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Discussione: bicentenario Mazzini

  1. #1
    l'Edera del Cugino è sempre...
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    Le praterie del dubbio - Una delle poche cose, anzi forse la sola ch'io sapessi di certo era questa: che mi chiamavo Mattia Pascal E me ne approfittavo. Ogni qual volta qualcuno de' miei amici o conoscenti dimostrava d'aver perduto il senno
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    Predefinito bicentenario Mazzini

    Iniziativa lodevole e notevole! ma quanti ne erano a conoscenza?



    http://www.palazzoducale.genova.it/naviga.asp

    http://www.eartmagazine.com/readart....age=ITA&cat=39

  2. #2
    laico progressista
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    Predefinito

    Davvero molto interessante!
    Riporto le recensioni dai siti che hai evidenziato:


    Palazzo Ducale di Genova ospita dal 21 ottobre 2005 al 12 febbraio 2006 la mostra Romantici e Macchiaioli. Giuseppe Mazzini e la grande pittura europea.
    L'esposizione presenta i Romantici e i Macchiaioli attraverso il gusto critico di una guida d'eccezione: Giuseppe Mazzini (Genova 1805 - Pisa 1872).

    Mazzini fu sempre persuaso che per creare una vera nazione, oltre che rinnovare la società e le coscienze, fosse necessario unire anche culturalmente la penisola e che l'arte potesse svolgere un ruolo fondamentale in questo grandioso disegno.
    Mazzini identifica nel Romanticismo il movimento che ha saputo dare espressione agli ideali del secolo.
    La mostra, per ricordare in modo originale il bicentenario della sua nascita, presenta i capolavori dei protagonisti del Romanticismo Italiano quali Canova, Appiani, Hayez, Camuccini, Luigi, Francesco e Giuseppe Sabatelli, Bezzuoli, Palagi, d'Azeglio, Molteni, Migliara, e molti altri.
    Mazzini rievoca, attraverso i dipinti degli artisti da lui prediletti gli eventi salienti della storia dell'umanità che furono espressione di uno spirito collettivo: dalle Crociate, alla lotta per l'indipendenza della Grecia contro l'oppressione turca, alle rivoluzioni divampate nel 1830 a Parigi e nel 1848 in tutta Europa.
    La gloriosa e drammatica vicenda della Repubblica romana (1848-1849), di cui Mazzini è stato protagonista, è adeguatamente evocata, nelle due sezioni collocate al centro della mostra. Da un lato vaste tele allegoriche che riflettono il suo pensiero sul destino dell'Italia e sulla sua missione, come faro di civiltà, nel mondo. Dall'altro, in un suggestivo contrasto i piccoli, ma bellissimi, dipinti dei pittori-soldati, come Induno, o Faruffini, che erano presenti a quegli eventi eroici.
    Nella seconda parte della mostra sono esposti i dipinti dei Macchiaioli, pittori rivoluzionari ispirati ai principi democratici e repubblicani mazziniani che volevano gettare, attraverso un'arte assolutamente diversa, le basi di una società nuova: una pittura alternativa dove il messaggio veniva affidato non più ai procedimenti narrativi o ad espedienti melodrammatici, ma alle forme e al colore. I capolavori di Fattori, Signorini, Abbati, Borrani, Cecioni e Lega documentano l'influenza del pensiero e degli ideali mazziniani in questi artisti.
    La mostra è curata da Fernando Mazzocca, docente di Storia dell'Arte dell'Università Statale di Milano e allestita da Corrado Anselmi.



    Nell'anno del bicentenario della nascita, Genova ricorda uno dei suoi figli più illustri: Giuseppe Mazzini (Genova, 1805 – Pisa 1872), il grande padre del Risorgimento italiano, colui che più di altri insistette sulla necessità di operare un rinnovamento non solo politico e sociale, ma anche culturale nel Paese, eleggendo l'arte quale canale privilegiato per consolidare la nazione nascente. Le stanze dell'appartamento del Doge, a Palazzo Ducale, ospitano, infatti, la mostra Romantici e Macchiaioli. Giuseppe Mazzini e la grande pittura europea (catalogo Skira), curata da Fernando Mazzola e allestita da Corrado Anselmi.
    Ogni tela esposta è pregna dello spirito risorgimentale ottocentesco che Mazzini riuscì a infondere anche nell'animo degli artisti dell'epoca, in particolare dei pittori, a cui affidò la missione del riscatto nazionale nella convinzione che la pittura fosse un elemento fondamentale per promuovere il senso di appartenenza dell'individuo al popolo italiano.
    Le riflessioni dell'«apostolo dell'Unità d'Italia» sull'arte pittorica sono contenute nel saggio La peinture moderne en Italie, pubblicato a Londra nel 1841, e da cui emerge la sua profonda conoscenza dell'arte del passato e del proprio tempo, oltre ad una straordinaria capacità critica.
    In quest'opera Mazzini identifica nel Romanticismo il movimento che ha saputo dare espressione agli ideali del secolo e che attraverso l'arte si è fatto interprete delle aspirazioni del popolo avviato a diventare protagonista della storia.
    La prima parte dell'esposizione, dopo un breve accenno ai protagonisti di quella che Mazzini definisce la «poesia dell'individualità», ossia Lord Byron e Napoleone, è dedicata alla «poesia dell'umanità» con riferimento alla pittura romantica quando rievoca i grandi eventi dell'umanità come le crociate, la lotta per l'indipendenza greca contro l'oppressione turca, le rivoluzioni scoppiate a Parigi e i moti del 1848.
    Tra artisti del calibro di Canova, Luigi, Francesco e Giuseppe Sabatelli, Giuseppe Bezzuoli, Pelagio Palagi, Massimo D'Azeglio, Giuseppe Molteni, Giovanni Migliara, Vitale Sala - per citarne solo alcuni , è soprattutto Francesco Hayez a ricevere il plauso del pensatore genovese che lo considerava «il capo della scuola di pittura storica, che il pensiero nazionale reclamava in Italia: l'artista più inoltrato che noi conosciamo nel sentimento dell'ideale che è chiamato a governare tutti i lavori dell'Europa».
    La parte centrale della mostra è, invece, dedicata alla vicenda della Repubblica Romana (1848-1849), di cui Mazzini, insieme a Garibaldi, fu il personaggio principale: oltrepassata la sezione che ospita le tele allegoriche che rappresentano l'Italia come faro della civiltà occidentale, si possono ammirare i dipinti dei pittori-soldati Gerolamo Induco e Federico Paraffini, testimoni della devastazione di Roma.
    La terza e ultima parte dell'esposizione vede protagonisti i macchiaioli, ossia quegli artisti che accolsero con passione i principi democratici e repubblicani mazziniani, riproponendoli nei loro olii con un nuovo realismo, lontano dai gusti neoclassici e romantici.
    I lavori di Fattori, Signorini, Abbati, Cecioni e Lega, autore quest'ultimo del commuovente Mazzini morente, raffigurano l'acme e il tramonto dell'avventura mazziniana attraverso scenari inediti della vita quotidiana sia dei garibaldini sia della gente comune ,nel momento dell'ingenuo e appassionato entusiasmo alle vicende risorgimentali e in quello della delusione e dell'amarezza del fallimento.
    Nella suggestiva cornice dell'appartamento del Doge la mostra si giova di un allestimento gradevolissimo grazie ad un'illuminazione misurata e a una pannellatura che esalta i quadri e da spazio ad accattivanti graffiti che accendono la riflessione sullo stretto rapporto che collega il pensiero e i giudizi sull'arte di Mazzini con le opere esposte.
    Una mostra da vedere, dunque, ben concepita e piacevole quella allestita nella città della Lanterna: si potrebbe dire estremamente popolare, qualità che tanto sarebbe piaciuta al pensatore genovese.


  3. #3
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    Predefinito Re: bicentenario Mazzini

    Citazione da Intervento Principale di by jeronimus2002
    Iniziativa lodevole e notevole! ma quanti ne erano a conoscenza?
    Jeronimus, mi meraviglio di te !

    L'inaugurazione è stata prima annunciata e poi commentata con grandissimo risalto da tutti i principali giornali quotidiani (Corrriere della Sera, Repubblica, Sole24Ore et. etc.), sia con articoli che con inserzioni pubblicitarie in grande formato.

    A me però lì per lì non era sembrata una idea così entusiasmante, in particolare per la selezione delle opere esposte, che mi è sembrata un po' di comodo.
    Ma volevo aspettare per parlarne di avere in mano almeno il catalogo.

  4. #4
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    Predefinito Re: Re: bicentenario Mazzini

    Citazione da Intervento Principale di by LUCIO
    Jeronimus, mi meraviglio di te !

    L'inaugurazione è stata prima annunciata e poi commentata con grandissimo risalto da tutti i principali giornali quotidiani (Corrriere della Sera, Repubblica, Sole24Ore et. etc.), sia con articoli che con inserzioni pubblicitarie in grande formato.

    A me però lì per lì non era sembrata una idea così entusiasmante, in particolare per la selezione delle opere esposte, che mi è sembrata un po' di comodo.
    Ma volevo aspettare per parlarne di avere in mano almeno il catalogo.
    ohimè lasso! mea culpa!!!

    evidentemente mi è sfuggita.
    Comunque se ne parla anche su:


    http://www.terredimare.it/admin/media/83.pdf
    Catalogo di 17 pagine

    http://www.kwart.kataweb.it/kwart/it...dCategory=2462

    Una delle opere esposte
    [IMG]





    "Meditazione . L'Italia del 1848" olio su tela dipinto da Francesco Hayez nel 1851 che rappresenta l'Italia nuda, senza speranze dopo il fallimento dei moti del 1848

    nienteniente è un'immagine valida ancora adesso?


  5. #5
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    E' valida, è valida, bisognerrebbe solo irrobustire un po' quel seno con un ritocco al silicone, poi è davvero attualissima!

  6. #6
    ALTRA FACCIA DELLA MONETA
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    Citazione da Intervento Principale di by Paolo Arsena
    E' valida, è valida, bisognerrebbe solo irrobustire un po' quel seno con un ritocco al silicone, poi è davvero attualissima!
    Una volta lanciato Photoshop, presumo che non resisteresti alla tentazione di far sparire anche il crocifisso .

  7. #7
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    Predefinito Ragazzi...

    sono appena tornato dalla visita alla mostra!
    Un consiglio! Chi può, programmi una gita a Genova e si vada a fare il tour delle tre mostre.

  8. #8
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    Predefinito tratto da L'Azione Mazziniana (suppl. del P.M.) dicembre 2005



    La Direzione Nazionale dell'A.M.I., riunitasi in Bologna il 10 dicembre 2005, prende atto con autentico rammarico delle dimissioni del Prof. Maurizio Viroli da Presidente d'Onore dell'Associazione. Da atto al Presidente e al Comitato Esecutivo di aver tentato ripetutamente di far desistere il Prof. Viroli dal suo proposito, e di avergli fornito i chiarimenti necessari per un'equa valutazione – da parte sua – della manifestazione ravennate, causa scatenante della sua estrema decisione.
    La Direzione Nazionale, nel ribadire la fedelta' sostanziale ai deliberati del Congresso di Ancona, ai quali l'Associazione si e' attenuta nel corso di questi anni, tiene a confermare la propria autonomia da qualsiasi movimento o partito politico, come sara' fermamente e solennemente ripetuto anche in occasione della prossima tornata elettorale.
    La Direzione Nazionale ritiene, inoltre, che nell'Anno Mazziniano le attivita' svolte dall'A.M.I. siano state caratterizzate, nella loro stragrande maggioranza, non gia' da strumentalizzazioni di tipo politico, quanto da un'apertuta seria e importante alla societa' civile ed al mondo delle scuole, da tutti i nostri interlocutori regolarmente riconosciuta. Il credito dell'organizzazione, grazie all'anniversario, e' considerevolmente aumentato, ben al di la' di quanto le nostre effettive forze potessero lasciare supporre.
    Disperdere ora questo patrimonio di fiducia, di credibilita' e di autorevolezza sarebbe, per l'Associazione, un errore imperdonabile.
    La Direzione Nazionale, riconoscendo al Prof. Viroli tanto i suoi indiscussi meriti scientifici, quanto il pieno diritto alle sue opinioni, si augura che il percorso fin qui compiuto insieme non s'interrompa, ma che, nelle forme e nei modi che il Prof. Viroli riterra' opportuno esperire, possa continuare anche in futuro.
    La Direzione Nazionale, rendendosi interprete dei sentimenti di tutti i Mazziniani italiani, tiene a sottolineare i sentimenti di riconoscenza, amicizia e affetto che legano l'A.M.I. Al Prof. Viroli: sentimenti autentici, che vanno al di la' delle scelte personali e delle cariche ricoperte nell'Associazione.



    .... clicca qua' per la lettera di Maurizio Viroli ...

  9. #9
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    Nuvolarossa, mi spieghi che attinenza ha questo comunicato con la discussione?

  10. #10
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    Citazione Originariamente Scritto da Alberich
    Nuvolarossa, mi spieghi che attinenza ha questo comunicato con la discussione?
    ... il thread e' intestato ad argomenti inerenti la ricorrenza del centenario Mazziniano ... e la lettera dell'A.M.I. e' in risposta a Viroli che si riferisce ad un fatto strettamente collegato ad una manifestazione per il "centenario" a Ravenna ...

    http://www.nuvolarossa.org/

 

 
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