"Mithra, Dio del Mattino, le nostre trombe svegliano il Muro! Roma sta al di sopra delle Nazioni, ma Tu sei al di sopra di tutto!"
Da "A Song to Mithras" (Una Canzone per Mitra)di Rudyard Kipling, autore e poeta inglese.
Per oltre trecento anni i più importanti rappresentanti dell'Impero romano hanno adorato il dio Mithra. Conosciuto in tutta Europa ed Asia con i nomi Mithra, Mitra, Meitros, Mihr, Mehr e Meher, la venerazione ebbe inizio circa 4000 anni fa in Persia, dove presto assorbi' le dottrine babilonesi. In seguito si estese ad est, fino in Cina, attraverso l'India e ad ovest, attraverso l'intera lunghezza della frontiera romana; dalla Scozia al deserto del Sahara e dalla Spagna al Mar Nero. Testimonianze della religione mitraica sono state ritrovate in Gran Bretagna, Italia, Romania, Germania, Ungheria, Bulgaria, Turchia, Persia, Armenia, Siria, Israele e Africa del Nord.
Oltre a 75 frammenti di scultura e a cento iscrizioni dedicate a Mithra, a Roma e' stata ritrovata anche una serie di templi mitraici posti in ogni parte della città. Uno dei piu' grandi templi mitraici costruiti in Italia si trova oggi sotto l'attuale Chiesa di San Clemente, vicino al Colosseo.
La fama e il fascino del Mithraismo, quale forma finale di raffinato paganesimo pre-Cristiano, furono argomento di discussione da parte dello storico greco Erodoto, del biografo Plutarco, del filosofo neoplatonico Porfirio, dell'eretico gnostico Origene e di San Geremia il Padre della chiesa.
Spesso molti storici fanno riferimento al Mithraismo per le molteplici e sorprendenti affinità con il Cristianesimo. Per i credenti Mithra rappresentava "la Luce del Mondo", simbolo di verità, giustizia e lealtà. Era il mediatore tra cielo e terra, ed uno dei componenti della Santa Trinità. Secondo la mitologia persiana, Mithra nacque da una vergine chiamata 'Madre di Dio'. Il dio restava celibe per tutta la vita e predicava tra i suoi discepoli il controllo di se', la rinuncia e l'astinenza dalla sessualità. Mithra rappresentava un sistema di etica in cui la fratellanza veniva incoraggiata in modo tale da creare un'unione contro le forze del male.
Per gli adoratori di Mithra, il paradiso era celestiale e l'ade infernale. Essi credevano che i poteri benefici del dio avrebbero agito contro le sofferenze umane garantendo, come giustizia finale, l'immortalità e la salvezza eterna nel mondo a venire. Auspicavano inoltre il giorno del giudizio, che avrebbe visto resuscitare i morti, e credevano nella possibilità di un conflitto finale che avrebbe distrutto l'ordine esistente di tutte le cose per ottenere il trionfo della luce sulle tenebre.
Il credente doveva purificarsi tramite il rito del battesimo, per poi prendere parte ad una cerimonia in cui beveva vino e mangiava pane per simbolizzare il corpo e il sangue del dio. Le domeniche erano i giorni sacri, e la nascita del dio veniva celebrata annualmente il 25 Dicembre. Dopo aver compiuto la sua missione sulla terra e prima di salire in paradiso, il dio partecipava all'Ultima Cena con i suoi discepoli per proteggere per sempre il credente dall'alto.
Comunque sia, dire che il Mithraismo sia il precursore del primo Cristianesimo sarebbe un'affermazione fin troppo semplicistica. Oltre a Cristo e a Mithra, infatti, sembra che anche molti altri dei (Osiris, Tammuz, Adone, Balder, Attis e Dionisio) siano morti e resuscitati. Molte figure eroiche classiche come Ercole, Perseo e Teseo sono nate dall'unione di una madre vergine con un dio. Virtualmente, tutte le celebrazioni e festività pagane religiose che non si potevano abolire venivano incorporate nei riti cristiani man mano che il Cristianesimo si diffondeva in Europa e nel mondo.