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Discussione: adriano sofri

  1. #111
    1/6/08: GIUSTIZIA E' FATTA!!
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    Citazione Originariamente Scritto da partenopeo
    chiedo una cortesia, che si risponda alla seguente mia domanda:

    ritenete che in questo 3d io non abbia ARGOMENTATO sufficientemente la mia opinione sul caso sofri?

    saluti e grazie
    Sì, ma non mi hai convinto.

    1) Non è che se non c'è più pericolosità, automaticamente la condanna è inutile. Non c'è solo la funzione "educativa", c'è anche il bisogno di giustizia che va tutelato. Sula grazia bisognerebbe chiedere l'opinione innanzitutto ai parenti di Calabresi.

    2) Non riconosco nessuna giustificazione all'omicidio per il fatto che è stato politico. Non riconosco Sofri emblema di niente, e sicuramente non ha mai rappresentato "un pericolo per il potere costituito". La gente vien fatta tacere in altre maniere, lo sappiamo... basta spegnere i microfoni e sei inoffensivo nel mondo d'oggi. Lasciam perdere Pasolini e Matteotti dai...

    3) Sono altri i casi in cui la grazia è veramente utile. Casi che non stanno sicuramente in televisione e che potrebbero evitare qualcuno dei troppi suicidi che avvengono nelle nostre celle.


    Su Rostagno: Non è stato santificato "perchè ucciso dalla mafia", ma perchè dopo gli anni del movimento si è dedicato a qualcosa di veramente importante, l'impegno contro le tossicodipendenze, e non ha mai avuto paura ad andare contro interessi criminali.

  2. #112
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    Predefinito e vabbuono...

    Citazione Originariamente Scritto da Mikbologna
    Sì, ma non mi hai convinto.

    1) Non è che se non c'è più pericolosità, automaticamente la condanna è inutile. Non c'è solo la funzione "educativa", c'è anche il bisogno di giustizia che va tutelato. Sula grazia bisognerebbe chiedere l'opinione innanzitutto ai parenti di Calabresi.

    2) Non riconosco nessuna giustificazione all'omicidio per il fatto che è stato politico. Non riconosco Sofri emblema di niente, e sicuramente non ha mai rappresentato "un pericolo per il potere costituito". La gente vien fatta tacere in altre maniere, lo sappiamo... basta spegnere i microfoni e sei inoffensivo nel mondo d'oggi. Lasciam perdere Pasolini e Matteotti dai...
    .
    senti capatosta (senza offesa ) forse ancora non sono stato chiaro abbastanza per te: di convinterti non me ne frega un tubo, come te lo devo spiegare?
    davvero ora, più che irritare, fa sorridere questa insistenza, anche per le inconcludenti e fumose repliche poste lì tanto per dire qualcosa.
    saluti già meno rispettosi

  3. #113
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    Citazione Originariamente Scritto da partenopeo
    1


    Autunno 1969 Si forma il gruppo di Lotta Continua, principalmente per iniziativa del Potere Operaio di Pisa (Adriano Sofri, Giorgio Pietrostefani, Carla Melazzini, Franco Bolis, Cesare Moreno), del Potere Proletario di Pavia (Sergio Saviori), del Movimento Studentesco di Torino (Guido Viale, Luigi Bobbio), Milano (Luciano Pero, Franca Fossati, Luigi Manconi), Trento (Mauro Rostagno, Marco Boato). Lotta Continua si inserisce nelle manifestazioni operaie dell'autunno caldo con la parola d'ordine "Rompere la gabbia del contratto".
    - Il 25 aprile 1969 gli anarchici sono accusati e poi assolti di vari attentati alla fiera di Milano. Un anarchico di nome Braschi viene invitato durante un interrogatorio dal commissario Calabresi a buttarsi dalla finestra.
    Il 12 dicembre 1969 a Milano nella sede della banca nazionale dell'agricoltura in piazza Fontana alle 16,37 scoppia una bomba che causa la morte di 16 persone e il ferimento di altre 88.Nella stessa ora a Roma scoppiano altre bombe. Infine nella banca Commerciale di Milano viene trovata una borsa contenente una bomba che in tutta fretta, viene fatta esplodere eliminando una prova preziosa per le indagini.Immediatamente, a dimostrazione di un disegno già preordinato le indagini senza alcun indizio seguono la pista anarchica. Il commissario Luigi Calabresi già alle 19,30 ( 3 ore dopo la strage) ferma alcuni anarchici davanti al circolo di via Scaldasole.
    - Nella notte del 12/12/1969 sono illegalmente fermate circa 84 persone quasi tutte anarchiche, tra cui Giuseppe Pinelli. Il lunedi 15/12 viene arrestato con l'accusa di starge Pietro Valpreda, anarchico. Dopo più di tre anni di galera, innocente sarà completamente assolto. I giornali partono con una campagna stampa di calunnia e denigrazioni sposando le tesi della questura.
    La sera del 15 dopo 3 giorni di continui interrogatori muore, volando dalla questura del 4° piano della questura, Giuseppe Pinelli. Aldo Palumbo, cronista dell'Unità, mentre cammina sul piazzale della questura sente un tonfo poi altri 2 ed è un corpo che cade dall'alto, che batte sul primo cornicione del muro, rimbalza su quello sottostante e infine si schianta al suoloper metà sul selciato del cortile per metà sulla terra soffice dell'aiuola.
    Nella stanza dell'interrogatorio sono presenti il commissario Luigi Calabresi, i brigadieri Panessa, Mucilli, Mainardi, Caracutta e il tenente dei carabinieri Lograno che saranno tutti per 'meriti' elevati di grado. Il questore Marcello Guida, nel 1942 uomo di fiducia di Mussolini e direttore del confino politico di Ventotene, già 20 minuti dopo, dichiara che il Pinelli si è suicidato e che il suicidio è una ammisione di colpevolezza perché "l'alibi era crollato".
    Nel primo mese vengono fornite 3 versioni contrastanti di come sarebbe venuto il suicidio. Gli anarchici accusano subito la polizia di assassinio e i fascisti e lo stato di essere gli autori delle stargi. Parte una campagna di controinformazione con assemblee, cortei, libri,fino ad arrivare ad un processo allo stato.
    - Si scopre che a mezzanotte meno due secondi (2 minuti e 2 secondi prima della caduta di Pinelli) venne chiamata l'autoambulanza. La stanza dell'interrogatorio larga m.3,56x4,40 e contenenti vari armadi e scrivania ela presenza di 6 persone rende impossibile uno scatto di Pinelli verso la finestra. La stranezza che la finestar fosse aperta trattandosi di dicembre e di notte. Pinelli cade scivolando lungo i cornicioni. Non si è dato quindi nessuno slancio. Egli cade senza un grido e senza portare le mani a protezione della testa, come se fosse già inanimato.
    - Nononstante questo il 3 maggio 1970 il caso per lo stato è chiuso: il procuratore Gaizzi archivia la morte di Pinelli come "Morte accidentale". Nel giugno 1971 nel processo contro Calabresi accusato dal giornale 'Lotta continua' di essere responsabile di omicidio viene riesumata la salma di Pinelli. Sul collo viene riscontrata una ecchimosi di cm 6x3 presumibilmente provocata da un colpo di karaté (metodo usato dalla polizia) sicuramente precedente alla caduta.Vengono fatte prove con un manichino che escludono completamente il suicidio. Nell'ottobre 1975 il processo si conclude senza né suicidio né omicidio ma con l'allucinante verdetto di malore attivo. Il Pinelli secondo la giustizia si sarebbe sentito male e avvicinatosi alla finestar con attorno 6 persone sarebbe inavvertitamente scivolato. Cosa impossibile perchè il baricentro della sua altezza(1,67 m) era inferiore all'altezza della ringhiera (97 cm).In pochi credono a quella sentenza il 16-12-77 con un corteo i democratici e dli antifascisti milanesi portano per ricordare Pinelli una lapide in piazza Fontana dove si trova tuttora.
    - 11 aprile 1972 "Lotta Continua" diventa quotidiano.
    - da "l’Unità" del 18 maggio 1972
    <Ancora una criminale provocazione, ancora Milano: ieri alle 9,15 Luigi Calabresi commissario capo, funzionario dell’ufficio politico della questura, personaggio-chiave del’ "affare" Valpreda - Pinelli è stato ucciso a rivoltellate sotto casa, in via cherubini 6, nella zona di Porta Magenta.>
    - 18 maggio 1972 "Lotta Continua" definisce l'assassinio "un atto in cui gli sfruttati riconoscono la propria volontà di giustizia". Il dissenso a Milano si estende. In tutti i nuclei di Lotta Continua la linea viene discussa. Ma alla fine, in un'assemblea cittadina, le colombe di Pero si ritrovano in netta minoranza. Luglio 1972 Sui "Quaderni Piacentini" Pero pubblica, con lo pseudonimo di Giancarlo Abbiati, sotto il titolo "Contro il terrorismo", una dura requisitoria contro la linea vincente di Lotta Continua.

    - 14-15 ottobre 1972 Il Comitato nazionale di Lotta Continua comincia una cauta autocritica delle posizioni assunte nei mesi precedenti.

    - 1973 Lotta Continua cambia linea e auspica l'ingresso del PCI nel governo. Nei cortei gli altri gruppi scandiscono:"Ellecì / non è qui / fa la corte al PCI...

    - Fine 1973 Lotta Continua tenta di superare il movimentismo e punta ad "agire da partito".

    il resto alla prossima
    saluti antifascisti
    Pura e semplice verità. Non capisco come possa esserci qualcuno, ovviamente tra quelli in buona fede, che si ostini a negare una simile evidenza.
    Ripeto, anch'io, che sono sempre stato un pragmatico e che guardavo con ironia, distacco e senso critico i vari Che Guevara ed Ho Chi Min (non credo, tutt'oggi, agli eroi ed ai miti) ho capito il gesto, non certo bello, perché la morte di un uomo, sia pure nefando, è sempre un fatto triste e deprecabile, dicevo ho capito il gesto esasperato di chi si è fatto giustizia da solo, chiunque egli sia stato. Io abito vicino al padre di Marta Russo e qualche volta lo incontro per strada. Non so se mi sarei sentito di condannarlo se avesse preso la pistola e fatto fuori Scattone, eppure sono contro la pena di morte.

  4. #114
    fedalmor
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    Citazione Originariamente Scritto da Mikbologna
    Prima dell'omicidio, tratto da Lotta Continua:
    "E' chiaro a tutti che sarà Calabresi a dover rispondere pubblicamente del suo delitto contro il proletariato. E il proletariato ha già emesso la sua sentenza: Calabresi è responsabile dell'omicidio Pinelli e dovrà pagarla cara"

    Dopo l'omicidio , tratto da Lotta Continua:
    "Calabresi era un assassino, e ogni discorso sulla spirale di violenza, da qualcunque parte provenga, è un discorso ignobile e vigliacco, utile solo a sostenere la violenza criminale di chi vive sfruttando e opprimendo... L'uccisione di Calabresi è un atto in cui gli sfruttati riconoscono la propria volontà di giustizia."
    Uff... sai quante ne ho scritte io su Biagi...
    Bada che non sto giustificando le idee politiche di Sofri - che peraltro su di noi scriveva di peggio (e ai tempi avrebbe visto bene impalato pure il sottoscritto): sto semplicemente difendendo la sua innocenza. Se io scrivo un articolo augurandomi la morte di Berlusconi e il giorno dopo qualche c*glione lo ammazza, non mi si può certo accusare d'omicidio. Al massimo, avrei fatto una figura di m*rda.

  5. #115
    fedalmor
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    Citazione Originariamente Scritto da Ashmael
    Ricambio i saluti antifascisti, ma francamente non capisco che c'entrino Matteotti e Pasolini (che Dio li abbia in gloria) con Sofri, il quale, a differenza dei primi, non è stato ucciso ma è accusato di essere il mandante di un omicidio. Assimilare dei processi civili (e persino contravvenzioni stradali ) a processi penali per omicidio mi fanno pensare che tu faccia un po' di confusione.
    In ogni caso, sono favorevole alla grazia per Sofri, come ho già detto.
    Certo che non capisci: Matteotti, nel paragone, è come fosse Calabresi, e Sofri come Mussolini. Ma non è colpa mia se non capisci i termini di paragone...

    Mussolini non fu il mandante dell'omicidio Matteotti - dalla penna del suo stesso, primo accusatore (poi censurato dai suoi stessi "compagni", quando cambiò opinione) - ma se ne assunse la responsabilità politica, morale ed esecutiva. Sofri sta pagando per qualcosa che ha fatto qualcun altro, che ha voluto qualcun altro e che ha fatto comodo a qualcun altro, semplicemente perché prendevano troppo sul serio le p*ttanate che scriveva.

    Graziarlo significa ammettere la sua colpevolezza. Io sono dell'avviso che dovrebbe essere assolto e risarcito (e come lui tanti, troppi altri) dallo Stato per quello che ha patito. Altrimenti, avrebbero dovuto condurre il processo con un altro capo d'imputazione e presentare ben altre prove della sua colpevolezza. Non è provato che fosse un mandante, né che fosse indirettamente implicato nell'omicidio: se mi diffidassero ogni volta che un mio camerata fa il pirla allo stadio, sarei costretto a firmare in questura da almeno 5/6 anni... eppure, allo stadio non ci metto piede da almeno 3/4 anni...

  6. #116
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    Citazione Originariamente Scritto da fedalmor
    Uff... sai quante ne ho scritte io su Biagi...
    Bada che non sto giustificando le idee politiche di Sofri - che peraltro su di noi scriveva di peggio (e ai tempi avrebbe visto bene impalato pure il sottoscritto): sto semplicemente difendendo la sua innocenza. Se io scrivo un articolo augurandomi la morte di Berlusconi e il giorno dopo qualche c*glione lo ammazza, non mi si può certo accusare d'omicidio. Al massimo, avrei fatto una figura di m*rda.
    Vedo che non sono il solo ad aver fatto considerazioni di questo genere: evidentemente pensieri simili sono venuti spontaneamente in mente a migliaia di persone!

  7. #117
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    Innocente

    C'e' qualcun altro qui che crede con convinzione all'INNOCENZA di Sofri, cioe' alla sua estraneita' ai fatti per i quali e' stato condannato?

  8. #118
    1/6/08: GIUSTIZIA E' FATTA!!
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    Citazione Originariamente Scritto da partenopeo
    senti capatosta (senza offesa ) forse ancora non sono stato chiaro abbastanza per te: di convinterti non me ne frega un tubo, come te lo devo spiegare?
    davvero ora, più che irritare, fa sorridere questa insistenza, anche per le inconcludenti e fumose repliche poste lì tanto per dire qualcosa.
    saluti già meno rispettosi
    Avevo scritto la mia conclusione... Le mie repliche fumose saranno scritte "tanto per dire qualcosa" (cazzo sono in un forum...)... Ma mi sembri agitato e se invece di fumarti quelle opti per una canna forse ti può far bene!

  9. #119
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    signori si nasce ... ed io lo nacqui
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    Citazione Originariamente Scritto da SemparQuel
    C'e' qualcun altro qui che crede con convinzione all'INNOCENZA di Sofri, cioe' alla sua estraneita' ai fatti per i quali e' stato condannato?



 

 
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