 298-299) rifiuta che "adelphopoiesis" possa essere propriamente tradotto con "matrimonio omosessuale", screditando questa definizione come "tendenziosamente deviata". Ciò tuttavia non ha impedito che alcuni attivisti di gruppi religiosi gay (specie statunitensi) abbiano sostenuto che il libro di Boswell dimostrava che una forma di matrimonio gay era stata approvata dalle Chiese cristiane del passato.

    Di questo fraintendimento non è comunque del tutto incolpevole lo stesso Boswell, che sostenne nel suo libro che "affratellare" fosse una traduzione letterale anacronistica, e propose "unione omosessuale" come interpretazione preferibile. Da qui a sostenere che l'adelphopoiesis fosse, se non un matrimonio, per lo meno una specie di "PACS" ante litteram, il passo era breve.
    Critiche [modifica]

    La storicità dell'interpretazione che Boswell dà dell'adelphopoiesis è contestata dalla Chiesa greco-ortodossa, che la considera invece un rito di adozione familiare, come indicherebbe l'interpretazione alla lettera del termine ("fare fratello").[3]

    In seguito all'aspra contestazione della sua interpretazione dei fatti, è stata addirittura messa in dubbio dai detrattori la competenza ed erudizione di Boswell nel campo.[4]

    La polemica non è in effetti riuscita a mantenersi nell'àmbito della discussione storico-accademica né da una parte né dall'altra.

    * Da un lato un piccolo ma attivo gruppo di cattolici e greco-ortodossi gay ha salutato lo studio di Boswell come un fondamento storico e teologico della battaglia per un riconoscimento anche religioso delle unioni fra persone dello stesso sesso. In particolare, a seguito della pubblicazione del libro di Boswell, un gruppo piccolo ma molto attivo di cattolici e greco-ortodossi gay ha per così dire "adottato" i santi Sergio e Bacco come precursori e "protettori" delle coppie dello stesso sesso, popolarizzando questa idea anche al di fuori della propria cerchia immediata.
    * Dall'altro, alcuni critici di Boswell (che in qualche caso hanno agito più a difesa di una ortodossia religiosa che di una particolare metodologia della ricerca storica) sono stati troppo rapidi nell'escludere a priori che fra le molte motivazioni che possono avere spinto coppie del passato a legarsi con questo vincolo ci possa essere stata anche una motivazione affettiva. Eppure proprio la ricerca storica mostra come, nei secoli, le persone omosessuali hanno usato qualsiasi spiraglio concesso dalla società (amor socratico, amicizia Romantica, cameratismo...), per rivestire di panni socialmente accettabili le loro relazioni.

    Dopo la morte di Boswell, comunque, la polemica si è andata progressivamente attenuando, come pure l'interesse per una cerimonia religiosa del passato il cui fascino "esotico" è diminuito man mano che il cambiamento delle leggi rendeva possibili, in molte nazioni, cerimonie civili ben più significative.

    Sostanzialmente, dopo la morte di Boswell il dibattito sull'adelphopoiesis non è stato più proseguito al di fuori delle cerchie di "gay credenti" sopra ricordate, e quindi anche la corrispondente polemistica di parte avversa è andata progressivamente scemando. Va peraltro ricordato che il libro di Boswell rimane tuttora popolare come uno dei fondamenti delle "benedizioni di amicizia" fra persone dello stesso sesso celebrate da alcuni gruppi religiosi anglosassoni di estrazione protestante.
    "Non c'è amore più grande di chi dona la vita per gli amici" (Gv 15,13)

  3. #3
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    Predefinito Rif: Adelphopoiesis

    e che vuoi che ne pensiamo? se trattasi di una forma di unione omosessuale come ipotizzato nell'articolo è una cosa da rigettare e disprezzare: solo l'uomo e la donna sono fatti anatomicamente per stare insieme, e anche spiritualmente in senso amoroso, non due persone dello stesso sesso. Se è una forma di amicizia estrema non vedo che c'entra con la dottrina, queste sono cose che non ha senso regolare tramite la dottrina, sono fatti privati che riguardano le persone che decidono di stipulare il patto di amicizia speciale.

    si sa che l'omosessualità e le relazioni omosessuali esistono dall'alba dei tempi, come ogni altra sorta di depravazione: se lo scopo dell'articolo è quello di dire che nel passato esistevano le relazioni omosessuali ha scoperto l'acqua calda.
    Ultima modifica di QUINTO; 28-08-10 alle 12:02
    Diciamo basta alla sinistra dei colpi di Stato e delle menzogne!

  4. #4
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    Predefinito Rif: Adelphopoiesis

    Citazione Originariamente Scritto da QUINTO Visualizza Messaggio
    e che vuoi che ne pensiamo? se trattasi di una forma di unione omosessuale come ipotizzato nell'articolo è una cosa da rigettare e disprezzare: solo l'uomo e la donna sono fatti anatomicamente per stare insieme, e anche spiritualmente in senso amoroso, non due persone dello stesso sesso. Se è una forma di amicizia estrema non vedo che c'entra con la dottrina, queste sono cose che non ha senso regolare tramite la dottrina, sono fatti privati che riguardano le persone che decidono di stipulare il patto di amicizia speciale.

    si sa che l'omosessualità e le relazioni omosessuali esistono dall'alba dei tempi, come ogni altra sorta di depravazione: se lo scopo dell'articolo è quello di dire che nel passato esistevano le relazioni omosessuali ha scoperto l'acqua calda.
    Comunque le unioni sancite con il rito di affratellamento non erano unioni sessuali ma avvenivano tra persone che promettevano di vivere nel pieno rispetto della loro Fede.
    "Non c'è amore più grande di chi dona la vita per gli amici" (Gv 15,13)

  5. #5
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    Predefinito Rif: Adelphopoiesis

    Un forumista ha risposto abbastanza esaurientemente nel forum Chiesa ortodossa Tradizionale...

    Personalmente ho presente l'esistenza di confraternite in ambito cattolico, confraternite che oggi sono ridotte a quasi semplice folclore, mentre un tempo avevano molta importanza nella società. Potevano farne parte uomini sposati, ed avevano ciascuna una "mission" come si direbbe oggi : "visitare i carcerati ", "seppellire i morti" ecc.

  6. #6
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    Predefinito Rif: Adelphopoiesis

    E' chiaro che, data l'importanza religiosa della confraternita, dovesse esserci un rito di ammissione alla confraternita stessa.... Un rito da celebrarsi durante la liturgia...

    Un qualcosa di simile a quello descritto.

 

 

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