User Tag List

Pagina 3 di 7 PrimaPrima ... 234 ... UltimaUltima
Risultati da 21 a 30 di 63

Discussione: Arcobaleni

  1. #21
    Roderigo
    Ospite

    Predefinito

    Perugia-Assisi: Le nostre foto

    Dossier fotografico sulla Marcia della Pace Perugia/Assisi del 12 maggio 2002

    http://www.peacelink.it/dossier/pa2002/



  2. #22
    Registered User
    Data Registrazione
    17 Mar 2002
    Località
    Savona
    Messaggi
    725
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Wink Il problema di fondo

    Caro Roderigo,
    sono il primo a riconoscere ai colori dell'arcobaleno la qualità di essere portatori delle istanze di pace e di liberazione della sessualità (per citare anche l'altra bandiera iridata, anche se variante di quella della pace, con il colore violetto se non sbaglio), e sono anche il primo a riconoscere che non è la grandezza del nostro simbolo nelle pagine che fa di un sito (che come spesso hai ripetuto tu non è di Rifondazione Comunista, ma solo un luogo di dibattito dove si riuniscono simpatizzanti, iscritti e non simpatizzanti e non iscritti a Rifondazione Comunista), così come posso anche riconoscere che va bene la quantità di rosso che c'è.
    Tuttavia il problema sollevato da Catilina non era sbagliato, anzi, secondo me coglieva un sentimento che nel nostro partito c'è, e ci deve essere, ma che - a mio modesto parere - non deve divenire guida strategica del PRC: ossia il fatto semplice e cristallino dell'eccessivo movimentismo del PRC, di alcune sue aree eccessivamente "radicaleggianti" (che me ne faccio delle firme di Capezzone se questo poi mi fa il Comitato elettorale contro i nostri sei referendum?).
    La questione sollevata da Catilina e alimentata da me era quella di un dibattito sul RIMANERE FERMAMENTE COMUNISTI, con alla base una solida cultura analitica marxista, senza disprezzare nessun movimento, ovvimante, ma stando attenti alla troppa "contaminazione".

    Un caro saluto comunista, e VIVA ANCHE L'ARCOBALENO!

    Ciao!

    Marco

  3. #23
    God, Gold & Guns
    Data Registrazione
    05 Mar 2002
    Località
    La democrazia è due lupi e un agnello che votano su cosa mangiare a colazione. La libertà è un agnello ben armato che contesta il voto. (Benjamin Franlink)
    Messaggi
    14,798
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Originally posted by Roderigo

    Non credo esista una sola cosa negativa che si sia data per simbolo l'arcobaleno.

    R.
    Uno degli ultimi best-sellers del grande Tom Clancy (che per te sicuramente e' ultra-negativo): Rainbow Six

  4. #24
    Roderigo
    Ospite

    Predefinito Re: Il problema di fondo

    Originally posted by Marco Sferini
    Tuttavia il problema sollevato da Catilina non era sbagliato, anzi, secondo me coglieva un sentimento che nel nostro partito c'è, e ci deve essere, ma che - a mio modesto parere - non deve divenire guida strategica del PRC: ossia il fatto semplice e cristallino dell'eccessivo movimentismo del PRC, di alcune sue aree eccessivamente "radicaleggianti" (che me ne faccio delle firme di Capezzone se questo poi mi fa il Comitato elettorale contro i nostri sei referendum?).
    La questione sollevata da Catilina e alimentata da me era quella di un dibattito sul RIMANERE FERMAMENTE COMUNISTI, con alla base una solida cultura analitica marxista, senza disprezzare nessun movimento, ovvimante, ma stando attenti alla troppa "contaminazione".
    Qui sarebbe interessante entrare nel merito e capire in cosa consistono "l'eccessivo movimentismo del PRC" e le sue "aree eccessivamente radicaleggianti".
    In generale, mi sento di dire che il problema dell'identità esiste, non può non esistere, e bisogna saperlo accettare e conviverci. L'identità di un movimento politico, una visione del mondo, sono veri e propri organismi viventi, come tali esposti a tutte le opportunità ed i rischi della vita, comprese malattie, invecchiamento e morte. Per vivere qualche rischio bisogna correrlo. Per "contaminare", bisogna esporsi alle "contaminazioni". Come si diceva un tempo, chi ha più filo tesserà.
    Poi la nostra impresa è ancora più complessa, perchè non vogliamo essere solo comunisti, vogliamo anche essere una rifondazione (cioè vogliamo rifare dalle fondamenta, non replicare una storia). Possiamo farlo da soli, senza il contributo che può venirci da altre storie e culture: pacifismo, femminismo, ambientalismo, e perchè no? socialdemocrazia, cattolicesimo democratico e liberalismo?

    R.

  5. #25
    Registered User
    Data Registrazione
    17 Mar 2002
    Località
    Savona
    Messaggi
    725
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Certo che no

    Certo che no, caro Roderigo. Non possiamo da soli fare la "rifondazione comunista". Ma ACCERTATO che il nostro partito è comunista, perchè mai si corre dietro a ragionamenti ed elucubrazioni su presunti "soggetti alternativi di sinistra", riferendosi chiaramente ad una mutazione del PRC in questo soggetto "alternativo", estirpando la sua matrice comunista e rendendo il partito un qualcosa di politicamente indefinito, se non come "sinistra" che è "alternativa"...
    ACCERTATO che siamo e restiamo comunisti, mi auguro, io sono disposto a rischiare qualsiasi cosa per la ricostruzione di un partito comunista in Italia.
    Ma in 11 anni di vita del PRC non avremmo già dovuto aver compreso (mi riferisco al compagno Bertinotti) che il PRC è e deve rimanere un partito comunista, marcatamente definito tale nelle sue azioni politiche (che devono avere anche un retroterra culturale e storico che non si può abbandonare, come le nozioni di imperialismo, la centralità del movimento comunista ed operaio, ecc.), quindi rifacendosi anche ad una pratica politica di vecchio stampo, rinnovandola nel presente, e non solo gettandosi a capofitto nel "movimento dei movimenti", intravedendo in esso il volano possibile della rivoluzione.
    Mi spiace ma io ai sogni ci credo solo se sono fatti da più persone e quindi quando è "la realtà che comincia".
    Non sono contro il "movimento", anzi, sono fiero di farne parte come comunista e come militante del PRC.
    Resto solo perplesso innanzi alla tanta sicurezza che Bertinotti ha quando parla del "movimento dei movimenti".
    Meno male che, negli ultimi tempi, l'addormentamento del movimento, risvegliatosi per la commemorazione di Carletto Giuliani a Genova (a cui ho partecipato con grande commozione, in Piazza Alimonda), ha mostrato come il movimento sia ancora debole, frazionato, scomposto e che, condivido qui la tesi di Agnoletto, debba darsi un minimo di tessuto organizzativo.
    Rifondazione CON il movimento, ma non NEL movimento.
    Sono due concetti profondamenti diversi: come per esempio CON l'Ulivo e NELL'Ulivo...provate a pensarci....

    Un caro saluto comunista.

    Marco

    e buon ferragosto a tutti i compagni !

    www.geocities.com/prcsvcentro

    www.geocities.com/rossebandiere

  6. #26
    Insorgente
    Data Registrazione
    25 Jul 2002
    Località
    Da ogni luogo e da nessuno
    Messaggi
    2,654
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    L'identità, l'identità... se ne è parlato tantissimo anche alla nostra Conferenza, e riconosco che è una questione sollevata da molti compagni e come tale va affrontata seriamente (ma non credo che riguardi il diametro delle gif in un forum virtuale .

    Chiariamoci però: l'indentità non può essere confusa con l'identificazione... l'indentità non può rimanere un elucubrazione statica, simboleggiante (appunto), nominalista, ma deve vivere - e convivere - con la realtà, deve fare i conti con la realtà, deve sapere cambiare la realtà... altrimenti resta un bel fiore di plastica, che fa figura ovvio, ma è morto...

    "Io non sono marxista"! Diceva il vecchio, quando lo accusavamo d'indetitarismo....

    "Io sono marxista"! Gridava Breznev osteggiando il suo pseudo-leninismo al comitato centrale....

    E ancora... un mio compagno di Partito (piuttosto antipatico) dice spesso: "Bertinotti non è mai stato Comunista" (riferendosi forse alla biografica partitica del segretario)

    Io dico: "Cossuta lo è sempre stato"

    Morale?

    Pensateci bene

  7. #27
    Insorgente
    Data Registrazione
    25 Jul 2002
    Località
    Da ogni luogo e da nessuno
    Messaggi
    2,654
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    ps

    Sul movimento una sola cosa: non credo si mai stato "addormentato" (al massimo stava riflettendo).

    Non è logico misurare il conflitto/consenso di questo movimento con le classiche unità di misura che abbiamo sempre usato per i movimenti antagonisti del passato:

    piazze piene = movimento forte

    piazze vuote = movimento debole

    Per tre motivi sostanziali:

    1) E' un movimento a livello Internazionale, per cui, ogni tipo di conflitto "chiuso" in un luogo si riapre in un altro luogo del globo: vediamo l'Argentina, l'Australia o la stessa terra di Palestina... il capitalismo ha sempre cercato di spegnere i conflitti nei paesi dominanti attraverso pratiche imperialiste per spostare il conflitto dal "centro" alla "periferia" e indi controllarlo: oggi non è più possibile questa operazione disciplinare, ma lo scontro è quotidiano e permanente (come la guerra).

    2) L'innovazione di questo movimento ricade anche sulle sue pratiche di dissenso e scontro con il dominio capitalista: se pratica di mare è stata disertata, nello stesso momento il movimento si precipitava nei territori occupati per reinventare una nuova "diplomazia dal basso" interponendosi fra i fucili dei soldati israeliani e i civili palestinesi e rompendo l'assedio.... soprendendo tutti. Si può parlare di "crisi" o piuttosto di cambio di strategia di lotta?

    3) Genova è la dimostrazione che questo movimento è vivo, ma non solo, è sempre di più autonomo: inversamente alla tendenza dei movimenti precedenti che nascevano dal basso per rifluire in organizzazioni già esistenti questo movimento non subisce il riflusso verso "l'alto" ma ricade e si contamina con la società. Gurdiamo Genova 2002: chi avrebbe detto una tale mobilitazione? Nessuno. Chi si è speso veramente in vista di un grande appuntamento? Nessuno, nemmeno rifonda o i gc, ve lo assicuro. Tutti avevano paura di fare la figura fessa dei reduci.

    Eppure il movimento si è attivato da solo: nn parlo in termini organizzativi ma in termini di coscienza comune di un'intera moltitudine sempre più indipendente - anche - dalle realtà organizzate che lo compongono: io ho rivisto le stesse facce di un anno fa anche quelle dei lillipuzziani che, ufficialmente, non dovevano esserci.

    Quindi?

    Quindi questo movimento risolve con il suo attivamento autonomo i tanti problemi che alcuni si erano fatti: innanzitutto sull'egemonia di taluni sugli altri. Ma se così stanno le cose "io-comunista" o "io-disobbediente" o "io-cgil" non devo salire sulla torreta più alta del "castello organizzativo" per guidare questo movimento, ma devo scendere le scale per mettermi in sintonia con quella moltitudine. Così anche sulla presunta "intimidazione" che alcuni ventilavano della CGIL nei confronti del movimento dopo il 13 Marzo (cioè dopo una forte riproposizione di una mobilitazione -classica- di apparato): ma a Genova si è ribadita l'identità e "l'essere movimento" indipendente - anche - dalla CGIL. Per cui, altro problema risolto, se questo movimento si ritiene altro dalla CGIL non si pone rischio di essere inghiottiti, e deviati, dagli apparati classicamente concepiti -sindacato, partito- non si pone nemmeno il probelma del "confronto" con la CGIL o con i partiti...

    Insomma, non ho visto, non vedo, nessuna crisi e non vedo la necessità di "organizzazione" (o peggio burocratizzazione) del movimento, che finalmente è movimento, ed è sempre meno intergruppo... credo che siamo in una fase che produrrà un rivoluzione nella sinista tutta, politica, sociale, culturale: chi ha più filo tesserà...

    Un abbraccio,
    Paddy. G.

  8. #28
    Registered User
    Data Registrazione
    17 Mar 2002
    Località
    Savona
    Messaggi
    725
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Caro Paddy,
    su questo argomento mi trovo in disaccordo con te. Il movimento poteva anche essere solo addormentato e io, personalmente, non ho mai ritenuto che una piazza piena sia l'indice di misura della coesione di un movimento, di un partito o di che altro.
    Io affermo solo che come comunisti non dobbiamo dimenticarci chi siamo, e che dobbiamo riappropriarci dell'analisi marxista per comprendere il capitalismo moderno e disarticolarne le contraddizioni che sviluppa quotidianamente.
    Non mi sembra che il movimento, che è cosa articolata, voglia nella sua maggioranza il superamento del capitalismo, altrimenti si chiamerebbe anticapitalista, mentre si definisce "no-global".
    Quindi si da una accezione che contrasta un fenomeno interno al capitalismo: la globalizzazione dell'economia e non dei diritti sociali per esempio.
    Certo, combatte una certa economia, ma non ne chiede il superamento.
    Non è un cavillo ideologico. Per un partito come il nostro è una forma di attenzione alla lotta contingente e alla prospettiva che essa si pone, ossia il comunismo come antitesi sociale del capitale e del suo mostrarsi socialmente negli orrori che provoca.

    Come ho già detto sono concorde al fatto che il PRC sia CON il movimento, ma non penso che debba con-fondersi con il movimento, trasformando quel "CON" in un "NEL", discioglendo i propri valori, non svendendoli, ma considerandoli desueti, non più attuali alla lotta contro l'imperialismo, gli imperialismi.
    Eccetera...

    Marco

  9. #29
    Roderigo
    Ospite

    Predefinito Re: Certo che no

    Originally posted by Marco Sferini
    Certo che no, caro Roderigo. Non possiamo da soli fare la "rifondazione comunista". Ma ACCERTATO che il nostro partito è comunista, perchè mai si corre dietro a ragionamenti ed elucubrazioni su presunti "soggetti alternativi di sinistra", riferendosi chiaramente ad una mutazione del PRC in questo soggetto "alternativo", estirpando la sua matrice comunista e rendendo il partito un qualcosa di politicamente indefinito, se non come "sinistra" che è "alternativa"...
    Se ricordo bene, in sede congressuale ed in vari interventi pubblici, Bertinotti ha parlato della necessità di dare vita ad un "nuovo soggetto politico della sinistra alternativa" di cui il Prc faccia parte. Se stabiliamo come discriminanti l'antiliberismo e l'opposizione alla guerra, è di fatto con noi anche una parte della sinistra oggi collocata nell'Ulivo: Sinistra Ds, verdi. E poi Cobas, Fiom, sinistra sindacale, centri sociali, no-global, parte dell'associazionismo cattolico e del volontariato laico, il manifesto. Si tratta di un insieme di forze che non si riconosce direttamente nel nostro partito, ma ne condivide le discriminanti di fondo, discriminanti che hanno valore in questa fase storica. Non esiste secondo te il problema di coordinare, coalizzare, ed anche alleare sul piano politico-elettorale, queste forze che oggi si trovano, anche per retaggi passati, diversamente collocate?

    R.

  10. #30
    Roderigo
    Ospite

    Predefinito

    Originally posted by Marco Sferini
    Io affermo solo che come comunisti non dobbiamo dimenticarci chi siamo, e che dobbiamo riappropriarci dell'analisi marxista per comprendere il capitalismo moderno e disarticolarne le contraddizioni che sviluppa quotidianamente.
    Non mi sembra che il movimento, che è cosa articolata, voglia nella sua maggioranza il superamento del capitalismo, altrimenti si chiamerebbe anticapitalista, mentre si definisce "no-global".
    Quindi si da una accezione che contrasta un fenomeno interno al capitalismo: la globalizzazione dell'economia e non dei diritti sociali per esempio.
    Certo, combatte una certa economia, ma non ne chiede il superamento.
    Non possiamo dimenticarci chi siamo, o meglio cosa vogliamo essere, ma non possiamo neppure dimenticarci che abbiamo una storia alle spalle che non si è conclusa con un successo, una storia con la quale alcuni continuano ad identificarci. E non solo per cattiveria. Qui bisogna avere un po' di pazienza. Siamo anticapitalisti e, come giustamente scrivi, dobbiamo analizzare e criticare l'economia ed il modo di produzione capitalistico come fece Marx, tuttavia non abbiamo un progetto di società "pronto chiavi in mano", nè avrebbe senso mettersi a studiarne uno in astratto. Una nuova società non potrà che essere il frutto possibile della critica e della lotta sociale. In questa condizione indefinita è naturale che da parte dei nuovi movimenti non vi sia la predisposizione ad assumere etichette ideologiche. E' vero, i no-global non si dicono esplicitamente anticapitalisti, sono in fondo moderati e riformisti, ma anche qui non in senso ideologico. Credo nessun no-global abbia mai affermato: "va bene la tobin tax, ma il capitalismo non si tocca!".

    R.

 

 
Pagina 3 di 7 PrimaPrima ... 234 ... UltimaUltima

Discussioni Simili

  1. Dove sono gli arcobaleni quando questa gente è vittima?
    Di Kranzler II nel forum Destra Radicale
    Risposte: 2
    Ultimo Messaggio: 11-03-08, 22:47
  2. Ma perchè gli "arcobaleni" sono tutti brutti?
    Di Ben90 nel forum Destra Radicale
    Risposte: 20
    Ultimo Messaggio: 07-03-08, 23:31
  3. Compagni, affossiamo gli arcobaleni.
    Di WalterA nel forum Sinistra Italiana
    Risposte: 102
    Ultimo Messaggio: 19-02-08, 09:18
  4. ai sinistri arcobaleni
    Di Adelferius nel forum Politica Nazionale
    Risposte: 16
    Ultimo Messaggio: 18-02-08, 14:01
  5. Attenzione ai sinistri arcobaleni
    Di Myrddin-Merlino nel forum Sinistra Italiana
    Risposte: 18
    Ultimo Messaggio: 10-12-07, 22:18

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
[Rilevato AdBlock]

Per accedere ai contenuti di questo Forum con AdBlock attivato
devi registrarti gratuitamente ed eseguire il login al Forum.

Per registrarti, disattiva temporaneamente l'AdBlock e dopo aver
fatto il login potrai riattivarlo senza problemi.

Se non ti interessa registrarti, puoi sempre accedere ai contenuti disattivando AdBlock per questo sito