2005-05-24
La GMG per testimoniare la cristianità non solo passata, ma anche futura
ROMA, martedì, 24 maggio 2005 (ZENIT.org).- Questo lunedì pomeriggio si è tenuta presso il Senato Accademico dell’Università degli Studi “La Sapienza” la conferenza “Da Roma verso Colonia: gli universitari romani insieme”, un momento di gemellaggio tra le due città e le rispettive università in vista della Giornata Mondiale della Gioventù di Colonia, prevista dal 15 al 22 agosto prossimo.
L’incontro è stato introdotto dal professor Renato Guarini, Magnifico Rettore dell’ateneo romano, che ha subito rivolto il benvenuto ai numerosi studenti e agli ospiti intervenuti: il professor Tassillo Kuepper, prorettore dell’Università di Colonia, e monsignor Stanislaw Rilko, presidente del Pontificio Consiglio per i Laici.
La solidarietà, la pace, l’amicizia tra i popoli che la Giornata Mondiale della Gioventù promuove sono valori nei quali dovrebbe “riconoscersi l’intera comunità universitaria”, ha detto il professor Guarini. “Anzi – ha aggiunto –, le università devono avere un ruolo attivo nella promozione di questi principi, favorendo proprio l’incontro tra i giovani di diverse nazionalità”.
Dal canto suo, il professor Kuepper ha ricordato le parole rivolte ai giovani da Giovanni Paolo II in occasione del Giubileo della Gioventù (domenica delle Palme 1984): “Chi dice che i giovani di oggi hanno perso il loro senso dei valori? E’ proprio vero che non contano più su di essi?”.
Kuepper ha poi citato il motto della prossima GMG, “Siamo venuti per adorarlo” (Mt, 2-2), riferito ai re Magi, che figurano nell’araldo dell’università di Colonia e le cui reliquie sono sepolte proprio presso la cattedrale della città.
“L’adorazione dei Magi – ha spiegato l’accademico tedesco – come sigillo di un’istituzione scientifica sono un simbolo significativo dell’umiltà come elemento fondamentale nell’approccio scientifico che è basato sulla permanente ricerca e sulla continua ricerca di un orientamento”.
“Siamo felici e orgogliosi che Giovanni Paolo II abbia scelto Colonia come sede della prossima GMG e siamo altrettanto lieti che il suo successore Benedetto XVI – formatosi presso le università tedesche, in particolare nella vicina Bonn – abbia confermato la sua presenza”, ha proseguito Kuepper riferendosi alla Giornata Mondiale.
“A Colonia tutti attendono con ansia questo evento e molte mani volenterose sono coinvolte nei preparativi, compresa l’Università di Colonia che è il più grande ateneo di tutta la Germania”, ha continuato.
Parlando della sua università e dei valori che la ispirano, il prorettore di Colonia ha sottolineato le radici profondamente cristiane dell’ateneo, ricordando la fondazione ad opera di Sant’Alberto Magno e del suo allievo Tommaso D’Aquino, cui è intitolato un istituto di ricerca nella stessa università.
Concludendo il suo discorso, il professor Kuepper ha incoraggiato gli studenti romani a partecipare alla GMG di Colonia, “di modo che potrete davvero dire: siamo venuti per adorarlo”.
Sul significato profondo delle Giornate Mondiali è intervenuto invece monsignor Stanislaw Rilko, affermando che “questa straordinaria avventura spirituale è anche un fatto di notevole portata culturale”. A Tor Vergata, infatti, Giovanni Paolo II parlò di “laboratorio della fede” e di “laboratorio della cultura”, riferendosi alla cultura nuova che stava nascendo e ricordando che nel “pianeta-giovani” si stanno verificando trasformazioni profonde e cariche di speranza per l’avvenire.
“La generazione cresciuta con Papa Wojtyla ha il coraggio di andare controcorrente rispetto alla cultura dominante e di porsi alcuni interrogativi fondamentali sull’esistenza: chi sono, perché vivo, qual è il mio destino, cos’è la felicità, per cosa vale la pena vivere. E hanno capito che la risposta è soltanto in Cristo, Via, Verità e Vita. E’ una nuova generazione che si apre alla trascendenza e ai valori autentici”, ha affermato il presidente del dicastero pontificio.
“E’ davvero azzeccata la definizione ‘un evento culturale per il terzo millennio’”, ha proseguito monsignor Rilko. “La GMG sta generando una nuova cultura e apre un campo di impegno cristiano per gli universitari. Essi non tradiranno l’invito del Santo Padre ad andare a Colonia”.
La figura di Giovanni Paolo II è emersa anche nel discorso di monsignor Rilko: “Già nel 1978, alla sua elezione, il Santo Padre definì i giovani ‘la speranza di Dio’ e ‘la mia speranza’ e loro hanno saputo rispondere a quella chiamata standogli vicino fino agli ultimi istanti della sua vita terrena”.
“Il nuovo pontefice Benedetto XVI – ha concluso il prelato – ha ripreso il filo del dialogo con i giovani sin dalla prima omelia nella Cappella Sistina, poi nella Messa introduttiva. Il mio augurio è che questa GMG nel cuore dell’Europa possa portare la testimonianza che le nostre radici cristiane non rappresentano solo il nostro passato ma, soprattutto, il nostro presente e futuro”.
tratto da agenzia Zenit