Se scrivi "deportartarlo come un capo di bestiame" poi mi fai sentire in colpa; ma se la domanda fosse "te la sentiresti di prenotargli un volo solo andata di prima classe?", sarebbe più facile rispondere sì.
Battute a parte, questo è un discorso puramente accademico perché noi non abbiamo il potere nemmeno di abbassare l'iva dello 0,00001%, comunque il fatto è che noi dovremmo pensare per noi e fare i nostri interessi, e i nostri interessi sono mantenere la nostra identità etnica e la nostra identità etnica si mantiene mandando via gli altri.
E gli altri cosa fanno dopo? Semplice, si arrangiano, non è un nostro problema, e poi chi va in casa d'altri sa che ci sono dei rischi.
Esempio: il mio bisnonno (padre di nonna materna) nel 1924 ha preso una nave per gli Stati Uniti; mentre era in viaggio il Congresso ha approvato una legge per bloccare l'immigrazione italiana (grazie meridios), così, dopo un mese di nave, l'hanno rimandato indietro (altro mese di nave e soldi bruciati).
La sua vita è terminata? No, anzi, quasi sicuramente gli hanno fatto un favore: poi ha aperto un'osteria al paese; se fosse entrato negli Stati Uniti, avrebbe vissuto il '29 e quasi sicuramente sarebbe finito in un campo di concentramento negli anni '40.
Morale della "favola": preoccupati per te, gli altri si preoccuperanno per loro, a fare gli altruisti in maniera troppo "innaturale" si rischia di danneggiare persino chi si vuole aiutare. Così l'attuale immigrazione, combinata con la crisi economica, probabilmente porterà ad una guerra civile su base etnica, una guerra che nemmeno i negri vorranno combattere, una guerra che farà loro pensare "ah, se fossi rimasto a casa mia in Africa".