USA, Israele, Cina e Russia hanno ottenuto l'immunita' per le loro trupper per un anno. In tempo per l'Iraq?
USA, Israele, Cina e Russia hanno ottenuto l'immunita' per le loro trupper per un anno. In tempo per l'Iraq?
La Russia puo' fare la parte dei "buoni", gli altri dei "cattivi". E cosi' si dividono il 100% della torta, no ?Originally posted by KLASSENKAMPF
A me sembra di aver capito (da un TG1 molto vago) che la licenza di genocidio fosse stata concessa solo agli USA: per un anno e RINNOVABILE ANNO PER ANNO.
Questo sarebbe "il compromesso" raggiunto tra US e UE.
Dove hai trovato il resto?
Non credo che alla Russia di Ras-Putin interessi bombardare l'Iraq, quanto aver mano libera sulla Cecenia. Sulla Cina non saprei che dire.
Per una volta non "minziono" israhell, per evitare lapalissianismi.
Come no!Originally posted by KLASSENKAMPF
Per una volta non "minziono" israhell, per evitare lapalissianismi.
Originally posted by jabot
Come no!
com'e' buono klassen! che persino lui sappia che Israele non ha truppe in Iraq?
deborah
No, l'immunità è stata concessa a tutti gli stati che intendevano rifiutare la ratifica del trattato istitutivo del Tribunale internazionale dell'Onu: Usa, Israele, Russia, Cina compresi. In ballo naturalmente non c'è solo l'Iraq. Gli americani sono sparsi in mezzo mondo, recentemente hanno sterminato una festa di matrimonio in Afghanistan; ai Russi interessa la Cecenia, ai Cinesi lo Xijnjang (forse Taiwan), agli israeliani i territori palestinesi.Originally posted by KLASSENKAMPF
A me sembra di aver capito (da un TG1 molto vago) che la licenza di genocidio fosse stata concessa solo agli USA: per un anno e RINNOVABILE ANNO PER ANNO.
Questo sarebbe "il compromesso" raggiunto tra US e UE.
Dove hai trovato il resto?
Non credo che alla Russia di Ras-Putin interessi bombardare l'Iraq, quanto aver mano libera sulla Cecenia. Sulla Cina non saprei che dire.
Per una volta non "minziono" israhell, per evitare lapalissianismi.
R.
Alcuni paesi ritengono di poter fare qualsiasi cosa senza essere giudicati da nessuno.Originally posted by Roderigo
No, l'immunità è stata concessa a tutti gli stati che intendevano rifiutare la ratifica del trattato istitutivo del Tribunale internazionale dell'Onu: Usa, Israele, Russia, Cina compresi. In ballo naturalmente non c'è solo l'Iraq. Gli americani sono sparsi in mezzo mondo, recentemente hanno sterminato una festa di matrimonio in Afghanistan; ai Russi interessa la Cecenia, ai Cinesi lo Xijnjang (forse Taiwan), agli israeliani i territori palestinesi.
R.
Lo stesso diritto che vorrebbero i mafiosi!
io credo che fareste meglio a pensare alla vostra siccita' africana, alle vostre cavallette e alla vostra mafia. Non imbarcatevi in problemi piu' grandi di voi.
deserto e cavallette in Italia...nel 2002.
deborah
Certo quando qualcuno picchia, malmena, minaccia con un’arma qualcun altro è LOGICO non ” imbarcarsi in problemi piu' grandi di noi”.Originally posted by DEBORAH
io credo che fareste meglio a pensare alla vostra siccita' africana, alle vostre cavallette e alla vostra mafia. Non imbarcatevi in problemi piu' grandi di voi.
deserto e cavallette in Italia...nel 2002.
Allora perché gli USA e tutti noi interveniamo in mezzo mondo per ristabilire regole e diritti?
Anche negli altri casi “ci imbarchiamo in problemi più grandi di noi”?
Quando fa comodo ci dobbiamo “imbarcare in problemi più grandi di noi” quando non fa comodo dobbiamo stare a guardare. Una bella logica.
Su questo sbagli. Ognuno deve essere sottoposto a giudizio degli altri. L’importate è che il giudizio sia equo ed equilibrato.
Chi vi si vuole sottrarre si condanna da solo.
Si può solo contestare la corte, la sua composizione o la sua correttezza. Il volervi si sottrarre senza una motivazione giuridica è un volersi sentire superiori alla giustizia. Un esempio di grave arroganza inaccettabile in un mondo che tende alla globalizzazione.
Originally posted by il Pasquino
Certo quando qualcuno picchia, malmena, minaccia con un’arma qualcun altro è LOGICO non ” imbarcarsi in problemi piu' grandi di noi”.
Allora perché gli USA e tutti noi interveniamo in mezzo mondo per ristabilire regole e diritti?
Anche negli altri casi “ci imbarchiamo in problemi più grandi di noi”?
Quando fa comodo ci dobbiamo “imbarcare in problemi più grandi di noi” quando non fa comodo dobbiamo stare a guardare. Una bella logica.
Su questo sbagli. Ognuno deve essere sottoposto a giudizio degli altri. L’importate è che il giudizio sia equo ed equilibrato.
Chi vi si vuole sottrarre si condanna da solo.
Si può solo contestare la corte, la sua composizione o la sua correttezza. Il volervi si sottrarre senza una motivazione giuridica è un volersi sentire superiori alla giustizia. Un esempio di grave arroganza inaccettabile in un mondo che tende alla globalizzazione.
d'accordo con te. Aggiungo che la storia dell'impunità risponde alle pressioni Usa per avere la max libertà. Siccome le scampagnate Nato in altri paesi non europei, oggi, richiedono il permesso delle altre potenze (Russia ma soprattutto Cina) Bush doveva dare qualcosa in cambio: impunità non solo per sé ma anche per i compagni di merende.
Inoltre agli Usa fa comodo: i russi cazziano i ceceni (fino a 1 anno fa appoggiati dagli americani....), i cinesi cazziano gli uiuguri dello Xijiang (musulmani, retroterra di Osama: ricordate quando ai tg ogni tanto si sentiva dire che in Al Quaida afgana c'era qualche cinese? erano di là....) e tutti vissero felici e contenti.
Secondo me, in un momento diverso, l'impunità sarebbe stata data anche all'India. Israele invece è una gentile concessione ad amici di lunga data
Ma visto che i tempi cambiano velocemente, credo che quando la lotta al terrorismo islamico non sarà più di moda, la questione dell'impunità di Cina e Russia (soprattutto la prima) creerà diversi problemi agli Usa....
Tanto x cominciare i cinesi già affilano le unghie sul Vietnam (amico degli Usa)
Originally posted by il Pasquino
Certo quando qualcuno picchia, malmena, minaccia con un’arma qualcun altro è LOGICO non ” imbarcarsi in problemi piu' grandi di noi”.
Allora perché gli USA e tutti noi interveniamo in mezzo mondo per ristabilire regole e diritti?
Anche negli altri casi “ci imbarchiamo in problemi più grandi di noi”?
Quando fa comodo ci dobbiamo “imbarcare in problemi più grandi di noi” quando non fa comodo dobbiamo stare a guardare. Una bella logica.
Su questo sbagli. Ognuno deve essere sottoposto a giudizio degli altri. L’importate è che il giudizio sia equo ed equilibrato.
Chi vi si vuole sottrarre si condanna da solo.
Si può solo contestare la corte, la sua composizione o la sua correttezza. Il volervi si sottrarre senza una motivazione giuridica è un volersi sentire superiori alla giustizia. Un esempio di grave arroganza inaccettabile in un mondo che tende alla globalizzazione.
d'accordo con te. Aggiungo che la storia dell'impunità risponde alle pressioni Usa per avere la max libertà. Siccome le scampagnate Nato in altri paesi non europei, oggi, richiedono il permesso delle altre potenze (Russia ma soprattutto Cina) Bush doveva dare qualcosa in cambio: impunità non solo per sé ma anche per i compagni di merende.
Inoltre agli Usa fa comodo: i russi cazziano i ceceni (fino a 1 anno fa appoggiati dagli americani....), i cinesi cazziano gli uiuguri dello Xijiang (musulmani, retroterra di Osama: ricordate quando ai tg ogni tanto si sentiva dire che in Al Quaida afgana c'era qualche cinese? erano di là....) e tutti vissero felici e contenti.
Secondo me, in un momento diverso, l'impunità sarebbe stata data anche all'India. Israele invece è una gentile concessione ad amici di lunga data
Ma visto che i tempi cambiano velocemente, credo che quando la lotta al terrorismo islamico non sarà più di moda la questione dell'impunità di Cina e Russia (soprattutto la prima) creerà diversi problemi agli Usa....
Tanto x cominciare i cinesi già affilano le unghie sul Vietnam (amico degli Usa)
del resto tutto ciò vuol dire una cosa: che ormai non esiste più la superpotenza mondiale americana. Esistono una serie di potenze regionali, con gli Usa per ora più forti degli altri, ed ad ognuna di queste è stato riconosciuto il diritto a mantenere l'ordine (=fare come cazzo vuole) nella zona di sua competenza.