turisti.....

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Questa cartella, iniziata quest'anno, non finirà qui. Sarà conservata con tutto il suo contenuto (tranne le cazzate di qualche intemperante) e l'anno venturo ne faremo un altra. Tutto materiale utile a formare un bel "libro bianco", a supporto non solo del "ticket", ma anche della necessità di selezionare preventivamente, con unìadeguata politica turistica, i nostri sgraditi ma necessari ospiti.

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04 ottobre 2002 L'UNIONE SARDA PROV DI CAGLIARI Pagina 18

Pesante condanna per i turisti sub predatori di anfore

Pula Hanno dovuto sborsare 9 mila euro di multa i due turisti subacquei scoperti dalla forestale e condannati per aver recuperato manufatti archeologici tra Nora e Chia. Mercoledì sono rientrati in Sardegna C. P., pensionato di Sedriano e E. M., pensionato di Mozzate, in provincia di Cuneo. Gli è stata restituita la barca e l’attrezzatura da sub ma hanno dovuto pagare la pesante ammenda. (a. pi.)

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L'UNIONE SARDA

05 ottobre 2002 GALLURA Pagina 55

Porto Cervo.
Brutta avventura per due giovani turisti che trascorrono la notte su un isolotto

Naufraghi dopo la battuta di pesca
Gommone alla deriva, sub salvati dalla guardia costiera

Porto Cervo Hanno perso il gommone, ancorato male e finito alla deriva, e così sono stati salvati dalla guardia costiera dopo una mezza nottata all’addiaccio sull’isolotto di Nibani. Brutta avventura per due turisti di Brescia e Bolzano dopo una battuta di caccia subacquea nel mare dell’arcipelago maddalenino.
I due amanti della pesca subacquea, il primo ha 28 anni e l’altro invece 42, dopo aver perso il gommone hanno raggiunto a nuoto l’isolotto. E il personale di Circomare Golfo Aranci proprio lì li ha trovati: appollaiati su uno scoglio. In trepida attesa dei soccorritori, che sono arrivati. Non potevano telefonare perché i cellulari erano rimasti sul gommone. L’allarme è scattato alle 22,30 di mercoledì quando i familiari hanno informato la Capitaneria di porto che i due pescatori, partiti da Porto Cervo alle 17, non avevano fatto rientro a casa. La chiamata è stata inoltrata ai colleghi di Golfo Aranci che hanno inviato in mare per le ricerche la motovedetta Cp 709. All’operazione di salvataggio hanno preso parte una decina di persone, il cui sforzo in breve tempo è stato premiato. I due sub non hanno sofferto più di tanto per il freddo visto che erano protetti dalla muta in neoprene, ma erano molto preoccupati. Per aver perso il loro gommone, ancorato male e finito alla deriva sugli scogli di Cala Granu. Altra aggravante: esseri fatti sorprendere in una zona interdetta alla pesca.
L’avvistamento dei due naufraghi, che avevano trovato riparo in una caletta dell’isolotto, è avvenuto intorno alla mezzanotte. I due compagni di caccia sono stati accolti a bordo e ristorati, poi prua verso casa, puntando in direzione di Porto Cervo dove la motovedetta ha attraccato in 20 minuti. Il gommone, di proprietà del ragazzo bresciano, ha scarrocciato sino a poche centinaia di metri dalla residenza dell’altro apneista, alloggiato in località Dolce Sposa. Il rovescio della medaglia è che, oltre la beffa, seguirà ora pure una sanzione. I due turisti hanno cercato di catturare prede in acque dove la pesca è proibita e dovranno pagare una somma superiore ai 100 euro. E meno male che non avevano le bombole.


Giampaolo Cuccuru

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S.O.S- - CALETTE A RISCHIO TURISTA: - Baunei, più vigilanza a tutela delle nostre coste.

La Nuova Sardegna, pagina dedicata all'Ogliastra, 18 agosto 2002

Arbataxx. Un invito al Comune di Baunei affinché potenzi i servizi di vigilanza nella zona delle cale - da Pedra Longa fino a Cala Luna è territorio baunese - e una forte protesta nei confronti dell'atteggiamento di numerosi VACANZIERI. Il consigliere provinciale d'opposizione, Sandro Rubiu (Ccd) lancia l'allarme sulla razzia di sabbia e sassolini bianchi da questi meravigliosi scenari.

Mi permetto un'interruzione: dopo più di quarant'anni che avviengono questi saccheggi, sembra che se ne accorgano tutti adesso!

Il rischio è che anche qualche cala baunese faccia la fine della famosa "spiaggia rosa" di Budelli. Rubiu racconta quanto accaduto nella giornata di ferragosto, quando insieme ad amici si è recato in barca nella bellissima "spiaggia dei gabbiani", poco prima di Cala Mariolu.

Altra noticina di costume nazionalista: ma non siamo in Sardegna? e allora, chi glie lo ha dato quel nome?

Nella stessa spiaggia - continua Rubiu - sono sbarcati da una motonave proveniente da Cala Gonone, CENTINAIA di turisti. Dapprima abbiamo notato una giovane vacanziera riempire una busta di plastica con sabbia e sassolini bianchi, con lo scopo evidente di portarseli a casa come souvenir d'Ogliastra. Quando le abbiamo fatto notare che era vietato, ha chiesto scusa e ha vuotato il contenuto del sacchetto.

Ma poco dopo una famigliola ha compiuto la stessa operazione, con due bottiglie da due litri l'una. Quando abbiamo fatto notare che era vietato, così come segnalato anche da un apposito cartello , hanno fatto finta di nulla.

Quando però hanno deciso di risalire sul barcone con le bottiglie del prezioso souvenir, oltre Rubiu e gli amici, numerosi altri bagnanti ogliastrini hanno protestato: tutti hanno fatto capire ai maleducati e arroganti "ospiti" che non sarebbe stato consentito loro di portare via la sabbia e i sassolini. NONOSTANTE CIO', LA SIGNORA, QUALIFICATASI COME UNA GUIDA TURISTICA DELLA VALTELLINA, HA SOSTENUTO CHE NIENTE E NESSUNO L'AVREBBE FATTA DESISTERE DAL SUO PROPOSITO.

Altro inciso, altro interrogativo: che ci faceva a Baunei la guida turistica della Valtellina?

La situazione HA RISCHIATO DI DEGENERARE IN RISSA a causa dell'arroganza di questo piccolo gruppo di vacanzieri.

Altra domanda: vorrei vedere se c'è qualcuno che ha il coraggio di dirmi chi ai custa zente no bisonzat de lis mutzare sas manos!

Soltanto quando Rubiu si è qualificato come amministratore comunale, mettendo in guardia i rapaci ladroni circa le conseguenze cui sarebbero andati incontro, GLI HANNO CONSENTITO di svuotare le bottiglie.

Capito? Non le hanno nemmeno vuotate loro!

Non trascrivo il resto dell'articolo, in quanto riguarda l'attività poi svolta dal sig. Rubiu nelle sedi isituzionali per sollecitare maggiore vigilanza da parte del Comune, paventando i seri rischi che corrono tutte quelle calette una volta irraggiungibili per questi vandali. Perché c'è poco da illudersi, i nostri vacanzieri sono tutti uguali. Mi astengo da ogni ulteriore definizione, ma mi pongo un'altra domanda: ma a questa gente dobbiamo far vedere proprio tutto tutto? Anche le mutande e...?.

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Strascichi ferragostani.....

E’ ESTATE, VINCE TENDA SELVAGGIA

Muravera, migliaia di abusivi in tutti gli angloli della costa
(da La nuova Sardegna del 18 agosto 2002)

Mravera. Sono scesi in campo i vigili urbani del Comune insieme ai Carabinieri di Castiadas. Ma il blitz ordinato dal sindaco Piu contro “tenda selvaggia” non ha avuto il risultato sperato. Ma forse era assurdo pretendere di più, operazioni del genere vanno preparate e non improvvisate. Impossibile pretendere alla vigilia di ferragosto di far sgombrare gli abusivi che avevano occupato, nonostante i divieti, ampi tratti dei 35 chilometri di costa.

Nota di sosunturzos. Bastava volerlo, sarebbe servito di lezione!

I vigili si sono limitati a identificare le persone.

Per far fronte alla marea di campeggiatori abusivi sarebbe stato necessario l’intervento di uno spiegamento massiccio di forze. Secondo stime attendibili non meno di 5000 persone hanno trascorso la vigilia e il giorno di ferragosto accampate abusivamente lungo i 35 chilometri di costa del comune.
Pretendere di farli sloggiare era praticamente impossibile, anche perché tutti i posti tenda disponibili nei campeggi erano da alcuni giorni esauriti.

Nota di sosunturzos. E allora? se ne tornavano a casa!

Nel corso dell’operazione della vigilia di ferragosto i vigili hanno provveduto ad identificare 41 capifamiglia che si erano accampati a Feraxi, Cala de sa Figu e Capo Ferrato. I carabinieri della stazione di Muravera, nel corso di un’operazione finlizzata al controllo del territorio, hanno elevato contravvenzioni per inosservanza dell’ordinanza di divieto di campeggio emessa dalla Capitaneria di Porto di Arbatax. I campeggiatori abusivi, pur essendo stati colti in flagrante, non si sono affatto spostati ed hanno continuato ad occupare abusivamente le zone di maggior pregio ambientale e naturalistico del territorio comunale.
La situazione non era migliore a Castiadas, soprattutto a Villa Rey, dove da alcuni anni non si riesce a smantellare un’area di circa 7000 ettari adibita a campeggio abusivo.
Nella suddetta area sorgono strutture precarie come bungalows, parcheggi per roulottes, ombreggi, barbecues, piattaforme di cemento, serbatoi idrici etcetera. La stazione della Forestale di Castiadas ha più volte segnalato al comune la pericolosità per chi abita e frequenta la zona a causa dell’alto rischio di incendio e della precarietà di carattere igienico-sanitario. La baraccopoli è ancora in piedi nonostante il sindaco abbia emesso un’ordinanza dei manufatti esistenti realizzati senza concessione edilizia già dal 23 giugno 1996 ed avesse incaricato in vigili urbani, i carabinieri e la forestale della sua corretta esecuzione.
La situazione non è migliore a Villaputzu, soprattutto nella zona di Murtas, che fa parte dell’area del poligono interforze del Salto di Quirra.

Giancarlo Bulla.