Los Angeles, 5 dic.- (Adnkronos/Ign) - ''Una preghiera per la pace in Medio Oriente'' . Steven Spielberg parla per la prima volta di 'Munich', atteso suo ultimo film sull'attentato ai Giochi Olimpici del 1972 a Monaco. O meglio sulla 'vendetta', pianificata dal servizio segreto israeliano per riscattare l'uccisione degli undici atleti israeliani da parte del commando terrorista palestinese. ''Non credo che cinema e libri possano risolvere la situazione - ha dichiarato il regista al 'Times', in quella che dovrebbe essere l'unica sua intervista prima dell'uscita del film -, ma vale comunque la pena provare. Il vero nemico non sono ne' gli israeliani, ne' i palestinesi, ma l'intolleranza che regna nei loro paesi''.
Sugli schermi Usa dal 23 dicembre e su quelli italiani dal 27 gennaio, 'Munich' vede come protagonista Eric Bana nei panni dell'agente del Mossad intenzionato a non concedere scampo ai terroristi palestinesi. Completano il cast Geoffrey Rush, il nuovo James Bond Daniel Craig e Mathieu Kassovitz. ''Condanno quanto e' accaduto a Monaco, ma non demonizzo gli agenti - ha spiegato Spielberg -. Attraverso i sentimenti che provano, la musica che ascoltano e la loro vita quotidiana, mostro invece che si tratta di persone come tutti noi''. In questo, conclude, risiede il messaggio di pace e tolleranza del film: ''Far capire alla gente che, almeno sul piano umano, tra questi due popoli non ci sono poi cosi' grandi differenze''.
(Adnkronos)