Maroni a Corriere.it: «Ici, idea nostra: si paga al Comune e si detrae dal 740». «Alleanze nuove? Possibili, ma con una sinistra diversa». «Non vorrei più fare il ministro»
Il ministro del Welfare Roberto Maroni nella videochat di Corriere.it «Se perdiamo la Lega avrà le mani libere» «L'abolizione dell'Ici non è in contrasto con il federalismo.
La promessa di Berlusconi è stata concordata con gli alleati».
MILANO - «L'abolizione dell'Ici non contrasta con la devolution». Lo ha dichiarato il ministro del Welfare, Roberto Maroni, ospite della videochat di Corriere.it. «La promessa fatta dal premier Silvio Berlusconi nel duello tv di ieri con Romano Prodi è stata concordata con gli alleati. Anzi: la prima proposta per abolire l'imposta comunale sulla prima casa è targata Lega».
Il ministro Maroni durante la videochat di Corriere.it
MANI LIBERE - Cosa farà il vostro partito in caso di sconfitta? «Siamo sicuri di vincere le elezioni - assicura Maroni - in caso contrario il patto con la Casa delle libertà sarà sciolto. Non siamo né di destra né di sinistra: la cosa importante è capire qual è la strada migliore per arrivare al federalismo». Esclude un'alleanza con la sinistra? «Non escludo nulla, ma è difficile allearsi con persone che insultano la devolution e che ci danno dei razzisti».
IMMIGRAZIONE - Molti i quesiti dei lettori di Corriere.it sull'immigrazione. «L'integrazione non è solo utile ma indispensabile. La legge Bossi-Fini prevede questo: entra in Italia chi ha un lavoro». Ha mai visitato un centro di permanenza temporanea? «Sì, e non mi sembrano quei lager come a volte vengono descritti. E' vero però che a volte ci sono situazioni di sovraffollamento».
COPPIE DI FATTO - Il ministro ha affrontato anche la questione delle coppie di fatto. «Nessuna discriminazione - afferma Maroni - ma la nostra posizione è che bisogna riconoscere a un'unione speciale come la famiglia dei diritti in più rispetto a quelli che scelgono di vivere in un altro modo».
BERTINOTTI E FOLLINI - Qual è il politico che apprezza di più del centrosinistra? «Fausto Bertinotti. Perché è un politico che mantiene la parola data. E poi è milanista» spiega il ministro, che prosegue poi con un paragone calcistico: «Follini sembrava invece un avversario con la maglietta del centrodestra. Io lo manderei volentieri in panchina».
DONNE - Cosa ne pensa di un vicepremier donna? «Sono assolutamente d'accordo. Nel centrodestra avremmo solo l'imbarazzo della scelta». Maroni ha risposto anche a molte domande sul lavoro. «Bisogna insistere sulla flessibilità, non sulla libertà di licenziamento. Le legge francese sul contratto di primo impiego che ha provocato tante proteste è sbagliata. Ma la legge Biagi non prevede nulla del genere».
IL SUD - «Non siamo mai stati contro il Meridione - dichiara Maroni - ma contro l'assistenzialismo . Un esempio: lo Statuto della Regione Sicilia accoglie i principi del federalismo per i quali ci battiamo da anni. Sarebbe perfetto per le regioni del nord».
LEGGE ELETTORALE - «Non condivido la posizione di Calderoli sulla legge elettorale (l'ex ministro l'aveva definita una «porcata», ndr). Dico solo che non esistono sistemi perfetti. Quello attuale garantisce la governabilità a chi vince».
MUSICA - Cosa farà Maroni in futuro? «Spero di non dover fare ancora il ministro. Per me questi 5 anni hanno contato per 3, in tutto ne ho persi 15 di vita. Nella Lega ci sono tante persone capaci che potrebbero farlo al posto mio». Si chiude con la musica. «Una colonna sonora per i due schieramenti? Il soul per il centrodestra, perché è la musica dell'anima. L'Acid Jazz per il centrosinistra. Musica acida, insomma».
04 aprile 2006