Australian Open 2005

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Tabellone Maschile

Tabellone femminile

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51 ace, nuovo record del mondo. Ma non è bastato per vincere. Joachim Johansson ha sfoderato la miglior prestazione al servizio mai vista al mondo ma Andre Agassi, in tre tie-break e quattro set in totale, l'ha spuntata.

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Carlos Moya è la prima vittima eccellente in questo centesimo Australian Open. Ancora in festa per il trionfo in Davis, Carlos si è fatto battere dal connazionale Garcia Lopez, 21 anni, proveniente dalle qualificazioni.
Nessun problema, invece, per Roger Federer nel demolire Fabrice Santoro né per Andre Agassi, poco impegnato da Kindlmann. Il finalista del 2004, Marat Safin, ha schiacciato il giovane Novak Djokovic ma non è stato questo il test adatto per valutare le condizioni di Cavallo Pazzo.
Eliminati altri nomi di spicco: il finalista del '99 Enqvist ha perso da Tabara, il duo di bomber Karlovic-Mirnyi ha già fatto le valigie, Nicolas Kiefer è stato messo sotto da Olivier Rochus mentre il giovane Gael Monfils ha esaltato ancora una volta i francesi sconfiggendo Albert Costa.
Nessuna sorpresa tra le donne, con le facili vittorie di Serena Williams, della Kuznetsova, di Maria Sharapova (opposta a Sesil Karatancheva) e di Amelie Mauresmo. Fuori Mary Pierce, ex campionessa qui a Melbourne.
C'è da piangere in casa Italia: su sei italiani impegnati cinque sono stati sconfitti. Poco da dire su Potito Starace, superato da Srichaphan, e su Davide Sanguinetti, battuto da Nieminen: i due avversari degli azzurri si sono mostrati più forti alla distanza, nonostante un'ottima partenza di entrambi i nostri portacolori.
Federico Luzzi ha lottato contro il giovane cipriota Baghdatis ma, recuperato due volte un set di svantaggio, ha ceduto al quinto; Daniele Bracciali ha gettato al vento molte occasioni contro Tipsarevic.
Male Flavia Pennetta, che ha purtroppo imitato il suo bel Carlos finendo per essere sconfitta dalla ungherese Mandula; ci salva Silvia Farina, il cui ruolo di favorita contro la Schruff è stato rispettato. (f.f.)

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Continua la caduta degli italiani in Australia: questa notte hanno lasciato il torneo Mara Santangelo, arrivata negli ottavi nel 2004, Maria Elena Camerin, Antonella Serra Zanetti e Filippo Volandri. Le tre italiane non affrontavano avversarie impossibili né Volandri può lamentarsi per il sorteggio: purtroppo Victor Hanescu ha giocato un match troppo solido per il livornese.
La nostra rappresentanza maschile ha quindi lasciato del tutto il torneo. Restano tre ragazze: a Silvia Farina si sono infatte aggiunte nel secondo turno Tatiana Garbin e Francesca Schiavone, che hanno superato il turno battendo rispettivamente la Weingartner e Marta Marrero.

Esordio incoraggiante per Andy Roddick, impegnato solo nel primo set dal georgiano Labadze; parimenti convincente il primo match di Guillermo Coria, che aveva in Tomas Berdych un avversario difficile. Hanno invece rischiato l'eliminazione David Nalbandian e Fernando Gonzalez, salvatisi al quinto set rispettivamente contro Ferrer e Acasuso.
Purtroppo non è piaciuto Juan Carlos Ferrero, messo in difficoltà dall'olandese Van Gemerden: la sua eliminazione pare solo ritardata.

Nel torneo femminile da registrare l'eliminazione della campionessa del 2005 Mary Pierce e della testa di serie numero 16 Ai Sugiyama. Facili esordi invece per Anastasia Myskina ed Elena Dementieva. (f.f.)

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Tommy Haas era uno tra i favoriti per il rush finale di questi Australian Open. Non la pensava, evidentemente, così il forte (e sottovalutato) slovacco Karol Beck, uno che sui terreni veloci sa dare fastidio a molti, che ha così creato la maggior sorpresa della giornata a Melbourne. Nella riedizione della finale del 2003, invece, Andre Agassi ha disposto con imbarazzante agio di Rainer Schuettler: difficile che il tedesco torni a mostrare l'efficacia che gli permise di presentarsi al Masters di due stagioni fa.
Vittoria facile per Marat Safin, opposto a un Bohdan Ulirach in imperfette condizioni fisiche; hanno invece sudato moltissimo il campione del 2002 Thomas Johansson per avere ragione del picchiatore Augustin Calleri e Gaston Gaudio per superare Mardy Fish, più a suo agio sul cemento ma al solito debole nei momenti topici del match. Finita l'avventura di Gael Monfils, ancora troppo acerbo per ragionare e tenere botta a Olivier Rochus.

Vera Douchevina ha fatto cadere la nona testa di serie battendo la connazionale Vera Zvonareva; un'altra russa ha sfiorato il colpaccio, Dinara Safina, che dopo aver vinto facilmente il primo set contro Amelie Mauresmo ha lasciato strada alla seconda testa di serie. Tanto per continuare il bollettino sovietico Maria Sharapova ha sofferto le accelerazioni della valida Lindsay Lee Waters per un set, prima di prenderle le misure e dilagare con un eloquente 6-0 6-2. Avanti anche Serena Williams, cui Dally Randriantefy non ha saputo opporre resistenza. C'è spazio per un po' di Italia: Silvia Farina ha sconfitto la polacca Domachowska e approda al terzo turno. Silvia è brava e fortunata: incontrerà la qualificata britannica Elena Baltacha. Di più non si può chiedere. (f.f.)

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Lleyton Hewitt e Andy Roddick, le due stelle impegnate nella quarta giornata, non hanno tradito le attese. Grandissimo match giocato da Rusty Hewitt, a un passo dal baratro contro James Blake. Ancora una volta l'americano ha giocato il suo tennis "all around" mettendo in chiara difficoltà il suo avversario ma, smarrita l'occasione di portarsi avanti di due set, si è fatto prendere in mezzo alla ragnatela di pressione e di "come on" di Hewitt.
Roddick, invece, ha avuto il suo bel daffare per domare il serve&volley di Greg Rusedski, partito malissimo ma in grado di raddrizzare la partita nel secondo set; A-Rod ha dato prova di solidità e di maggior completezza, tenendo il pallino del gioco nelle due frazioni decisive.
Buone notizie da Juan Carlos Ferrero: lasciare tre giochi in tre set a Mariano Zabaleta, sul cemento, non è da tutti. Si è rivisto - a tratti - il Chavalito dei tempi d'oro. Sorpresa della nottata: il qualificato americano Reynolds ha estromesso Andrei Pavel. Sino a quel momento l'unica eliminazione eccellente era stata quella di uno spento Sebastien Grosjean, stranamente malleabile e battuto al quinto set dal connazionale Jean-Rene Lisnard.

Francesca Schiavone è al terzo turno: un avvio tutt'altro che brillante contro l'ucraina Perebiynis non le ha impedito di raggiungere al third round Silvia Farina, che giocherà contro la qualificata Baltacha. Fine della corsa, invece, per Tatiana Garbin, brava e sfortunata contro Karolina Sprem: la croata ha vinto i due tie-break risolutivi.
Successi brillanti per Venus Williams contro Shuai Peng, della pericolosa (in prospettiva quarti di finale o semifinali) Alicia Molik sulla giovane Nakamura mentre Lindsay Davenport ha sofferto inaspettatamente per sconfiggere Michaela Pastikova. (f.f.)

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Non abbiamo ancora assistito alla canonica "caduta di stelle" in questa edizione numero cento dello Slam di Melbourne. Anche la quinta giornata ha infatti salutato una non facile vittoria di Marat Safin contro SuperMario Ancic in quattro set e il successo del campione del 2002 Thomas Johansson, costretto al quinto set dall'americano Kevin Kim. E' stato eliminato, a onor del vero, il decimo favorito del seeding Gaston Gaudio, anch'egli in cinque set, ma per mano della ventesima testa di serie Dominik Hrbaty, ben più a suo agio sul cemento: non è una sorpresa, anzi.

Dal torneo femminile un'ottima notizia: Silvia Farina ha superato anche il terzo turno, disponendo con estrema facilità dell'inglese Elena Baltacha. Silvia fa così compagnia ad Amelie Mauresmo, già negli ottavi, mentre ha lasciato il torneo la testa di serie numero 21 Amy Frazier, battuta da Evgenia Linetskaya. (f.f.)

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La facilità con cui Guillermo Coria ha demolito Juan Carlos Ferrero rende El Mago uno dei favoriti per il match clou di Melbourne: lo spagnolo, che aveva dato evidenti segni di ripresa durante il torneo, ha letteralmente alzato bandiera bianca ricevendo lo stesso trattamento che aveva riservato a Zabaleta nel turno precedente. La nottata non ha riservato sorprese; ieri Roger Federer si era avvantaggiato del ritiro di Jarrko Nieminen e la risposta di Andy Roddick non si è fatta attendere: l'austriaco Melzer ha dato battaglia ad A-Rod solo nel terzo set. Fuori dai giochi Tim Henman, superato a sorpresa (e nettamente) da Nikolay Davydenko. E' ancora "vivo", invece, David Nalbandian, sopravvissuto alla prova-Gonzalez.

Francesca Schiavone non ce l'ha fatta: partiva alla pari contro Natahlie Dechy ma la francese ha giocato decisamente meglio. Le nostre speranze restano aggrappate a Silvia Farina, impegnata negli ottavi contro Maria Sharapova: l'azzurra non ha molto da perdere ma si può sperare in un exploit. Tra le donne si è visto un gran match, vinto da Elena Dementieva su Daniela Hantuchova: è la conferma che la slovacca sta tornando ad alti livelli. Problemi zero, invece, per Venus Williams con la Smashnova e per Lindsay Davenport opposta alla Vaidisova. (f.f.)

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51 ace, nuovo record del mondo. Ma non è bastato per vincere. Joachim Johansson ha sfoderato la miglior prestazione al servizio mai vista al mondo ma Andre Agassi, in tre tie-break e quattro set in totale, l'ha spuntata. Una prestazione straordinaria che vale un quarto di finale da sogno: il Kid di Las Vegas trova infatti Roger Federer, decisamente meno stanco di lui avendo Rogi battuto in tre set il cipriota Marcos Baghdatis. E' fuori invece il campione del 2002, Thomas Johansson, battuto dallo slovacco "picchiaduro" Dominik Hrbaty.

Silvia Farina non ce l'ha fatta. Aveva promesso battaglia contro Maria Sharapova e battaglia è stata, ma è durata un set e qualche game: dopo essere stata sotto nel punteggio, infatti, Masha ha dato la scossa decisiva, aggiudicandosi nettamente la seconda e la terza frazione.
Anche Serena Williams ha faticato per aver ragione di Nadia Petrova mentre Amelie Mauresmo ha disposto con facilità della russa Linetskaya. (f.f.)

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In conferenza stampa lo aveva detto Silvia: "So come giocare contro la Sharapova". E il campo le ha dato ragione. Nel terzo set all"azzurra è mancata un poco di lucidità. Dopo aver vinto il primo set grazie ad un break in apertura, l"azzurra ha dovuto subire la reazione della russa, che sul 1-0 Farina ha infilato ben 6 giochi consecutivi.

Nel terzo l'ex numero 1 italiana ha ceduto subito il servizio. Ma la Farina ha subito ottenuto il controbreak dopo aver annullato due palle per il 2-0. Purtroppo l'azzurra, alle prese con qualche problema fisico alla schiena, non è più riuscita a servire come in precedenza ed ha ceduto nuovamente il servizio. Sotto 4-1 con la battuta in mano alla Sharapova la partita sembrava ormai chiusa, ed invece la Farina è riuscita ad ottenere un break per riportarsi sul 4-2.

Ma un doppio fallo ha consentito alla Sharapova di andare a servire per il match sul 5-2. La russa questa volta non si è fatta pregare chiudendo per 4-6 6-1 6-2. Per l'azzurra resta comunque l'ottimo torneo disputato e la dimostrazione di potere ancora lottare con le grandi.