anche qui è un settore ben pagato, e dove c'è carenza (chi studia da infermiere ha la certezza di trovare lavoro, e, nonostante si sappia, questa certezza rimane perchè la domanda continua a superare l'offerta, e in futuro ancora di più, nella sola lombardia tra 10 anni ci sarà un buco di personale di 5.000 persone).
però a mio parere queste distorsioni del mercato del lavoro (di questo si tratta) sono dovute al una mancanza di raccordo tra domanda e offerta, e carenza del sistema dell'istruzione. le istituzioni non si preoccupano di informare bene gli studenti, durante gli orientamenti per entrare alle superiori e alle università, quali sono gli sbocchi lavorativi REALI, dettati dalla effettiva domanda di manodopera da parte di imprese e stato in quel dato ciclo economico.
se lo facessero molti studenti sceglierebbero non solo in base alle vocazioni (importante per carità, ma non può essere tutto) ma anche in base alle probabilità di trovare lavoro.
mentre, in italia, gli immigrati sono praticamente ovunque la paga sia inferiore ai 7,50 € l'ora. sopra questa soglia il loro numero è praticamente ininfluente. tranne nel settore del latte e del formaggio, dove nonostante paghe alte gli indiani continuano a farla da padrona (anche qua, se ci fosse più informazione e gli uffici di collocamento funzionassero....)